La struttura della presentazione

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Piano C.A.S.E. – Descrizioni e parametri urbanistici
Advertisements

COMUNE DI VENARIA REALE La società di trasformazione urbana – S.T.U.
Il Piano di Governo del Territorio del Comune di Paderno Franciacorta
LA PROGETTAZIONE URBANISTICA NEL DRAG PUE (DGR n. 2751,
MOBILITA' SOSTENIBILE IN LOMBARDIA M O S L O consulta regionale
Piano di Governo del Territorio
Il PRU di Acilia a Roma.
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
1. LEGGE n. 196 del 31 DICEMBRE 2009 LA LEGGE DI RIFORMA DELLA CONTABILITA E FINANZA PUBBLICA 2.
Innovazioni censuarie e governo del territorio Michele Talia Istituto Nazionale di Urbanistica.
Ufficio di Piano Provincia di Ferrara FERRARA.
PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA
Il Piano Strutturale ed il Regolamento Urbanistico del Comune di Siena La Valutazione delle Politiche di Piano e delle Linee di Intervento delle Politiche.
La redazione del Regolamento Urbanistico Aspetti di metodo 11 febbraio 2008 incontro con il pubblico.
Comune di Pregnana Milanese Pregnana Milanese Assessorato allURBANISTICA 31 Gennaio 2007.
PIANO STRUTTURALE In accordo con i principi di sussidiarietà e di cooperazione: E attivato allinterno di una procedura di confronto tra Comune proponente.
Ambito territoriale di Susa
Corso di Impatto Ambientale Modulo A: Pianificazione Energetica
Il Piano Regolatore Generale: nozioni ed elementi tecnici
PGT Piano di Governo del Territorio.
OT # 7 «Sistemi di traporto sostenibile ed infrastrutture di rete» 28/02/2013.
Tavolo A Lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione OT # 7 Sistemi di traporto sostenibile ed infrastrutture di rete.
Pianificazione della mobilità nel Comune di Grosseto.
[ Gruppo Tematico A ] Mobilità Dolce :: Le proposte del Nuovo Piano :: Grosseto 25 novembre 2003.
STRUMENTI Quadri ed Indirizzi metodologici e normativi Le figure pianificatorie Corso di Pianificazione Territoriale Arch. Daniele Ronsivalle Facoltà di.
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
Obiettivo CReO Competitività Regionale e Occupazione FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale VAS - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Avvio delle.
SPA/AQUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELLINTERVENTO SPA/A.1.1 COROGRAFIA – SISTEMA DELLA TANGENZIALE DI ALTOPASCIO SPA/A.1.2.
PIANO DELLA RICOSTRUZIONE
PROCEDURE DI FORMAZIONE E APPROVAZIONE DEGLI STRUMENTI URBANISTICI LEGGE REGIONALE n. 20 del (BURP n. 128 del ; DRAG PUG Delibera.
Fabrizio Bottini La dispersione urbana: costi collettivi e risposte della pianificazione (parte prima: descrizione del fenomeno)
LE NOVITA’ DEL SERVIZIO FERROVIARIO FERRARESE
Fabrizio Bottini La pianificazione intercomunale nell’area milanese: linee di sviluppo storico nel secondo dopoguerra (parte 2)
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
CARATTERISTICHE GENERALI
Tavolo «ambiti tecnologici» 12 dicembre Agenda dei lavori I.I risultati dellultima sessione II.Il lavoro svolto nel frattempo III.I risultati ad.
Proposta per la realizzazione di una Piscina nel verde nella zona sud di Modena Larea di via Pavia.
Sezione VIII I dossier progettuali e valutativi
OBBIETTIVI STRATEGICI DEL PROGETTO
LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA COMUNITARIA
