Fotografia Psycho Andrea Diagbouga IIIA. Thriller psicologico di Alfred Hitchcock del 1960, un vero e proprio cult del genere. Accolto con successo dalla.

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Transcript della presentazione:

Fotografia Psycho Andrea Diagbouga IIIA

Thriller psicologico di Alfred Hitchcock del 1960, un vero e proprio cult del genere. Accolto con successo dalla critica, ricevette quattro nomination agli Oscar, incluso miglior regia e migliore fotografia, quest’ultima di John L. Russell, elemento che esaminerò in questa presentazione.

ILLUMINAZIONE A TRE PUNTI Tipo di illuminazione creata tramite tre punti luce, una chiamata principale, una di riempimento e un’ultima posteriore. La prima è la più potente, posizionate di fronte o di lato al soggetto, la seconda in genere è un riflesso più fioco della prima, mentre l’ultima, sempre meno potente, è posizionata dietro o sopra il soggetto. Questo tipo di illuminazione, la più usata nel film (e nei film in generale) serve a staccare il soggetto dallo sfondo e a non rendere l’immagine piatta.

ILLUMINAZIONE A DUE PUNTI Tipo di illuminazione creata tramite due punti luce, una principale e una di schiarita a lato, o sopra, al soggetto. Conferisce una certa drammaticità ed enfasi alle espressioni del personaggio. Usata in generi nei primi piani o nei primissimi piani per le ragioni prima citate.

ILLUMINAZIONE FRONTALE Si ottiene semplicemente sparando una luce davanti al soggetto, ottenendo scene d’impatto per dare enfasi ad un eventuale colpo di scena.

Illuminazione piatta che non crea particolari ombre. Viene realizzata tramite diffusori installati sulla fonte di luce. Conferisce una certa freddezza alle espressioni e alle azioni del personaggio. ILLUMINAZIONE DIFFUSA

Crea ombre lunghe e nette dei particolari, si ottiene puntando una luce radente rispetto al soggetto. Serve per dare l’idea dell’ora in cui è ambientata la scena. ILLUMINAZIONE TAGLIO

ILLUMINAZIONE NATURALE IN ESTERNI Tipo di illuminazione ricreata col semplice ausilio della luce naturale del sole, senza l’utilizzo di particolari agenti esterni. Serve proprio per dare una certa naturalezza alla scena.

ILLUMINAZIONE NATURALE IN NOTTURNA Per ricreare le scene notturne si riprendeva di giorno utilizzando pellicole dalle ISO molto basse per far in modo che l’illuminazione risultasse scarsa.

CONTROLUCE Più che un tipo di illuminazione, è una tecnica registica che serve a ricreare la silouette del personaggio, in questo caso serve a nasconderne il volto e celare la sua identità. Si crea semplicemente puntando una luce molto forte dietro al soggetto. In questo film è presente quello che probabilmente è il controluce più famoso del cinema, o almeno del mondo thriler\horror.

ILLUMINAZIONE REMBRANDT Crea un triangolo luminoso sul lato in ombra del volto personaggio conferendo una certa teatralità alla recitazione. Si ottiene semplicemente con una luce posizionata leggermente in alto e diagonalmente al soggetto.