Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Introduzione alle nuove REgole Italiane di CATalogazione.

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Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Introduzione alle nuove REgole Italiane di CATalogazione

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Indice Perché nuove regole ? Perché nuove regole ? Nuove regole per quale catalogo? Nuove regole per quale catalogo? Dalle prime regole al nuovo codice Dalle prime regole al nuovo codice Struttura di REICAT Struttura di REICAT

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Perché nuove regole? Per necessità di governare un universo bibliografico complesso che comprende libri periodici carte geografiche manoscritti spartiti musicali audioregistrazioni videoregistrazioni fotografie, diapositive documenti elettronici etc.

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Perché nuove regole? Per costruire strumenti per la ricerca che aiutino gli utenti a trovare ciò che cercano e possibilmente in maniera agevole in un contesto caratterizzato dallinformatizzazione progressiva delluniverso bibliografico accessibile in rete, dallaffermarsi delle biblioteche digitali e e dallesistenza di consistenti cataloghi collettivi

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Perché nuove regole? Regole che si propongono come uno strumento per il catalogatore in modo da guidarlo nella sua attività secondo un processo logico: partendo dalloggetto della catalogazione, le regole lo invitano a porsi una serie di domande: per enucleare le entità delluniverso bibliografico implicate nelloggetto da catalogare per inserire tali entità nel contesto di relazioni appropriate

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Lattività di catalogazione: quali domande? Cè unopera sola o più di una? Cè unopera sola o più di una? E se più di una, qual è la principale? E se più di una, qual è la principale? Lopera ha un autore? Lopera ha un autore? Chi è, o quali sono? Chi è, o quali sono?

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 In altri termini… Decidere quale componente della pubblicazione ne costituisce loggetto principale Decidere quale componente della pubblicazione ne costituisce loggetto principale Stabilire come identificare quella componente della pubblicazione Stabilire come identificare quella componente della pubblicazione Stabilire la persona/ente o le persone/enti che ne sono responsabili Stabilire la persona/ente o le persone/enti che ne sono responsabili

unopera sola più opere opera principale altre opere responsabile/i pubblicazione da catalogare

altre opere unopera sola più opere opera principale responsabile/i pubblicazione da catalogare Moby Dick, o La balena / Herman Melville ; prefazione e traduzione di Cesare Pavese. – Milano : Adelphi, – 587 p. ; 20 cm. – (Gli Adelphi ; 70). – ISBN : L

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Due momenti dellattività di catalogazione ben distinte Quante e quali opere registrare, per una data pubblicazione Quante e quali opere registrare, per una data pubblicazione Quale eventualmente sia lopera principale Quale eventualmente sia lopera principale Quanti e quali autori registrare, per una data opera Quanti e quali autori registrare, per una data opera Quale eventualmente sia lautore principale Quale eventualmente sia lautore principale

pubblicazione da catalogare unopera sola più opere opera principale altre opere responsabile/i Autore principale

pubblicazione da catalogare unopera sola più opere opera principale altre opere responsabile/i Autore principale Moby Dick, o La balena / Herman Melville ; prefazione e traduzione di Cesare Pavese. – Milano : Adelphi, – 587 p. ; 20 cm. – (Gli Adelphi ; 70). – ISBN : L

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Perché nuove regole? Per considerare loggetto della catalogazione da diversi punti di vista: Punto di vista formale: numero delle pagine, qualità della carta, dimensioni, incisione, qualità della riproduzione… degli elementi informativi (titolo/i, autore/i, editore, data di pubblicazione…) Punto di vista concettuale: come supporto intenzionale di unopera

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Perché nuove regole ? Perché nuove regole ? Nuove regole per quale catalogo? Nuove regole per quale catalogo? Dalle prime regole al nuovo codice Dalle prime regole al nuovo codice Struttura di REICAT Struttura di REICAT

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Nuove regole per quale catalogo? Che comprende grande varietà di materiali (anche non pubblicati) CATALOGO GENERALE DELLA BIBLIOTECA Che può far parte di un catalogo collettivo Che è inserito in una rete cooperativa Che consente lo scambio delle proprie registrazioni

