IL PARLAMENTO DIRITTO INGLESE SCIENZA DELLE FINANZE ANDREA ZARAMELLA 5 A PG ANNO SCOLASTICO 2007/2008 ESAME DI STATO : TESINA MULTIDISCIPLINARE IL PARLAMENTO DIRITTO INGLESE SCIENZA DELLE FINANZE LEGGE DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO ECONOMIA AZIENDALE SRUTTURA E PRINCIPI DI BILANCIO MATEMATICA MAX UTILITÁ CON VINCOLO DI BILANCIO ORGANIZZAZIONE DELLE CAMERE E FUNZIONE LEGISLATIVA ORGANIZZAZIONE PARLAMENTO INGLESE
ORGANIZZAZIONE DELLE CAMERE FUNZIONE LEGISLATIVA DIRITTO ORGANIZZAZIONE DELLE CAMERE FUNZIONE LEGISLATIVA
ORGANIZZAZIONE DELLE CAMERE L’ Italia è una democrazia e come tale è rappresentata principalmente da un organo: il Parlamento. Il Parlamento è un organo bicamerale, cioè composto da due camere: la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica (articolo 55 Cost.). Si tratta di due camere distinte, che lavorano separatamente, salvo nei casi nei quali la Costituzione prevede che si riuniscano in seduta comune. Tali casi sono i seguenti: L'elezione e il giuramento del Presidente della Repubblica. La messa in stato d'accusa del P.d.R. per alto tradimento e attentato alla Costituzione. L'elezione di 5 giudici della Corte costituzionale. L'elezione di 8 componenti del Consiglio superiore della Magistratura. Oltre che a lavorare separatamente, tra le due camere vi sono delle differenze, e queste sono: I componenti della Camera dei deputati sono 630, esattamente il doppio dei membri del Senato che sono 315 Per poter eleggere i deputati, occorre aver compiuto 18 anni, mentre per poter eleggere i senatori, ne occorrono 25 Mentre i deputati sono tutti membri eletti, nel senato operano anche senatori che non vengono eletti, i così detti senatori a vita, gli ex Presidenti della Repubblica ed altri cinque eletti dal Presidente della Repubblica tra persone che hanno onorato il Paese con altissimi meriti. Si tratta, comunque, solo di differenze marginali, perché sia l'identità politica e i poteri delle due camere sono identici, si pensi ad esempio all'approvazione di una legge. Questa parità di poteri prende il nome di bicameralismo perfetto. PROSEGUI INDICE
INDIETRO TORNA A DIRITTO LA DURATA DELLE CAMERE Entrambe le camere sono elette per cinque anni. Questo periodo di tempo che intercorre tra un’elezione e l’altra è detto legislatura. Essa può essere però più breve, nel caso di scioglimento anticipato delle Camere, cosa avvenuta lo scorso Febbraio nel nostro Paese con successive elezioni politiche. La durata delle camere non può essere prorogata oltre i cinque anni, tranne che nei casi previsti dalla legge, ad esempio in caso di guerra in corso. Il potere di scioglimento anticipato delle camere è potere di garanzia della Costituzione e spetta al Presidente della Repubblica. Il motivo più frequente di scioglimento è causato dal fatto che non è possibile formare una maggioranza che sostenga un Governo stabile; proprio questa impossibilità di creare una maggioranza, in particolare al Senato, ha determinato la caduta del Governo e lo scioglimento anticipato delle Camere lo scorso Febbraio. Il Presidente della Repubblica non può però sciogliere anticipatamente le Camere se si trova negli ultimi sei mesi del suo mandato; esso potrebbe infatti fare in modo di facilitare la sua rielezione, puntando su Camere nuove, magari a lui favorevoli. Questo fatto è conosciuto come semestre bianco. Esso però non è riconosciuto valido se il semestre bianco coincide con gli ultimi sei mesi della legislatura. Questi due eventi, se avvenissero nello stesso momento potrebbero creare confusione tra la fine della legislatura e la fine del mandato del Presidente della Repubblica INDIETRO TORNA A DIRITTO
LA FUNZIONE LEGISLATIVA La legge è, dopo la Costituzione, la fonte del diritto più importante. La funzione legislativa spetta, collettivamente alle due Camere. Ciò significa che, per l’approvazione di una legge, occorre il voto favorevole, sullo stesso testo, sia della Camera dei Deputati che del Senato. Questa è la logica conseguenza del Bicameralismo perfetto. La legislazione ordinaria si articola in quattro fasi: Fase dell’iniziativa Fase di discussione e approvazione Fase di controllo Fase dell’entrata in vigore La fase dell’iniziativa si esercita presentando al Presidente di una delle due Camere una proposta di legge, cioè un testo diviso in articoli. Questa proposta può essere presentata da diversi organi. Prima di tutto dal Governo, che attraverso i disegni di legge attua il suo programma politico. Anche i parlamentari possono presentare delle proposte di legge. Un altro organo che può presentare proposte di legge è il CNEL, ossia il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, il quale formula proposte in materia economica e sociale, ed è comunque un organo di importanza minore. Oltre a questi organi possono presentare una proposta di legge 50.000 elettori e le stesse Regioni. Nella seconda fase l’approvazione avviene o con procedimento ordinario, o con procedimento abbreviato. Nel procedimento ordinario, la legge viene esaminata articolo per articolo, dalla commissione parlamentare competente per materia, la quale una volta esaminata la proposta, la invia alle due camere per un’altra eventuale discussione e votazione. TORNA A DIRITTO PROSEGUI
