Immanuel Kant: Critica della ragion pura (1781, 1787)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I concetti chiave della sua filosofia
Advertisements

Critica della Ragion Pratica. I “Postulati”
DIALETTICA ERACLITO Tutto cambia, ma non la legge del cambiamento
Intelletto Ragione sensibilità Kant Architettonica della Ragion pura
Prof. Bertolami Salvatore
Immanuel Kant ( ).
Modalità procedimenti ed ambiti della conoscenza razionale Le funzioni essenziali dellintelligenza Gli atti fondamentali della conoscenza razionale Ambiti.
Le leggi trascendentali dell’essere
I. Kant Il criticismo.
Quindi.
Immanuel Kant ( ) Critica del Giudizio
IL SISTEMA DEL SAPERE ASSOLUTO: la logica
Immanuel Kant ( ).
La Critica del Giudizio
Lavoro realizzato da: Marta Lanzanova
PRIME OBIEZIONI Iohan de Kater o Caterus 1) p. 89: “quale causa richiede un’idea? che cos’è un’idea?” “è la cosa pensata in quanto oggettivamente nell’intelletto”
L’idealismo critico kantiano
La verità e l’intelletto
HEGEL Valentina Torre 5°LA.
Empirismo e razionalismo
Anselmo dAosta Il problema dellequilibrio tra fede e ragione è costante nella filosofia medievale. Anselmo ( ) si interessa soprattutto alla questione.
Kant
Il cielo stellato su di me…
I M N E M A U L K A N T.
Domande a cui rispondere
L’IDEALISMO HEGELIANO
Immanuel Kant: Critica della ragion pratica (1788)
IL RAPPORTO STORICO TRA “VERITÀ” E “CERTEZZA”
Il piacere di fare filosofia
La Dialettica Trascendentale. La Ragione e le idee
KANT (Critica della Ragion Pura: dialettica trascendentale)
Lezione IV. I principali argomenti «a priori» per dimostrare
KANT BIOGRAFIA: KONIGSBERG 1724 KONIGSBERG 1804.
KANT Critica della Ragion Pura
L’Estetica Trascendentale
I PROBLEMI DELLA FILOSOFIA ANTICA
“CRITICA DELLA RAGION PURA”
IV Liceo scientifico Prof. Gianni Serino
IV Liceo scientifico Prof. Gianni Serino
La Critica della Ragion Pura di Immanuel Kant 1. Introduzione
Empirismo e razionalismo
Rapporto fra finito e infinito
I. Kant ( ) Partendo dallo scetticismo di Hume, dal “risveglio dai sogni dogmatici” critica la pretesa di dare una forma geometrica alla filosofia.
IV Liceo scientifico Prof. Gianni Serino
IMMANUEL KANT Critica della ragion pura
Del Prete Giuliana IV B s.a Liceo Virgilio.
Questionario su Immanuel Kant
Il piacere di fare filosofia
IMMANUEL KANT Critica della ragion pura
IV Liceo scientifico Prof. Gianni Serino
Immanuel Kant Critica della Ragion Pratica. La legge morale come imperativo categorico.
Immanuel Kant.
Immanuel Kant Il cartografo della conoscenza umana. Parte seconda: la critica della ragion pura
PLATONE (nucleo paradigmatico della filosofia platonica) prof. Michele de Pasquale.
KANT (Critica della ragion Pura: il problema)
Francesco Alfieri, Andrea Bianchi, Davide Maurici, Denè Vitali 3 B Ap – 2014/15.
KANT (Critica della Ragion Pura: analitica trascendentale)
Immanuel Kant “Si è soliti dire che un potere superiore può privarci della libertà di parlare e di scrivere, ma non di pensare. Ma quanto, e quanto correttamente.
Aristotele Poi ch’innalzai un poco più le ciglia,
La deduzione trascendentale delle categorie
IL DISCORSO SUL METODO (1637)
Empirismo e razionalismo
FISICA, MATEMATICA ETICA E POLITICA
Le vie per giungere a Dio. Prove di Dio Si dicono prove dell'esistenza di Dio quelle argomentazioni che cercano di legittimare in maniera riflessa e razionale.
Analitica Trascendentale: L’intelletto e le categorie
I. Kant Il criticismo. La critica della ragion pura (1781) Scopo di questa opera è una critica della “facoltà razionale in generale” dal punto di vista.
Immanuel Kant La Dialettica Trascendentale. Critica della metafisica. Uso regolativo delle idee.
Aspetti Epistemologici dell’Informatica Prof.ssa Stefania Bandini Dott. Gianluca Colombo Dott. Luca Mizar Federici Dipartimento di Informatica, Sistemistica.
LA CRITICA DELLA RAGION PURA
Il problema della conoscenza
Transcript della presentazione:

Immanuel Kant: Critica della ragion pura (1781, 1787) La dialettica trascendentale Liceo Comenio, 31 gennaio 2012 (prof.ssa Silvia Parigi)

Struttura della Critica 1) Estetica trascendentale 2) Logica trascendentale ↓ 2a) Analitica trascendentale → dei concetti → dei princìpi 2b) Dialettica trascendentale (riprende L’unico argomento possibile per una dimostrazione dell’esistenza di Dio, 1763)

Domanda: è possibile una metafisica come scienza? L’”isola” della scienza – limitata ai fenomeni - e l’”oceano” della metafisica, insidioso regno di “parvenze” noum,eniche. noumeniche.

