Metodi e sistemi in Genetica – modulo II (variabilità genetica nell’uomo) –Fulvio Cruciani fulvio.cruciani@uniroma1.it Tel. 06 49912857/924 stanza.

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Transcript della presentazione:

Metodi e sistemi in Genetica – modulo II (variabilità genetica nell’uomo) –Fulvio Cruciani fulvio.cruciani@uniroma1.it Tel. 06 49912857/924 stanza 1-06 (piano terra) ricev. Mercoledì 14-16, altri giorni su appuntamento. Materiale per la preparazione dell’esame – modulo II - A.A. 2007/2008: Questa presentazione power point + Libro: Human evolutionary genetics (Jobling et al. ) Garland Science 2004 Capitolo 3 tutto (esclusi box e paragrafi 3.6 e 3.8) Capitolo 4 tutto (esclusi box e paragrafi 4.10.2 e 4.11) Capitolo 15 tutto (esclusi box) Il testo è disponibile in biblioteca Per gli argomenti relativi a equilibrio di Hardy-Weinberg, deriva, selezione, mutazione e migrazione è sufficiente la trattazione fatta a lezione. Volendo approfondire si può fare riferimento al capitolo 5 del libro citato

Consiglio per gli studenti Questo modulo si compone essenzialmente di una parte descrittiva e di una parte applicativa. Lo studente deve essere in grado di collegare le due parti affinché sia in grado di dare delle risposte alle diverse problematiche. Ad esempio, è importante sapere che il tasso di mutazione dei microsatelliti è pari 10-3 generazione (parte descrittiva) per capire il motivo per il quale i microsatelliti non possono essere utilizzati in studi interspecie (parte applicativa) e così via.

La variabilità genetica (V.G.) V.G. somatica V.G. gametica intraindividuo V.G. gametica intrapopolazione (polimorfismo) V.G. gametica interpopolazione V.G. interspecie (filogenetica)

V.G. INTRASPECIE

V.G. INTERSPECIE

La variabilità genetica a livello molecolare Singole sost. nucleotidiche Piccole inserzioni/delezioni Microsatelliti Minisatelliti Altri VNTR Inserzioni di elementi retrotrasponibili Varianti strutturali microscopiche e submicroscopiche Variabilità nel numero di cromosomi Variabilità nel numero di ploidia Generalmente non polimorfici (frequenza < 0.01%)

La variabilità genetica a livello molecolare Dove si trovano le mutazioni? Alcune mutazioni sono distribuite in modo casuale nei cromosomi, altre presentano una distribuzione non omogenea

La variabilità genetica a livello molecolare Tasso di mutazione I differenti tipi di mutazione differiscono circa il loro tasso di mutazione per diversi ordini di grandezza

La variabilità genetica a livello molecolare 1 La variabilità genetica a livello molecolare 1. singole sostituzioni nucleotidiche (SNS) E’ la forma di variazione del DNA più comune. Confrontando due cromosomi umani omologhi, si osserverà una SNS ogni mille basi Confrontando una popolazione di cromosomi omologhi, si osserverà uno SNP ogni 200 basi. Le SNS sono 10 volte più frequenti delle ins/del Le transizioni sono 2 volte più frequenti delle transversioni Il tasso di mutaz. più elevato si osserva per i dinucleotidi CpG Il DNA mitocondriale è caratterizzato da un elevato tasso di mutazione (10 volte più elevato del DNA nucleare) I polimorfismi per SNS sono di norma biallelici e sono stabili da un punto di vista evolutivo (UEPs, unique events polymorphisms)

La variabilità genetica a livello molecolare 1 La variabilità genetica a livello molecolare 1. singole sostituzioni nucleotidiche (SNS) Il dinucleotide CpG è un hotspot di mutazione

La variabilità genetica a livello molecolare La variabilità genetica a livello molecolare Le conseguenze delle mutazioni puntiformi sono molteplici La maggior parte delle SNS è neutra, ma in alcuni casi si producono effetti sull’espressione dei geni

