Pocodima Un esempio di corso accessibile basato sulla simulazione
27/09/08 Giovanna Filosa 2 Il progetto Pocodima (Positive Conflict and Difference Management ) Programma: Socrates – Minerva; Partnership: coordinato dallassociazione Mediazioni, si avvale del contributo di 10 organizzazioni operanti in sei paesi europei; Target: formatori e operatori di front-office, ma anche discenti adulti, inclusi diversamente abili; Obiettivi: fornire, attraverso le nuove tecnologie e la progettazione didattica di moduli formativi interattivi, riutilizzabili e accessibili, strumenti concettuali ed emotivi efficaci per la gestione costruttiva dei conflitti e delle diversità; Strumento: corso in autoapprendimento su Cd-rom: La gestione positiva del conflitto e delle differenze, in lingua italiana ed inglese; Metodo: Must© a domande.
27/09/08 Giovanna Filosa 3 Il metodo Must© (Modelli di universi simulati e tutoriali) valorizzazione del "learning by doing" e della funzione conoscitiva dell'errore; riflessione teorica sul come si apprende, secondo la concezione costruttivista e cognitivista dell'apprendimento, e sul perché si apprende, conformemente alla concezione psicodinamica del bisogno di conoscenza; studio delle scienze cognitive e dalla loro applicazione nei sistemi informatici per la comunicazione e formazione al fine di migliorare la qualità dellapprendimento, rendendolo il più possibile operativo e interattivo, in modo da creare labitudine a imparare facendo; superare il semplice trasferimento di nozioni, valorizzando laspetto ludico, creativo e partecipativo della formazione; interazione continua tra un ambiente di simulazione (stimolo) ed un ambiente tutoriale (contenuti); best practice a livello europeo.
27/09/08 Giovanna Filosa 4 Simulazione e tutoriale A domande A missioni Modello sistemico Struttura ad albero gerarchico ed interattivo Nodi semplici, brevi, chiari, autonomi Elementi di corredo (brani, esempi, approfondimenti etc.)
27/09/08 Giovanna Filosa 5 Combattere il digital divide L'utente deve essere messo comunque in condizione di fruire del servizio/prodotto ITC, qualunque difficoltà possa avere nell'utilizzo: –fisica o sensoriale; –linguistica (difficoltà nel parlare o capire una lingua, un documento); –hardware (schermi piccoli, solo testuali, pc obsoleti); –software (browser di vecchia generazione o alternativi, a sintesi vocale, sistemi operativi diversi, ecc.); –ambientale (ambienti rumorosi, attività potenzialmente pericolosi); –connessione; –ecc. STRUMENTI: Hardware (periferiche ergonomiche, stampanti e tastiere braille etc.) Software (screen readers, magnifier, sw semplificato etc.) Legislazione (in Italia Legge Stanca) Standard W3C (World Wide Web Consortium) per laccessibilità
27/09/08 Giovanna Filosa 6 L'accessibilità Accessibilità = L'abilità di garantire che dei servizi (come per esempio l'accesso al Web) siano disponibili per le persone nella misura più ampia possibile, indipendentemente da se abbiano o no delle menomazioni, di qualsiasi natura esse siano Accessibilità = L'abilità di garantire che dei servizi (come per esempio l'accesso al Web) siano disponibili per le persone nella misura più ampia possibile, indipendentemente da se abbiano o no delle menomazioni, di qualsiasi natura esse siano Il riconoscimento di una progettazione adeguata alle norme W3C passa per la validazione di: –Sintassi (xhtml 1.0, html 4.0, ecc), –Fogli di stile (Cascading Style Sheet o css) –Rispetto di priorità (Web Accessibility Iniziative - Web Content Accessibility Guidelines)
27/09/08 Giovanna Filosa 7 un corso web based; accessibile; fruibile anche off line: ma W3C non prevede quest'ultima ipotesi… Come conciliare una metodologia didattica rigorosa, come il metodo Must©, che privilegia linterattività, la dinamicità e la multimedialità dellinterfaccia di apprendimento, con la necessità di rendere i corsi realizzati con tale metodo accessibili anche alle persone diversamente abili, secondo i rigidi standard del consorzio W3C? Il problema:
27/09/08 Giovanna Filosa 8 Principali regole per laccessibilità Tutte le figure, le immagini, i grafici, i video e soprattutto i pulsanti devono contenere una descrizione alternativa per i non vedenti che sia leggibile anche dagli screen reader. Il carattere deve essere ben contrastato per i daltonici ed ingrandibile (tramite, ad esempio, Windows Magnifier) per gli ipovedenti. Evitare lampeggiamenti che possano dar fastidio agli utenti affetti da epilessia. L'equivalente testuale deve mantenere l'impostazione logica dell'immagine: a seconda che si tratti di un apporto puramente accessorio o decorativo, di collegamento o informativo, il contenuto cambierà da una nota stringata ed essenziale, a una più ampia ed esaustiva descrizione.
