Strumenti di provvista finanziaria

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Strumenti di provvista finanziaria

Strumenti di provvista di risorse finanziarie L’azienda, sia nella fase di costituzione che in quella di gestione, effettua numerose operazioni di finanziamento volte non solo al mantenimento della propria capacità competitiva, ma anche per crescere e svilupparsi. La possibilità di ottenere prestiti bancari è legata all’istruttoria di fido: attraverso le procedure di istruttoria le banche accertano la sussistenza dei requisiti formali e sostanziali ai quali è subordinato l’accoglimento delle domande di prestito della clientela, e per definire le modalità di utilizzo, rimborso e rinnovo.

Provvista a breve. Scoperto di conto corrente Con l’apertura di credito bancario la banca si obbliga a tenere a disposizione del cliente una determinata somma di denaro dalla quale il cliente potrà prelevare volta per volta o anche in un’unica soluzione, a seconda delle proprie esigenze. L’apertura di credito in conto corrente è la possibilità data al cliente affidato di prelevare dal suo conto più di quanto versato, entro un certo importo.

Provvista a breve: Anticipi su ri.ba. L’anticipo su RI.BA è un’operazione attraverso cui la banca, a fronte della presentazione da parte del cliente del proprio portafoglio ri.ba, concede un accredito in conto pari al valore del credito. Il relativo importo viene così reso disponibile prima che la banca ne abbia curato l’incasso.

Provvista a breve: Anticipi su fatture Attraverso questa modalità di finanziamento il cliente può ottenere fino all’80% delle fatture emesse. La banca diviene titolare del diritto di credito ed il debitore risulta obbligato non più verso il creditore originario ma verso la banca.

Provvista a breve: Sconto di effetti L’operazione di sconto è un contratto bancario tipico. L’art. 1858 lo definisce come “ il contratto con il quale la banca scontante (cessioniaria), previa deduzione degli interessi, anticipa al cliente scontatario (cedente) l’importo di un credito non ancora scaduto, vantato dal cliente verso un terzo scontato (o debitore ceduto)mediante la cessione, salvo buon fine, del credito stesso”.

Provvista a breve: Sconto di effetti La banca, a fronte del credito non ancora scaduto, mette a disposizione del cliente, accreditandolo in conto corrente, il valore attualizzato del credito per effetto della deduzione anticipata degli interessi (sconto), il cui importo è calcolato con la formula dello sconto, che tiene conto del valore del capitale, del tasso stabilito, e del tempo intercorrente tra la data dell’operazione e la scadenza del credito.

Provvista a breve: Sconto di effetti Il credito ceduto dal cliente affidato, quindi, è il valore nominale del finanziamento, mentre la somma erogata dalla banca è il netto ricavo, determinato sottraendo dal valore nominale il totale delle competenze. La banca diviene il nuovo beneficiario degli effetti. La cessione del credito avviene salvo buon fine (s.b.f.), ossia pro solvendo, quindi: il cliente cedente , in caso di insolvenza del debitore ceduto, garantisce la restituzione dell’importo ricevuto in prestito.

Pseudosistema dei rischi Molte operazioni gestionali possono generare per l’azienda oneri aleatori, in quanto a seguito di queste l’azienda assume dei rischi specifici. Questi rischi sono tenuti in evidenza dallo pseudisistema dei rischi. Il sistema rileva quei rischi che potrebbero in futuro comportare delle variazioni numerarie passive qualora si manifesti l’evento negativo

Pseudosistema dei rischi: contabilmente Alla data dell’assunzione del rischio, si procederà ad addebitare il conto acceso all’oggetto inerente al rischio e ad accreditare il conto al soggetto; Alla data, sia di estinzione che di manifestazione del rischio, si procederà ad una registrazione opposta alla precedente. Es.Rischio di insolvenza sugli effetti presentati allo sconto: Rischi su effetti scontati Banca c/rischi su effetti scontati.

Provvista a medio lungo/termine. Mutui passivi Il mutuo è una forma classica di finanziamento a medio e lungo termine. Si concretizza in un prestito accordato dalla banca erogato in una o più soluzioni. Il cliente si impegna a rimborsare il mutuo in conformità di un prefissato piano di ammortamento, con rate periodiche, comprensive di capitale e interessi.

Provvista a medio lungo/termine. Mutui passivi I mutui sono concessi dalle banche in seguito ad una fase di istruttoria volta a stabilire l’affidabilità del richiedente. La banca, una volta concesso il mutuo provvederà ad accreditare il conto corrente del cliente della somma convenuta al netto delle spese di istruttoria. Il cliente provvederà nei tempi fissati a versare alla banca la rata stabilita, riducendo l’esposizione debitoria fino ad estinzione del mutuo.

Strumenti di impiego finanziario

Titoli di debito I titoli di debito comprendono valori mobiliari emessi dallo Stato (BOT, BTP) o da privati (Obbligazioni) che rappresentano quote di prestiti effettuati agli emittenti stessi dagli acquirenti dei titoli.

Titoli di debito Le grandi aziende e lo Stato, per ottenere nuove risorse a titolo di prestito si rivolgono a i piccoli risparmiatori i quali, versando somme relativamente piccole, entrano in possesso di titoli rappresentativi della quota di prestito da loro effettuata.

Titoli di debito I titoli danno il diritto ad interessi periodici:cedola Alla scadenza del titolo, o anticipatamente ove previsto, il portatore lo presenta all’emittente, ottenendone il controvalore in denaro.

Titoli di debito I titoli di debito possono essere acquistati al momento dell’emissione o durante l’arco di tempo corrispondente alla vita del prestito. Nel primo caso si acquistano dall’emittente tramite un intermediario autorizzato. Nel secondo caso si acquistano da un altro possessore.

