Prof.ssa Patrizia Selleri

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Transcript della presentazione:

Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07 Insegnamento Sviluppo Apprendimento ZOPED (Zone of Proximal Development) (Zona di Sviluppo Prossimale) Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07 ..la distanza fra il livello di sviluppo attuale, definito dalle abilità mostrate dal soggetto in un compito individuale e il livello di sviluppo mostrato dal soggetto, quando affronta un compito del medesimo tipo, con l’assistenza di un partner più esperto….. Lev Vygotskij, Bielorussia 1896, Mosca 1934 da: Il processo cognitivo, Torino, Boringhieri 1987 (ed. orig. 1978) TEORIA DELLE POTENZIALITA’ NON ANCORA REALIZZATE Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Teoria delle potenzialità non ancora realizzate L’insegnamento deve creare una tensione, una differenza, una contraddizione fra l’esterno (insegnante) e l’interno (l’alunno). Non esercizio, ma sempre “qualcosa di più”!!! Obiettivo dell’educazione: creare una Zoped che permetta il passaggio da un livello cognitivo all’altro Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

L’UNITA’ D’ANALISI E’ L’INDIVIDUO, IMPEGNATO ZOPED: L’UNITA’ D’ANALISI E’ L’INDIVIDUO, IMPEGNATO IN ATTIVITA’ DI CUI CERCA DI COSTRUIRE IL SIGNIFICATO ALL’INTERNO DI SPECIFICI CONTESTI SOCIALI SE: STUDIARE SVILUPPO E APPRENDIMENTO SIGNIFICA STUDIARE LE ATTIVITA’ SOCIALI IN CUI L’INDIVIDUO SI TROVA COINVOLTO, UNITAMENTE AGLI STRUMENTI PSICOLOGICI DI CUI SI APPROPRIA ALLORA: OCCORRE STUDIARE GLI INDIVIDUI ATTRAVERSO LE CARATTERISTICHE DELLE PRATICHE EDUCATIVE Senza test!! Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07 1) Zoped e sviluppo dei CONCETTI (sviluppo) SCIENTIFICI APPRESI IN SISTEMI FORMALI (SCUOLE) HANNO LA FUNZIONE DI SISTEMATIZZARE LA CONOSCENZA VITA QUOTIDIANA APPRESI IN SITUAZIONI INFORMALI (FAMIGLIA, ..) HANNO UNA FUNZIONE CONOSCITIVA PRATICA oggetto oggetto altro bambino alunno insegnante Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07 2) Zoped e misura delle abilità: il metodo della doppia stimolazione (situazione di test: misura dell’apprendimento) 1- compito(stimolo) superiore alle possibilità del soggetto in quel preciso momento 2- offerta di “stimoli”: oggetti, suggerimenti,domande (artefatti) Compito del ricercatore è osservare se e come vengono utilizzati i nuovi “stimoli”, per ricostruire i processi psicologici “invisibili” e per realizzare un insegnamento “efficace”, che spinga il bambino a “superare se stesso”. Il ruolo del linguaggio è quindi fondamentale nella costruzione delle funzioni cognitive superiori. Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Definisce i limiti cognitivi superiori e inferiori ZOPED: Definisce i limiti cognitivi superiori e inferiori di un insegnamento efficace ALLORA: QUALI RAPPORTI FRA INSEGNAMENTO, APPRENDIMENTO E SVILUPPO? LE FUNZIONI PSICHICHE SUPERIORI HANNO ORIGINE NELLE PRATICHE CULTURALI E NELLE ATTIVITA’ SOCIALI QUOTIDIANE MEDIATE: sono quindi interazioni sociali interiorizzate L’insegnamento è efficace solo quando si colloca OLTRE il livello di sviluppo del momento Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07 La mediazione 1) Richiede lo sviluppo della consapevolezza e del controllo della propria conoscenza 2) Necessita di artefatti che consentano una rappresentazione condivisa della realtà Nella vita quotidiana: attività concreta tra due partner Nelle situazioni educative:attività organizzate in modo specifico per favorire l’apprendimento Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07 Interiorizzazione Le funzioni psichiche sono INTERAZIONI SOCIALI INTERIORIZZATE perché: a) Gli Altri usano gli artefatti per accudire i bambini b) I bambini usano gli artefatti come “strumenti” I bambini costruiscono il significato dello strumento attraverso l’interazione comunicativa con gli Altri Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Il linguaggio: un artefatto materiale, rappresentato e condiviso .Ogni oggetto e il suo nome . Esiste il nome in assenza dell’oggetto . Strumento fondamentale dell’interazione . Regole (grammatica, sintassi..) .Linguaggio della “famiglia” .Linguaggio della “scuola” .Linguaggio degli “amici” Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Quali elementi entrano in gioco nella Zona di Sviluppo Prossimale? Lo sviluppo non implica sempre un “progresso” Lo sviluppo è “cambiamento” Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Il punto finale di sviluppo/apprendimento? Piaget: è l’ultimo Stadio, quello del pensiero Logico-formale Vygotskij:non propone una classificazione, ma offre un’ipotesi per spiegare come si passa da uno stadio all’altro Per non arrestare il percorso di sviluppo/apprendimento è quindi importante realizzare sempre nuove ZOPED (nuovi strumenti, nuove pratiche, nuove persone, nuove rappresentazioni…nuove occasioni di mediazione culturale)

