1 LA POLITICA AGRICOLA COMUNE DOPO IL 2013: NUOVI OBIETTIVI E PROSPETTIVE Roberto Laudato.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’UNIONE EUROPEA: Ordinamento e Struttura
Advertisements

I nuovi programmi europei sulla educazione, cultura e formazione (scheda a cura di Elio DOrazio) AGE Platform ITALIA.
LItalia e il 7° Programma Quadro per la Ricerca Fiera del Levante Bari, 16 settembre 2006 Presidenza del Consiglio dei Ministri Riforme e Innovazioni nella.
GLI SCENARI A MEDIO-LUNGO TERMINE PER LAGROALIMENTARE ITALIANO Federazione Regionale Ordine Dottori Agronomi e Forestali della Lombardia Cremona, 20 marzo.
IL TRATTATO DI LISBONA.
Paolo De Castro 1 Forum Coldiretti 2005 Europa, Competitività e Agricoltura Paolo DE CASTRO Università di Bologna Cernobbio 21 ottobre 2005.
Comitato Economico e Sociale Europeo Il mercato interno e le problematiche energetiche europee. Cons. Edgardo Maria Iozia Presidente Osservatorio Mercato.
Lead Market Nuove opportunità per il mondo del lavoro (a cura di Antonello Pezzini)
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
1 Politica regionale dellUE Sintesi DG Politica regionale Commissione europea.
Parma, 4 giugno 2009 Dr. Federico Morais Assemblea Pubbblica Federalimentare Investmenti, Qualità e Innovatione.
Unione Europea e Fondi Strutturali
Pagamenti eseguiti nel 1992 (elaborazione 1997) per settore e per Stato membro beneficiario (milioni di Ecu)
Davide de Caro Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Le politiche pubbliche.
LA POLITICA DI COESIONE ECONOMICA E SOCIALE La politica di Coesione europea si fonda su un principio cardine: il principio di sussidiarietà, che rappresenta.
LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
Obiettivi strategici Europa 2010: un partenariato per il rinnovamento europeo Prosperità, solidarietà e sicurezza Daniela Lanzotti - IPE Modena.
P OLITICA A GRICOLA C OMUNE
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Bruxelles, 15 maggio 2006 INCONTRO DEGLI STUDENTI DELLUNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE CON LE ISTITUZIONI EUROPEE.
Progetto Evasfo: Il contesto e gli obiettivi della ricerca Alessandro Merlo – Agriteam.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Ministero dello Sviluppo Economico
Geografia dellUnione Europea LEADER Giovedì19 maggio 2011 Dott. Pierluigi Magistri.
06/02/20141 LUNIONE EUROPEA CON IL TRATTATO DI LISBONA Costanza, Nicolò, Giacomo, Klaudia, Laura, Michele, Renato, Simone.
1 LE LINEE STRATEGICHE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE Lorenzo Bisogni Ancona, 2 marzo 2007 SERVIZIO AGRICOLTURA FORESTAZIONE E.
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 1 - PROGRAMMAZIONE REGIONALE a cura di Antonio Mastrovincenzo Martedi.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
2. Obiettivi, strumenti, effetti e criteri di valutazione Valutazione delle politiche AA 2005/2006 Davide Viaggi.
Il Programma transfrontaliero IPA Adriatico Dott.ssa Giovanna Andreola Regione Abruzzo – Servizio Attività Internazionali Venezia Mercoledì,
Agricoltura, Alimentazione e Ambiente: ruolo delle scienze agrarie in un mondo che cambia Prof. Paolo De Castro Università degli Studi di Bologna - Presidente.
1 Autovalutazione del progetto a due terzi della sua vita. Giovanni Anania.
Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori
Finanziamenti pubblici e Avvisi di gara Gilberto Collinassi.
Gli elementi innovativi della politica di sviluppo rurale La politica di sviluppo rurale nella PAC Palermo 17 e 18 Dicembre 2007 A cura di Serena Tarangioli.
Articolo 3 1. L'Unione ha competenza esclusiva nei seguenti settori: a) unione doganale; b) definizione delle regole di concorrenza necessarie al funzionamento.
LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008.
C ONVEGNO Suolo, Agricoltura e Territorio: un equilibrio possibile. Palermo - 17 dicembre 2012 L AGRICOLTURA E LA DIFESA DEL SUOLO : UNA FUNZIONE STRATEGICA.
regolamenti e documenti di programmazione
Nuovo ciclo di programmazione
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Michele Pasca-Raymondo Commissione europea DG Politica Regionale Bruxelles, 28 novembre 2006 Confcommercio International.
Partenariato e Innovazione: problemi e prospettive Intervento di Aurelio Bruzzo (Dipartimento di Economia Istituzioni Territorio dellUniversità di Ferrara.
L’UNIONE EUROPEA OGGI LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA L'UE ha una struttura istituzionale unica nel suo genere: le priorità generali dell'UE.
FIDAPA– BPW ITALY Federazione Italiana Donne Arti Professione Affari DISTRETTO NORD EST Sezione di Cesena FIDAPA– BPW ITALY Federazione Italiana Donne.
La Politica Agricola Comune
1 La PAC nel XXI secolo: Doha, Riesame intermedio e allargamento Presentazione a cura di Corrado Pirzio-Biroli Capo gabinetto del commissario Fischler.
FONDI EUROPEI E INFRASTRUTTURE, DARE FORMA ALLA BULGARIA DEL FUTURO Venerdì 12 dicembre, Roma.
Il FORMEZ al passo coi tempi. Il Formez domani Il Formez oggi Il Formez ieri.
PROGRAMMAZIONE La Politica Unitaria Regionale
Com’è speso il denaro dell’UE Europa globale: inclusi gli aiuti per lo sviluppo 6% Altro, amministrazione 6% Crescita intelligente e inclusiva:
Venezia, 11 giugno 2015 Piero Confalonieri – TERRA NUOVA.
Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia - Svizzera
2005 la riforma della Politica di sviluppo rurale per il Regolamento (CE) 1290/05 Introduzione di due strumenti finanziari Fondo Europeo Agricolo.
I Fondi indiretti all’interno dell’Unione Europea
La PAC dopo l’Health Check: una riflessione sul futuro dei pilastri Fabrizio De Filippi s e Roberto Henke Roma, gennaio 2009.
POLITICA DELLE PARI OPPORTUNITÁ. LA CARTA PER LE PARI OPPORTUNITÁ DIRITTI FONDAMENTALI La Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (2000/C 364/01)
9.3 Sicurezza e qualità alimentari
Geografia dell’Unione Europea LEADER Martedì 4 maggio 2010 Dott. Pierluigi Magistri.
Fondi strutturali e Strategia Europa 2020 EuroMigMob – 1° Evento
PAC (Politica agricola comune)
LE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA
Energia e Clima nell’Unione Europea 25 novembre 2014 Bruxelles, Giuseppe Guerrera.
Regione Autonoma Valle d’Aosta Assessorato Agricoltura e Risorse naturali Programma di Sviluppo Rurale
Documento di Economia e Finanza Regionale DEFR 2015 A GGIORNAMENTO PRS PER IL TRIENNIO
Misura 16 Giuliano Polenzani. Misura Cooperazione un nuovo modo per rispondere alle sfide del millennio competitività dell’agricoltura gestione sostenibile.
Sviluppo Rurale Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale Approccio Leader.
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
COOPERAZIONE TERRITORIALE Programma Multilaterale di Bacino Mediterraneo – ENPI Regione Toscana -Settore Attività Internazionali.
02/06/2016 Catania 1 Evento di Lancio del Programma e presentazione primo bando Auditorium Monastero dei Benedettini Catania 25 gennaio 2010 Presidenza.
IL DOCUMENTO STRATEGICO PRELIMINARE DELLA VALLE D’AOSTA Nadia Savoini - Luigi Malfa Aosta, 20 marzo 2006.
Transcript della presentazione:

1 LA POLITICA AGRICOLA COMUNE DOPO IL 2013: NUOVI OBIETTIVI E PROSPETTIVE Roberto Laudato

2 DATI CHIAVE LUE rappresenta con 497,5 milioni di persone il quarto insieme del pianeta; la SAU occupa il 47% dellUE a 27, dove la media aziendale è di 12 ettari; la Francia con il 19% di contribuzione alla produzione agricola è seguita dalla Germania con il 12,8%, dallItalia con il 12,4% e dalla Spagna con l11,4%.

3 CARATTERISTICHE DEL SETTORE Il settore agroalimentare contribuisce per il 3,9% alla formazione del PIL comunitario; la maggior parte degli scambi avviene sul mercato interno (75%), a seguito del consolidamento e accrescimento del mercato unico; lUE è il secondo esportatore mondiale di derrate alimentari e il più grande importatore; il saldo commerciale resta negativo per 2,2 mld di Euro nel 2007, con una tendenza a decrescere.

4 RISORSE FINANZIARIE Nel quadro finanziario (UE a 27) per la PAC è stato previsto uno stanziamento dimpegno di 53,830 mld di Euro nel 2007, per passare ad uno stanziamento di 49,898 mld di Euro nel 2013; Lallocazione finanziaria per la PAC, sul totale del budget comunitario, è passata dunque dal 61% nel 1988 ad una stima del 39,3% nel 2013.

