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1 Małgorzata Puto STORIA DELLA CULTURA E DELLA CIVILTÀ Università di Slesia Istituto della Filologia Romanza Italianistica Sosnowiec 2005.

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1 1 Małgorzata Puto STORIA DELLA CULTURA E DELLA CIVILTÀ Università di Slesia Istituto della Filologia Romanza Italianistica Sosnowiec 2005

2 2 Toscana il cuore dell’italianità

3 3 Contenuti IIII nnnn ffff oooo rrrr mmmm aaaa zzzz iiii oooo nnnn iiii g g g g eeee nnnn eeee rrrr aaaa llll iiii ………… ………….... ………… pppp.... 4444 OOOO rrrr iiii gggg iiii nnnn iiii d d d d eeee llll n n n n oooo mmmm eeee …………................................................................ pppp.... 5555 CCCC iiii vvvv iiii llll tttt àààà e e e e tttt rrrr uuuu ssss cccc aaaa ………… ………… ………… ………… ………….... ………… …………........ …………........ pppp.... 6666 PPPP aaaa eeee ssss aaaa gggg gggg iiii oooo ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… …………........ ………….... pppp.... 7777 PPPP oooo ssss iiii zzzz iiii oooo nnnn eeee,,,, c c c c oooo nnnn ffff iiii nnnn iiii,,,, m m m m oooo rrrr ffff oooo llll oooo gggg iiii aaaa ………….... …………................ pppp.... 9999 AAAA rrrr cccc iiii pppp eeee llll aaaa gggg oooo T T T T oooo ssss cccc aaaa nnnn oooo ………… ………….... ………… ………… ………… ………… ………… …………........ ………… pppp.... 1111 1111 CCCC llll iiii mmmm aaaa ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………….... ………… pppp.... 1111 2222 FFFF iiii uuuu mmmm iiii ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… …………........ ………… ………… pppp.... 1111 3333 PPPP oooo pppp oooo llll aaaa zzzz iiii oooo nnnn eeee ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… …………........ ………… ………… …………........ pppp.... 1111 4444 CCCC iiii tttt tttt àààà s s s s tttt oooo rrrr iiii cccc hhhh eeee ---- ffff oooo tttt ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… …………........ pppp.... 1111 5555 IIII nnnn dddd uuuu ssss tttt rrrr iiii aaaa,,,, t t t t uuuu rrrr iiii ssss mmmm oooo ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………….... pppp.... 2222 2222 AAAA gggg rrrr iiii cccc oooo llll tttt uuuu rrrr aaaa ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… …………............ pppp.... 2222 3333 RRRR iiii ffff eeee rrrr iiii mmmm eeee nnnn tttt iiii b b b b iiii bbbb llll iiii oooo gggg rrrr aaaa ffff iiii cccc iiii ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………… ………….... pppp.... 2222 4444

4 4 Informazioni generali Province - regione formata da 10 province: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena Capoluogo - Firenze Superficie - kmq 22993 Parchi Nazionali – Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (1989) Parco Nazionale del Monte Falterona, Campigna e delle Foreste Casentinesi (1990)

5 5 Origini del nome  La zona compresa tra l’Arno e il Tevere era il territorio degli Etruschi o Tuschi nell’epoca preromana. Il nome della regione in quei tempi era Etruria o Tuscia. Successivamente da Tuscia si formò il nome di Toscana

6 6 Civiltà etrusca  La storia della regione parte dall’antica Etruria, la terra degli Etruschi, il primo grande popolo in grado di controllare la penisola italica. La civiltà etrusca propsperò soprattutto nella parte meridionale, estendendosi comunque anche a nord. Gli Etruschi erano un popolo rimasto per molti aspetti ancora misterioso, non c’è infatti certezza nella questione dell loro origine.  La civiltà etrusca fiorì per circa un millennio tra il IX secolo a.C. e il I secolo d.C., la loro arte invece rappresenta le fondamenta della civiltà italiana. Gli Etruschi furono conosciuti per il teatro, la musica, la danza, la letteratura. Sviluppavano le tecniche dell’estrazione e della lavorazione dei metalli, erano esperti nella produzione degli oggetti in ceramica, conoscevano le tecniche per la costruzine delle strade, archi, fognature, progettazione di edifici pubblici, templi e città.