Gallarate e il suo futuro verso il PGT SESSIONI TEMATICHE La Nuova Logistica.
Il Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura :Graduazione dei rischi e buone prassi come opportunità strategica della prevenzione Dr. Giancarlo Marano.
______________________________________ _ __________________________________________ Giovanni Calvini Presidente Confindustria Genova 26 settembre 2012.
Politecnico di Milano Sede territoriale di Cremona Questioni ambientali nella gestione del territorio: strumenti e casi studio nellarea cremonese Saggi.
Risultati della fase preliminare di diagnosi e prefattibilità Cremona: Verso il Piano Strategico della città Cremona, 9 marzo 2007.
VALSAT Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale
Commissione urbanistica – 23 ottobre 2014 Lo stato della pianificazione comunale e le prospettive future.
Norme e procedure per la gestione del territorio
ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico
LINEE GUIDA PER LE PROCEDURE OPERATIVE. DA SEGUIRE. NELL’ESPLETAMENTO
A. ANALISI E DESCRIZIONE INTERPRETATIVA DELL’AREA D’INTERVENTO 2 tavole A0.
LA RETE CICLABILE DELLA SARDEGNA
VARIANTE GENERALE AGLI ATTI DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VIGENTE E ALLA DOCUMENTAZIONE PIANIFICATORIA COMPLEMENTARE GLI OBIETTIVI STRATEGICI ASSUNTI.
Dal P.R.G. al P.G.T. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE NELLA LEGISLAZIONE VIGENTE PTCR; PTCP; PGT L.R. 12/2005 PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) L’11.
Tecniche di valutazione e programmazione urbanistica Introduzione al corso Trasformazione urbana e strumenti di attuazione del piano urbanistico.
IL TERRITORIO: città e campagna
Piano di Sviluppo Rurale GAL APPENNINO BOLOGNESE.
PARCO DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELL'INNOVAZIONE DELLA CITTÀ DI TORINO IL PROGETTO OGGETTO DEL PRESENTE STUDIO DI FATTIBILITÀ (SDF) RIGUARDA LA REALIZZAZIONE.
Milano IL PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL DECENTRAMENTO Milano, Marzo 2012 Direzione Centrale DECENTRAMENTO E SERVIZI AL CITTADINO.
1 BANDO MISURA 322 SVILUPPO E RINNOVAMENTO DEI VILLAGGI AZIONE 1: Interventi di ristrutturazione, recupero architettonico, risanamento conservativo, riqualificazione,
1 MAZZO UNA FRAZIONE AL CONFINE CON EXPO 2015: cosa accadrà nei prossimi anni? Incontro pubblico del 27 ottobre 2011 – ore 21:00.
Sabato 22 marzo 2014 – villa brandolini Il valore del governo del territorio.
Il RUC quale coordinamento dei piani comunali di settore Per aiutare la gestione operativa, il RUC si fa carico di contenere regole di uso e relativi interventi.
. Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale Autodiagnosi del processo di predisposizione del piano 2° parte: Processo di predisposizione del piano.
La zonizzazione e gli standard Prof. Luigi Piemontese.
PIANO URBANISTICO COMUNALE WORKSHOP Ambiente – Mobilità sostenibile - Energia Ing. Gianfranco Tozza Caserta 17 febbraio 2015.
Pianificazione È prevenzione La gestione del territorio deve essere la linea guida della pianificazione.
Il laboratorio marchigiano dei saperi. Simulazione di una “diversa” pianificazione generale ed esecutiva che ASSUMA LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO.
IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI MANDELLO DEL LARIO.
Transcript della presentazione:

