LA PRIMA PROVA SCRITTA STORIA

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Transcript della presentazione:

LA PRIMA PROVA SCRITTA STORIA Articolo, saggio breve e tema storico

Quali tipologie di testo scritto? Tipologia B: redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale (ambito storico politico) Tipologia C: tema di argomento storico

Tipologia B: cosa chiede la consegna? Le consegne del ministero per lo svolgimento dell’elaborato sono puntuali: seguiamole passo passo. Sviluppa l’argomento scelto in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del «saggio breve», interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Ci sono dunque due opzioni diverse – il saggio e l’articolo –, ma per entrambe si devono utilizzare documenti e dati già scelti. Per il saggio breve i documenti e i dati devono essere interpretati, cioè occorre comprendere la tesi che l’autore propone, e confrontati, bisogna cioè valutare le tesi presenti nei diversi documenti e cogliere le differenze o le analogie. Dopo questa analisi, possiamo elaborare una nostra argomentazione. L’argomentazione procede da un’opinione che si deve sostenere utilizzando una tesi autorevole o dei dati oggettivi. Il titolo del saggio breve deve sintetizzare in poche parole il contenuto, cogliendone l’aspetto centrale. La destinazione editoriale deve essere coerente con il livello di approfondimento e con l’ipotetico lettore.

Non superare le quattro o cinque colonne di metà foglio protocollo. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo «pezzo». Da’ all’articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà foglio protocollo. Per l’articolo, occorre individuare nei documenti alcuni elementi che siano interessanti, curiosi o particolarmente significativi su cui costruire un testo che deve avere la caratteristica dell’immediatezza e dell’incisività. In questo caso si privilegia l’informazione sull’argomentazione. Il titolo di un articolo di giornale deve essere accattivante, deve suscitare curiosità nel lettore. C’è la possibilità di trattare l’argomento utilizzando un artificio: ad esempio immaginando di presentarlo nel contesto di un convegno o di una mostra o altro ancora. La trattazione deve rispettare il limite imposto dalla consegna.

Come procedere? Struttura del saggio breve Argomentativo: se sul tema richiesto si presenta una propria tesi. Utilizza ragionamenti (che possono essere deduttivi o induttivi) e/o dimostrazioni a sostegno della tesi presentata, in contrapposizione alla tesi opposta. Saggio breve: testo che affronta un tema, con un estensione limitata ma non superficiale. 1. Introduzione 2. Sviluppo 3. Conclusione Presenta informazioni prive di giudizio o interpretazione, volte a esporre un problema, un fenomeno, un fatto. Le informazioni sono esposte secondo un ordine logico, con un’idea centrale e altre subordinate. Informativo: se sul tema si presentano soprattutto delle informazioni

L’elaborazione del saggio breve Considerare il destinatario: lettori specialisti dell’argomento lettori non specialisti. Utilizzare linguaggio adeguato al destinatario: linguaggio tecnico, specialistico, preciso; linguaggio informale ma chiaro e sintetico. Indicare su questa base la destinazione editoriale. Possedere le informazioni: definitorie = definizioni che determinano un termine un concetto, un fenomeno; pragmatiche = esempi; d’autorità = citazioni autorevoli, testimonianze. Nel testo argomentativo servono a sostenere e argomentare la propria tesi o a confutare tesi altrui. Nel testo espositivo servono per rendere oggettiva l’esposizione. Secondo le indicazioni ministeriali quattro o cinque colonne di foglio protocollo. Valutare l’estensione del testo: testo conciso, non prolisso, ma esauriente. Titolo tesi o titolo antitesi: anticipa la tesi o la contro-tesi. Titolo conclusione: si sintetizza la conclusione a cui si giunge. Titolo riassunto: breve sintesi, in una sola frase, dell’argomento. Assegnare un titolo: indica il contenuto del testo.

