Lezione 22 L'inclinazione a trafficare, barattare, scambiare una cosa con un'altra è comune a tutti gli uomini e non si trova in nessun'altra razza di.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
presentazione a cura del Servizio Progetti di Ateneo
Advertisements

Standard formativi minimi
UNIONCAMERE EMILIA- ROMAGNA Bologna,15 aprile 2010.
Conferenze di servizio con i D.S. Lazio sett.- ott. 2007
COSA SUCCEDE IN CLASSE ?. TUTTO INIZIA DA QUI: IL PARLAMENTO APPROVA LA LEGGE 133.
Vantaggi ed opportunità per l’Ente
LA SPERIMENTAZIONE CLINICA CON DISPOSITIVI MEDICI IN ITALIA: NODI PROBLEMATICI PER I COMITATI ETICI Prof. Claudio Buccelli Federazione Nazionale dei Comitati.
1 Come spostare traffico dalla gomma alla rotaia Romeo Danielis Università degli Studi Trieste Quali ferrovie a Nord Est. Le proposte.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Pagina 1 PRESENTAZIONE DELLA POSIZIONE ESPRESSA DA TIM NELLA CONSULTAZIONE PUBBLICA SU ENUM Napoli, 4 novembre 2003.
Informazione ambientale e territoriale Sommario : Rilevanza dellinformazione ambientale e territoriale (qualificazione in termini di funzione amministrativa.
RIORDINO delle PROVINCE e Progetto di Legge sulle FUNZIONI La proposta del Partito Democratico del Veneto.
Lezione N°2 ANALISI QUALITATIVA
Corso di Gestione e controllo imprese di servizi-prof. Bronzetti Giovanni 1 ANALISI QUALITATIVA.
Situazione normativa attuale italiana per idrogeno autotrazione
art. 5 – DECRETO ICI Base imponibile.
Art. 5 Base imponibile. 1. Base imponibile dell'imposta e' il valore degli immobili di cui al comma 2 dell'articolo Per i fabbricati iscritti in.
I contenuti dei documenti programmatici 1) 1)un'analisi della situazione della zona di cooperazione in termini di punti di forza e di debolezza e la strategia.
R. Camus, G. Longo, E. Padoano Dipartimento di Ingegneria Civile
Atti rilevanti nellambito dei servizi pubblici 1. Atti che definiscono le prestazioni 2. Atti di assunzione del servizio 3. Contratti di servizio 3bis.
Master universitario di II livello in Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi Ferroviari /2010 Progetti di stage GRUPPO FERROVIE DELLO STATO.
Riconoscimento delle qualifiche professionali PROFESSIONE DOCENTE
OT # 7 «Sistemi di traporto sostenibile ed infrastrutture di rete» 28/02/2013.
Ministero dei trasporti e della Navigazione Dipartimento dei Trasporti Terrestri Unità di Gestione TIF Intervento Dott. Ing. Giovanni CARUSO Comitato anno.
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
Obiettivo CReO Competitività Regionale e Occupazione FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale VAS - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Avvio delle.
SISTEMA CUP: situazione attuale e sviluppo dei rapporti con i principali sistemi di monitoraggio PARTE A SISTEMA CUP G17H MILANO, 3 MAGGIO 2006.
1 Intermediazioni su beni mobili Nuova disciplina I.V.A. a decorrere dal (Norme di riferimento – Artt. 7 ter lett. a) e b) e 7 septies comma 1.
Il porto è una grande opera destinata a svolgere tre principali funzioni:
Camere di Commercio e clausole vessatorie
Contrattazione di Prossimità (
SPENDING REVIEW Come cambia lo Stato sul territorio Province-Unione dei Comuni-Città Metropolitane.
LInterporto: genesi e gestione Relatore Paolo Volta Napoli
LA QUALITA’ NELLA PROGRAMMAZIONE DELL’ESERCIZIO
Norme e procedure per la gestione del territorio
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
Lezione n. 05 La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Anno Accademico
RIFORMA ISTITUTI ISTRUZIONE SECONDARIA II GRADO ATTUAZIONE NELLE SCUOLE PARITARIE.
Problematiche relative al Comitato Etico per la sperimentazione clinica dei farmaci.
ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGI STICI OFFERTA DI TRASPORTO E INTERPORTI Lezione 12 La formula della felicità, fino a questo momento, è consistita.
ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI
ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI
INTERPORTI 02 Lezione N. 23 Non so cosa rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato. John M. Keynes.
ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI
Sent. 303/2003: le condizioni della «chiamata» Quando si intendano attrarre allo Stato funzioni amministrative in sussidiarietà, di regola il titolo del.
1 Michellone Giancarlo Allo stato attuale i contenuti del presente documento non impegnano ancora il Project Manager e non riflettono necessariamente la.
Un Piano Strategico per lo Sviluppo dei Sistemi ITS in Italia ROMA 13 Dicembre 2007 Prof. Giovanni Tesoriere I SISTEMI ITS A SUPPORTO DELLE POLITICHE SULLA.
Dal contratto di rete di imprese alla rete soggetto
Loredana Bergamini Medical Affairs Director & GCO Country Manager
Modulo n. 3 IL PIANO DEI CONTI INTEGRATO
Settore terziario il commercio
PROGETTO PER L’ ISTITUZIONE DI UNA «ZONA FRANCA APERTA» NEL PORTO DI CIVITAVECCHIA.
Relatore: ing. Francesco Italia
1 Le Circolari Ministeriali di riferimento 1. La Circolare n. 48/E del La Circolare n. 3/E del La Circolare n. 61/E del
Lezione n. 02 L ’economia è lo studio dell’uomo nei suoi affari quotidiani Alfred Marshall Anno Accademico
1^ BANDO REGIONALE “RICERCA E SVILUPPO” NEGLI AMBITI TECNOLOGICI DELLA SMART SPECIALIZZATION POR FESR MARCHE Il POR FESR Marche si.
L’Amministrazione Finanziaria
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
"Sicurezza delle Infrastrutture Critiche: la Sfida Europea"
ECONOMIA AZIENDALE E GESTIONE DELLE IMPRESE LEZIONE IV PRODUZIONE E QUALITÀ PRODUZIONE E QUALITÀ LUCIO DEL BIANCO ANNO ACCADEMICO
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
Alessandro Beltrami Milano, 14 luglio 2009 art. 77 ter, comma 11, DL 112/ Primo approccio “… la regione, sulla base di criteri stabiliti in sede.
LO STATO DELL’ARTE E LE PROSPETTIVE FUTURE PER PATRIMONIO STRADALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO. Torino, 13 luglio 2015.
Lezione 17 Tipologie di fondi comuni di investimento
1 diritto e regolazione pubblica dell’economia II semestre lezione XI il servizio idrico lezione XI il servizio idrico.
Consorzio Poliedra – Politecnico di Milano C O M U N E DI U R B I N O C O M U N E DI U R B I N O SERVIZIO SEGRETERIA ED ATTIVITA’ PRODUTTIVE Indagine spostamenti.
I fondi Par. Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è lo strumento con il quale il Governo e le Regioni programmano interventi finalizzati al riequilibrio.
Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti 6 febbraio 2014 D.G. Infrastrutture e Mobilità Struttura Programma mobilità e trasporti e analisi economico.
. L’ATTESTAZIONE DI CAPACITA’ FINANZIARIA PER I CENTRI REVISIONE AUTO Napoli, 14/12/2013 – relatore dott. Pasquale Falzarano.
Convegno “ANCORA NEL LABIRINTO?" Regioni e enti locali piemontesi di fronte a una nuova transizione istituzionale 16 giugno 2014 Matteo Barbero (Regione.
Transcript della presentazione:

Lezione 22 L'inclinazione a trafficare, barattare, scambiare una cosa con un'altra è comune a tutti gli uomini e non si trova in nessun'altra razza di animali. Adam Smith Anno Accademico

LINTERPORTO ASPETTI GIURIDICI E OPERATIVI LINTERPORTO rappresenta probabilmente la struttura più complessa dellintero sistema logistico; esso non deve solamente garantire i trasporti intermodali o combinati che, secondo un approccio giuridico, vengono così definiti: TRASPORTO COMBINATO Legge 23 dicembre 1997, n Interventi per la ristrutturazione dell'autotrasporto e lo sviluppo dell'intermodalità definizione f) per trasporto combinato, il trasporto di merci per cui l'autocarro, il rimorchio, il semirimorchio con o senza i veicolo trattore, la cassa mobile o il contenitore effettuano la parte iniziale o terminale del tragitto su strada e l'altra parte per ferrovia, per via navigabile interna o per mare. 2

Segue aspetti giuridici e operativi Esso deve inoltre assicurare alle merci, alle imprese, ai mezzi e alle persone una molteplicità di servizi di carattere generale e di supporto quali: banche, uffici postali, ristorazione, rifornimenti e alcune manutenzioni per i mezzi di trasporto, per i container e altri più specifici quali: dogane, servizi telematici che lo denotano nella sua funzione di SISTEMA INTEGRATO DI TRASPORTI E DI SERVIZI LOGISTICI. Nella lezione introduttiva li avevamo definiti come: iniziative immobiliari realizzate su base programmatica territoriale per mezzo delle quali si attua il compimento del sistema integrato dei trasporti e dei servizi logistici che, per le caratteristiche sistemiche generali e le esigenze di ingenti finanziamenti, comporta lintervento pubblico. 3

