La motivazione scolastica nel curricolo di scuola. PROGETTO VIVES 2001 – 2002 La motivazione scolastica nel curricolo di scuola. Elementi per la costruzione di un percorso condiviso tra scuola di base e scuola superiore MICRORETE KOINE’ Liceo Classico e Scientifico “Calasanzio” Istituto Secondario Superiore “Patetta” Istituto Comprensivo di Carcare
PERCHÉ QUESTO PROGETTO. In una società complessa e in continuo mutamento quale la nostra il ruolo della scuola risulta essere centrale, anche se non unico, e spesso controverso. Molte sono le richieste, molte volte contraddittorie, che vengono rivolte alla scuola. Questa è certamente il luogo dei saperi formali che non possono non connettersi e ricongiungersi all’insieme dei saperi informali che l’allievo costruisce , come risposta ai suoi bisogni ed interessi, attraverso le molteplici esperienze che vive negli altri microsistemi. “Il territorio e le sue culture offrono quindi una materia su cui si costruisce il processo di apprendimento. La formazione dell’uomo avviene nello spazio di vita che si colloca in quel luogo e in quel tempo e, perciò, l’educazione formale non può non collegarsi al contesto di vita in cui la scuola opera. Il territorio può essere quindi rappresentato come grande aula didattica, come laboratorio educativo di un sistema integrato in cui su bisogni identificati e riconosciuti si costruiscano percorsi di apprendimento formali ed informali.
Elaborare e realizzare un progetto in collaborazione con le altre agenzie educative presenti sul territorio significa: Fare riferimento ad un processo di apprendimento che coinvolga anche competenze metacognitive, affettive e sociali; Finalizzare il processo sia alla trasmissione che alla “ri-creazione” delle competenze e dei saperi, puntando sul cambiamento e sulla progettazione del futuro; Coniugare la funzione storica dell’istruzione con un nuovo ruolo culturale della scuola, fondato su una nozione/finalità estesa di successo formativo nel contesto più ampio di una educazione consapevole e attiva alla cittadinanza.” (Gruppo di ricerca Vives, C.E.D.E. 2001, Linee guida per la progettazione II) Il gruppo ha effettuato una riflessione sulle esigenze del territorio della Val Bormida. Tale contesto sta vivendo una fase di trasformazione del proprio tessuto economico e produttivo, nel passaggio da una precedente realtà di grande industria chimica, ora in fase di forte regressione, a una presenza di piccola e media industria e di attività artigianali la cui consistenza non è al momento in grado di pareggiare i precedenti standard occupazionali.
Tale situazione così poco definita e di difficile proiezione anche a medio termine, non consente alla scuola di predisporre un’offerta di percorsi definiti in prospettiva di un sicuro approdo professionale . Pare pertanto prioritario lavorare a costruire negli allievi competenze di tipo metacognitivo che forniscano ai ragazzi strumenti per affrontare positivamente le possibilità mutevoli offerte dal mercato del lavoro. Quanto sopra accennato, ci ha portati ad individuare il tema della motivazione scolastica come terreno comune per il lavoro di progettazione del curricolo. Preparare un progetto come questo stimola innanzi tutto a una riflessione che consideriamo come punto di partenza e che può essere utile a ciascuno di noi per mettersi in discussione, infatti non c’è persona più “pericolosa” di quella che non ha dubbi. Un buon insegnante, proprio perchè è tale, nella funzione educativa deve essere motivato e deve saper dare delle risposte di qualità alle esigenze formative dei ragazzi. Un insegnate motivato prima o dopo si ritrova alunni motivati. E’ quindi sulla motivazione, sulla difficoltà a ritrovarla e stimolarla nei nostri ragazzi, ed a volte anche in noi docenti, che si è incentrata l’attenzione del gruppo di progetto