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Un catalogo incentrato sulle opere Un catalogo fortemente incentrato sulle opere, sulla base di un modello concettuale (FRBR) che fornisce la visione di cosa contiene e come è organizzato luniverso bibliografico FRBR offre una nuova prospettiva per osservare e descrivere luniverso bibliografico FRBR pone anche in evidenza le funzioni dellutente: trovare, identificare, selezionare, ottenere

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Il modello FRBR: scopo Delineare le funzioni svolte da un record bibliografico rispetto ai vari mezzi di comunicazione, le varie applicazioni e i vari bisogni dellutente. Delineare le funzioni svolte da un record bibliografico rispetto ai vari mezzi di comunicazione, le varie applicazioni e i vari bisogni dellutente. Il record bibliografico è inteso nella sua accezione più ampia e comprende: Il record bibliografico è inteso nella sua accezione più ampia e comprende: –Elementi descrittivi –Punti di accesso (nome, titolo, soggetto, etc.) –Altri elementi organizzativi (classificazione, etc.) –Le note

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 FRBR: modello concettuale per basi di dati relazionali FRBR rielabora i principi catalografici in senso funzionale, applicando allanalisi del record bibliografico gli strumenti tipici dei modelli delle basi dati relazionali FRBR rielabora i principi catalografici in senso funzionale, applicando allanalisi del record bibliografico gli strumenti tipici dei modelli delle basi dati relazionali Si basa su: –analisi delle entità e loro definizione –analisi delle relazioni fra le entità

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Il programma FRBR / IFLA FRBR (Functional Requirements for Bibliographic Records) è un progetto in corso che insieme ad altre iniziative IFLA: FRAD (Functional Requirements for Authority Data) FRSAR (Functional requirements for Subject Authority Records mira ad estendersi anche al controllo dautorità

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 FRBR: le entità sono gli oggetti primari di interesse di chi ricerca i prodotti dellattività intellettuale e artistica nel record bibliografico sono essenzialmente gli elementi descrittivi e di indicizzazione Gruppo 1: i prodotti dellattività artistica e intellettuale Gruppo 2: le entità responsabili del contenuto artistico-intellettuale, della produzione fisica, della diffusione e della tutela di tale contenuto Gruppo 3: le entità che servono come soggetti dei prodotti dellattività intellettuale

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 FRBR: rete di relazioni FRBR non è una semplice struttura gerarchica, ma una rete complessa di oggetti interconnessi. Le relazioni che intrattengono le opere con le loro espressioni, le espressioni con le manifestazioni possono essere di vario tipo. Secondo la tassonomia di Barbara B. Tillet, posssiamo avere: relazioni di equivalenza relazioni derivative relazioni di soggetto o descrittive Esistono anche relazioni parte/tutto o parte/parte (di accompagnamento o sequenziale) tra le entità del Gruppo 1

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 FRBR e il nuovo codice Nel nuovo codice modello teorico FRBR è calato nella struttura, che prevede la Parte Seconda dedicata a Opere e espressioni. La Parte 0 – Introduzione prevede tra le altre definizioni anche quella di Opera e espressione Opera e espressione Per opera si intende una creazione intellettuale o artistica rappresentata da un testo, una musica o unaltra forma di espressione (un balletto, un film, etc.) o da un oggetto materiale o un manufatto (un disegno, una scultura, etc.). Rappresentano la medesima opera tutte le realizzazioni che, secondo le norme, sono considerate versioni o modificazioni (espressioni) che non danno origine a unopera nuova, distinta da quella preesistente (cap. 8).

