Agli estremi confini della scienza: I pianeti extrasolari

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
TRA STELLE e GALASSIE.
Advertisements

Qual è lo spazio che occupiamo?
ASTRONOMIA E’ lo studio dei corpi celesti presenti nell’Universo.
IL SISTEMA SOLARE CARATTERISTICHE
Il sistema solare Pianeti interni Pianeti esterni.
MANSI STEFANO 1°C Il Sistema Solare
Misteri nell’Universo
Progetto Educativo 2008/2009 Sistema Planetario. Progetto Educativo 2008/2009.
Aldo Demartis1 LE GALASSIE Osservate la fotografia del cielo sembra un fiume di luce. Confrontatela con la fotografia, che rappresenta una normale porzione.
I pianeti esterni Giove Saturno Urano Nettuno.
L’UNIVERSO L’universo è l’insieme di tutti corpi celesti
Nascita del sistema solare
STELLE E SISTEMA SOLARE
Anno scolastico Classi quinte Monzambano Universo
Una Scoperta Tutta Italiana: La Prima Pulsar Doppia La scoperta La prima Pulsar Doppia, un sistema di due stelle di neutroni che ruotano luna attorno allaltra.
Le distanze stellari.
I pianeti Alcuni pianeti sono circondati da altri corpi simili, ma molto piu piccoli, chiamati satelliti. La luna, per esempio, è il satellite della terra.
La materia oscura In cosmologia il termine materia oscura indica quella componente di materia che dovrebbe essere presente in quanto manifesta i suoi.
Presentazione a cura di :
La dimensione delle Stelle Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera Gruppo Astrofili Deep SpaceGruppo Astrofili Deep Space (Lecco) - 6 marzo.
Planetologia Extrasolare
A cura di Marco Rota, classe 2^ AR Istituto “L. EINAUDI” - Dalmine
Oltre il Sistema solare… uno sguardo all’Universo
A un passo dalla risposta che non troviamo
La Visibilità Delle Stelle
LA RAPIDITA' E LE PULSAR.
Osservatorio Astronomico di Brera
L’UNIVERSO L’ universo è tutto ciò che esiste: lo spazio, il tempo e tutta la materia l’ energia che essi contengono. L ‘ universo è straordinariamente.
Tutto quello che riguarda il sistema solare …
Oltre il Sistema Solare: Alla scoperta dei pianeti extrasolari Extrasolari Live! Project 27 febbraio 2008 Powerpoint a cura di G. Masi.
Tesina di Scienze Della Terra PIANETI EXTRASOLARI
1 Lorigine delle Stelle e dei Sistemi Planetari Silvano Massaglia – Torino 2013 – Seminario didattico.
LE STELLE E IL SISTEMA SOLARE
Cygnus X-1 è un buco nero che ha circa 15 volte la massa del Sole.
Scuola Elementare Don Milani, COLLEGNO
Unità Didattica 5 Sistemi Planetari
LA TERRA, UN OGGETTO CELESTE
La Gravitazione Modelli di universo.
OSSERVAZIONE PUBBLICA, IN CONTEMPORANEA SULLINTERO TERRITORIO NAZIONALE, DEL TRANSITO DEL PIANETA XO-2b Iniziativa promossa da: Planetary Research Team.
Modelli di curve di luce ottiche di sistemi binari attivi Antonino F. Lanza 11 maggio 2004.
Progetto Cielo! La costruzione della Scala delle Distanze
Il sistema solare è linsieme dei corpi che ruotano intorno al sole e che ne subiscono lattrazione gravitazionale. Di esso fanno parte: 9 pianeti, 61 satelliti,
I PIANETI DEL SISTEMA SOLARE:
I pianeti extrasolari Le tecniche di ricerca e le prospettive future
Proprietà fisiche delle galassie e loro evoluzione
L’ UNIVERSO A cura di Alberto e Aris Classe VB.
IL NOSTRO SISTEMA SOLARE
origine, struttura e movimenti
L’UNIVERSO E LA SUA ORIGINE
ESOPIANETI METODI DI SCOPERTA A CURA DI: Laura Morselli
Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio astronomico di Brera Universo in fiore 9 novembre 2011 Il Sistema Solare Mario Carpino
Sistemi Planetari Progetto Educativo 2008/
IL SISTEMA SOLARE Per l’insegnante:
Nuovi mondi possibili:
GLI ASTRI MEDICEI NICCOLO’ GRAPPOLI - DAWALIBI - MARTINELLI 3 B Ap – 2014/15.
Il sistema solare.
Avvenne domani Come sapere oggi ciò che accadrà domani.
La terra è una palla che galleggia nello spazio e fa molti movimenti: gira come una trottola e corre intorno al sole, ha la luna che gira intorno a lei.
GRUPPO ASTROFILI MASSESI I METODI DI RICERCA DEI PIANETI EXTRA-SOLARI GRUPPO ASTROFILI MASSESI I METODI DI RICERCA DEI PIANETI EXTRA-SOLARI.
LE STELLE E LA SFERA CELESTE Il cielo veniva raffigurato dagli antichi come una grande cupola sferica, la “volta celeste”. Gli oggetti che spiccano nel.
SATURNO. Saturno è il secondo pianeta per grandezza dopo Giove, al quale assomiglia per molti aspetti. È uno dei pianeti più noti, grazie al suo spettacolare.
LE STELLE E IL SISTEMA SOLARE. I principali corpi celesti Stelle Pianeti Nebulose Galassie Satelliti.
STELLE DOPPIE doppie fisiche (o stelle binarie) (ruotano cioè attorno al comune centro di massa). VISUALISPETTROSCOPICHEASTROMETRICHEBINARIE AD ECCLISSI.
Il Sistema Solare.
Il Sistema Solare. Come sai, il pianeta su cui viviamo, la Terra, gira senza sosta intorno al Sole. Saprai anche che non è l’unico: ci sono altri sette.
Il Sistema Solare Di Elisa Presti. Il Sistema Solare, nato quattro miliardi e mezzo di anni fa da una nube di gas e polveri in rotazione, si estende per.
Il sistema solare Il sistema solare è nato circa 9 miliardi di anni dopo il big bang. Dalla concentrazione di gas e polveri ebbe origine il sole e i materiali.
LE LEGGI CHE REGOLANO IL MOTO DEI PIANETI NEL SISTEMA SOLARE
PIANETI EXTRASOLARI La scoperta Generalita’
Transcript della presentazione:

Agli estremi confini della scienza: I pianeti extrasolari Anna Cinzia Marra

Formazione del Sistema Solare Lecce, 17 marzo 2005

Un po’ di storia V-III sec. a.C.: Leucippo, Democrito, Epicuro Giordano Bruno (1548-1600) 1926: Amazing stories, nasce la fantascienza 1930: Peter van de Kamp e la stella di Barnard Lecce, 17 marzo 2005

Astrometria Lecce, 17 marzo 2005

Un po’ di storia V-III sec. a.C.: Leucippo, Democrito, Epicuro Giordano Bruno (1548-1600) 1926: Amazing stories, nasce la fantascienza 1930: Peter van de Kamp e la stella di Barnard 1952: Otto Struve e le previsioni sull’osservabilità dei pianeti extrasolari Lecce, 17 marzo 2005

Otto Struve VELOCITA' RADIALI TRANSITI Previsioni sull'osservabilità dei pianeti extrasolari The Observatory, 72, 199-200 (1952) TRANSITI Lecce, 17 marzo 2005

Un po’ di storia V-III sec. a.C.: Leucippo, Democrito, Epicuro Giordano Bruno (1548-1600) 1926: Amazing stories, nasce la fantascienza 1930: Peter van de Kamp e la stella di Barnard 1952: Otto Struve e le previsioni sull’osservabilità dei pianeti extrasolari 1992: Wolszczan & Frail: pianeti di tipo terrestre in orbita intorno alla pulsar PSR 1257+12 1995: Mayor & Queloz (Osservatorio di Ginevra): pianeta di tipo gioviano intorno alla stella 51Pegasi Lecce, 17 marzo 2005

Definizione di pianeta Che cosa fa di un oggetto celeste un pianeta? Massa: compresa tra la massa di Plutone e 10 MJup Formazione: per accumulazione di particelle in un disco di polvere e non per condensazione da nubi gassose, come le stelle Tipo: terrestre o gioviano Lecce, 17 marzo 2005

I dischi circumstellari Fin dal 1984 si sa che Beta Pictoris, una stella poco più calda del Sole e distante 50 anni luce, è circondata da un disco di polvere. Lecce, 17 marzo 2005