La redazione del Regolamento Urbanistico Lo stato dell’arte: aprile 2008

La struttura della presentazione Sezione Richiami e riferimenti II Disciplina patrimonio esistente III Le priorità della polarizzazione IV Le priorità della integrazione riequilibrio V Le priorità della reticolarità VI Innovazioni attuative VII Dossier progettuali

Sezione I Richiami e riferimenti

Gli scenari nella redazione del RU Scenario Zero del I RU Scenario +5 del I RU Scenario Zero del II RU Periodo di vigenza del Piano Strutturale

La localizzazione degli interventi dello Scenario Zero

Gli interventi inseriti nello Scenario Zero sono quelli in corso di realizzazione, oppure già appaltati, oppure con procedure di affidamento in corso. Sono in sostanza gli interventi già decisi, sui quali non dovrà esprimersi il Regolamento Urbanistico.

Il contributo dello Scenario Zero alla attuazione delle previsioni del PS Residenziale Scenario territoriale SLP mq. VOL. mc. ALLOGGI n. Polarizzazione 36.800 110.400 340 Integrazione 30.300 91.000 260 Totale scenario 0 67.100 201.400 600 Totale previsione PS 400.000 1.200.000 3.650 % realizzazione 17%

Il contributo dello Scenario Zero alla attuazione delle previsioni del PS Terziario, direzionale, commerciale Scenario territoriale SLP mq. VOL. mc. polarizzazione 15.225 53.288 integrazione 4.600 16.100 Totale scenario 0 19.825 69.388 Totale previsione PS 355.000 1.242.500 % realizzazione 6%

Il contributo dello Scenario Zero alla attuazione delle previsioni del PS Ricettivo e industriale Scenario territoriale RICETTIVO INDUSTRIA-LE SLP. Mq. VOL. mc. SC. mq. polarizzazione 19.598 integrazione Totale scenario 0 Totale previsione PS 18.000 54.000 68.000 % realizzazione 0% 29%

La tipologia dei contenuti secondo la LRT 1/2005 Disciplina del patrimonio edilizio esistente Disciplina delle trasformazioni Pianificazione settoriale comunale Attività gestionale della Amministrazione comunale

INTEGRAZIONE/RIEQUILIBRIO Le quattro componenti del RU interagiranno con le logiche spaziali di polarizzazione, integrazione/riequilibrio, reticolarità POLARIZZAZIONE INTEGRAZIONE/RIEQUILIBRIO RETICOLARITÀ

*   * Le interazioni tra componenti e logiche del RU   Le logiche spaziali Polarizzazione Integrazione e riequilibrio Reticolarità Lo Scenario +5 Disciplina del patrimonio edilizio esistente  * Disciplina delle trasformazioni Pianificazione settoriale comunale  Attività gestionale della Amministrazione comunale  Interazione alta Interazione media Interazione bassa * 

Due delle componenti, la pianificazione comunale di settore e l’attività gestionale della AC troveranno spazio nel RU soprattutto in forma argomentativa più che normativa.

Contenuti del RU: esempi di pianificazione di settore Strumenti di piano Necessità di sele-zione Ambito di influenza Inciden-za sul bilan-cio sovra-comunale comunale locale Adeguamento PGTU ● Adeguamento Piano delle funzioni Programma abbattimento barriere architettoniche Adeguamento PREE

Contenuti RU: un esempio di attività gestionale

Gli elementi più complessi da definire riguardano di converso le altre due componenti del RU, ovvero la disciplina del patrimonio esistente e la disciplina delle trasformazioni. Questa presentazione sarà quindi particolarmente orientata a questi aspetti, ed ai connessi processi valutativi. La esposizione sarà riferita alle tre logiche spaziali: polarità, integrazione e diffusione, reticolarità.

Sezione II Caratteristiche essenziali della disciplina del patrimonio esistente

Le innovazioni nella gestione del patrimonio esistente viene introdotto il progetto di restauro (consente di intervenire meglio sugli edifici di pregio) la disciplina è riferita alle singole tipologie di edificio; sono indicate le microtrasformazioni suscettibili di incrementare la qualità urbana vissuta nel quotidiano; sono state considerate le indicazioni del PRC2 (oggetto di una specifica tavola del PS).

Le innovazioni nella gestione del territorio rurale divieto di utilizzare muratura o strutture in c.a. in opera per i nuovi annessi agricoli (la legge 1/2005 impone di eliminarli al termine della loro vita utile); divieto di associare il cambio di destinazione d’uso rurale a trasformazioni edilizie eccedenti il risanamento conservativo; attenzione puntuale alle trasformazioni nei resede; introduzione dello “aspirapolvere”.