Valore nominale Per valore nominale di un titolo si intende l’importo riportato sul certificato del titolo stesso e sul quale viene effettuato il calcolo degli interessi. valore di emissione è il costo reale che viene sopportato all’acquisto di un titolo di nuova emissione Valore di rimborso è l’importo corrisposto al possessore del titolo alla sua scadenza. Solitamente corrisponde al valore nominale.

Emissione In genere l’emissione di un titolo di debito avviene ad un prezzo inferiore al suo valore nominale: sotto la pari; Più raro è il caso di titoli collocati ad un prezzo superiore al valore nominale: sopra la pari; Il prezzo del titolo viene indicato in termini percentuali: il corso.

Esempio: emissione La società Alfa acquista BTP quinquennali il cui valore nominale è 5.000, al corso di 99. i titoli hanno cedola è semestrale posticipata al tasso del 6% annuo. Svolgimento: Alfa pagherà alla banca il 99% di 5000 (4.950) + le commissioni bancarie previste, divenendo titolare di BTP per un controvalore di euro 5.000.

Scadenza della cedola Alla scadenza della cedola, il detentore dei titoli riceve dalla banca una comunicazione dell’avvenuto accredito degli interessi periodici. Esempio: la società Alfa riceve dalla banca comunicazione dell’avvenuto accredito degli interessi dovuti sul valore nominale(5.000), al tasso del 6%=300 ma poiché è semestrale sarà 150.

Scadenza del titolo Maturato il termine del prestito, il detentore dei titoli riceve dall’emittente il valore nominale del titolo. Esempio: la società Alfa alla scadenza riceve dalla banca comunicazione dell’avvenuto accredito del controvalore dei titoli (5.000)

Negoziazione prima della scadenza Il detentore del titolo può decidere di venderlo in una fase intermedia della durata del prestito. La vendita avviene ad un prezzo che remuneri sia la sorta capitale che gli interessi maturati fino alla data di scadenza della cedola in corso. Il valore viene determinato dall’incontro fra domanda e offerta del titolo sul mercato (valore di mercato). Per i titoli quotati, corrisponde alla quotazione. Il nuovo proprietario, infatti, alla maturazione della cedola avrà diritto a riscuotere gli interessi per l’intero periodo, compreso quello in cui i titoli appartenevano al venditore.

Negoziazione prima della scadenza Il prezzo del titolo comprensivo degli interessi maturati si chiama “corso telquel” Corso telquel: controvalore della sorta capitale (corso secco) + quota di interessi maturati. Corso secco, corso telquel e interessi sono espressi in termini percentuali.

Negoziazione prima della scadenza In seguito alla negoziazione, il venditore del titolo riceve del denaro per gli interessi e del denaro per il capitale. La quota capitale che ottiene può essere maggiore o minore dell’esborso a suo tempo effettuato per acquistare il titolo. Se la quota capitale è maggiore dell’esborso a suo tempo effettuato per acquistare il titolo = componente positivo di reddito (plusvalenza da alienazione) Se la quota capitale è minore dell’esborso a suo tempo effettuato per acquistare il titolo = componente negativo di reddito (minusvalenza da alienazione)

Esempio: vendita In data 2/07/06 la società Alfa vende BTP quinquennali (valore nominale: 5.000, tasso 6% annuo, cedole 2/11-2/5), acquistati al corso secco di 99, al corso telquel 97+i. Alfa riceve in linea capitale l’ammontare di 97 x 5.000 = 4.850

Esempio: vendita Avendo acquistato il titolo a 99 e avendolo rivenduto a 97, Alfa ha una minusvalenza da alienazione di 2 x 5.000 = 100 Il 2/7 gli interessi al tasso del 6% annuo sono maturati per 2 mesi,pari a 300 (5000*6/100) * 2 (i mesi)/12 (tutto l’anno)=50 In conclusione Alfa riceverà 4.900 euro (4.850 capitale + 50 interessi)

Esempio: acquisto Anche l’acquisto può avvenire in un momento successivo all’emissione. Quando l’azienda acquista titoli, li acquista al corso telquel, anticipando al venditore gli interessi maturati fino al momento dell’acquisto, che poi incasserà a sua volta al momento della scadenza della cedola.

Esempio: acquisto In data 2/05/06 la società Alfa acquista titoli BTP quinquennali (valore nominale 5.000, cedola semestrale godimento 2/3-2/9, tasso 6% annuo) al corso telquel di 98+i. Alfa paga 4.900 per la sorta capitale e 50 per interessi, per un esborso complessivo di 4.950.

Titoli zero-coupon I più diffusi titoli di debito pubblico sono titoli “zero coupon”, ossia privi di cedola. L’acquirente ottiene anticipatamente la somma degli interessi prevista, pagando un prezzo di acquisto pari al corso del titolo, decurtato degli interessi che matureranno a scadenza. Gli interessi sono quindi pari alla differenza fra prezzo di acquisto e valore di rimborso o nominale. Alla scadenza, l’acquirente riceverà il valore nominale del titolo, senza alcuna somma aggiuntiva a titolo di interesse.

Titoli zero-coupon Il 7/04/06 Alfa acquista BOT trimestrali il cui valore nominale è 5.000, al prezzo di 98.50, con commissioni pari a 10. Alfa ha un’uscita di 4.935, pari al costo dei titoli di 4.925 (98.50 x 5.000) e a commissioni per 10. gli interessi sono pari a 75 (100 - 98.50)=1.5 x 5.000). Il 7/7 Alfa incassa 5.000 euro, di cui 4.925 sono a rimborso del capitale dei titoli e 75 sono per interessi.