Nel procedimento abbreviato la proposta viene invece interamente discussa e approvata in commissione, senza che essa sia passata alle camere. Questo avviene essenzialmente per proposte di leggi con minore importanza e, comunque, non potrebbe mai succedere per le leggi in materia costituzionale, di approvazione di bilanci e di rettifica di trattati internazionali. La proposta di legge deve passare da una camera all’altra fino a quando non si raggiunge il doppio voto conforme, anch’esso conseguenza del bicameralismo perfetto. Successivamente si passa alla fase di controllo. In questa fase il Presidente della Repubblica effettua la promulgazione, cioè l’atto con cui il egli dichiara se la legge non è in contrasto con la Costituzione e se è stata regolarmente approvata. Il Capo dello Stato può decidere anche di rifiutare di promulgarla qualora si gravemente in contrasto con la Costituzione, oppure può porre un veto sospensivo e rimandarla alle camere, in modo che esse cerchino di chiarire dei dubbi sorti sulla proposta di legge, e successivamente passarla di nuovo al Capo dello Stato per la promulgazione. Dopo la promulgazione della legge si passa all’ultima fase, quella dell’entrata in vigore. La legge viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, dove vengono pubblicati tutti gli atti della Repubblica di interesse generale e dopo 15 giorni, il tempo per concedere a tutti di venirne a conoscenza, diventa legge attiva a tutti gli effetti. INDIETRO TORNA A DIRITTO INDICE
INGLESE ORGANIZZAZIONE PARLAMENTO INGLESE
BRITISH PARLIAMENT INDICE The UK is a parliamentary democracy with a constitutional monarch as Head of State. The UK is a parliamentary democracy because there is a bicameral parliament, composed by House of Commons and House of Lords. The citizens can vote, in every constituency, for their representative who will sit in the House of Commons because only this camera is an elected camera while House of Lords is an non-elected camera. The UK have also a monarch, nowadays is a queen, but she doesn't have any power, because her power is limited by an unwritten constitution. She doesn't have power, but she is one of the members of the parliament. The two others components are the two cameras. The House of Commons is formed by about 660 elected members, who citizens voted during the elections. This chamber is headed by the Speaker, who is elected by the members of this camera. The current Speaker is Michael Martin, a member of parliament from Glasgow . The other chamber, The House of Lords is formed by two types of peers: hereditary and life peers. The hereditary peers have received their duties from their relatives, while the life peers have received their duties from the monarch, because they have done important improvements in different subjects and sectors, for example in Science, IT, Medicine, Education. In this camera there are also representative of the Church, and it is presided by Lord Chancellor. The current Lord Chancellor is Jack Straw. When a law is proposed, it is called “bill”. This bill is discussed in each chamber and it can change. When the bill is ready for the promulgation, it is passed to the Queen; if the Queen give the royal assent, this bill become a law, while if the Queen doesn’t give the royal assent, the bill return back to the two chamber. They discuss again about the bill, and if they decided that there aren’t constitutional problem they pass the bill to the Queen, who is obliged to transform it in a law. The queen have another important duty; when the new parliament open for the first time after the elections, she reads a particular document, called “speech”. This speech is written by the Prime Minister and it is about the program of the government. This is the royal speech. After this event the new Parliament can starts to work. INDICE
LEGGE DI APPROVAZIONNE SCIENZA DELLE FINANZE LEGGE DI APPROVAZIONNE DEL BILANCIO
