Falcone nasce a Palermo il 20 Maggio 1939,nel 1961 si laureò in giurisprudenza a Palermo. Nel 1964 divenne un procuratore sostituto a Trapani dove visse per altri 12 anni. Falcone entrando in questa sede si inclinò sempre di più verso il settore penale visto che per lui era affascinante.
Il Pool è un insieme di magistrati che si occupano della stessa indagine. Il pool è un efficace strumento di indagine, ed è uno degli elementi fondamentali che hanno portato a risultati importanti come il maxiprocesso. Il pool nasce in seguito all’assassinio di magistrati che si occupavano di indagini per mafia. Del pool facevano parte: Falcone, Borsellino, Giuseppe Di Lello, Leonardo Guarnotta , Giovanni Barrile e i polizziotti Ninni Cassarà e Beppe Montana.
Il Maxiprocesso è il nome con cui viene ricordato il grande processo penale iniziato il 10 febbraio 1986 e finito il 16 dicembre 1987,contro Cosa Nostra, tenutosi a Palermo nell’aula bunker. Furono indagate 475 persone per criminalità organizzata. Di queste 475, 360 vennero condannati, lasciando da parte i vari ergastoli dei 19 boss antimafia come Totò Riina.
Si laureò in giurisprudenza e nel 1954 entrò in magistratura Si laureò in giurisprudenza e nel 1954 entrò in magistratura. Nel 1983, dopo l’ennesima strage di mafia in cui venne ucciso il Capo Dell’ufficio Istruzione di Palermo, si candidò per prenderne il posto. Arrivato in Sicilia fondò il pool antimafia.
Falcone aveva scoperto come era organizzato un clan Falcone aveva scoperto come era organizzato un clan. Quando furono processati i vari mafiosi Falcone chiese loro come era organizzato un clan. Da questo, per esempio, poteva magari scontargli la pena, ma anche, una volta uscito metterlo sotto scorta e dargli nuovi documenti per poter viaggiare senza essere ucciso.
Giovanni Falcone muore durante la strage di Capaci il 23 Maggio 1992 Giovanni Falcone muore durante la strage di Capaci il 23 Maggio 1992. Alle 16:45 arriva a Punta Raisi (aeroporto di Palermo) da li si sposta con una Croma bianca (un’auto). Alle ore 17:58 sulla A29, una carica di 5 quintali di tritolo , posizionati in uno scavo sotto l’autostrada , che venivano azionati per telecomando da Giovanni Brusca, il sicario incaricato da Totò Riina. La loro macchina si schiantò contro un muro di terra provocato dall’esplosione, Falcone viene proiettato contro il parabrezza. Durante il trasporto all’ospedale morì.
Citazioni La mafia non è affatto invincibile è un fatto umano e come tutti i fatti umani, ha un inizio ed avrà una fine. FALCONE