Le tecniche di scrittura I dati devono essere oggettivi, precisi e verificabili. Valutare il contesto e la finalità. Le tesi presentate nelle fonti devono essere riassunte senza essere modificate nel significato. I dati numerici espressi con grafici o tabelle devono essere sintetizzati indicando quelli più significativi. Le opinioni personali devono essere sostenute con prove o argomentazioni. Le fonti Ordinare seguendo una gerarchia gli argomenti, seguendo nessi logici (causali, spaziali, temporali) e connettivi adeguati. Il ragionamento L’uso di figure retoriche rinforza il registro linguistico (metafora, similitudine, paragone, ma anche ossimori). Ricorso a domande retoriche per rilanciare una questione, aprirne una nuova o per concludere. Strategie stilistiche Per approfondire o precisare una questione senza appesantire il testo. Per indicare i riferimenti bibliografici ed editoriali delle citazioni. Note a piè pagina

Come procedere? La struttura dell’articolo di giornale Funzione informativa: offrire notizie ai lettori riguardo una questione, un fatto, un argomento. Attacco o lead: notizia accattivante per incuriosire il lettore. Articolo di giornale: testo che affronta un argomento specifico, spesso legato all’attualità. Blocco o sviluppo: parte più corposa, la notizia viene arricchita con testimonianze, prove e commenti. Chiusa o conclusione: conclude la notizia, ma può aprire anche a nuove riflessioni. Funzione argomentativa: presenta una tesi, rafforzata da prove, da presentare ai lettori.

La tipologia dell’articolo Articolo di informazione Articolo di opinione Cronaca giornalistica: narrazione di fatti di attualità presentata in modo oggettivo. Articolo di fondo ed editoriale: testo che riporta il parere del direttore o di un giornalista autorevole su un determinato argomento. Intervista: resoconto di un colloquio tra il giornalista e una persona da cui ha ottenuto informazioni e dichiarazioni. Articolo di costume: commento a un fenomeno sociale, sul modo di vivere o pensare. Inchiesta: raccolta di notizie, testimonianze e informazioni riguardo un dato tema o evento. Corsivo: articolo breve e brillante, in genere polemico, spesso ironico o satirico. Recensione: articolo critico riguardo una nuova pubblicazione, un’opera d’arte, una mostra, una rassegna.

La comunicazione Il titolo Immediatezza della comunicazione: il lettore deve cogliere senza difficoltà il contenuto, caratterizzato dalla precisione delle informazioni. La forma deve essere adeguata al pubblico. Brevità e sinteticità del testo: il linguaggio non deve essere ridondante, ma essenziale e preciso. Il titolo Nell’articolo di giornale il titolo è molto importante: deve catturare l’attenzione, invogliare alla lettura e presentare in modo sintetico il contenuto. Occhiello: posto in alto, ha la funzione di introdurre l’articolo. Titolo vero e proprio, posto sotto l’occhiello, evidenzia la notizia. Sommario: posto sotto il titolo, sintetizza il contenuto.

Le tecniche di scrittura Le informazioni attorno a cui si sviluppa l’articolo sono delle notizie. Secondo la regola delle cinque W, la notizia è completa se risponde alle seguenti domande: Che cosa è successo – What? Chi è il protagonista – Who ? Dove è avvenuto il fatto – Where? Quando è avvenuto il fatto – When? Perché è avvenuto – Why? Le notizie vengono fornite da: fonti primarie, cioè i testimoni; fonti secondarie, cioè i dati raccolti e disponibili; fonti istituzionali, i comunicati e le notizie fornite da portavoce istituzionali. Le informazioni e le fonti Nell’articolo si può usare il linguaggio parlato riportando ciò che viene detto da testimoni o protagonisti. La comunicazione giornalistica utilizza il linguaggio figurato. È frequente l’utilizzo degli elementi nominali per dare maggior immediatezza al discorso. È ammesso il ricorso a espressioni ironiche. Nel titolo si possono usare espressioni ellittiche, figure retoriche, citazioni tra virgolette, termini gergali e neologismi o termini stranieri. Il linguaggio