27/09/08 Giovanna Filosa 9 Un linguaggio da iniziati Tutti i testi devono essere leggibili dai più comuni screen reader (Jaws, Bobby, Window-Eyes, ecc.), e quindi: il codice deve essere il più possibile pulito, lineare e privo di istruzioni superflue o anomale, per evitare che lo screen reader legga il codice anziché il testo vero e proprio; creare codice ridondante per ogni pagina (attraverso un apposito software di duplicazione); evitare lutilizzo di script; istruzione alt nel codice di programmazione per i testi alternativi; uso dellattributo lang per consentire agli screen reader di leggere correttamente anche le parole straniere; utilizzo di gif animate nelle ambientazioni; utilizzo di linguaggi statici (Html e Xhtml), e non dinamici (Flash o C++). evitare luso di tabelle nellarchitettura delle pagine html, ed utilizzare i cosiddetti fogli di stile.
27/09/08 Giovanna Filosa 10 La soluzione Testi alternativi, dettagliati ma sintetici, non solo per le immagini e i pulsanti di navigazione, ma anche per le schermate di simulazione (personaggi, ambientazioni, etc.); accurata scelta dei colori, dei contrasti e della grafica, senza trascurare laspetto estetico e ludico (fumetti); progettazione mirata dellinterfaccia, semplice, intuitiva e fruibile, in ogni suo elemento, sia da mouse che da tastiera. elementi della pagina essenziali e funzionali; chiari e puntuali collegamenti tra i due livelli principali del corso (tutoriale e simulazione) e tra questi e le pagine dedicate al glossario e agli approfondimenti. Tutto questo è stato realizzato grazie ad una Shell (Silent Bay Studios di Genova)
27/09/08 Giovanna Filosa 11 Lambiente di simulazione
27/09/08 Giovanna Filosa 12 Lambiente di simulazione (senza immagini)
27/09/08 Giovanna Filosa 13 Lambiente tutoriale
27/09/08 Giovanna Filosa 14 L'ambiente tutoriale (senza immagini)
27/09/08 Giovanna Filosa 15 Risultati Requisiti minimi di sistema non particolarmente esigenti. L'albero e la bussola interattivi e le indicazioni Ti trovi in… hanno facilitato lorientamento allinterno dei contenuti non solo ai disabili ma anche ai normodotati. Tutte le singole pagine del corso (compreso il questionario di valutazione finale, il sistema di tracciamento e i file dei fogli di stile css) sono state validate attraverso il tool disponibile gratuitamente sul sito Un pool di esperti dellUfficio accoglienza disabili dellUniversità di Siena ha esaminato il corso, anche tramite screen reader, su tre livelli: struttura del corso, organizzazione delle informazioni e visualizzazione delle pagine: il grado di accessibilità del corso è eccellente e superiore a ogni aspettativa (M. Fongaro).
27/09/08 Giovanna Filosa 16 Il ruolo dello psicologo nelle-learning Operatori Formatori Tecnici: Programmatori Sistemisti Grafici Esperti di contenuto Utenti / Fruitori Partners di progetto (anche internazionali) Comunità di apprendimento virtuali e/o reali