Opere – espressioni - manifestazioni Le regole di catalogazione indicheranno la linea di confine che separa unopera da una nuova opera, unespressione da unaltra espressione della stessa opera Incontreremo nel codice questa casistica: Opere nuove Opere che sono il risultato di una collaborazione (intervista, opera a fumetti, testo e musica di una canzone, etc,) Opere che sono il risultato di attività particolari Espressioni di una stessa opera (versioni, traduzioni, trascrizioni di opere musicali, registrazioni di esecuzioni e rappresentazioni, etc.) Opere nuove connesse ad opere preesistenti (rifacimenti, riscritture, libere traduzioni, parafrasi, compendi, concordanze, continuazioni, etc,)

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Titolo uniforme Per identificare le opere e le espressioni assegneremo il titolo uniforme Il titolo uniforme delle opere e delle espressioni ha funzioni di identificazione di raggruppamento Il titolo uniforme delle opere e delle espressioni ha funzioni di identificazione di raggruppamento Accompagnato eventualmente da qualificazioni o dallintestazione principale, il titolo uniforme costituisce il perno nel sistema di relazioni bibliografiche fra le opere

Lopera Le avventure di Pinocchio è creata da Carlo Lorenzini detto Collodi. La trascrizione manoscritta rappresenta la prima espressione dellopera. Dallespressione manoscritta derivano le manifestazioni a stampa pubblicate da editori diversi a partire dalla prima del Le manifestazioni a stampa sono prodotte in molteplici esemplari o item. si realizza nell si materializza nella è esemplificata da un

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Sei suites per violoncello solo, di Johann Sebastian Bach esecuzioni di Janos Starker registrate nel 1963 e 1965 registrazioni su dischi a 33 1/3 rpm della Mercury del 1965 registrazioni riversate su compact disc dalla Mercury nel 1971 esecuzioni di Yo-Yo Ma registrate nel 1983 registrazioni su dischi a 33 1/3 rpm della CBS Record del 1983 registrazioni riversate su compact disc dalla CBS Record nel 1992

esecuzione di Glenn Gould in un concerto radiofonico del 21 giugno 1954 per il programma Distingueshed Artists presso la Canadian Braodcasting Corporation (CBC) di Toronto esecuzione di Glenn Gould per la Columbia Masterwork del 1955 Variazioni Goldberg, di Johann Sebastian Bach esecuzione di Glenn Gould al Festival di Salisburgo del 25 agosto 1959 esecuzione di Glenn Gould per la CBS tra aprile e maggio del 1981 registrazione casalinga del padre, quindi riversata su acetato a 78 giri registrazione riversata su compact disc della Aura Music 2000, su licenza della CBC Records registrazione della CBS Inc registrazione riversata su compact disc della CBS del 1988 registrazione live della Österrreichischer Rundfunk pubblicata dallo Salzburger Festspiele registrazione riversata su compact disc dellIstituto Geografico De Agostini del 1997 registrazione riversata su compact disc della Sony Classical 1993

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 A quali esigenze deve oggi rispondere il catalogo elettronico di biblioteca? Si sono posti questa domanda gli esperti di catalogazione riuniti nel Meeting di Francoforte del 2003, a quaranta anni dalla formulazione dei Principi di Parigi. Nel 1961 lIFLA elaborò un insieme di principi di catalogazione noti come Principi di Parigi, che insieme agli standard internazionali per la descrizione bibliografica (ISBD) hanno ispirato i codici di catalogazione emanati nel mondo. I nuovi tipi di materiali e i nuovi strumenti per lorganizzazione e la ricerca dellinformazione (web e cataloghi in linea) hanno posto lesigenza di rivisitare quei principi allinterno dello Standing Committee della Cataloguing Section dellIFLA a partire dal Hanno sinora avuto luogo cinque incontri regionali in tutto il mondo aventi per tema IFLA Cataloguing Principles: Steps towards an International Cataloguing Code.

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 A quali esigenze deve oggi rispondere il catalogo elettronico di biblioteca?

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 A quali esigenze devono rispondere i nuovi codici di catalogazione? Utilizzando il modello concettuale FRBR, identificando le entità nelle descrizioni bibliografiche, possiamo rappresentare nel catalogo sia lunità letteraria (identificare lopera/espressione) che lunità bibliografica (identificare la manifestazione/edizione) contenute nellesemplare che stiamo catalogando.