Il tema storico L’argomentazione, o descrizione, si sviluppa a partire dalla traccia proposta, senza alcun sussidio documentario. Le conoscenze vanno ricercate solo nel proprio bagaglio culturale. Testo argomentativo, se spiega un problema attraverso lo sviluppo di un’ipotesi o di una tesi. Testo narrativo o descrittivo se racconta e descrive le vicende storiche, i mutamenti e le permanenze in un processo. Fondamentale è la comprensione delle richieste proposte dalla traccia da evidenziare attraverso le parole-chiave.

Le caratteristiche testuali Il tema è un testo che presenta: un’introduzione al discorso: per il tema storico potrebbe essere un breve excursus sulla storia del fenomeno o la definizione del fenomeno. una parte centrale articolata, costituita dalla descrizione, o dalla narrazione o dalla spiegazione e/o argomentazione sintetica dei dati e delle conoscenze personali. Le conoscenze, le fonti, i giudizi devono essere ordinati e organizzati secondo un ordine logico (cronologico, geografico, di causa ed effetto…) coerente con la traccia; inoltre è importante che sia ricostruito il contesto: l’evento o il problema devono essere collocati nel tempo, nell’ambiente, nell’intreccio con altri eventi o problemi. una conclusione, riassunto degli argomenti ed esposizione della propria opinione. La struttura

Le informazioni e il linguaggio Le informazioni: elementi temporali, spaziali e fattuali (le date, i luoghi, i personaggi e gli eventi…) esposti in modo puntuale e dettagliato. Interpretazioni storiografiche complete Linguaggio e lessico appropriati, acquisiti soprattutto attraverso un lavoro di lettura, analisi, comprensione e interpretazione di testi storiografici Conoscenze Il tema non ha limitazioni di lunghezza. È un vantaggio per analisi articolate. Ma c’è il rischio di cadere nella prolissità o sbilanciare la trattazione su un argomento non pertinente. L’estensione del testo

La scaletta La scaletta è il sommario di quanto si intende scrivere: è un modo per dare ordine alle idee da utilizzare per qualsiasi forma di testo: saggio, articolo o tema storico Leggere con la massima attenzione il titolo o la traccia e individuare nel testo delle parole-chiave. Far affiorare alla mente, anche in modo disordinato, tutte le conoscenze in proprio possesso relative all’argomento e scrivere gli elementi essenziali. Selezionare e ordinare le proprie conoscenze in base all’importanza e alla pertinenza: è importante saper tralasciare aspetti o eventi che non riguardano strettamente il tema. Quello che sarà valutato non è la quantità delle informazioni, ma la loro pertinenza e coerenza rispetto alle richieste della traccia. Come procedere?

L’esposizione delle informazioni (eventi, idee, dati ecc L’esposizione delle informazioni (eventi, idee, dati ecc.) deve essere organizzata secondo un ordine logico, prestando particolare attenzione alla conseguenzialità dei pensieri. L’organizzazione delle conoscenze può avvenire ordinando per punti successivi lo sviluppo del discorso e tenendo presente questi aspetti: definizione dei limiti temporali e geografici; esposizione degli eventi o dei fenomeni secondo i rapporti di causa ed effetto oppure di analogia e differenza o ancora per nessi temporali; riferimento alle interpretazioni storiografiche o a pareri di altre persone e/o esperienze personali; presentazione del proprio punto di vista supportato da giustificazioni. Come esporre?

Attenzione…. La scaletta potrà essere più o meno precisa e articolata: non perdere tempo a scrivere dettagli o precisazioni che puoi aggiungere mentre svolgi l’argomento ricorda che il tema deve essere equilibrato nel contenuto, e articolato: in una parte introduttiva; nell’argomentazione/esposizione vera e propria che può essere articolata in più punti; in una conclusione.