LEGGE DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO Entro il 31 Dicembre, dopo l’approvazione della finanziaria, il parlamento ha un altro importantissimo compito, ovvero quello di approvare il bilancio dello Stato. Il procedimento per l’approvazione è identico a quello usato per le leggi ordinarie, già visto precedentemente. Si parte con la presentazione del progetto di legge a una delle due camere. La camera che riceve il progetto lo esamina presso le commissioni per il Tesoro e il Bilancio in sede referente, perché l’approvazione del bilancio è uno di quei casi previsti dalla Costituzione in cui non si può applicare il procedimento abbreviato con le commissioni deliberanti. Dopo l’esame da parte delle commissioni si passa alla discussione in aula e al successivo voto per ciascuna unità previsionale, ovvero le unità elementari di cui è composto il bilancio. Una volta che la prima camera ha terminato questo processo, il progetto viene passato all’altra camera, dove avverranno esattamente le stesse procedure, ma in caso di modifiche il progetto deve tornare alla prima camera. Una volta che entrambe le camere hanno trovato un’intesa comune e hanno votato entrambe lo stesso identico progetto, esso passa al Presidente della Repubblica per la promulgazione e successivamente verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. La legge di bilancio viene considerata una legge solo formale, perché attraverso essa non si possono introdurre nuovi tributi o nuove spese, cosa che è invece possibile con la legge finanziaria. Ciò pero non significa che non abbia effetti giuridici. L’approvazione del bilancio annuale comporta, infatti, l’autorizzazione del governo ad accertare e riscuotere le entrate ed a impegnare e pagare le spese. Inoltre l’approvazione comporta l’annullabilità degli atti amministrativi non conformi al bilancio. Nel caso il cui il bilancio non venga approvato entro il 31 Dicembre si fa ricorso all’esercizio provvisorio: con esso il parlamento autorizza il governo a svolgere provvisoriamente l’attività amministrativa, sulla base degli stanziamenti contenuti nel bilancio in corso di approvazione. Esso deve essere autorizzato con un’apposita legge e non può avere durata superiore a quattro mesi. INDICE
STRUTTURA DEL BILANCIO ECONOMIA AZIENDALE STRUTTURA DEL BILANCIO PRINCIPI DEL BILANCIO
STRUTTURA DEL BILANCIO Il parlamento, come abbiamo visto, con un’importante funzione, approva il bilancio dello Stato. Oltre al bilancio dello Stato esiste però anche il bilancio delle aziende e delle imprese, che viene approvato dagli amministratori e dai soci. Ci sono due tipi di bilanci: i bilanci di funzionamento e i bilanci straordinari. Tra i bilanci di funzionamento c’è il bilancio d’esercizio, quello più importante per le aziende. Esso infatti è il documento redatto dagli organi amministrativi al termine del periodo amministrativo, con cui si rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa e il risultato economico d’esercizio, ovvero dell’anno. Il bilancio d’esercizio assolve due importanti funzioni. Attraverso il bilancio infatti si può conoscere l’andamento economico e le scelte di gestione dell’azienda, e si può verificare se il lavoro e l’operato degli amministratori è in linea con i progetti dell’impresa. Il bilancio si compone di tre parti tra loro inscindibili: Stato Patrimoniale, che presenta la situazione patrimoniale e finanziaria Conto Economico, che evidenzia i costi e i ricavi di gestione Nota Integrativa, che dà informazioni supplementari sui alcuni conti inscritti in bilancio Lo Stato Patrimoniale si ottiene classificando gli elementi in Attivo, secondo la destinazione economica degli impieghi, e in Passivo, secondo la provenienza delle fonti di finanziamento. Il Conto Economico in bilancio ha la configurazione a valore e costi della produzione, ed essendo redatto in forma scalare è strutturato per aree di gestione. Alla fine della redazione del Conto Economico si evidenzia il risultato finale d’esercizio, che può essere un utile o un’eventuale perdita. Gli articoli del codice civile stabiliscono che i contenuti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico contraddistinguono i diversi livelli del bilancio con lettere maiuscole, numeri romani, numeri arabi, lettere minuscole. Le voci sono raggruppate in questo modo per una maggiore chiarezza nella rappresentazione del bilancio. INDICE TORNA AD ECONOMIA