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 A quali esigenze deve oggi rispondere il catalogo elettronico di biblioteca? Stabilisce gli obiettivi e le aspettative dei sistemi bibliografici di oggi e di domani: trovare identificare selezionare ottenere esplorare (nel senso di navigare allinterno delle relazioni delluniverso bibliografico, scoprendo le connessioni costituite da caratteristiche comuni Dichiarazione di principi di catalogazione internazionali

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 A quali esigenze deve oggi rispondere il catalogo elettronico di biblioteca? TROVARE, nel senso di: Individuare una singola risorsa Raggruppare tutte le risorse che appartengono alla stessa opera tutte e risorse che appartengono alla stessa espressione tutte le risorse che appartengono alla stessa manifestazione tutte le opere e le espressioni di una determinata persona, famiglia o ente tutte le risorse su un dato soggetto Dichiarazione di principi di catalogazione internazionali

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Perché nuove regole ? Perché nuove regole ? Nuove regole per quale catalogo? Nuove regole per quale catalogo? Dalle prime regole al nuovo codice Dalle prime regole al nuovo codice Struttura di REICAT Struttura di REICAT

Dalle prime regole al nuovo codice: breve cronologia 1922: Biblioteche governative italiane. Regole per la compilazione del catalogo alfabetico 1956: Regole per la compilazione del catalogo alfabetico per autori nelle biblioteche italiane 1961: Conferenza di Parigi (FIAB - UNESCO), Statement of principles internazionali per la scelta e la forma dellintestazione nei cataloghi per autore utilizzati per i vari codici nazionali successivi (RAK, AACR2…) ll'intestazione nei cataloghi per autore scelta dell'intestazione nei cataloghi per autoreforma 1968: Nomina da parte del MPI di una Commissione incaricata di preparare le nuove norme; la Commissione termina i suoi lavori nel 1976

Dalle prime regole al nuovo codice: breve cronologia 1978: DM del MBCA approva il nuovo codice di regole 1979: Ministero per i beni culturali e ambientali. Regole italiane di catalogazione per autori (RICA) 1984: direttive IFLA dedicate alla struttura delle registrazioni di autorità: GARE (Guidelines for Authority and Reference Entries) 1993: edizione italiana di GARE a cura dellICCU: Direttive per le voci di autorità 1996: istituzione della Commissione per laggiornamento e leventuale semplificazione delle regole per la compilazione del catalogo alfabetico per autori nelle biblioteche italiane

Dalle prime regole al nuovo codice: breve cronologia 1998: IFLA Study Group on Functional Requirements for Bibliographic Records, Functional requirement for bibliographic records: final report 2000:edizione italiana a cura dellICCU del rapporto Requisiti funzionali per i record bibliografici gennaio 2000: Seminario FRBR, Firenze 2001: Seconda edizione rivista di GARE: Guidelines for Authority Records and References luglio 2003: Statement of International Cataloguing Principles (IFLA Meeting of Experts on a International Cataloguing Code, Frankfurt, 2003): Final Draft (trad. italiana a cura della delegazione italiana IFLA: Dichiarazione di principi internazionali di catalogazione

Dalle prime regole al nuovo codice: breve cronologia Pubblicazione dei lavori della Commissione a partire dal 2003 sul sito Web dellICCU: Documenti recenti: Premessa alle Regole italiane di catalogazione REICA REICA - Bozza complessivaREICA - Bozza complessiva (febbraio 2008) Sommario in inglese/Table of contents Osservazioni ricevute dalla Commissione sulla bozza delle nuove Regole italiane di catalogazioneOsservazioni ricevute dalla Commissione sulla bozza delle nuove Regole italiane di catalogazione (settembre 2007-gennaio 2008) Osservazioni ricevute dalla Commissione sulle Parti II e III della bozza delle nuove Regole italiane di catalogazione

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Perché nuove regole ? Perché nuove regole ? Nuove regole per quale catalogo? Nuove regole per quale catalogo? Dalle prime regole al nuovo codice Dalle prime regole al nuovo codice Struttura di REICAT Struttura di REICAT

Parte 0 - Introduzione Parte 1 Descrizione bibliografica e informazioni sullesemplare Parte II Opere e espressioni Parte III Responsabilità (che comprende oltre alla Scelta anche la Forma delle intestazioni) Appendici: A - ABBREVIAZIONI E SIMBOLI B - USO DELLE MAIUSCOLE E DEI NUMERALI C - DESIGNAZIONI GENERICHE DEL MATERIALE D - DESIGNAZIONI SPECIFICHE DEL MATERIALE E - FORME DI PRESENTAZIONE DELLA MUSICA SCRITTA F - TRASLITTERAZIONE E TRASCRIZIONE DI SCRITTURE DIVERSE DALLALFABETO LATINO G - INTESTAZIONI UNIFORMI PER LE EDIZIONI DELLA BIBBIA

