Il mio comune Sintetica e non esaustiva descrizione ad uso dei futuri consiglieri comunali delle attività del Consiglio Comunale Rev. 1.0 aggiunte slides 7-9
La legge fondamentale che regola il funzionamento dei comuni é: DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267 TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI Per il testo completo della legge vedasi: http://www.bosettiegatti.com/info/norme/statali/2000_0267.htm#006
Statuto comunale Lo statuto comunale è un atto normativo approvato ed emanato dal consiglio comunale, con cui esso stabilisce il proprio ordinamento generale. Per il testo completo dello statuto di Rivoli vedasi:http://www.comune.rivoli.to.it/interna.asp?idArea=91
(DL 267/2000 art.13 comma 1 e Statuto art. 2) Cosa fa il comune? Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico (DL 267/2000 art.13 comma 1 e Statuto art. 2)
Ne deriva che il Comune si occupa di: BILANCIO, SOCIETA’ PARTECIPATE, POLITICHE FINANZIARIE E TRIBUTARIE E PER IL REPERIMENTO DELLE RISORSE ATTIVITA’ PRODUTTIVE, TURISMO E COMMERCIO AMBIENTE E MOBILITA’ URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA, LAVORI PUBBLICI, ENERGIA SCUOLA E SERVIZI EDUCATIVI SOCIALE SPORT E POLITICHE GIOVANILI CULTURA
Sindaco Giunta Consiglio Comunale Organi di governo Sindaco Giunta Consiglio Comunale
Indirizzo politico-amministrativo e gestione delle risorse L'articolo 4 del D.Lgs. 30 marzo 2001,n. 165 definisce la separazione tra direzione politica e controllo e attuazione della programmazione e gestione delle risorse. La direzione politica e controllo è compito degli organi di governo, mentre l’attuazione della programmazione e gestione delle risorse è affidata ai dirigenti della struttura.
Organi di governo Esercitano le funzioni di indirizzo politico - amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni, e verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Ad essi spettano, in particolare: a) le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo; b) la definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione; c) la individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione; d) la definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi; e) le nomine, designazioni ed atti analoghi; f) le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
Dirigenti Ai dirigenti spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati.
Sindaco Il sindaco è il responsabile dell'amministrazione del comune Il sindaco rappresenta il comune, convoca e presiede la giunta e sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti Il Sindaco, può delegare ad ognuno degli Assessori le funzioni di sovrintendenza al funzionamento di determinati servizi ed uffici (DL 267/2000 art.50 e Statuto art. 10)
(DL 267/2000 art.46-49 e Statuto art. 9) Giunta Il sindaco nomina, nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, i componenti della giunta, tra cui un vicesindaco La Giunta compie tutti gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge al Consiglio e non rientrino nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del Sindaco, del Segretario generale, del Direttore generale e dei Dirigenti; collabora con il Sindaco nella attuazione delle linee programmatiche presentate ed approvate dal Consiglio, riferisce annualmente al Consiglio sulla propria attività e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello stesso (DL 267/2000 art.46-49 e Statuto art. 9)
(DL 267/2000 art.38-42 e Statuto art. 7) Consiglio comunale Il Consiglio comunale è l’organo di indirizzo e controllo politico amministrativo del Comune Il Consiglio ha competenza limitatamente a diversi atti fondamentali Il Consiglio partecipa alla definizione, all'adeguamento e alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco e dei singoli assessori Il Consiglio nella sua prima seduta elegge un Presidente (DL 267/2000 art.38-42 e Statuto art. 7)
Regolamento del Consiglio comunale L’organizzazione ed il funzionamento del Consiglio comunale sono disciplinati da un apposito regolamento Per il testo completo dello statuto di Rivoli vedasi: http://cad.comune.rivoli.to.it/images/stories/Regolamenti/41_reg_consiglio_comunale.pdf