Aree “aspirapolvere” Per i manufatti individuati dal RU sulla base di considerazioni territoriali e di incongruità urbanistica dovrebbe essere prevista la demolizione con ricostruzione in luogo diverso da quello originario. Il proprietario del manufatto incongruo lo demolisce e trasferisce la relativa volumetria: a. a terzi (cessione di cubatura mediante asservimento) oppure b. realizzandola su altra area di sua proprietà, di terzi o del Comune (compensazione urbanistica). In entrambi i casi la demolizione con trasferimento di volumetria costituisce il diritto a riedificare in area diversa.

Sezione III La logica della polarizzazione: la valutazione delle priorità

La logica della polarizzazione: rischi e opportunità di una scelta insediativa Concentrare le risorse sugli interventi a carattere strategico Dare concretezza all’idea di città contenuta nel PS Offrire un riferimento fondamentale alle politiche della diffusione e della reticolarità Coinvolgere i cittadini e gli operatori economici e istituzionali in processi partecipativi e di cooperazione più chiaramente orientati Impostare le scelte progettuali e programmatiche sulla base di una più elevata consapevolezza degli aspetti spazio-temporali della trasformazione

I riferimenti da impiegare nella scelta delle priorità Evitare la concentrazione degli interventi di trasformazione in poche aree della città Contribuire al raggiungimento dell’equilibrio tra nuova edificazione e recupero che il PS si è impegnato a perseguire nella misura rispettiva del 60% e del 40% Impedire che gli interventi previsti all’interno delle ATI esauriscano le potenzialità edificatorie del quinquennio, con la conseguenza di limitare eccessivamente il ricorso alle trasformazioni diffuse (completamenti e riqualificazioni nei filamenti e negli insediamenti a bassa densità) Realizzare un soddisfacente bilanciamento tra le funzioni non residenziali previste dal PS

La programmazione degli interventi nelle aree a trasformazione integrata Il punto di partenza (le 12 ATI del PS) L’esame delle iniziative in atto e la configurazione dello Scenario zero L’articolazione e la ricomposizione degli interventi strategici: il caso delle azioni riguardanti la mobilità e le ATI localizzate intorno alla stazione ferroviaria (ATI 2 – Edificio lineare; ATI 3 – ex Consorzio agrario; ATI 4 – viale Sardegna) Il riassetto logistico dell’area della stazione e la ridefinizione delle ATI da sottoporre a valutazione: 1. Parco scientifico-tecnologico; 2. Nodo intermodale stazione; 3. Parco urbano; 4. Ex Molino Muratori; 5. Nuovo centro sportivo polivalente; 6. Ex Idit; 7. Acquaviva; 8. Polo Abbadia-Renaccio; 9. Stazione Isola d’Arbia; 10. Mens Sana

Le ATI da valutare 1 Parco scientifico tecnologico 2 Nodo intermodale stazione 5 Parco urbano 6 Ex Molino Muratori 7 Nuovo Centro sportivo polivalente 8 Ex Idit 9 Acquaviva 10 Polo Abbadia – Renaccio 11 Stazione Isola d’Arbia 12 Mens Sana

I criteri di valutazione Criterio 1 Possesso dei pre-requisiti fissati dal PS Criterio 2 Rilevanza ai fini di successivi interventi Criterio 3 Complessità e durata dell’iter attuativo Criterio 4 Contributo alla inclusività ed alla nuova forma urbana Criterio 5 Contributo alla produzione di edilizia sociale Criterio 6 Contributo agli spazi per l’innovazione ed alle funzioni di eccellenza Criterio 7 Contributo alla sostenibilità dell’insediamento

Analisi di priorità delle ATI: giudizi attribuiti CRITERI ATI 1 2 3 4 5 6 7 Parco scientifico tecnologico A M B Nodo intermodale stazione Parco urbano Ex Molino Muratori Nuovo Centro sportivo polivalente 8 Ex Idit 9 Acquaviva 10 Polo Abbadia – Renaccio 11 Stazione Isola d’Arbia 12 Mens Sana A = ALTO M = MEDIO B = BASSO