7 7 Paesaggio

8 8  Il paesaggio della Toscana è in gran parte collinoso e montuoso; le poche aree pianeggianti sono limitate alle zone costiere e al fondo delle valli. Molteplici sono gli aspetti che offrono un armonioso paesaggio composto da montagne, colline e pianure. Le montagne fitte di vegetazione sono coperte di querce, castagni, faggi e abeti. Nelle cime collinose troviamo gli ulivi, i cipressi, oppure grandi distese coltivate a vigneti, dove sono costruite in modo isolato case coloniche o piccoli borghi. Le città ricche di storia sono situate nelle aree pianeggianti del fondo valle e mantengono ancora conservati numerosi monumenti e tesori artistici. Zone di spiaggia ancora selvaggia si alternano con zone balneari moderne.

9 9 Posizione, confini, morfologia  La forma triangolare della Toscana è facilmente riconoscibile.Il lato più lungo è completamente bagnato dal mare Tirreno, da Marina di Carrara ad Ansedonia. Confina con Liguria, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e tra Romagna e Umbria, per un breve tratto, anche con le Marche.  L’orografia della Toscana risulta complessa. Poche le pianure, solo il 10 % del territorio, una discreta zona montuosa(circa 1/5 del totale) e tanta collina. L’Appennino è il baluardo orientale toscano, con catene parallele, la più alta delle quali va dal Passo della Cisa (1039 m) alla Bocca Trabaria (1049 m) superando raramente i 2000 m. Tipiche perché accidentate e mosse sono poi le Alpi Apuane, appendice settentrionale dell’Appennino, dallla morfologia aspra, paragonabile a quella prealpina, se non addirittura a quella dolomitica, con tracce di fenomeni glaciali e inestimabili ricchezze marmifere. La provincia apuana vede Carrara infatti denominata quale « capitale mondiale del marmo «.

10 10 Arcipelago Toscano  Di fronte alle coste meridionali sono situate delle isolette, note sotto il nome di arcipelago Toscano o ancora le »sette sorelle » : la Gorgona, Capraia, l’Isola d’Elba, Pianosa, Montecristo, l’Isola del Giglio e l’Isola di Giannuti.  Talune sono poco più che scogli, mentre l’unica relativamete vasta e meta di grande turismo è l’Elba, la terza delle isole italiane per estensione. Ma altrettanto attraente per i vacanzieri sono il Giglio e la Capraia. Sono quasi tutte contraddistinte dalla presenza di rilievi, con coste pittoresche, alte e dirupate, ma assai diverse per costituzione.

11 11 Clima  Il clima della Toscana è determinato da una accentuata aridità estiva a da un inverno mite. Le stagioni intermedie invece sono umide e variabili. Il regime climatico è propriamente submediterraneo, diverso cioè da quello padano e da quello tipicamente penisulare. Si avverte ovviamente l’influsso mitigatore del mare.

12 12 Fiumi  I rilievi irregolari rendono il corso dei fiumi, che scendono, lungo e tortuoso. L’Arno che nasce dal Monte Falterona è il più importante. Per lunghezza è l’ottavo fiume italiano e il suo bacino occupa un terzo della Regione. L’Arno riceve numerosi affluenti: il Sieve e il Bisenzio da destra, la Chiana, la Pesa, l’Elsa e l’Era da sinistra. Le caratteristiche torrentizie di questi fiumi, a volte fanno straripare l’Arno provocando inondazioni. Ricordiamo quella disastrosa del 1966 che allagò Firenze. Altri fiumi importanti sono il Serchia, il Cecina, l’Ombrione e la Magra che sfociano nel Tirreno. Il Tevere e il Fiora attraversano per un breve tratto il territorio toscano entrando poi nel Lazio.