Presidente del Consiglio comunale Il Presidente rappresenta l’intero Consiglio comunale. Al Presidente sono attribuiti, tra gli altri, i poteri di convocazione e direzione dei lavori e delle attività del Consiglio, delle cui sedute egli fissa, di volta in volta, la data e l’ordine del giorno, sentito anche il parere del Sindaco e dei Capigruppo (DL 267/2000 art.39 e Statuto art. 8)
Atti fondamentali di competenza del Consiglio comunale a) statuti dell'ente e delle aziende speciali, regolamenti, criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi; b) programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali e elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie; c) convenzioni tra i comuni e quelle tra i comuni e provincia, costituzione e modificazione di forme associative; d) istituzione, compiti e norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione; e) organizzazione dei pubblici servizi, costituzione di istituzioni e aziende speciali, concessione dei pubblici servizi, partecipazione dell'ente locale a società di capitali, affidamento di attività o servizi mediante convenzione; f) istituzione e ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote; disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi;
Atti fondamentali di competenza del Consiglio comunale (continua) g) indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza; h) contrazione di mutui e aperture di credito non previste espressamente in atti fondamentali del consiglio ed emissioni di prestiti obbligazionari; i) spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo; l) acquisti e alienazioni immobiliari, relative permute, appalti e concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della giunta, del segretario o di altri funzionari; m) definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonché nomina dei rappresentanti del consiglio presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge. (DL 267/2000 art. 42 comma 2)
Consigliere 1. I Consiglieri comunali rappresentano l’intero Comune. 2. Ai Consiglieri comunali non può mai essere dato mandato imperativo; se dato, esso non è vincolante. 3. Nell’adempimento delle civiche funzioni ogni Consigliere ha piena libertà di azione, di opinione, di espressione e di voto. 4. Ciascun Consigliere è personalmente responsabile dei voti che esprime. (Statuto art. 13)
Diritti del Consigliere 1. I Consiglieri comunali, nel numero previsto dalla legge, hanno potere di iniziativa per la convocazione del Consiglio comunale e, singolarmente, di proposta nelle materie di competenza del Consiglio stesso. 2. I Consiglieri comunali hanno il diritto di ottenere dagli uffici del Comune, nonché dalle aziende ed istituzioni comunali, tutte le notizie, le informazioni e gli atti utili all’espletamento del proprio mandato. 3. I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio. 4. I Consiglieri comunali hanno diritto di presentare interrogazioni, mozioni ed ogni altra istanza di sindacato ispettivo; il Sindaco o l’Assessore delegato rispondono entro quindici giorni. (DL 267/2000 art. 43 e Statuto art. 13)
Iniziative del Consigliere Ogni consigliere comunale nell’adempimento dei proprio mandato può presentare: Interrogazioni (con risposta orale in Consiglio o risposta scritta) Mozioni Ordini del Giorno Emendamenti alle delibere di competenza del Consiglio Delibere sulle materie di competenza del Consiglio
(Regolamento del Consiglio comunale art. 57) Interrogazione 1. Le interrogazioni consistono nella semplice domanda al Sindaco se un fatto sia vero, se taluna informazione sia giunta in ufficio e sia esatta, se si sia presa o si stia per prendere taluna risoluzione intorno ad un determinato argomento 2. Esse sono indirizzate per iscritto al Sindaco e per conoscenza al Presidente del Consiglio da uno o più Consiglieri e presentate al protocollo generale del Comune. 3. Il Consigliere nel presentare un interrogazione può chiedere che venga data una risposta per iscritto o oralmente. (Regolamento del Consiglio comunale art. 57)