Struttura del nuovo codice: confronto con il codice precedente RICA Norme sulla Scelta dellintestazione Norme sulla Forma dellintestazione Presenza di eccezioni (categorie particolari di autori) REICAT Norme costruzione delle intestazioni uniformi per le diverse entità (persone, enti, opere e espressioni) Norme per stabilire i legami tra registrazioni bibliografiche e intestazioni al livello appropriato

Formulazione delle norme Linsieme delle parti del codice costituisce un sistema unitario in cui ciascun capitolo, paragrafo e sottoparagrafo, pur se in successione, rimanda allindietro e in avanti alle altre parti del codice, tramite richiami e rinvii. Definizioni Casistica Norma generale Norme specifiche

Norme ed esempi Norma Esempi Didascalie o annotazioni

Pubblicazioni con parti non autonome Una pubblicazione in una sola unità (o una singola unità di una pubblicazione in più unità) è di solito costituita da un unico oggetto, ma: a) può essere costituita da parti materialmente staccate (p.es. un libro dartista composto da fogli sciolti in una cartella oppure un mazzo di carte da gioco) che non sono destinate a essere diffuse o utilizzate da sole e sono in genere prive di elementi didentificazione autonomi (cfr. il par ); b) può essere costituita da parti materialmente staccate pubblicate anche in tempi successivi ma destinate a essere legate o unite insieme, anchesse in genere non intese a essere utilizzate da sole e prive di elementi didentificazione autonomi (p.es. unenciclopedia pubblicata a dispense o fascicoli); […] Recueil de toutes les uniformes qui se sont signalé durant le siege de la ville de Genes... (riproduzione facsimilare costituita da carte sciolte in una cartella) Norma Casistica Esempi Didascalie o annotazioni Norme specifiche

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Parte I - Descrizione bibliografica e informazioni sullesemplare Quante e quali entità descrivere partendo dallesemplare Quante e quali entità descrivere partendo dallesemplare Per quel che attiene alla descrizione si segue la struttura dellISBD, linguaggio comune ormai consolidato Per quel che attiene alla descrizione si segue la struttura dellISBD, linguaggio comune ormai consolidato Comprende la descrizione di pubblicazioni in più parti e le descrizioni analitiche Comprende la descrizione di pubblicazioni in più parti e le descrizioni analitiche Dedica il paragrafo 6 alla descrizione di documenti non pubblicati Dedica il paragrafo 6 alla descrizione di documenti non pubblicati

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Parte II - Opera e espressioni Si innesta sulla parte precedente in quanto le pubblicazioni sono spesso cercate per lopera e le opere che presentano. Si innesta sulla parte precedente in quanto le pubblicazioni sono spesso cercate per lopera e le opere che presentano. Il titolo uniforme (che identifica lopera o le opere) è lelemento necessario per collegare i contenuti di qualsiasi pubblicazione: ogni pubblicazione porta con sé la nascita di una nuova opera, a meno che non costituisca la riproposizione di unopera preesistente. Il titolo uniforme (che identifica lopera o le opere) è lelemento necessario per collegare i contenuti di qualsiasi pubblicazione: ogni pubblicazione porta con sé la nascita di una nuova opera, a meno che non costituisca la riproposizione di unopera preesistente. Quando unopera è nuova ai fini catalografici e quindi è oggetto di una registrazione bibliografica Quando unopera è nuova ai fini catalografici e quindi è oggetto di una registrazione bibliografica I problemi di forma sono già affrontati i questa seconda parte: I problemi di forma sono già affrontati i questa seconda parte: –forma dei titoli –forma dei nomi

