Massimo Lolli1 IL COUNSELLING Colloquio finalizzato al miglioramento della prestazione.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
FIERE ED EVENTI soldi ben spesi? a cura del Servizio Marketing Operativo - Banca Padovana.
Advertisements

Secret of success.
COMPITI A CASA GENITORI CON IL “COMPITO” DEI COMPITI
PERCORSO AUTOVALUTAZIONE CAF CALABRIA
Giornate di studio su Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza i rischi elettrici e meccanici nellI.N.F.N. Ruggiero Farano Bari, ottobre.
Impostare e scrivere una relazione.
Problem solving Metodologia di lavoro.
La rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici in Piemonte
LA DELEGA.
SIGNIFICATO ED USO DEI REPORTS Laurea specialistica in Scienze delle professioni infermieristiche ostetriche pediatriche EMPOLI 2006 Dott.ssa Bernardeschi.
MAPPA DELLE COMPETENZE
Area Risorse Umane 25 Ottobre 2006 Consolidare i Manager di oggi e preparare quelli di domani.
ValutaPASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro Coordinamento Nazionale,
SEMINARIO FARO CATANIA 19/11/2007 A CURA DI SALVO FERRARO.
IL PROGETTO FARO : SUPPORTO ALLA PROFESSIONALITA ED ALLA VALUTAZIONE DEL PROFESSIONALITA ED ALLA VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE DIRIGENTE SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE.
Gruppo 1 Valutazione della relazione insegnamento apprendimento
Modalità e tipi di consulenza: La consulenza di processo
Strumento con cui linsegnante riconsidera, in riferimento ad ogni singolo alunno Punti di partenza e di arrivo Processi di apprendimento Difficoltà
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico 2011/ TEORIA E METODI DI PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE.
gli esiti registrati i processi che hanno determinato tali esiti. VALUTARE… Che cosa? VALUTARE… Che cosa?
“STAR BENE MANGIANDO” UN PERCORSO FORMATIVO DI EDUCAZIONE ALLA CULTURA ALIMENTARE Anno scolastico 2007/08 Dott.ssa N. Fascella Dott.ssa G. Cinà Cinà-Fascella.
VALENZA SUGGESTIVA DELLE PAROLE
VALUTAZIONE DEI RISCHI
La Tecnica NTG 5 PERFORMANCE Metodologia. La Tecnica NTG 5 Performance OBIETTIVI razionalizzare le modalità per raggiungere i risultati stimolare la quantificazione.
L’azienda, attraverso la gestione, svolge le operazioni necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati. Alcune operazioni si svolgono all’interno.
L'alternanza scuola - lavoro.
Comunicazione Prof.ssa Maria Grazia Strepparava
Progettazione di percorsi didattici a scuola e in fattoria
La presa in carico dello studente infermiere: come migliorare l’apprendimento di competenze gestuali, intellettuali e relazionali 17 MARZO 1 APRILE GRUPPO.
DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE
Corso base di introduzione al fare catechesi 20 Novembre 2007 IV Incontro.
1 Quale e-learning per lintegrazione dei sistemi e lo sviluppo della qualità Marianna Forleo Area Sperimentazione Formativa ISFOL.
Laziendalizzazione del dipartimento di prevenzione Proposta di un metodo per il controllo di gestione delle attività
Ministero degli Affari Esteri DIREZIONE GENERALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO UFFICIO VII Settore Informazione - Educazione allo Sviluppo.
GESTIONE E VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE
LINEE GUIDA METODOLOGICHE
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
Direzione Partecipate Febbraio 2013
PRESENTATION SKILLS Massimo Lolli.
Massimo Lolli1 Come selezionare candidati Sessione per manager e professional di linea.
MASSIMO LOLLI1 PRINCIPI DI MANAGEMENT. MASSIMO LOLLI2 PRINCIPI DI MANAGEMENT INDICE COSA EIL MANAGEMENT A COSA SERVE IL MANAGEMENT LE PRINCIPALI FUNZIONI.
Problem Solving: capacità di risolvere problemi
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale - Direzione Generale per la Sicilia Palermo Proposta operativa.
I FATTORI DI CAMBIAMENTO Stresa, 4 Marzo 2014, Collegio Rosmini
I LEGAMI E LE DIFFERENZE TRA OBIETTIVI, INDICATORI E TARGET DALLA PROGETTAZIONE ALLA PIANIFICAZIONE IPS "L.MILANI" 11 OTTOBRE 2013.
Convegno ACOS 26/10/2013 Aspetto relazionale nelle cure riabilitative Dot. Patrizia Di Fazio Policlinico A.Gemelli.
Luogo di ascolto Luogo di incontro di pensieri e potenzialità degli abitanti del territorio Luogo di supporto alle risorse individuali dei genitori Luogo.
La verifica e valutazione di un progetto. Partiamo dalla definizione di valutazione un concetto complicato… ma di fondamentale buon senso.
TOKEN ECONOMY LA TOKEN ECONOMY E’ UN VERO E PROPRIO CONTRATTO EDUCATIVO TRA INSEGNANTE E STUDENTE LA TOKEN, utilissima.
I° RIUNIONE GRUPPI DI LAVORO I temi di approfondimento, i prodotti attesi, l’organizzazione del lavoro Roma, 24 Maggio 2007.
© Francesca Grassi & Franco BochicchioCO.IN-FO. © Francesca Grassi & Franco BochicchioCO.IN-FO 1. I 4 fattori della definizione di SERVIZIO a) INTANGIBILITÀ.
Business Plan.
Rilevazione costi ripartiti e successivi pagamenti di costi che non generano scadenziario Fornitori Rilevazione costo e ripartizione sui PRG, CdC, Comm.
ALUNNI BES PROTOCOLLO SEGNALAZIONE
Giornata formativa Monitoraggio e valutazione dei servizi offerti L’Aquila 12 marzo 2015.
Scuola secondaria di I grado “G. M. CANTE" GIUGLIANO IN CAMPANIA Anno scolastico Click del mouse per avanzare.
Corso: gestione dell’azienda agraria e marketing
Un bambino chiede al nonno: "Perché abbiamo due orecchie e una bocca?". "Perché si deve ascoltare due volte prima di parlare”
La Matematica a tavola: concetto di misura
Istituto comprensivo “Mercogliano”
"L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità" 2014 – 2015
Proprietà intellettuale di Fondazione Sodalitas. Ne è vietato l'utilizzo, la riproduzione e la diffusione senza autorizzazione scritta. Il lavoro di squadra.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
LA RUBRICA PER UNA VALUTAZIONE AUTENTICA
INSEGNARE E VALUTARE PER COMPETENZE Luisella Meda CONCOREZZO (MB)
LEADERSHIP IL LEADER E LE SUE CARATTERISTICHE. MANAGER O LEADER?
Piano Regionale per la diffusione di una cultura della valutazione Valutazione per l’apprendimento Dalla didattica delle discipline alla didattica delle.
26 novembre 2014 Giornata della Trasparenza Indagine sul benessere 2014 Università degli Studi di Pavia.
1 Le parole chiave della progettazione 1. L’Unione europea ha adottato il metodo del Project Cycle Management (PCM) per lo sviluppo delle progettualità.
ISTITUTO COMPRENSIVO S.VITTORIA Marzo 2010 RISULTATI MONITORAGGIO ALUNNI.
Transcript della presentazione:

Massimo Lolli1 IL COUNSELLING Colloquio finalizzato al miglioramento della prestazione

Massimo Lolli2 Cosa è il counselling IL COUNSELLING E UN COLLOQUIO CAPO COLLABORATORE FINALIZZATO AL MIGLIORAMENTO DELLA PRESTAZIONE

Massimo Lolli3 Perché cè bisogno del counselling per migliorare la prestazione ? Perché per migliorare la prestazione occorre risalire alle cause della mancata prestazione, fare una diagnosi, e condividere un piano di azione; Perché il collaboratore ha bisogno di guida e supporto per migliorare la prestazione.

Massimo Lolli4 Quando fare il counselling ? Permanentemente. Cè sempre bisogno di sviluppare la performance Anche una volta al mese In caso di prestazione adeguata, ogni 4 mesi In circostanza di mancata prestazione grave, anche una volta a settimana

Massimo Lolli5

6 1.Definire e condividere la mancata prestazione. Definire la mancata prestazione in termini oggettivi ( dati, target, comportamenti osservati) Condividere la mancata prestazione Il capo, in apertura di colloqui, pone la mancata prestazione come scostamento fra dato/ target/ comportamento osservato atteso e dato /target/ comportamento osservato effettivo Chiede lassenso del collaboratore sulla rilevazione della mancata prestazione

Massimo Lolli7 2. Analizzare e condividere le cause della mancata prestazione Analizzare le cause della mancata prestazione usando dati oggettivi ( report, relazioni) Condividere le cause della mancata prestazione Il capo chiede al collaboratore quali sono le cause della mancata prestazione, ascolta, fa domande, riassume, interviene. Il collaboratore parla il 70% del tempo disponibile, il capo il 30%. Lobiettivo è di arrivare alle cause che dipendono dal collaboratore superando le giustificazioni legate allambiente/ terzi. Il capo e i collaboratore condividono le cause della mancata prestazione.

Massimo Lolli8 3. Formulare e condividere un piano di azione Condividere le cause della mancata prestazione Il capo chiede al collaboratore quali sono le cause della mancata prestazione, ascolta, fa domande, riassume, interviene. Il collaboratore parla il 70% del tempo disponibile, il capo il 30%. Lobiettivo è di arrivare alle cause che dipendono dal collaboratore superando le giustificazioni legate allambiente/ terzi. Il capo e i collaboratore condividono le cause della mancata prestazione.

Massimo Lolli9 4. Implementare un piano di azione Definire e concordare un piano di azione Il capo e il collaboratore identificano e concordano le soluzioni. Il capo e collaboratore identificano e concordano limplementazione delle soluzioni (piano di azione) Fac simile di un piano di azione chi quandostatoAzione

Massimo Lolli10 5. Misurare la nuova prestazione Alla scadenza prefissata, il capo misura la prestazione del collaboratore per verificare se/quanto è stata recuperata la mancata prestazione Il capo misura, attraverso gli indicatori, la performance Il capo verifica con il collaboratore limplementazione del piano di azione e valuta gli effetti sul recupero della prestazione

Massimo Lolli11 6. Elogiare o rifare counselling La prestazione è OK? SI NO ELOGIOCOUNSELLING