(Regolamento del Consiglio comunale art. 58) Mozione 1. La mozione consiste in un documento motivato volto a promuovere una deliberazione del Consiglio o della Giunta su un determinato argomento inerente a materia di competenza, rispettivamente, del Consiglio o della Giunta. 2. La mozione può avere per scopo altresì la formulazione di un voto generico circa i criteri seguiti o che si vogliano seguire nella trattazione di determinati affari, e può concludersi con un giudizio che i Consiglieri intendano promuovere in merito a particolari decisioni, atteggiamenti o posizioni assunte dal Sindaco o dalla Giunta, ovvero che questi si accingano ad assumere (Regolamento del Consiglio comunale art. 58)
(Regolamento del Consiglio comunale art. 59) Mozione d’ordine 1. La mozione d’ordine è il richiamo verbale inteso ad ottenere che nel modo di presentare, discutere ed approvare, votando, una deliberazione, siano osservate la legge, lo Statuto ed il regolamento. 2. Il Consigliere che chieda di intervenire per proporre una mozione d’ordine ha la precedenza rispetto agli altri Consiglieri. 3. Il Presidente decide se il richiamo sia giustificato e sia da accogliersi e provvede quindi di conseguenza. (Regolamento del Consiglio comunale art. 59)
(Regolamento del Consiglio comunale art. 60) Ordine del giorno L’ ordine del giorno consiste nella formulazione di un giudizio, o di una valutazione politica, relativi a fatti o questioni, di interesse locale, nazionale o internazionale, che investono problemi etici, culturali, politici, economici, sociali di carattere generale. Il Consiglio stabilisce, tenuto conto delle proposte formulate dal presentatore, le forme di pubblicità da darsi agli ordini del giorno approvati. Il Sindaco dispone in conformità a tali decisioni. (Regolamento del Consiglio comunale art. 60)
(Regolamento del Consiglio comunale art. 55 e 93) Emendamento I Consiglieri hanno facoltà di presentare emendamenti sulle proposte di deliberazione iscritte all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Costituiscono emendamenti le correzioni di forma, le modificazioni, integrazioni e parziali sostituzioni del testo della proposta di deliberazione. Gli emendamenti si votano prima della relativa delibera nell’ordine di cui appresso: - emendamenti soppressivi; - emendamento modificativi; - emendamenti aggiuntivi. (Regolamento del Consiglio comunale art. 55 e 93)
(Regolamento del Consiglio comunale art. 55) Delibere I Consiglieri hanno facoltà di presentare proposte di deliberazioni concernenti materie comprese nella competenza del Consiglio comunale, stabilita dalla legge e dallo statuto. La proposta di deliberazione, formulata per iscritto, accompagnata da una relazione illustrativa, ambedue sottoscritte dal Consigliere proponente, è inviata al Presidente del Consiglio. (Regolamento del Consiglio comunale art. 55)
Commissioni Per ottimizzare le attività del Consiglio comunale, il regolamento prevede la formazione di diverse commissioni: Commissione dei capigruppo Commissioni intersettoriali Commissione di controllo e garanzia Commissioni speciali
Commissione dei capigruppo (composizione) I Consiglieri eletti nella medesima lista formano di regola un gruppo consiliare. Di norma ciascun gruppo è costituito da almeno 2 Consiglieri. Nel caso che una lista presentata alle elezioni abbia avuto un solo Consigliere, a questi sono riconosciute le prerogative e la rappresentanza spettanti ad un gruppo consiliare. Il consigliere che si distacca dal gruppo in cui è stato eletto e non aderisce ad altri gruppi è iscritto al gruppo misto. Ogni gruppo elegge al suo interno un capogruppo ed i capigruppo vanno a formare la commissione (Regolamento del Consiglio comunale art. 9 e 10)
Commissione dei capigruppo (competenze) La Commissione dei Capigruppo ha funzioni: referenti ai fini di una più specifica ed approfondita trattazione di alcune materie consultive (Regolamento del Consiglio comunale art. 11)
Commissione dei capigruppo (funzioni referenti) Trattazione in materia di: Statuto e regolamento del Consiglio e delle Commissioni consiliari; affari generali; esame dei curricula dei candidati a rappresentante del Comune presso enti, aziende, istituzioni e società per azioni, nonché degli obbiettivi fissati dal Sindaco che tali rappresentanti dovranno perseguire; particolari affari attribuiti di volta in volta alla Commissione stessa dal Consiglio comunale (Regolamento del Consiglio comunale art. 11)