La variabilità genetica a livello molecolare 2 La variabilità genetica a livello molecolare 2. microsatelliti o short tandem repeats (STRs) I microsatelliti sono una classe di DNA ripetuto in tandem (VNTR, variable number of tandem repeats) caratterizzato da un piccolo numero di ripetizioni corte in tandem. Sono comuni nel DNA nucleare di tutti gli eucarioti fino ad ora esaminati Nei primati rappresentano circa 1% del genoma

La variabilità genetica a livello molecolare 2 La variabilità genetica a livello molecolare 2. microsatelliti o short tandem repeats (STRs) perfetti interrotti composti I microsatelliti possono essere perfetti, interrotti o composti e vengono ulteriormente classificati in base alla lunghezza del motivo ripetuto (dinucleotide repeats, trinucleotide repeats ecc..)

La variabilità genetica a livello molecolare 2 La variabilità genetica a livello molecolare 2. microsatelliti o short tandem repeats (STRs) Il polimorfismo nei microsatelliti consiste nel diverso numero di copie del motivo semplice il numero degli alleli è generalmente compreso tra 2 e 20 il grado di variabilità dei microsatelliti è correlato positivamente con il numero di ripetizioni; microsatelliti corti sono in genere monomorfici A causa dell’elevato tasso di mutazione, gli alleli dei microsatelliti uguali in stato spesso non lo sono per discendenza (non UEPs) microsatelliti interrotti in genere mostrano un grado minore di variabilità di microsatelliti perfetti di pari lunghezza La mutazione nei microsatelliti generalmente non ha effetti fenotipici, ma in alcuni casi è causa di importanti malattie, in gran parte neuro-degenerative

La variabilità genetica a livello molecolare 2 La variabilità genetica a livello molecolare 2. microsatelliti o short tandem repeats (STRs) I microsatelliti sono distribuiti in modo omogeneo nel genoma umano

La variabilità genetica a livello molecolare 2 La variabilità genetica a livello molecolare 2. microsatelliti o short tandem repeats (STRs) L’elevato tasso di mutazione nei microsatelliti è dovuto a scivolamento della polimerasi in replicazione Tasso di mutazione molto elevato La mutazione avviene generalmente per aumento o diminuzione di una singola unità ripetitiva Mutazioni per aumento più frequenti di mutazioni per diminuzione Il tasso di mutazione per ciascun microsatellite è correlato con la lunghezza dell’allele

La variabilità genetica a livello molecolare 3. minisatelliti I minisatelliti hanno un motivo ripetuto di 8-100 basi ed un numero di ripetizioni spesso elevato (fino a 1000) Si trovano in diversi organismi, uomo incluso Sono localizzati spesso nelle regioni sub-telomeriche

La variabilità genetica a livello molecolare 3. minisatelliti I differenti alleli differiscono per lunghezza ma anche per sequenza (diverso dai microsatelliti) Il processo di mutazione è complesso e coinvolge la ricombinazione ineguale e la conversione genica Il tasso di mutazione è molto elevato (10-2/generazione)

La variabilità genetica a livello molecolare 4 La variabilità genetica a livello molecolare 4. DNA satellite (macrosatelliti) e ripetizioni telomeriche IL DNA satellite (macrosatellite) è caratterizzato da ripetizioni lunghe (spesso) >1000 basi, ed una lunghezza totale di diverse decine di migliaia di basi Il suo polimorfismo è dovuto in gran parte a ricombinazione omologa ineguale tra omologhi o cromatidi fratelli Sebbene altamente polimorfico, non è facilmente utilizzabile come marcatore a causa delle sue dimensioni Ripetizioni telomeriche: Nell’uomo (ttaggg) X 2000-3000