LA DEFINIZIONE DEL LEGISLATORE INTERPORTO L. 4 agosto 1990, n. 240 Interventi dello Stato per la realizzazione di interporti finalizzati al trasporto merci e in favore dell'intermodalità. Capo I - Norme in materia di interporti 1. Ai fini della presente legge, per interporto si intende un complesso organico di strutture e servizi integrati e finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto, comunque comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione 4

REQUISITI DELLINTERPORTO Dallesame delle citate disposizioni deriva che linterporto deve possedere i seguenti requisiti: iniziativa immobiliare; struttura di pianificazione territoriale; complesso organico di strutture e servizi. Esso deve permettere di conseguire il miglioramento dellefficienza dellintero ciclo logistico da intendersi nella sua accezione di pianificazione, realizzazione e controllo delle attività che si riferiscono ai flussi fisici dei materiali e le pertinenti informazioni, dalla fase dellapprovvigionamento a quella di utilizzazione finale, attraverso le seguenti fasi: gestione dellordine; gestione del controllo delle scorte, trasporto, magazzinaggio; movimentazione della merce, imballaggio dei carichi, adattamento della merce; gestione dei flussi informativi. 5

STRATEGIE DELLINTERPORTO Rinviando a un secondo momento la problematica della governance dellInterporto occorre innanzitutto considerarlo come una struttura imprenditoriale che, alla stregua delle altre imprese, si deve dotare di una sua strategia atta ad inserirlo nel mercato competitivo. Tale strategia può essere finalizzata ai seguenti obiettivi : di economicità quando è orientata al costo; di qualità quando è orientata alla differenziazione; di tempo quando è orientata alla sua minimizzazione e/o di puntualità. Tutto ciò fermo restando quanto, nell esaminare i trasporti aerei evidenziammo il concetto time critical per il quale il fattore tempo è decisivo e time definite per il quale assume maggior valenza laffidabilità. 6

CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERPORTI Circa la classificazione degli interporti vi è stata una prima fase in cui erano distinti, sulla base del vigente inquadramento giuridico, in primo e secondo livello; attualmente vengono classificati a seconda dellimportanza: NAZIONALI O INTERNAZIONALI. Le caratteristiche tecniche che il vigente contesto normativo individua ai fini della definizione di interporto di rilevanza nazionale sono: a) dar vita ad una rete che riequilibri la dotazione interportuale nazionale in un contesto di rete logistica che faccia riferimento agli scambi con la rete comunitaria e con Paesi terzi; b) essere previsti nei rispettivi piani regionali dei trasporti; c) svolgere le funzioni e i servizi di cui alla deliberazione CIPET del 7 aprile 1993, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 111 del 14 maggio 1993; 7

Segue CLASSIFICAZIONE d) insistere su aree il cui utilizzo sia conforme agli strumenti urbanistici vigenti, escludendo comunque le aree tutelate dalla convenzione internazionale di Ramsar del 2 febbraio 1971 sulle zone umide di importanza internazionale, nonché le aree sottoposte ai vincoli di cui alle leggi 1° giugno 1939, n. 1089, e 29 giugno 1939, n. 1497, e successive modificazioni. Sono altresì escluse le aree individuate come meritevoli di tutela dai piani paesistici attuati in esecuzione del decreto-legge 27 giugno 1985, n. 312, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1985, n. 431; e) insistere su aree per le quali sia prevista la presenza di una infrastruttura ferroviaria intermodale e in cui si sia accertata l'esistenza di spedizionieri e vettori. 8

Segue CLASSIFICAZIONE La deliberazione CIPET(Comitato Interministeriale per la Programmazione nei Trasporti - abolito il ) del 7 aprile 1993 definiva simili parametri tecnici delle stazioni interportuali, prevedendo, in merito a funzioni e servizi, che: a) le funzioni e i servizi insediati nell'interporto dovranno corrispondere, fin dalla fase iniziale di messa in servizio dellimpianto, almeno a quelli individuati come minimi nell'elaborato tecnico allegato alla presente delibera, della quale forma parte integrante, e dovranno essere predisposti, ove possibile, per il funzionamento nell'ambito di una rete logistica nazionale; in particolare occorre che siano previsti gli impianti base per lesercizio del trasporto combinato e la movimentazione dei containers, nonché le sedi degli operatori del trasporto e della logistica, e che siano individuate tutte le aree necessarie alla sosta e alla mobilità dei veicoli stradali e ferroviari b) le aree sulle quali è programmato l'insediamento dell'interporto dovranno essere libere da vincoli e destinate, negli strumenti urbanistici vigenti del comune interessato (o dei comuni interessati), ad attività terziarie e di servizi o di altre attività comunque compatibili con l'insediamento interportuale; 9

