La figura retorica La figura retorica nasce nell’ambito della scrittura ed è un artificio letterario che ha lo scopo di rendere più avvincente, evocativa o comprensibile la lettura di un testo. Le frasi e il discorso sono strutturati in modo tale da generare nella mente del lettore immagini o giochi di parole volti a creare un particolare effetto sonoro o di significato. Figure retoriche prestate alla comunicazione visiva: un candido bucato steso al sole come “metafora visiva” di denti sani e puliti
La figura retorica Pur nascendo nell’ambito linguistico-letterario sono state da sempre utilizzate con grande efficacia anche dalla pubblicità nella comunicazione verbale come nella comunicazione visiva. Tra le più usate troviamo la sineddoche, la metafora, l'allegoria, il climax, la similitudine, l'ossimoro, l'iperbole... Esempio di iperbole: esagera, per eccesso o per difetto, un concetto sino all’inverosimile
La figura retorica La figura più ricorrente nella pubblicità è senz’altro l’antonomasia, visto che: “Ogni entità singola che appare nell’immagine è per lo più il rappresentante, per antonomasia sottintesa, del proprio genere o della propria specie (...) si può dire che la citazione del caso singolo assume valore di exemplum, di argomento di autorità”. (Umberto Eco) L’antonomasia è dunque la figura retorica che consente il processo d’identificazione, fondamentale nella comunicazione pubblicitaria
figure morfologiche figure morfologiche figure sintattiche La figura retorica classificazione Le figure retoriche si distinguono in: figure morfologiche figure morfologiche rima, consonanza, assonanza, allitterazione, aferesi, apocope, sincope, onomatopea, paronomasia; rima, consonanza, assonanza, allitterazione, aferesi, apocope, sincope, paronomasia; figure sintattiche figure sintattiche chiasmo, ripetizione, enumerazione, ellissi, antitesi; chiasmo, ripetizione, enumerazione, ellissi; figure semantiche figure semantiche definizione, paralogismo, metonimia, sineddoche, catacresi, ossimoro, luogo comune, epifonema, iperbole, antonomasia, preterizione, litote, antifrasi, ironia, personificazione, metafora, sinestesia; definizione, paralogismo, metonimia, sineddoche, catacresi, ossimoro, luogo comune, epifonema, iperbole, antonomasia, preterizione, litote, antifrasi, ironia, personificazione, sinestesia, metafora;
rima: consonanza: assonanza: Figure morfologiche Le figure morfologiche sono strumenti retorici espressivi e poetici in grado di produrre coerenza e gradevolezza fonica. rima: identità di suono delle ultime sillabe (dopo l’accento tonico) di due o più parole collocate alla fine dei versi (Rowenta. Per chi non s'accontenta.) consonanza: è l’accordo delle sillabe finali, giocato sull’identità delle consonanti (ponte - vento) assonanza: è una forma di rima imperfetta presente quando le parole terminali di due o più versi contengono le medesime vocali (emozioni - sapori)
rima: consonanza: assonanza: Figure morfologiche Le figure morfologiche sono strumenti retorici espressivi e poetici in grado di produrre coerenza e gradevolezza fonica. rima: identità di suono delle ultime sillabe (dopo l’accento tonico) di due o più parole collocate alla fine dei versi (Rowenta. Per chi non s'accontenta.) consonanza: è l’accordo delle sillabe finali, giocato sull’identità delle consonanti (ponte - vento) assonanza: è una forma di rima imperfetta presente quando le parole terminali di due o più versi contengono le medesime vocali (emozioni - sapori)
onomatopea: Figure morfologiche consiste nell'uso di una parola la cui pronuncia assomiglia al suono o rumore che si intende riprodurre. Ne sono esempi: "Bau bau, crak, ding, brooom”
Figure morfologiche onomatopea Esistono onomatopee naturali che consistono nell'imitazione del suono di qualcosa, come gli esempi sopra citati. Le onomatopee artificiali sono invece quelle parole che contengono suoni che si riferiscono a un suono: ne è esempio la parola fruscio, ticchettio, rimbombo, zanzara..... Queste parole sono dunque dette onomatopeiche.
chiasmo: ripetizione: enumerazione: Figure sintattiche Le figure sintattiche incidono sulla struttura della frase, provocando variazioni nell’interpretazione dei significati. chiasmo: consiste nel disporre in ordine incrociato gli elementi di due enunciati paralleli (Asti Spumante. Un mondo unico, unico al mondo) ripetizione: figura retorica di amplificazione che è usata in campo pubblicitario quando si vuole insistere su un concetto o su una parola allo scopo di richiamare l’attenzione (Motorola. Dicono che l’uomo non può volare. Dicono che volare è solo per chi ha le ali) enumerazione: enumerazione: consiste nella presentazione puntuale, perl’appunto nell’esposizione, di tutti gli elementi validi ai fini della comprensione di un concetto (Lysoform Cucina.Pulisce e in più disinfetta)
ellissi: Figure sintattiche figura di espressione data dalla soppressione di una o più parti del discorso (il verbo o parte del complemento oggetto) che funziona come espediente per snellire il discorso (Sony. Il mondo cambia, con sottinteso “cambia anche tu”) Anche il linguaggio visivo ricorre all’uso dell’ellissi; l’osservatore ricostruisce mentalmente le “scene” mancanti alla narrazione dell’immagine a lato: l’esaltazione di freni molto potenti
antitesi: Figure sintattiche Consiste nella contrapposizione di idee, espressa mettendo in corrispondenza parole di significato opposto. Ad esempio: "Pace non trovo e non ho da far guerra” (Francesco Petrarca) Quando due parole in antitesi sono messe strettamente una accanto all'altra - con la risultanza di un curioso risultato linguistico - si è davanti ad un ossimoro.