La variabilità genetica a livello molecolare 5 La variabilità genetica a livello molecolare 5. Inserzione di elementi trasponibili Polimorfismo per presenza/assenza di un elemento trasponibile Sempre biallelici e UEPS Nell’uomo tre classi principali attive: L1 (LINE), Alu (SINE) ed SVA La tipizzazione degli elementi trasponibili polimorfici è estremamente semplice: PCR + elettroforesi

La variabilità genetica a livello molecolare 5 La variabilità genetica a livello molecolare 5. Inserzione di elementi trasponibili - Alu Struttura e trasposizione di Alu Gli elementi Alu sono retrotrasposoni non autonomi, lunghi circa 290 bp, omologhi all’RNA 7SL. Contengono un promotore interno per la RNA pol III, presentano un poly-A terminale e sono fiancheggiati da ripetizioni terminali dirette. Non codificano per proteine. Per la retrotrasposizione sfruttano proteine codificate da L1.

La variabilità genetica a livello molecolare 5 La variabilità genetica a livello molecolare 5. Inserzione di elementi trasponibili - Alu La maggior parte degli elementi Alu polimorfici nell’uomo appartengono alla famiglia Alu Y (e sottofamiglie). Esistono diverse famiglie di elementi Alu, contraddistinte da specifiche mutazioni

La variabilità genetica a livello molecolare 5 La variabilità genetica a livello molecolare 5. Inserzione di elementi trasponibili – L1 Gli elementi retrotrasponibili umani L1 sono una classe di LINEs lunghe circa 6 kb. Si traspongono in modo autonomo, sfruttando una reverse trascrittasi da esse codificata ed una endonucleasi che taglia il DNA nel sito di inserzione. Producono delle ripetizioni dirette (TSD) in corrispondenza del sito di inserzione La famiglia L1 è l’unica LINE attiva nel genoma umano, principalmente con la sottofamiglia LINE1 Ta

La variabilità genetica a livello molecolare 5 La variabilità genetica a livello molecolare 5. Inserzione di elementi trasponibili - SVA Elemento SVA SVA = SINE-R; VNTR; Alu Elemento non autonomo (sfrutta trascrittasi inversa di LINE?) Presenza di poly A al 3’ Target site duplications (TSD) fiancheggianti Esistono diverse famigli SVA, di cui solo E e T sono attive nell’uomo

La variabilità genetica a livello molecolare 5 La variabilità genetica a livello molecolare 5. Inserzione di elementi trasponibili – incidenza

La variabilità genetica a livello molecolare 6. Varianti strutturali Le varianti strutturali coinvolgono variazioni di grandi porzioni (> 1kb) del genoma. Si possono distinguere due classi: Grandi varianti strutturali (>3 Mb), visibili al microscopio, includono aneuploidie, riarrangiamenti e siti fragili. Le grandi varianti strutturali generalmente non mostrano polimorfismo nelle popolazioni (frequenza dell’allele più comune > 95%) poiché controselezionate. Esempi di polimorfismo sono una inversione pericentromerica del cromosoma 9 e la variazione di lunghezza della regione eterocromatica del braccio lungo del cromosoma Y. Varianti strutturali submicroscopiche (1kb-3Mb) Includono principalmente inversioni e “copy-number variants” e sono spesso osservate a frequenze polimorfiche nelle popolazioni segue….

La variabilità genetica a livello molecolare 6a. Varianti strutturali sub-microscopiche (VSSM) Fino al 2004 erano note solo una decina di VSSM. Oggi se ne conoscono oltre 600, per oltre 100 Mb di DNA Principalmente varianti per numero di copie (CNV) oppure inversioni Si stimano in media 100 CNVs >50 kb per individuo. Le CNV e le inversioni sono trovate frequentemente in corrispondenza di duplicazioni segmentali

6b. Varianti strutturali sub-microscopiche (VSSM) nel cromosoma Y Il cromosoma Y presenta un elevato numero di varianti strutturali: - delezioni - inversioni - duplicazioni - variazioni di lunghezza