Analisi di priorità delle ATI: l’ordinamento risultante Graduatoria ATI Valutazione complessiva 1 Parco Scientifico Tecnologico A M B Nuovo Centro Sportivo Polivalente 2 Polo Abbadia – Renaccio 3 Ex Molino Muratori Parco Urbano 4 Nodo intermodale stazione Stazione Isola d’Arbia 5 Mens Sana 6 Acquaviva Ex Idit

1. Parco scientifico - tecnologico

2. Nuovo centro sportivo polivalente

3. Polo Abbadia – Renaccio

4. Parco urbano

5. Ex Molino Muratori

6. Nuovo assetto Viale Sardegna

7. Riorganizzazione Area Mens Sana

8. Ex Idit

Sezione IV Le priorità nella integrazione e nel riequilibrio

Incremento verde urbano di quartiere Le logica della integrazione e diffusione della qualità insediativa: le azioni riconducibili alla disciplina del patrimonio edilizio esistente Incremento verde urbano di quartiere Incremento vivibilità degli spazi pubblici Adeguamento servizi culturali, per l’istruzione, sportivi, etc. Completamento tessuti urbani (residenziali e produttivi)

La disciplina del patrimonio esistente: azioni per l’integrazione e la diffusione della qualità insediativa Azioni Necessità di selezione Ambito di influenza Incidenza sul bilancio sovra-comunale comunale locale Disciplina del patrimonio edilizio esistente Verde urbano e vivibilità degli spazi pubblici Verde di prossimità ● Orti urbani Interventi PRC2 Arredi urbani Adegua-mento del sistema dei servizi di quartiere di livello urbano di eccellenza (sms) Completamenti residenziali Completamenti di aree produttive Recuperi puntuali patrimonio edilizio

Privilegiare gli ambiti oggi meno dotati Criteri per la selezione degli interventi: verde urbano, vivibilità spazi pubblici, servizi Privilegiare gli ambiti oggi meno dotati Privilegiare le richieste emerse da processi partecipativi Garantire il completamento di iniziative avviate PS: La selezione finale sarà operata considerando la prevedibile entità delle poste di bilancio

Integrazione e riequilibrio: un esempio di continuità con il passato Recupero Santa Maria della Scala

La disciplina delle trasformazioni: azioni per l’integrazione e la diffusione della qualità insediativa Azioni Necessità di selezione Ambito di influenza Incidenza sul bilancio sovra-comunale comunale locale Discipli-na delle trasformazioni Grandi parchi urbani e territoriali Parco Arbia/Bozzone ● Parco del Lecceto Progetti di paesaggio Parco Buongoverno Coste Petriccio del Riguardo Strada fiume – Ruffolo Pescaia S. Marco Massetana Addizioni edilizie > 20 alloggi

I criteri per definire le priorità di intervento della disciplina delle trasformazioni in materia di integrazione e diffusione sono ancora in corso di elaborazione.

Sezione V Le priorità in materia di reticolarità

I criteri di valutazione reticolarità I criteri di valutazione criterio 1 stato di avanzamento del corredo progettuale criterio 2 grado di coerenza con altri strumenti di programmazione (Prusst, piano triennale opere pubbliche) criterio 3 grado di rilevanza ai fini delle politiche di copianificazione criterio 4 grado di rilevanza ai fini dell'attuazione delle aree di trasformazione integrata (ATI) e delle aree miste da riorganizzare del Piano Strutturale criterio 5 grado di rilevanza ai fini della risoluzione delle criticità pregresse criterio 6 grado di rilevanza ai fini della mobilità pedonale criterio 7 grado di rilevanza ai fini della mobilità ciclabile criterio 8 corrispondenza con le richieste emerse dai processi partecipativi

Stato di avanzamento del corredo progettuale reticolarità Criterio 1 Stato di avanzamento del corredo progettuale