Quali strumenti ha l’adulto per realizzare una Zoped? A partire dal metodo della “doppia stimolazione”, usato dallo stesso Vygotskij: - Partecipazione guidata in contesti in cui è possibile osservare comportamenti messi in atto da altri (per esempio durante la socializzazione) - uso della contingenza: istruzioni sul compito, domande, feedback sul compito (per esempio nel corso dell’attività nella Zoped) -attività di strutturazione cognitiva: spiegazioni sull’attività in corso e sulle meta-attività necessarie all’attività (memorizzare, ricordare, sintetizzare, organizzare l’apprendimento) ed anche.. Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Scaffolding (Wood, Bruner e Ross, 1976) Coinvolgimento del bambino Riduzione della difficoltà Orientamento al compito Messa in evidenza di caratteristiche (segnalazione) - Controllo della frustrazione ESEMPI Attività madre-bambino Attività insegnante / singolo alunno o gruppo classe Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07 Quali strumenti hanno i “pari” per realizzare una Zoped nelle situazioni di apprendimento formale? Apprendimento cooperativo: lavoro organizzato per piccoli gruppi, che utilizzano : Interdipendenza positiva: consapevolezza che la realizzazione del proprio compito contribuisce positivamente alla realizzazione del compito degli altri (contribuire allo “scopo comune”) Responsabilità individuale: del proprio apprendimento e di quello degli altri (interdipendenza positiva) Interazione promozionale: modalità di scambio (comunicazione) orientate alla crescita del gruppo Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07 Apprendimento reciproco (Palincsar e Brown, 1984) Essere il “più esperto” nella relazione con il compagno, assumendo così il ruolo di tutor comprensione del testo scritto Legitimate Peripheral Participation,LPP (Lave e Wenger, 1991) All’interno di ogni comunità di pratiche, ogni individuo è“oggetto” di molte forme di partecipazione guidata, che permettono una appropiazione partecipata delle conoscenze situate all’interno della comunità (linguaggio, routines, modi d’agire,..) Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07

Approfondimenti bibliografici Comoglio M.( 1998). Educare insegnando, Roma, LAS [PSICE 371.395 COMOM ] Polito M.(2003). Comunicazione positiva e apprendimento cooperativo, Trento, Erickson [PSICE 370.152 POLIM ] . Veggetti M.S.(2004). L’apprendimento cooperativo, Roma, Carocci. Prof.ssa Patrizia Selleri - 2006-07