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Parte III - Responsabilità Scelta dellintestazione: distinguere e definire relazioni di diverso genere e importanza Scelta dellintestazione: distinguere e definire relazioni di diverso genere e importanza – a partire dalla responsabilità dautore – fino alle responsabilità indirette – a quelle per la pubblicazione e la produzione materiale –alle responsabilità relative al singolo esemplare

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Intestazione principale REICAT ribadiscono il valore dellintestazione principale rispetto ad altri tipi di accesso proprio perché insieme al titolo permette di identificare lopera e le opere. Il titolo non ha una funzione identificante in assoluto, ma solo associato al nome dellautore Il ruolo dellintestazione principale viene a rafforzarsi ma rispetto allopera (meno rispetto alla pubblicazione, che può anche comprendere più opere).

pubblicazione da catalogare unopera solapiù opere Titolo uniforme dellopera principale altre opere responsabile/i Autore principale

individuazione dellopera e della sua espressione: scelta del titolo uniforme t.u. Moby Dick Autore dellopera: Melville, Herman < Moby Dick or the whale < Moby Dick or the white whale < Moby Dick o la balena < Moby Dick o la balena bianca < Moby Dick ovvero la balena < Moby Dick ovvero la balena bianca

individuazione dellespressione dellopera (in questo caso una sua traduzione) Melville, Herman Moby Dick Moby Dick (in italiano)

Moby Dick Moby Dick (in italiano)I.P: Melville, Herman I.S.: Pavese, Cesare Moby Dick, o La balena / Herman Melville ; prefazione e traduzione di Cesare Pavese. – Milano : Adelphi, – 587 p. ; 20 cm. – (Gli Adelphi ; 70). – ISBN : L

Moby Dick Moby Dick ( in italiano) I.P: Melville, Herman I.S.: Minoli, Cesarina Moby Dick / Herman Melville ; traduzione di Cesarina Minoli ; introduzione di Fernanda Pivano. Milano : A. Mondadori, – 583 p. ; 18 cm. - (Oscar classici ; 86) Altra traduzione italiana: I.S.: Pivano, Fernanda

Moby Dick Moby Dick ( in italiano) I.P: Melville, Herman I.S.: Minoli, Cesarina Moby Dick / Herman Melville ; traduzione di Cesarina Minoli ; introduzione di Fernanda Pivano. Milano : A. Mondadori, – 583 p. ; 18 cm. - (Oscar classici ; 86) Altra traduzione italiana: I.S.: Pivano, Fernanda

Moby Dick Moby Dick ( in italiano) I.P: Melville, Herman I.S.: Minoli, Cesarina Moby Dick / Herman Melville ; traduzione di Cesarina Minoli ; introduzione di Fernanda Pivano. Milano : A. Mondadori, – 583 p. ; 18 cm. - (Oscar classici ; 86) Altra traduzione italiana: I.S.: Pivano, Fernanda

Moby-Dick / Herman Melville ; [traduzione di Ruggero Bianchi]. – Milano : Mursia, c1993. – XCIII, 532 p. ; 20 cm. - (I grandi scrittori di ogni paese. Serie americana) Fa parte di: Tutte le opere narrative di Herman Melville / a cura di Ruggero Bianchi Opera contenuta in altra opera: unopera sola più opere opera principale altre opere responsabile/i Tutte le opere narrative di Herman Melville Moby-Dick

Moby-Dick / Herman Melville ; [traduzione di Ruggero Bianchi]. – Milano : Mursia, c1993. – XCIII, 532 p. ; 20 cm. - (I grandi scrittori di ogni paese. Serie americana) Fa parte di: Tutte le opere narrative di Herman Melville / a cura di Ruggero Bianchi Opera contenuta in altra opera: Moby Dick Moby Dick ( in italiano) I.P: Melville, Herman Opere. Romanzi

Fernanda Canepa, Genova 15 ottobre 2008 Il catalogo del futuro Verso una struttura relazione dei cataloghi, in cui ogni informazione venga registrata una volta sola nel livello e nel punto appropriati: Opera e il suo autore -> livello del titolo uniforme Opera derivata da unaltra opera -> livello opera/espressione Responsabilità per lopera, lespressione, le manifestazioni, gli esemplari Un catalogo che possa restituire la complessità del fenomeno culturale