LA SPECT NELLE VASCULITI CEREBRALI RITA MASSA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “LA SAPIENZA” ROMA Dipartimento di Scienze Radiologiche
DIAGNOSTICA SCINTIGRAFICA SPECT CEREBRALE CON TRACCIANTI PERFUSIONALI STUDI PET CON TRACCIANTI METABOLICI
SPECT CEREBRALE CON TRACCIANTI PERFUSIONALI TRACCIANTI LIPOFILICI * TECNEZIATI HMPAO ECD * 20 - 25 m Ci 99mTc
TRACCIANTI PERFUSIONALI TECNEZIATI 99mTc ECD ( etilcisteina dimero ) : lipofilico , attraversa la b.e.e. e subisce un processo di esterificazione ph dipendente che disattiva la componente lipofilica e ne impedisce il percorso di ritorno nella circolazione generale.
TRACCIANTI PERFUSIONALI TECNEZIATI 99mTc HMPAO ( esametil propilen amino ossima ) : attraversa la b.e.e. legandosi al glutatione che ne costituisce il carrier specifico di trasporto. La perdita della lipoficilità, che avviene con meccanismo di esterificazione enzimatica, abbinata ad un’ elevata estrazione ematica ai primi passaggi, fa sì che in tempi brevi si ottenga una elevata e durevole quota di concentrazione cerebrale.
LA SPECT CEREBRALE NON SONO PREVISTE PARTICOLARI CONTROINDICAZIONI SI RICHIEDE IMMOBILITA’ DELLA TESTA E DEL COLLO PER TUTTA LA DURATA DELL’ESAME ( 40 ‘)
SPECT CEREBRALE PERFUSIONALE LA CAPTAZIONE DEI RADIOFARMACI E’ CORRELABILE : CON IL FLUSSO EMATICO LOCO - REGIONALE CON LO STATO FUNZIONALE DELLE SEDI ANATOMICHE
SPECT CEREBRALE SPECT CEREBRALE ASPETTI PERFUSIONALI NORMALI GRADIENTE ANTERO-POSTERIORE NETTA EVIDENZA DELL’ENCEFALO CON SCARSA O ASSENTE RAPPRESENTAZIONE DELLA TECA SIMMETRIA LOBARE E DEGLI SPAZI VENTRICOLARI
15 F les R.V.15 f les
R.V. 15 a les Deficit focale fr sn
Sono specificamente correlabili ? Sono quantizzabili ? SPECT CEREBRALE ASPETTI PATOLOGICI Sono specificamente correlabili ? Sono quantizzabili ?
sono semiquantizzabili sono confrontabili nel tempo I reperti patologici non sono specifici sono semiquantizzabili sono confrontabili nel tempo sono correlabili con esiti ischemici SPECT CEREBRALE
SPECT CEREBRALE REPERTI PATOLOGICI SEGNI DI ATROFIA DIFFUSA e /o IPOPERFUSIONE : LOBARE PLURILOBARE GANGLIONARE - TALAMICA CEREBELLARE A CARATTERE FOCALE
DIAGNOSTICA SCINTIGRAFICA REPERTI PATOLOGICI piccoli deficit focali del tutto periferici riduzioni volumetriche / assottigliamenti sproporzionati per l’età : tali elementi, inquadrati nella forma clinica, possono rendere “tipici” quadri perfusionali riscontrabili in patologie a diversa genesi.
P:L.m. 40 Behcet
SPECT CEREBRALE Casistica ottobre 1999 – aprile 2005 N. Totale Pz. : 164 età : 15-73 m 41 Fe. : 138 Ma. : 26
Spect cerebrale vasculiti Pazienti 164 Controlli 22 Invariati 5 Migliorati 4 Peggiorati 13
VASCULITI CEREBRALI LA SELEZIONE E’ SEMPRE AVVENUTA DA PARTE DEGLI SPECIALISTI SULLA BASE DELLE DIAGNOSI ASSESTATE E DEI SINTOMI , INSERITI NEL CONTESTO DELLE INDAGINI SPECIFICHE LABORATORISTICHE E DI QUELLE STRUMENTALI. LA RM RISULTAVA ALTERATA IN CIRCA IL 40% DEI CASI DOCUMENTATI.
SPECT CEREBRALE Paz. con sintomi neurologici 112/164 (68,3 %) A) maggiori - eventi ischemici cerebrali:47(42%) B) Paz. con sintomi neurologici minori : 65 ( 58%) C) Paz. asintomatici : 52 /164 (31,7%)
Vasculiti e Sistema Nervoso Centrale Sintomi neurologici Manifestazioni sistemiche Epoca di insorgenza della malattia
SPECT CEREBRALE Reperti patologici Sono stati riscontrati in tutti i casi, compresi quelli senza definiti sintomi neurologici. Non si è verificata una significativa correlazione con l’epoca di insorgenza né con la durata di malattia
SPECT CEREBRALE REPERTI PATOLOGICI I quadri maggiormente alterati coincidono con i soggetti con elevati titoli di APL LAc ACL. Sarà possibile effettuare una correlazione statisticamente valida disponendo di una raccolta di dati dettagliata, che non sempre viene prodotta in sede anamnestica.
Deficit perfusionali Prevalentemente frontoparietali : 73% Coinvolgimento nuclei della base: 50% Coinvolgimento cervelletto : 20%
Estensione distrettuale dei deficit perfusionali
Felty P.MR. 37 f. P.MR. 37 f. S. FELTY
Les B.S. 37f. B.S. 37 f les 10 a.
quantizzazione B.S. 37 f. les
P. MR.37 f. s. Felty P.MR.37 F. s.FELTY
P. MR.37 f. s. Felty P.MR.37 F. s.FELTY
r.l. quantizzazione R.L. 52 F. LES
R.L. les 54 F. R. L. 54 F. LES
R.L. Les 54 f. R.L.54 f. les
M.G. Les 41 f. M.G. 41 F. LES
D.C. MC. Les 40f.. scotomi e deficit occipitali D.C. MC. 47 F. LES 9A Ipoperf occ. scotomi
D.c. MC.40LES
D.G. C. les 32 f.
D.G. C. Les 32
D.G. C. f.32 Les
U D. 27 M. Les 6 a .conf.- visus -andatura
U.D. Les 27 m.
P.L. Behcet 40 m. P.L. 40 m Beh.
G.D. S. APL G.D.17mSAPL tvp
P. O. s.APL 60 f. P.O.60 f. s APL
P.O. s Apl so f.
SPECT CEREBRALE CONSENTE DI DESCRIVERE L’entità e le caratteristiche di distribuzione del flusso ematico distrettuale Correlare sintomi neurologici con deficit perfusionali Valutare i risultati della terapia medica e l’evoluzione di malattia
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