Figure sintattiche antitesi
Figure sintattiche antitesi
Figure sintattiche antitesi
paralogismo: Figure semantiche Sono le figure più usate in campo pubblicitario ed hanno un ampio impiego soprattutto dal punto di vista visivo: paralogismo: permette di arrivare a conclusioni partendo da un ragionamento falso che vuole apparire vero Se l’ha scelta un ghepardo sarà veloce aggressiva elegante. Se un uccello non li vede devono essere pulitissimi.
Figure semantiche paralogismo Pneumatici: quello a sinistra ha più aderenza (resta incollato all’asfalto)
Figure semantiche paralogismo Messaggi: se invece che nella bottiglia è al suo esterno deve essere molto affidabile.
metonimia: Figure semantiche un dettaglio o un concetto sono usati per evocare un’idea o rappresentare un oggetto a essi correlato. Il termine usato indica il concetto da esprimere mediante una connessione diretta o indiretta. La sostituzione dei termini fa sì che si scambi: la causa per l'effetto (avere le guance rigate di pianto / di lacrime) l'effetto per la causa (guadagnarsi il pane con il sudore / con la fatica) la materia per l'oggetto (possedere molti ori / monili d'oro) il contenente per il contenuto (bere un bicchier d'acqua / l'acqua nel bicchiere) l'astratto per il concreto (confidare nell'amicizia / negli amici) il concreto per l'astratto (ascoltare il proprio cuore / i sentimenti)\
Figure semantiche metonimia contenente per il contenuto Intelligenza pensiero capacità critica rappresentati da un cervello il concreto per l'astratto La lettura del giornale o i suoi scritti rappresentati dall’oggetto cartaceo
Figure semantiche metonimia contenente per il contenuto La bottiglia per la bevanda il concreto per l'astratto La piscina per l’idea della freschezza
Figure semantiche metonimia contenente per il contenuto Il tubetto per il dentifricio il concreto per l'astratto Il dentifricio per l’idea di igiene orale
Figure semantiche metonimia contenente per il contenuto Confezione e spremiagrumi per le arance contenute nella bevanda
Figure semantiche metonimia contenente per il contenuto Un piatto con “gli occhi a mandorla” per la cucina orientale
Figure semantiche metonimia L’effetto per la causa L’assenza di impronte sulla sabbia per la leggerezza
Figure semantiche metonimia L’effetto per la causa Un bel sorriso per un buon dentifricio
Figure semantiche metonimia L’effetto per la causa Tentare di infilare la chiave nella toppa quando si ha bevuto troppo
Figure semantiche metonimia L’effetto per la causa Il tasto del numero 4 quasi del tutto cancellato per l’usura
Figure semantiche metonimia il concreto per l'astratto Liberare la bocca o gli occhi dai fili che li serrano per rappresentare la parola e la vista La parola come libertà di espressione La vista come sguardo sulla verità del mondo
Figure semantiche metonimia la materia per l'oggetto Il legno per l’albero da cui è ricavato il concreto per l'astratto Un fiammifero per l’idea dei rischi di incendio
Figure semantiche metonimia la materia per l'oggetto La materia prima (arance) per la bibita
sineddoche: Figure semantiche consiste nell'uso in senso figurato di una parola al posto di un'altra, mediante l'ampliamento o la restrizione del senso. Si distingue dalla metonimia perché si basa su relazioni di tipo quantitativo. La sostituzione può essere: del tutto per la parte ("una borsa di serpente" al posto di "una borsa di pelle di serpente") della parte per il tutto ("la vela" al posto di "nave") del singolare per il plurale e viceversa ("l'italiano" -inteso come persona- "all'estero") del genere per la specie e viceversa ("il mortale" per "l'uomo")
Figure semantiche sineddoche del tutto per la parte "una borsa di coccodrillo" al posto di "una borsa di pelle di coccodrillo"
Figure semantiche sineddoche del tutto per la parte "una cintura di serpente" al posto di "una cintura di pelle di serpente"
Figure semantiche sineddoche del tutto per la parte "una cintura di serpente" al posto di "una cintura di pelle di serpente"
Figure semantiche sineddoche della parte per il tutto Quattro “ruote” al posto di un’automobile
Figure semantiche sineddoche della parte per il tutto I denti di vampiro per il conte dracula
Figure semantiche sineddoche del singolare per il plurale Una donna per rappresentare tutte le donne
Figure semantiche sineddoche del singolare per il plurale Un pollo che rappresenta anche ogni altro tipo di carne
Figure semantiche sineddoche del genere per la specie Una donna sezionata come un animale da macello ad indicare ogni essere vivente