Grado di coerenza con altri strumenti di programmazione reticolarità Criterio 2 Grado di coerenza con altri strumenti di programmazione

Grado di rilevanza ai fini delle politiche di copianificazione reticolarità COMUNE DI SIENA COMUNE DI MONTERIGGIONI REALIZZAZIONE DELLA NUOVA RETE VIARIA NELL'AREA INTERCOMUNALE FONTEBECCI - MONTARIOSO Criterio 3 Grado di rilevanza ai fini delle politiche di copianificazione

reticolarità Criterio 4 Grado di rilevanza ai fini dell'attuazione delle aree di trasformazione integrata (ATI) e delle aree miste da riorganizzare del Piano Strutturale

Grado di rilevanza ai fini della risoluzione delle criticità pregresse reticolarità Criterio 5 Grado di rilevanza ai fini della risoluzione delle criticità pregresse

Grado di rilevanza ai fini della mobilità pedonale reticolarità Criterio 6 Grado di rilevanza ai fini della mobilità pedonale

Grado di rilevanza ai fini della mobilità ciclabile reticolarità Criterio 7 Grado di rilevanza ai fini della mobilità ciclabile

Corrispondenza con le richieste emerse dai processi partecipativi reticolarità Criterio 8 Corrispondenza con le richieste emerse dai processi partecipativi

Peso relativo dei criteri di valutazione reticolarità Peso relativo dei criteri di valutazione grado di rilevanza ai fini dell'attuazione delle aree di trasformazione e delle aree miste da riorganizzare del Piano Strutturale grado di rilevanza ai fini della risoluzione delle criticità pregresse grado di coerenza con altri strumenti di programmazione corrispondenza con le richieste emerse dai processi partecipativi criteri con valutazione maggiorata criteri di valutazione ordinaria stato di avanzamento del corredo progettuale grado di rilevanza ai fini delle politiche di copianificazione grado di rilevanza ai fini della mobilità pedonale grado di rilevanza ai fini della mobilità ciclabile

Interventi dello SCENARIO ZERO reticolarità Interventi dello SCENARIO ZERO descrizione circonvallazione Le Scotte riorganizzazione della viabilità intorno al nuovo Policlinico delle Scotte. 1° stralcio 1°lotto Conte d'Arras -Aldobrandeschi realizzazione viabilità di collegamento tra via Conte d'Arras e via Aldobrandeschi via del Vecchietta -Boninsegna realizzazione viabilità di collegamento tra via del Vecchietta e via Duccio di Boninsegna completamento strada Fiume completamento della strada Fiume fino al collegamento alla Siena-Firenze e alla Chiantigiana (SR 222) lotto 1 completamento del raddoppio del raccordo autostradale Siena-Bettolle nel tratto Casetta-Ruffolo Caduti di Vicobello modifica del tracciato e relativa intersezione con viale Sclavo nuova Cassia realizzazione della nuova Cassia da More di Cuna a Monsindoli raddoppio Fano -Grosseto completamento del raddoppio del lotto 10 della Siena-Grosseto sull'itinerario della E78 risalita Stazione -Antiporto realizzazione risalita meccanizzata (scala mobile) da piazzale Rosselli all'Antiporto sottopasso Stazione ferroviaria realizzazione di un sottopasso promiscuo pedonale nella Stazione di Siena quale collegamento sotterraneo tra l'autostazione autobus di Via Lombardi e la stazione ferroviaria

Interventi ad ALTA PRIORITA’ reticolarità Interventi ad ALTA PRIORITA’ Metropolitana di superficie treno metropolitano con nuove fermate ed alta cadenza nella tratta ferroviaria Siena - Monteroni ferrovie collegamento Isola – Renaccio -Ruffolo realizzazione della viabilità di collegamento tra la zona industriale di Isola d'Arbia e la SP 136 traversa Romana Aretina strade incrocio Cerchiaia - strada dei Tufi nuovo assetto viabilità e sosta alla base di strada dei Tufi strade/sosta ciclabile Poggibonsi -Buonconvento completamento del tracciato della pista ciclabile Poggibonsi -Buonconvento e realizzazione della stessa per l'intero territoro comunale ciclabili percorso via Fiorentina - palazzo Diavoli realizzazione di un collegamento pedonale in quota tra Via Fiorentina e Palazzo Diavoli percorsi pedonali incrocio Fontebecci nuova viabilità Siena Nord: riorganizzazione funzionale degli svincoli viari nelle zone di confine con il Comune di Monteriggioni intersezioni circonvallazione Le Scotte riorganizzazione della viabilità intorno al nuovo Policlinico delle Scotte (2° stralcio) segue 

