B. Branciforti, G. Spata, S. Giuffrida, G. Catana C.C.D “G.B. Morgagni” Catania Sezione di Chirurgia della Mano L’apposizione biologica tendinea nella necrosi del polo prossimale dello scafoide carpale B. Branciforti, G. Spata, S. Giuffrida, G. Catana
Le fratture del polo prossimale dello scafoide, a prescindere dal trattamento, possono esitare in una necrosi del frammento osseo
La vascolarizzazione della porzione prossimale dello scafoide è fornita dai rami che penetrano a livello dell’istmo. Le fratture a questo livello interrompendoli determinano ischemia che può evolvere in necrosi ossea
Il reperto radiografico di un polo prossimale addensato non è una sicura dimostrazione di assenza di vascolarizzazione mentre la R.M.N fornisce indicazioni più attendibili
La necrosi accertata è un elemento sfavorevole dal punto di vista prognostico e può influire nelle scelte terapeutiche
Necrosi del polo prossimale Le possibilità chirurgiche sono: Protesi o emiprotesi Asportazione del frammento sostituito da spaziatore biologico
Necrosi del polo prossimale Asportazione del frammento e apposizione di tendine palmare o di 1/3 del F.R.C.
Apposizione di tendine nella necrosi del polo prossimale Caratteristiche Semplicità e rapidità di esecuzione Intervento in anestesia locale Breve periodo di immobilizzazione (15 gg) Rapida ripresa funzionale
Accesso volare rettilineo
1 asportazione di protesi in CASISTICA 7 pazienti età media 43 anni Range 34 - 53 6 necrosi del polo prossimale F/M 0/7 1 asportazione di protesi in silastic
Caso # 1 preoperatorio Caso # 1 postoperatorio
Follow – up 11 mesi
Caso # 2 preoperatorio Caso # 2 postoperatorio
Follow – up 4 mesi
Caso # 3 preoperatorio Caso # 3 postoperatorio
Follow – up 48 mesi
Risultati I risultati, nei sette pazienti operati, sono stati valutati con un follow- up da 4 mesi a 48 mesi. Abbiamo osservato scomparsa del dolore, un miglioramento lieve della flesso-estensione del polso. In nessun caso abbiamo osservato lo sviluppo di una instabilità carpale o di una SLAC wrist .
Conclusioni Riteniamo che questa tecnica, limitatamente alla necrosi del polo prossimale dello scafoide carpale, sia una tecnica da prendere in considerazione per la semplicità di esecuzione e per i risultati ottenuti anche in presenza di gravi degenerazioni artrosiche radio carpiche conseguenti alla degenerazione necrotica del frammento dello scafoide.