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PRINCIPI DEL BILANCIO In fase di redazione del bilancio, gli amministratori devono tenere conto dei principi della redazione dello stesso, che sono disciplinati dall’articolo 2423 BIS del codice civile. Seguire questi criteri nella fase di redazione del bilancio è di fondamentale importanza affinché si possa rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico d’esercizio. I diversi principi sono: Principio della continuità dell’attività aziendale Principio della prudenza Principio della competenza Principio della costanza Principio della valutazione separata Il principio della continuità aziendale si ricollega al discorso di azienda in quanto essa nasce con l’obbiettivo di perdurare nel tempo, infatti, queste norme riguardano aziende che intendono continuare ad operare. Il principio della prudenza enuncia che si possono indicare in bilancio solo gli utili già realizzati prima della chiusura. Si deve anche tener conto dei rischi di perdita di competenza, anche se conosciuti dopo la chiusura. Il principio della competenza dice che si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio, anche se saranno pagati o incassati in date successive alla redazione del bilancio. Il principio della costanza implica che i criteri di valutazione non devono essere cambiati da un anno ad un altro, altrimenti non si potrebbero confrontare i bilanci di anni vicini per progettare politiche di bilancio. Il principio della valutazione separata, infine, impone che gli elementi eterogenei, cioè diversi ma compresi nelle singole voci siano valutati separatamente. INDIETRO INDICE
MASSIMA UTILITA’ CON IL VINCOLO DEL BILANCIO MATEMATICA MASSIMA UTILITA’ CON IL VINCOLO DEL BILANCIO
MASSIMA UTILITA’ PER IL CONSUMATORE CON IL VINCOLO DEL BILANCIO Come visto in precedenza il parlamento ha il compito di approvare il bilancio. Sia lo Stato sia l’azienda industriale cercano di ottenere la massima utilità e profitto possibili avendo a disposizione una certa somma, ovvero il bilancio. L’utilità misura il livello di preferenza di un paniere, ovvero un insieme di beni, rispetto ad un altro. Confrontando più panieri sceglie quello che conviene di più utilizzare. Il problema principale consiste nel massimizzare l’utilità fissato il bilancio, cioè avendo a disposizione un vincolo. Il bilancio è una funzione del tipo B = p1x1 + p2x2 . Fissato il bilancio si tratta di massimizzare la funzione U(x1,x2) con vincolo B = p1x1 + p2x2 . Si tratta quindi di un problema di massimo vincolato, il quale si può risolvere con tre metodi: Sostituzione Lagrange + l’hessiano orlato Linee di livello Con il metodo della sostituzione è possibile trovare massimi e minimi semplicemente mediante sostituzione, ma solo se è possibile esplicitare dal vincolo una delle due variabili e sostituirla nella funzione di partenza. Con il metodo Lagrange + hessiano orlato, si costruisce una funzione che viene detta Lagrangiana : Z = f(x,y) + l * g(x,y). Essa è in pratica un funzione in tre variabili. Per trovare massimi e minimi si calcolano le tre derivate parziali, rispetto a x,y,l, e successivamente si mettono a sistema e si pongono >0. I calcoli porteranno a trovare i punti stazionari, i quali devono essere successivamente sostituiti nell’hessiano orlato, che viene costruito in questo modo: Z''xx Z''xy Z''xl Z''yx Z''yy Z''yl Z''lx Z''ly Z''ll INDICE PROSEGUI
Una volta sostituito il punto stazionario nell’hessiano orlato, se il risultato è >0 allora sicuramente il punto in questione, è punto di massimo; se invece risulta <0 allora è punto di minimo. Con le linee di livello, invece, si rappresenta graficamente il vincolo, che è uno solo, mentre mettendo la funzione di partenza uguale a una costante K, si disegnano tante funzioni, delle quali alcune saranno secanti, cioè toccheranno in due punti, oppure tangenti, cioè che toccheranno in un punto, oppure non secanti, ovvero non toccheranno in nessun punto. L’eventuale punto di massimo o minimo si ha nella funzione che sarà tangente al vincolo. Più precisamente se al crescere della costante k la linea di livello passa da secante, a tangente, a non secante, allora nel punto di tangenza ci sarà un massimo. Viceversa se la crescere di k la linea di livello passa da non secante, a tangente, a secante, nel punto di tangenza ci sarà un minimo. Il metodo più usato per trovare il massimo con il vincolo del bilancio, è quello di Lagrange, perché la sostituzione non è sempre possibile, in quanto non sempre si può esplicitare una variabile con calcoli semplici; lo stesso vale per le linee di livello, che sono possibili quando sono date funzioni semplici da rappresentare graficamente, come circonferenze, rette, ecc.. Per trovare la massima utilità deve essere inoltre verificata la seguente uguaglianza: U'x1 p1 U'x2 p2 = Essa enuncia che le utilità marginali devono essere proporzionali ai rispettivi prezzi. Si ha inoltre la seguente proprietà: all’aumentare del bilancio B di 1, l’utilità massima aumenta di circa l. Con questa affermazione si spiega il significato di l nella ricerca della massima utilità. INDIETRO