“Questo territorio è un’isola che la natura ha racchiuso in confini immutabili. E’ il territorio della verità (nome seducente), circondata da un ampio e tempestoso oceano, in cui ha la sua sede più propria la parvenza, dove innumerevoli banchi di nebbia e ghiacci creano ad ogni istante l’illusione di nuove terre e, generando sempre nuove ingannevoli speranze nel navigante che si aggira avido di nuove scoperte, lo sviano in avventurose imprese che non potrà né condurre a buon fine, né abbandonare una volta per sempre.”

La metafisica non è una scienza, ma è una “esigenza naturale e inevitabile della mente umana”.

Ragione= facoltà che si rivolge alla conoscenza di ciò che sta al di là dell’esperienza (vs. intelletto); Idea= “concetto necessario della ragione, al quale non può essere dato un oggetto congruente nei sensi” Facoltà dell’infinito e dell’incondizionato

“Ogni singola esperienza è solo una parte di tutta la sfera dell’esperienza: la totalità assoluta di ogni esperienza possibile non è in sé stessa un’esperienza, e tuttavia è un problema necessario per la ragione.”

Le idee della ragione Anima= idea della totalità assoluta dei fenomeni interni; Mondo= idea della totalità assoluta dei fenomeni esterni; Dio= idea della totalità assoluta di tutti i dati, sia interni, sia esterni N. B. Corrispondono alle sezioni della metafisica di Wolff: psicologia razionale, cosmologia razionale e teologia razionale

1. L’idea di anima E’ il risultato di un paralogismo (i. e. ragionamento errato): applicazione illegittima della categoria di sostanza all’Io penso, che non è un fenomeno, ma una forma pura a priori, unificatrice suprema della conoscenza, condizione dell’applicabilità delle categorie e garanzia dell’unità della coscienza.

2. L’idea di mondo Mondo‡ Natura Mondo= totalità dei fenomeni esterni Natura= connessione sotto leggi causali dei fenomeni oggetto di un’esperienza possibile L’idea di Mondo conduce ad antinomie i. e. coppie di asserzioni contraddittorie, e tuttavia entrambe dimostrabili:

Antinomie della cosmologia razionale TESI ANTITESI Il mondo ha un inizio nel tempo e un confine nello spazio. Nel mondo ogni sostanza composta è fatta di parti semplici. Esistono cause libere (i. e. non tutto è soggetto alle leggi di natura). Del mondo fa parte un essere necessario, o come suo elemento, o come sua causa. Il mondo è infinito sia rispetto al tempo, sia rispetto allo spazio. Nulla, nel mondo, è fatto di parti semplici; tutto è composto. Non esistono cause libere; tutto è natura. In nessun luogo – né nel mondo, né fuori del mondo – esiste un essere necessario che ne sia la causa.

Le prime due antinomie sono matematiche (i. e Le prime due antinomie sono matematiche (i. e. considerano il mondo dal punto di vista quantitativo): la tesi e l’antitesi sono entrambe false, giacché il mondo è un insieme di fenomeni attualmente finito e potenzialmente indefinito.

Le ultime due antinomie sono dinamiche (i. e Le ultime due antinomie sono dinamiche (i. e. pensano il mondo come un processo causale): le tesi e le antitesi possono essere entrambe vere, purché le prime siano riferite ai noumeni, le seconde ai fenomeni. Ciò che non è oggetto della scienza, può essere l’oggetto della morale; ciò che è inconoscibile sul piano teoretico, può essere affermato (postulato) sul piano pratico.

3. L’idea di Dio vs. la prova ontologica (S. Anselmo d’Aosta, sec. XI): dall’idea di Dio (= Id quo maius cogitari nequit) alla sua esistenza. Percorso dal piano logico a quello ontologico: l’esistenza non è un “predicato logico” ma un “predicato reale” o “posizione assoluta”. Tutti i giudizi di esistenza sono sintetici a posteriori→la negazione dell’esistenza di Dio è logicamente possibile, perché non è una contraddizione. Es. i cento talleri. Kant sta con Gaunilone e S. Tommaso, vs. Descartes, Spinoza e Leibniz.

b) Vs. la prova cosmologica (a contingentia mundi): Dio come Causa Prima incausata. Ragionamento errato, basato sull’applicazione illegittima della categoria di causa alla totalità dei fenomeni. Inoltre, supponendo che sia legittima l’idea di una Causa Prima, occorrerebbe poi conferirle l’esistenza (argomento ontologico).

c) Vs. la prova fisico-teologica (ex ordine): Dio come Architetto del mondo. Ma: Architetto →Causa→Esistenza di un’idea Cioè: c)→b)→a)

Conclusioni La metafisica non è una scienza, ma un’esigenza connaturata all’uomo. Kant non la ritiene un’impresa insensata (vs. critiche novecentesche dei positivisti logici); anzi, afferma di esserne “innamorato”. Le idee della ragion pura non devono avere un uso costitutivo, o trascendente (i. e. non devono essere trasformate in oggetti), ma possono avere un uso regolativo (i. e. come ideali per estendere il più possibile la conoscenza dei fenomeni, conferendole unità e coerenza). Fungono così da stimoli della conoscenza scientifica. Le idee della ragion pura sono i postulati della ragione pratica: libertà della volontà, immortalità dell’anima, esistenza di Dio. Quello che la ragion pura si limita a pensare (noumeni), la ragion pratica afferma come esistente (postulati).