Interventi ad ALTA PRIORITA’ reticolarità Interventi ad ALTA PRIORITA’ collegamento Ravacciano -risalita realizzazione di passaggio pedonale dal quartiere di Ravacciano alla risalita di San Francesco percorsi pedonali razionalizzazione Massetana Romana razionalizzazione della viabilità con separazione dei flussi veicolari interni da quelli di scorrimento strade razionalizzazione Cerchiaia razionalizzazone della viabilità interna dell'insediamento produtttivo di Cerchiaia razionalizzazione viale Toselli incrocio via delle Regioni -Chiantigiana riorganizzazione funzionale degli svincoli viari nelle zone di confine con il Comune di Monteriggioni (realizzazione rotatoria) intersezioni percorsi pedonali Taverne realizzazione di tratti mancanti di marciapiede da Taverne d'Arbia al cimitero di Presciano e da Taverne d'Arbia alle Ropole viabilità Palestra Mattioli costruzione di viabilità relativa alla palestra annessa alla Scuola Media “P.A. Mattioli”

Interventi a PRIORITA’ MEDIA reticolarità Interventi a PRIORITA’ MEDIA incrocio Cerchiaia - Piccolomini nuovo assetto intersezione Cerchaia-Piccolomini (realizzazione rotatoria al posto dell'attuale incrocio semaforizzato) intersezioni lotto 0 adeguamento a quattro corsie del lotto 0 della E78 tra lo svincolo di Ruffolo e lo svincolo della tangenziale ovest di Siena strade incrocio Uncinello nuovo assetto intersezione Uncinello – Sclavo – via Fiorentina percorso Fontebranda realizzazione di un percorso pedonale a partire da strada di Pescaia lungo via Esterna Fontebranda percorsi pedonali percorso SR 73 Levante realizzazione di percorso pedonale in SR 73 Levante nel tratto parallelo a via Europa incrocio Pescaia-Battisti nuovo assetto intersezione Pescaia – Battisti – Ricasoli - Pisacane incrocio Memmi - Mazzini nuovo assetto intersezione via Via L. Memmi – via Mazzini – Le Lupe (realizzazione rotatoria) miglioramento strada Fiume variante della strada Fiume al fine di migliorare la percorribiltà nel tratto da viale Sardegna a via Lombardi miglioramento Volte Basse miglioramento viabilità in località Volte Basse con realizzazione di nuovo tratto stradale per il superamento del centro abitato segue 

Interventi a PRIORITA’ MEDIA reticolarità Interventi a PRIORITA’ MEDIA incroci Braccio e Tognazza riorganizzazione funzionale degli svincoli viari nelle zone di confine con il Comune di Monteriggioni (realizzazione rotatorie) intersezioni incrocio Botteganova realizzazione di una rotatoria all'intersezione Botteganova - strada di Scacciapensieri percorso San Marco - Nuovo Asilo realizzazione di un collegamento pedonale tra via San Marco e l'area a verde posta tra via del Nuovo Asilo e via Ettore Bastianini percorsi pedonali collegamento Costalpino - Pian delle Fornaci riorganizzazione funzionale della viabilità di collegamento tra l'abitato di Costalpino e la località Pian delle Fornaci mediante variante alla SR 73 Ponente strade incrocio Ficareto riorganizzazione funzionale degli svincoli viari nelle zone di confine con il Comune di Monteriggioni (realizzazione rotatoria in località Rinfusola) incrocio Sant’Andrea nuovo assetto (realizzazione di una rotatoria) all'innesto della Strada da Montecchio a Ginestreto con la Strada Grossetana percorso piscina Acquacalda realizzazione di un percorso pedonale protetto presso la Piscina Comunale dell'Acquacalda