5 Il peso delle rubriche Come media su valori a prezzi costanti la rubrica 2 conservazione e gestione delle risorse naturali inciderà per un 43% preceduta dalla rubrica 1 crescita sostenibile con un 44,2% e seguita dalle rubriche 3 cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia per un 1,2%; Le rimanenti rubriche 4 e 5 rispettivamente

6 lUE quale partner mondiale e le spese amministrative incidono rispettivamente per un 5,7% e un 5,9%.

7 In tale contesto, per affrontare le future sfide la Commissione proporrà di esaminare diverse ipotesi di alternative per la gestione del budget comunitario. Alcune di queste riguardano: la possibilità di creare un terzo pilastro per far fronte alle nuove sfide; facilitare gli spostamenti di fondi NON utilizzati da un settore ad un altro; eliminare la compensazione in favore del Regno Unito, cercando fonti alternative di finanziamento, incluso un sistema di certificati verdi.

8 LA POLITICA AGRICOLA COMUNE LUE è caratterizzata da una superficie agricola non molto vasta ma assai eterogenea, che conferisce alla sua agricoltura un carattere di attività intensiva, eterogenea, specifica e tradizionale. Ne consegue che lagricoltura europea è strutturata sulla base di vari modelli: il modello agricolo europeo; il modello alimentare; Il modello socio-culturale/colturale.

9 Il modello agricolo europeo è stato concepito per rispondere alla struttura socio-economica di unagricoltura dove la maggioranza delle attività è svolta da imprese di tipo familiare, a forte connotazione societaria; Il modello alimentare è stato riconosciuto con la dieta mediterranea come uno stile di alimentazione, efficace per la prevenzione e la lotta contro alcune malattie; Il modello socio-culturale è nato con lo scopo di mantenere e valorizzare lidentità, la specificità e la variabilità del territorio e della cultura europea.

10 Alla luce delle mutate situazioni ed esigenze,il modello agricolo europeo dovrà confrontarsi con le nuove sfide a cui lUE è chiamata a far fronte: adattamento al cambiamento climatico e sicurezza alimentare; protezione ambientale; mantenimento della biodiversità; benessere animale; energie rinnovabili di origine agricola. In tale contesto il problema della volatilità dei prezzi agricoli riveste un carattere prioritario. A tale scopo la Commissione prevede di: promuovere migliori relazioni tra le parti interessate; favorire la trasparenza nella catena di approvvigionamento alimentare; rafforzare lintegrazione e la competitività tra gli Stati membri.

11 Il modello alimentare rappresenta un capitale di valori e cultura e indirizza il ruolo svolto dalla PAC nella produzione di alimenti sani e di qualità adeguata; divulga conoscenze in merito ad una alimentazione equilibrata; valorizza il patrimonio gastronomico attraverso il sostegno alla politica di qualità e il riconoscimento del valore aggiunto realizzato dagli agricoltori; favorisce il consumatore ad effettuare scelte di acquisto dei generi alimentari con maggiore consapevolezza; contribuisce con tale approccio alla prevenzione contro le malattie cardio-vascolari, i tumori, il diabete, per contrastare il fenomeno del sovrappeso e dellobesità.

12 Il modello socio-culturale/colturale è realizzato attraverso la politica di sviluppo rurale e i piani di sviluppo regionale; favorisce la sostenibilità dellattività agricola indirizzando gli operatori verso lapplicazione delle buone pratiche agronomiche; fornisce assistenza tecnica attraverso vari tipi di interventi top bottom; sostiene la coesione territoriale per mantenere un legame tra programmazione agricola e vocazionalità dei suoli. Come ipotesi per un prossimo futuro si ritiene possibile un collegamento tra i piani di sviluppo rurale e i fondi di coesione.

13 IL TRATTATO DI LISBONA Nel caso di adozione da parte dellUE del Trattato di Lisbona, i rapporti istituzionali tra il PE e il Consiglio dellUE muteranno profondamente. Con lentrata in vigore del Trattato la procedura legislativa ordinaria sarà applicata anche alla politica agricola mediante lo strumento della codecisione. Il PE assumerà il ruolo di co-legislatore ma nellambito delle deroghe alla procedura ordinaria e in mancanza di una definizione chiara delle competenze legislative sarà necessario avere un accordo interistituzionale per chiarire i livelli decisionali di un atto agricolo.

14 Con riferimento agli aspetti di bilancio il Trattato ha definito una procedura legislativa speciale e leliminazione delle spese classificate come obbligatorie e non obbligatorie. Di conseguenza le due Istituzioni decideranno in maniera congiunta lammontare dei fondi destinati alla PAC.

15 POLITICA AGRICOLA COMUNE E COMUNITARIA Il futuro della PAC sarà quello di rispondere alle nuove sfide e abbiamo visto con quali strumenti sarà possibile affrontare la dinamica delle realtà socio- economiche e le sue problematiche; occorre riflettere sullidea che una politica agricola comune non potrà solo avere come base una unione di interessi.