Servizio Nazionale di Valutazione: il mandato Art. 1, c. 5, Legge 25 ottobre 2007, n. 176: dallanno scolastico 2007/08 il Ministro della Pubblica Istruzione.

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Servizio Nazionale di Valutazione: il mandato Art. 1, c. 5, Legge 25 ottobre 2007, n. 176: dallanno scolastico 2007/08 il Ministro della Pubblica Istruzione fissa con direttiva annuale gli obiettivi della valutazione esterna condotta dal Servizio nazionale di valutazione in relazione al sistema scolastico e ai livelli di apprendimento degli studenti per effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti, di norma, alla classe seconda e quinta della scuola primaria, alla prima e terza classe della scuola secondaria di I grado e alla seconda e alla quinta classe del secondo ciclo (…).

Linterpretazione del mandato Direttive 74 e 75 del 15/09/2008: La direttiva n. 75 chiede allINVALSI di provvedere (…) alla valutazione degli apprendimenti tenendo conto delle soluzioni e degli strumenti adottati per rilevare il valore aggiunto da ogni singola scuola in termini di accrescimento dei livelli di apprendimento degli alunni. La stessa direttiva prevede che per il , la rilevazione avvenga nel II e nel V anno della scuola primaria, per essere poi estesa, gradualmente ed entro il 2011, a tutti gli altri livelli di scuola (cfr. direttiva 74). ….. La rilevazione sarà messa a regime nel corso di tre anni secondo la seguente scansione: Anno le scuole primarie Anno le scuole secondarie di primo grado Anno le scuole secondarie di secondo grado ……

Il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) predispone le prove. Caratteristiche generali Prova uguale per tutti Quadro Di Riferimento (Indicazioni Nazionali, Ricerche internazionali, Esperienze nazionali: curricoli UMI, prassi,…)

Classe II della secondaria di secondo grado: quali riferimenti? Questanno carattere sperimentale, No Indicazioni ma QDR della prova nazionale Prove PISA Obbligo formativo Dal prossimo anno: revisione QDR in continuità con ciclo primario, sulla base delle nuove Indicazioni

PROVA UNICA, quindi è e sarà importante: Tenere insieme aspetti sintattici e aspetti semantici Puntare più sulla modellizzazione e sullargomentazione che sugli aspetti di calcolo dare molta importanza ai processi (anche nelle ricerche internazionali i QdR focalizzano sempre più sui processi)

Il Quadro di riferimento attuale è in evoluzione. In particolare I processi cognitivi: 1 - Conoscere e padroneggiare i contenuti specifici della matematica (oggetti matematici, proprietà, strutture...) 2 - Conoscere e padroneggiare algoritmi e procedure (in ambito aritmetico, geometrico...) 3 - Conoscere e padroneggiare diverse forme di rappresentazione e sapere passare da una all'altra (verbale, scritta, simbolica, grafica,...) 4 - sapere risolvere problemi utilizzando gli strumenti della matematica (individuare e collegare le informazioni utili, confrontare strategie di soluzione, individuare schemi risolutivi di problemi come ad esempio sequenza di operazioni, esporre il procedimento risolutivo,…);

5 - sapere riconoscere in contesti diversi il carattere misurabile di oggetti e fenomeni e saper utilizzare strumenti di misura (saper individuare l'unità o lo strumento di misura più adatto in un dato contesto, saper stimare una misura,…); 6 - acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico (congetturare, verificare, giustificare, definire, generalizzare,...) 7 - utilizzare la matematica appresa per il trattamento quantitativo dell'informazione in ambito scientifico, tecnologico, economico e sociale (descrivere un fenomeno in termini quantitativi, interpretare una descrizione di un fenomeno in termini quantitativi con strumenti statistici o funzioni, utilizzare modelli matematici per descrivere e interpretare situazioni e fenomeni,...). Il quadro è completo? E la visualizzazione? E il nome processi cognitivi è appropriato?