Interventi a PRIORITA’ BASSA reticolarità Interventi a PRIORITA’ BASSA collegamento Abbadia di Renaccio-Taverne realizzazione di un collegamento tra la rotatoria di Abbadia di Renaccio e l'abitato di Taverne d'Arbia strade incrocio località Fangonero realizzazione di una rotatoria all'intersezione tra strada del Ruffolo e la SS 73 Levante in località Fangonero intersezioni incrocio Fornacelle riorganizzazione funzionale degli svincoli viari nelle zone di confine con il Comune di Monteriggioni (realizzazione rotatoria) incrocio Osservanza nuovo assetto intersezione tra strada di Scacciapensieri e strada dell'Osservanza percorso Puglia - Abruzzi realizzazione passaggio pedonale e sistemazione piccola area verde tra via Puglia e via Abruzzi percorsi pedonali percorso Marciano realizzazione percorso pedonale in zona di Marciano dalla chiesa all'ingresso del campo sportivo con studio di posti auto collegamento San Miniato – Chiantigiana realizzazione della strada di collegamento tra San Miniato e la Chiantigiana (SR 222) collegamento Piccolomini - Istieto realizzazione nuova viabilità di collegamento tra via Piccolomini e strada di Istieto presso l’area PEEP Cerchiaia adeguamento strada della Tressa adeguamento della strada della Tressa per il tratto che da Cerchiaia raggiunge la zona della Coroncina

Sezione VI Alcune innovazioni introdotte nel processo attuativo

Le scelte tecnico-amministrative e l’apertura dei processi decisionali: il caso dei dossier progettuali e valutativi Gli approfondimenti progettuali e valutativi relativi a ciascuna ATI si faranno carico della “missione” assegnata da un sistema di pianificazione che attribuisce agli interventi di valenza strategica il compito di garantire al tempo stesso un livello adeguato di efficacia, coerenza e propedeuticità I “dossier”, per consentire il monitoraggio dei principali interventi di trasformazione, riguarderanno tutte le ATI, e non solo quelle ritenute prioritarie. Essi conterranno uno schema progettuale pre-compatibilizzato rispetto alle opzioni del PS e del RU, un sistema in grado di verificare la coerenza delle scelte progettuali che si stratificheranno nel tempo ed infine la documentazione necessaria ad avviare il dialogo con futuri partners I “dossier” sono dunque work in progress, e grazie alla collaborazione dei processi partecipativi (in primo luogo la Casa della città) faranno in modo che verifiche di fattibilità e concertazione democratica possano procedere di pari passo

L’anticipazione progettuale e il ricorso al PCI Al fine di evitare una soluzione di continuità nel disegno di governo del territorio, sembra opportuno avviare la riflessione sulla fattibilità delle trasformazioni che sembrano più urgenti in coerenza con i criteri adottati per la redazione del RU, ma prima che quest’ultimo giunga a compimento In conformità con i Piani complessi di intervento (Pic) previsti dal PS (art. 56) è possibile fare in modo che il negoziato tra pubblico e privato circa il finanziamento delle politiche pubbliche possa essere avviato prima del varo definitivo del RU Sembra opportuno assicurare una elevata sinergia tra le decisioni urbanistiche di natura prescrittiva e le scelte concernenti l’utilizzazione, con funzione di volano, di suoli e di finanziamenti pubblici anche al fine di potenziare le esternalità positive degli interventi E’ comunque necessario fare in modo che il recupero parziale, ma significativo, della ricchezza prodotta dagli interventi di trasformazione venga correttamente analizzato, e non si ingeneri il sospetto di una disparità di trattamento nei confronti dei diversi soggetti.

Sezione VII I dossier progettuali e valutativi