Tecniche di rivelazione Lecce, 17 marzo 2005

Ritardo temporale delle Pulsar Le pulsar sono stelle collassate che ruotano su se stesse in modo estremamente veloce, anche più volte al secondo, emettendo, come fari cosmici, fasci di onde radio molto collimati e a intervalli di tempo straordinariamente precisi, lungo i loro assi magnetici. Lecce, 17 marzo 2005

PSR 1257+12 98.22 0.47 2.8 66.54 0.36 3.4 25.34 0.19 0.015 Periodo orbitale (giorni) Distanza (UA) Massa (MT) Successivamente si è scoperto che anche intorno alla pulsar PSR B1620-26 orbiterebbe un pianeta. Lecce, 17 marzo 2005

Ostacoli all’osservazione diretta L’osservazione diretta è l’unico modo per cercare di determinare la composizione di un pianeta Ma tutti i pianeti extrasolari noti sono impossibili da vedere con le tecniche attualmente a nostra disposizione (neppure l’Hubble è in grado di vederli!) Ci sono due motivi: I pianeti noti hanno orbite molto vicine alla stella La maggior parte hanno orbite più piccole di quella di Mercurio! La separazione angolare tra il Sole e Giove sarebbe di appena 1 arcsec già a 5 pc! I pianeti noti sono troppo deboli Giove, per esempio, è più di un miliardo di volte meno luminoso del Sole TMR-1C nel Toro Lecce, 17 marzo 2005

Effetto Doppler Lecce, 17 marzo 2005

Lecce, 17 marzo 2005

Misure di velocità radiali Lecce, 17 marzo 2005

Misure di velocità radiali Lecce, 17 marzo 2005

Misure di velocità radiali Lecce, 17 marzo 2005

Limitazioni La massa che si può calcolare è la minima massa di un pianeta necessaria per creare lo shift osservato, che coincide con la massa effettiva solo se il piano dell’orbita è perpendicolare al piano del cielo. L’effetto di Giove sul Sole è di 12.5 m/s, mentre quello della Terra è di 0.1 m/s. Con gli attuali strumenti, possiamo misurare velocità di 3 (o al meglio 1) m/s. Tale limite rende estremamente difficile individuare, con questo metodo, pianeti di tipo terrestre. Finora con questo metodo sono stati individuati più di 120 pianeti di tipo gioviano. Lecce, 17 marzo 2005

51 Pegasi Il primo pianeta extrasolare in orbita intorno ad una stella “normale” è stato scoperto da Mayor & Queloz nel 1995 intorno alla stella 51 Pegasi. Rp 0.05 UA P 4.2 giorni MP 0.47-0.6 MJup e 51 Pegasi Questa stella è una G5V, con proprietà simili al nostro Sole. Lecce, 17 marzo 2005

Transiti Nel caso (raro) in cui l’orbita del pianeta passi davanti al disco della stella, potrebbe verificarsi un’eclisse, registrabile come una piccolissima variazione di luce. Lecce, 17 marzo 2005

Transiti Il transito di un pianeta, già scoperto intorno alla stella HD209458 con il metodo delle velocità radiali, è stato poi osservato nel 1999 all’istante previsto. Lecce, 17 marzo 2005

Transiti Vantaggi Transito di un pianeta come Giove: L=1% (telescopio di 1 m) Pianeti a grande distanza dalla stella (al contrario del metodo delle velocità radiali) Svantaggi Transito di un pianeta come la Terra: L=0.01% (nessun telescopio) Se aumenta la distanza stella-pianeta, ci sono meno probabilità di osservare l’allineamento utile Lecce, 17 marzo 2005

Microlensing Gravitazionale Idea di base: una stella che passa davanti ad una stella più distante agisce da lente nei confronti della stella lontana. Albert Einstein aveva previsto questo effetto nella sua teoria della relatività generale: il campo gravitazionale della stella in primo piano piega e focalizza la luce, proprio come farebbe una lente di vetro ricurva. Lecce, 17 marzo 2005

Microlensing Gravitazionale Un pianeta che orbita intorno alla stella lente lascerà una traccia caratteristica nel profilo di luminosità della stella. Con questo metodo è possibile rivelare la presenza di pianeti moderatamente massicci (poco più della Terra) in sistemi molto lontani (distanze dell’ordine di 10 kpc) Microlensing1 Lecce, 17 marzo 2005

