Regole conversazionali di Grice Principio cooperativo (per dato di fatto e per quasi contratto) Principio della Quantità si riferisce alla quantità di informazione che dev’essere fornita e comprende le seguenti massime: 1. Dà un contributo tanto informativo quanto richiesto (dagli intenti dello scambio verbale in corso). 2. Non dare un contributo più informativo di quanto sia richiesto. [...] Principio della Qualità comprende una supermassima - "Cerca di dare un contributo che sia vero" - e due massime più specifiche: 1. Non dire ciò che ritieni falso. 2. Non dire ciò per cui non hai prove adeguate. Principio della Relazione un’unica massima: "Sii pertinente". [...] Principio della Modalità, che si riferisce non già (come le categorie precedenti) a quanto è stato detto, bensì alla maniera in cui è stato detto, comprende la supermassima "Sii perspicuo" e varie massime quali: 1. Evita oscurità d'espressione. 2. Evita ambiguità. 3. Sii breve (evita inutili prolissità). 4. Sii ordinato.
Preside: Come è andata l’assemblea? L’implicatura scatta nel momento in cui violiamo una massima ma, rispettando il principio di cooperazione , ricaviamo un significato altro e interpretiamo un enunciato Negoziazione Preside: Come è andata l’assemblea? Studente: La scuola non è ancora crollata E’meridionale, ma è puntuale;…e quindi arriva tardi Gianni è un orso I giovani sono giovani
L’implicatura “significa che noi stiamo negando una cosa che non è detta, ma è implicata. Ossia è la negazione di un sillogismo di cui viene cancellata la conclusione. I. convenzionali, in cui “le proposizioni addizionali comunicate da un enunciato non dipendono da particolari circostanze d’uso dell’enunciato, ma sono associate in modo stabile – in ogni contesto dunque – a determinate espressioni, come ‘ma’ ‘quindi’ ‘persino’ ‘non ancora’”; I. conversazionali, dove le proposizioni “possono essere comunicate usando un enunciato solo in contesti particolari, e che non sono legate a determinate espressioni Cfr. anche Sbisà (1978:89-93) dove: “Le implicature convenzionali sono inferenze suggerite dall'uso di una certa parola in virtù del suo significato convenzionale” mentre “le implicature conversazionali sono inferenze suggerite dal fatto che il parlante ha detto una certa cosa, in congiunzione all'assunto che il parlante sta rispettando le massime della conversazione o almeno il principio di cooperazione”.
La presupposizione “è un messaggio che noi dobbiamo accettare come vero se vogliamo che il resto del messaggio sia comprensibile.” A presuppone B solo se A è vera allora B è vera. Se A è falsa B resta vera. Es. Lia ha smesso di fumare A Lia fumava B Lia non ha smesso di fumare (A non vero) Lia fumava (B vero) Attivatori linguistici di presupposizioni: descrizioni, verbi fattivi (rimpiangere, essere triste), verbi implicativi (riuscire, dimenticare) verbi cambiamenti di stato (cominciare), espressioni iterative (un’altra volta), frasi temporali, controfattuali, scisse
Inferenza “è un termine della logica che indica ogni procedimento con cui si arriva a conclusioni valide. L’i. è un’operazione per cui io non do una risposta a una domanda che mi è stata fatta, ma do una risposta ‘accanto’, dicendo ‘cerca di inferire, di ricavare tu, mediante il tuo ragionamento, che cosa è necessario’ Le procedure inferenziali sono la deduzione, l’induzione e l’abduzione (Peirce)
Deduzione Regola: tutti i calzini di quel cassetto sono bianchi Caso : questi calzini stavano in quel cassetto cassetto Risultato: questi calzini sono bianchi Induzione Caso : questi calzini vengono da quel cassetto Abduzione Caso: questi calzini vengono da quel cassetto
Sul rapporto critico tra implicature e presupposizione Grice : alternative e facilmente scambiabili 1979 Gerald Gazdar dichiara che il contesto di un enunciato viene incrementato calcolandone le implicazioni logiche, le implicature e le presupposizioni in un ordine preciso. Prima vengono calcolate le implicazioni logiche. Poi vengono calcolate le implicature conversazionali delle proposizioni asserite e implicate, poi le implicature scalari e infine le presupposizioni.
Modi in cui un enunciato comunica informazioni Significato comunicativo Dato (enunciato) Implicato (il non detto) Convenzionalmente Non convenzionalmente Conversazionalmente Non conversazionalmente In modo generale In modo particolare