Segue Classificazione c) linterporto, nella dimensione proposta, dovrà essere economicamente compatibile con il bacino di traffico di gravitazione, dal punto di vista delle funzioni e del servizi insediati e dai punto di vista della domanda acquisibile, anche tenendo conto di eventuali altri impianti analoghi presenti o progettati nella stessa zona di gravitazione del traffico: la domanda su cui è dimensionato linterporto deve essere sufficiente a garantire l'investimento sul plano finanziario ed avere caratteristiche merceologiche specifiche per lintermodalità; d) linterporto dovrà essere attivo nei confronti degli operatori del settore; dovrà essere, quindi, prevista la presenza di infrastrutture ferroviarie intermodali della S.p.A. Ferrovie dello Stato o di sua partecipata, ovvero di altro vettore ferroviario e dovrà essere accertata l'esistenza di spedizionieri e/o vettori disponibili a trasferire la loro attività nellinterporto; e) linterporto dovrà essere inserito nel piano regionale dei trasporti. 10

Segue Classificazione prevedendo (punto 3) lallacciamento degli impianti alla rete logistica nazionale e la necessaria finalizzazione degli stessi impianti ad alcuni servizi minimi: sistema di incontro domanda offerta; sistema di controllo e monitoraggio delle flotte e dei carichi; sistema di interscambio dati; - sistemi di teleprenotazione; sistemi di informazione. Lart.40 della L n.166 (G.U n.181, SO n.158) recante disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti prevede, inoltre, che gli interporti siano dotati di adeguata supporto di cavidotti per reti di comunicazione. 11

Segue Classificazione Come si evince da quanto esaminato la funzione degli interporti coinvolge la mano pubblica non tanto nella realizzazione quanto in quella funzione di regolatore secondo i moderni approcci liberistici voluti dallUnione Europea. 12

LA NATURA GIURIDICA DELLINTERPORTO I principali interporti italiani hanno la forma della società per azioni cui partecipano soggetti pubblici e soggetti privati e sono istituiti per effetto di norme che hanno carattere pubblicistico. Nella difficile ricerca di una linea univoca di individuazione della governance alcuni TAR hanno affermato che ci si possa trovare di fronte ad opera di diritto pubblico o privato in relazione alla presenza di determinate disposizioni statutarie. 13

Segue Natura Giuridica Per alcuni rileva la composizione societaria per cui la completa partecipazione pubblica dovrebbe connotare la natura pubblicistica ovvero mista in caso di partecipazioni del privato. Il criterio da seguire, sotto il profilo del diritto societario, dovrebbe essere quello che si basa sulla puntuale investigazione delle norme statutarie della società di gestione. 14

Segue Natura Giuridica A tale riguardo però il Consiglio d Stato ha sentenziato che per la qualificazione di un Ente quale organismo di diritto pubblico occorrano seguenti requisiti: Personalità giuridica; Sussistenza di dominanza pubblica; Soddisfacimento di bisogni dinteresse generale non aventi carattere industriale o commerciale. 15

Segue Natura Giuridica La richiamata legge , n. 240 prevedeva, allarticolo 6, che i gestori interportuali operassero in regime di concessione ma tale disposizione contrasta con la Dir. CEE 75/130/CE, confermata dalla Dir. 92/106/CE in ordine ala liberalizzazione delliniziativa economica. Del resto, a prescindere dallappartenenza allEuropa, non poteva essere diversamente per un sistema cui viene richiesta efficienza e flessibilità. 16

Segue Natura Giuridica Ad ogni buon conto lItalia si è adeguata al disposto europeo modificando la citata Legge 240/1990 per cui la logistica, lintermodalità e gli interporti sono stati definitivamente attratti nellambito della libertà di iniziativa economica. LEFFETTIVA FUNZIONALITÀ DELLINTERPORTO RISIEDE IN UNA PLURALITÀ DI CONDIZIONI: Ubicazione allinterno di un importante bacino di traffico; Possibilità di convogliarci tutte le modalità di trasporto; Offerta integrata di servizi logistici; Servizi alle imprese, ai mezzi e alle persone; Coordinamento della domanda in funzione della potenzialità dellofferta; Collegamento sistematico con la altre piattaforme logistiche. QUESTULTIMA CONDIZIONE SI RIFERISCE AL FATTO CHE UNECONOMIA MODERNA NON PUÒ PRESCINDERE DA UNA RETE DI INTERPORTI STABILMENTE INSERITA NEL SISTEMA PAESE. 17