La memoria realizzato da Stefania Bozzolan con ausilio di: “A scuola con il tetris” di Edyta Slomka Collana di Didattica della Matematica, Informatica della mente e metacognizione diretta da Giovanni Lariccia Edizioni elettroniche BOOK-JAY
L’apprendimento della matematica può essere facilitato ed ostacolato da molti fattori, può essere innato e costruito; la matematica entrò nella vita degli uomini fin dalle epoche più remote, questi l’appuntavano su ossa di animali, papiri, pezzi di legno, pareti di caverne,ecc. Tuttavia non è prerogativa del genere umano, anche gli animali entrano in contatto con la matematica sia in modo innato che costruito, e sebbene non riescano ad elaborare concetti aritmetici profondi come quelli che invece riesce ad elaborare l’uomo, ci lascia molto sorpresi che pesci, uccelli, mammiferi utilizzino concetti matematici per sopravvivere nel loro habitat, o che addirittura scimpanzé e pappagalli possano imparare a contare e far di conto utilizzando piccoli numeri del codice arabo.
Molti studiosi si sono interessati a come concetti matematici possano essere gestiti dagli esseri viventi, umani o animali, che siano. Prestando attenzione alle teorie dell’approccio nato nel 1958, che prende il nome di Intelligenza Artificiale (AI), la mente degli esseri viventi può essere paragonata ad un computer. Dopo aver studiato alcuni soggetti nella risoluzione di problemi, i loro meccanismi e passaggi cognitivi, gli studiosi di questa nuova teoria, sono giunti alla formulazione di punti comuni tra la mente umana e il computer, queste scoperte hanno portato alla luce i seguenti aspetti:
L’ Unità CPU che nel computer svolge tutte le operazioni elementari, e comprende l’Unità di Controllo Logico Aritmetica che stabilisce l’ordine di svolgimento delle operazioni contenute nella memoria; questa memoria che contiene informazioni in ingresso e in uscita e la sequenza per eseguire le operazioni secondo le istruzione date nella CPU dalla Unità Logico Aritmetica; tutte queste informazioni viaggiano su una rete di canali che permettono alle informazioni di passare da una parte all’altra. Leggendo queste poche righe e immaginando la mente umana, mi è apparso chiaro che la memoria, in un soggetto sano, svolge un ruolo fondamentale nella riuscita dell’apprendimento della matematica e della risoluzione dei compiti da lei presentati. Senza memoria i calcoli, ma non solo, qualsiasi aspetto di questa materia, sarebbero ineseguibili. L’importanza della memoria è sostenuta anche nel libro della Girelli, Noi e i numeri, nel cap.6, quando a proposito di numeri e cervello si cerca di comprendere da dove derivino deficit nell’utilizzo di concetti matematici, a quale menomazione cerebrale si riferiscano tali mancanze: un punto appare ora certo che la memoria sia fondamentale per qualsiasi tipo di operazione logico-aritmetica il soggetto debba compiere.
Per questo motivo ho voluto approfondire la parte del testo “A scuola con il tetris” relativa alla memoria (cap.3) A mio avviso il modo in cui la memoria opera è affascinante, c’è chi ne possiede molta, chi poca, chi riesce a coltivarla e spesso, se non sempre, buone capacità mnemoniche permettono di ottenere successi nei compiti da svolgere. L’organizzazione della memoria umana è seriale e a tratti anche molto complessa nei meccanismi; secondo il modello classico dell’approccio Human Information Processing: -Informazione in ingresso. -Elaborazione dei dati percettivi in ingresso grazie al magazzino dell’informazione sensoriale, e loro mantenimento per pochi decimi di secondo. -Memoria a breve termine, un altro magazzino che conserva le informazioni di cui abbiamo bisogno per un periodo di tempo limitato, queste informazioni verranno poi dimenticate oppure mantenute, dove? -Memoria a lungo termine, altro magazzino che ci permetterà grazie a sistemi sofisticati di categorizzazione, ricerca e recupero, di mantenere ed utilizzare ogni volta che lo desideriamo le informazioni che dalla MBT sono diventate permanenti nella MLT. p a s g i