Commissione dei capigruppo (funzioni consultive) Trattazione in materia di: la fissazione della data di convocazione del Consiglio e dell'ordine del giorno dell'adunanza; accordi sull'organizzazione dei lavori del Consiglio e sullo svolgimento delle adunanze; nelle materie di cui alla slide precedente, la Commissione svolge funzioni consultive, istruttorie, di studio e di proposta, e specificatamente: - esprime parere non vincolante sulle deliberazioni da proporre al Consiglio; - esprime parere non vincolante di carattere preliminare sulle questioni in merito alle quali il Sindaco o il Presidente del Consiglio ritengano opportuno consultarla; formula eventuali proposte di deliberazione da sottoporre al Consiglio comunale. (Regolamento del Consiglio comunale art. 11)
Commissioni intersettoriali Sono formalmente istituite, nell'ambito del Consiglio comunale ed in coerenza con l'organizzazione degli uffici e servizi comunali, le seguenti Commissioni intersettoriali: assetto ed uso del territorio e l'ambiente; programmazione economica e l'organizzazione delle risorse umane e strumentali; istruzione, la cultura, lo sport, e i problemi sociali. Ognuna è composta da un numero di Consiglieri, determinato dal Consiglio in sede di nomina delle stesse, in modo che tutti i gruppi siano rappresentati in ciascuna Commissione ed ogni Consigliere faccia parte almeno di una Commissione. I gruppi composti da più consiglieri avranno un numero di Commissari tendenzialmente proporzionale alla propria consistenza numerica (Regolamento del Consiglio comunale art. 15 e 16)
Commissioni intersettoriali (competenze) Hanno funzioni referenti ai fini di una più specifica e approfondita trattazione degli affari di competenza del Consiglio. A tali fini essi svolgono funzioni consultive, istruttorie, di studio e di proposta, e specificatamente: esprimono parere non vincolante in ordine alle proposte di deliberazione loro sottoposte; esprimono parere non vincolante di carattere preliminare in ordine alle questioni sulle quali il Sindaco, gli Assessori o il Presidente del Consiglio ritengano opportuno consultarle; formulano eventuali proposte di deliberazione da sottoporre al Consiglio comunale. Almeno una volta all'anno ogni Commissione, per le materie di competenza, invita i rappresentanti del Comune negli Organi dei Consorzi, degli Enti, Società ed Associazioni, dei Comitati di Quartiere e dei Centri d’Incontro per riferire sull’attività svolta. (Regolamento del Consiglio comunale art. 17)
Commissione di controllo e garanzia Ha il compito del controllo sull’attività gestionale del Comune ed il controllo sull’andamento delle aziende speciali, istituzionali, enti e società alle quali il Comune partecipa. E’composta da un numero di consiglieri, stabilito dal Consiglio in sede di nomina, in modo che tutti i gruppi siano rappresentati. (Statuto comunale art. 16 Regolamento del Consiglio art. 25)
(Statuto comunale art. 18- Regolamento del Consiglio art. 33) Commissioni speciali Per lo svolgimento di compiti volta per volta individuati dal Consiglio possono essere istituite le Commissioni: di indagine di inchiesta (Statuto comunale art. 18- Regolamento del Consiglio art. 33)
Commissione di indagine Istituita per lo svolgimento di indagini consiliari finalizzate all'accertamento di fatti, atti, provvedimenti e dei comportamenti tenuti dai componenti degli Organi del Comune, dai Dirigenti, dai Funzionari responsabili degli uffici e servizi, dai Rappresentanti del Comune in altri Enti, da soggetti terzi consulenti o che prestano la loro opera per il Comune,relativamente all'azione del Comune, degli Enti dipendenti ed ai rapporti con il Comune dei soggetti che gestiscono servizi e attività comunali, o per conto del Comune. (Regolamento del Consiglio art. 35)
Commissione di inchiesta Istituita per migliorare la conoscenza di argomenti particolari, di fatti e/o di esigenze riguardanti la comunità locale o l’apparato burocratico-amministrativo. (Regolamento del Consiglio art. 38)