Progetto realizzato dagli alunni della classe 3a H

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Transcript della presentazione:

Progetto realizzato dagli alunni della classe 3a H ISTITUTO COMPRENSIVO “P. MASCAGNI” MELZO - LISCATE “MISSION TO MARS”                            Progetto realizzato dagli alunni della classe 3a H

molto speciale: “Mission to Mars”. Lunedì 4 Marzo 2013 la nostra classe 3a H è stata impegnata in una “missione” molto speciale: “Mission to Mars”. Per una intera mattinata ci siamo immedesimati nei progettisti, costruttori, programmatori e responsabili della spedizione di un rover sul pianeta Marte. Utilizzando un Kit “Educational” della Lego e un software dedicato, abbiamo simulato l’atterraggio di un Rover (robot) sul pianeta Marte al fine di compiere una specifica operazione: recuperare un campione di roccia dal suolo e trasportarlo sulla navicella spaziale. Questa attività si collega alle esperienze reali e contemporanee di Spirit ed Opportunity, i due Rovers della Nasa che sono operanti su Marte da ormai cinque anni. Il progetto è stato realizzato con materiale e supervisione del Dott. Luigi Perrone della “Fondazione IBM Italia”, al quale va il nostro grazie per averci dato l’opportunità di vivere questa esperienza.

Curiosity Opportunity Marte Siamo stati divisi in quattro gruppi di lavoro, ognuno con compiti ben precisi, indicati in un fascicolo assegnato a ciascun gruppo. Ogni team ha dovuto compiere il proprio lavoro con impegno e professionalità per poter garantire il successo finale della missione: TEAM PROGETTISTI ROVER: Samuel, Chiara, Matteo, Yarina, Markel TEAM SVILUPPO SOFTWARE: Desideria, Christian, Giorgio, Cristian TEAM SIMULAZIONE E COLLAUDO: Benedetta, Silvia, Edoardo, Giulia, Giulia, Martina TEAM CONTROLLO MISSIONE: Emma, Viola, Carlos, Benedetta, Stefano

Team progettisti del rover Abbiamo iniziato a costruire il rover usando il materiale che ci era stato fornito: uno scatolone della LEGO con le istruzioni. Non è stato semplice ma alla fine ci siamo riusciti: i pezzi erano piccoli, tanti, alcuni simili tra loro e le istruzioni scritte in ben 48 pagine! Il rover era costituito da delle pinze che avevano il compito si prendere il meteorite e portarlo in un determinato punto di atterraggio della navicella spaziale, da due ruote e da tre sensori: uno per il suono, l’altro per il tatto e il terzo per la visione del territorio. Questi sensori erano collegati alle rispettive parti attraverso dei fili. Il rover era lungo 31 cm e largo 14 cm. Tutto era comandato da un sistema centrale su cui è stato scaricato il software con le istruzioni che il Rover avrebbe dovuto eseguire per compiere la missione. Quando tutto il lavoro, di tutti i gruppi era terminato, abbiamo fatto una simulazione del percorso, sulla mappa che aveva eseguito il gruppo “simulazione e collaudo”. Abbiamo trovato alcuni errori, erano dovuti al software, e li abbiamo corretti. In seguito abbiamo fatto la prova finale su un modello di terreno molto simile al terreno di Marte.

Team Sviluppo Software Abbiamo dovuto imparare ad usare il software di programmazione del rover, a capire come eseguire i comandi e ad eseguire il download dal computer all’unità di controllo del rover Abbiamo dovuto impartire al rover i comandi “BASE” per fargli eseguire tutte le operazioni della missione

Team Simulazione e collaudo Quando ci hanno consegnato il foglio con le varie operazione da compiere, eravamo già nel panico. Sembrava una cosa semplice ma poi si è rivelata un’impresa ardua. Il nostro compito era riprodurre il territorio marziano sul pavimento dell’aula, nel modo più fedele possibile. Avevamo a disposizione molti rotoli di scotch di carta, (in seguito consumati completamente), per poter tracciare il reticolo. E’ stato molto complicato. In particolare per le misure. All’inizio ci sono stati dei problemi con tutto: dalla sistemazione dello scotch, ai centimetri in più o in meno che non risultavano sul foglio delle misure. Le conseguenze dei nostri problemi si sono riversate sugli altri gruppi: era un lavoro di cooperazione, coordinazione e comunicazione. La cosa più scomoda è stata che non potevamo vedere il lavoro degli altri ma le informazioni dovevano essere passate attraverso dei “portavoce” del controllo missione. E’ stato molto difficile comunicare senza poterci vedere ma solamente passando appunti.

Per lo più il gruppo responsabile della costruzione del rover ha dovuto rismontare il robot per la mancanza di un motore; questo ha rallentato tutti i lavori. Dopo aver ottenuto tutte le misure necessarie abbiamo potuto iniziare la rappresentazione del percorso che il rover avrebbe dovuto percorre. E’ stato complicato perché esso doveva simulare il tragitto che avrebbe dovuto percorrere sul territorio di Marte. Esso, partendo da una base, doveva raggiungere e prendere il meteorite che si trovava dalla parte opposta della base evitando le montagne. E’ stato un lavoro estenuante ma coinvolgente. Alla fine di questo lavoro abbiamo aspettato che anche gli altri gruppi finissero, per fare la prova del percorso con il rover. Abbiamo fatto varie simulazioni sistemando gli errori commessi sia da noi che dagli altri. Quando finalmente tutto era pronto, cambiando sala, abbiamo fatto l’esperimento su un plastico che rappresentava il territorio di Marte com’è nella realtà. L’esperimento è uscito con successo!!!!!!!!

Team Controllo Missione Noi avevamo il compito di controllare tutti gli altri gruppi. Faticoso e divertente sono gli aggettivi che esprimono al meglio questa esperienza. Abbiamo avuto il privilegio di poter vedere e aiutare gli altri nei loro lavori. E’ stato molto interessante vedere il risultato finale che inizialmente sembrava irraggiungibile. Veramente molto bello!!