Microlensing Gravitazionale Recentemente è stato scoperto il primo pianeta utilizzando questa tecnica, grazie ad una cooperazione tra due team di ricerca internazionali: Microlensing Observations in Astrophysics (MOA) e Optical Gravitational Lensing Experiment (OGLE). I risultati di questo lavoro sono stati pubblicati in Astrophysical Journal Letters di Maggio 2004. Il pianeta orbiterebbe a 3 UA da una stella della costellazione del Sagittario a 17000 anni luce di distanza da noi e avrebbe una massa pari a 1.5 MJup. Il sistema stella-pianeta fa da lente ad una stella a 24000 anni luce di distanza, vicino al centro della Via Lattea. Microlensing2 Microlensing3 Lecce, 17 marzo 2005

Il primo possibile pianeta terrestre Lecce, 17 marzo 2005

Una visione d’insieme 2005 2000 Lecce, 17 marzo 2005

Alcuni numeri … 136 pianeti scoperti o confermati con le misurazioni delle velocità radiali 1 sistema con 4 pianeti, 2 con 3 pianeti, 13 con 2 pianeti, 99 pianeti singoli ma in molti sistemi le misurazioni sembrano indicare la presenza di altri pianeti di lungo periodo 7 pianeti che occultano la propria stella 1 pianeta direttamente osservato 2M1207 b (?) Il pianeta più piccolo ha una massa di 14 MT, il più grande ha una massa di circa 13 MJup (4120 MT) I periodi orbitali vanno da circa 1.3 giorni a oltre 10 anni 14 stelle binarie ospitano pianeti: 1 sistema con 3 pianeti ( Andromedae) e 1 con 4 pianeti (55 Cnc) Esiste 1 pianeta che orbita attorno alle sue due stelle. Up to day are known over one hundred thirty planets out of the solar system, all of these planets was discovered using high precision radial velocities measurements. Lecce, 17 marzo 2005

Caratteristiche generali Lecce, 17 marzo 2005

Caratteristiche generali Terra Giove Lecce, 17 marzo 2005

Caratteristiche generali Lecce, 17 marzo 2005

Caratteristiche generali I pianeti extrasolari, al contrario di quelli del Sistema Solare, sono in orbite tipicamente eccentriche. Lecce, 17 marzo 2005

Un sistema di pianeti giganti Gli astronomi Marcy e Butler hanno individuato nel 1999 il primo sistema multiplo: un sistema di tre pianeti di tipo gioviano in orbita intorno alla stella Upsilon Andromedae. Pianeti di tipo gioviano su orbite molto vicine alla stella non sono compatibili con il modello di formazione del nucleo per accumulazione di planetesimi! MODELLO STANDARD IN CRISI Lecce, 17 marzo 2005

Problemi aperti La maggior parte dei pianeti finora scoperti hanno masse grandi e orbite molto strette - Come può un pianeta gioviano formarsi così vicino alla sua stella? - Questi pianeti migrano all’interno dal sistema ad un certo punto della loro vita? Lecce, 17 marzo 2005

Osservazioni future Osservazioni dirette nel vicino infrarosso (NGST, VLT Planet Finder, OWL) Misurazioni astrometriche (VLTI) Nulling interferometry (Darwin, TPF) Rilevazioni coronografiche (TPFC) Campagne di ricerca di transiti (Kepler, Corot) Scoperta di pianeti terrestri (rocciosi) Statistica sull’abbondanza di pianeti nella Galassia Ricerca di vita su altri pianeti Lecce, 17 marzo 2005

Conclusione “L'astronomia ha subito tre grandi rivoluzioni negli scorsi quattrocento anni. La prima fu quella copernicana, che spostò la Terra dal centro del sistema solare e la collocò a 150 milioni di chilometri da esso; la seconda avvenne tra il 1920 e il 1930 quando, in seguito al lavoro di Harlow Shapley e R. J. Trumpler, ci accorgemmo che il sistema solare non è al centro della via Lattea, ma a circa 30000 anni-luce da questo, in un braccio a spirale relativamente poco definito; la terza rivoluzione sta avvenendo ora e, lo vogliamo o no, dobbiamo prendervi parte. E' questa la rivoluzione racchiusa nella domanda: siamo soli nell'Universo?“ (Otto Struve) Lecce, 17 marzo 2005