13 13 Popolazione  La popolazione è concentrata maggiormente nella zona compresa tra Firenze, Livorno, Pisa, Lucca e Pistoia, dove troviamo un terzo della popolazione complessiva regionale. Altre zone densamente abitate sono quelle di Arezzo, Massa e Siena. Il resto del territorio toscano è scarsamente popolato. In Toscana più che in altre regioni, notiamo l’abbandono delle montagne e delle colline, perché molti contadini preferiscono il lavoro in cittŕ piuttosto che lavorare la terra. In Toscana troviamo numerosi immigrati tra i quali anche molti agricoltori del Mezzogiorno, che prendono possesso di poteri abbandonati

14 14 Città storiche Firenze Siena Lucca Pisa

15 15 Firenze. Ponte alle grazie

16 16 Palio di Siena

17 17 Siena. Il verde

18 18 Siena. La campagna

19 19 Siena. Panorama della città

20 20 Pisa. La torre pendente

21 21 Industria, turismo  Le grandi industrie non sono molto sviluppate. Quelle presenti sono tutte formate dalle piccole e medie aziende. La più sviluppata è quella mineraria e siderurgica nelle zone di Piombino e Livorno. Un’altra produzione caratteristica è quella dell’energia elettrica ricavata dai soffioni boraciferi della zona di Larderello. Altri settori di spicco sono, quello meccanico (tubi d’acciaio, cuscinetti a sfere, vetture ferroviarie, macchine tessili e motociclette), quello chimico (acido solforico e borico, coloranti, fertilizzanti e farmaceutici), quello del vetro, quello calzaturiero e dell’ abbigliamento, quello tessile e quello della concia della pelle anche se inquina molto i corsi d’acqua. Di rilievo sono le cave di marmo e di alabastro.  Il turismo è l’industria principale della Toscana, grazie alle zone di interesse non solo italiano, ma soprattutto internazionale.Le mete più ambite sono raggruppabili in tre categorie: la prima per le famose città di interesse storico-culturale come Firenze, Siena, Pisa, Arezzo; la seconda quella delle zone balneari con Viareggio, Marina di Massa, Lidi di Camaiore, Forte dei Marmi e l’Isola d’Elba; la terza è quella delle con Montecatini, Chianciano e Bagni di Lucca.  Il turismo è l’industria principale della Toscana, grazie alle zone di interesse non solo italiano, ma soprattutto internazionale.Le mete più ambite sono raggruppabili in tre categorie: la prima per le famose città di interesse storico-culturale come Firenze, Siena, Pisa, Arezzo; la seconda quella delle zone balneari con Viareggio, Marina di Massa, Lidi di Camaiore, Forte dei Marmi e l’Isola d’Elba; la terza è quella delle zone termali con Montecatini, Chianciano e Bagni di Lucca.

22 22 Agricoltura, allevamento  L’agricoltura mezzo secolo fa era la fonte di ricchezza primaria. Oggi ci accorgiamo che le attività industriali hanno sopraffatto il lavoro agricolo; non è difficile trovare campagne incolte e case abbandonate. La vite e l’ulivo sono le principali colture. Dalla prima si ricavano i famosi vini della zona del Chianti. Altre colture di minore importanza sono cereali, frutta e ortaggi. In costante sviluppo troviamo le colture di barbabietole da zucchero e di tabacco.  L’allevamento riguarda i bovini e i suini, dove la produzione di carne è considerevole. La pesca non è molto sviluppata. Viareggio e Cecina sono i maggiori porti pescherecci, anche se negli ultimi anni Livorno ha assunto una certa importanza con lo scalo dei pescherecci di pesca d’alto mare.

23 23 Riferimenti bibliografici  Almanacco Italia. Istituto Geografico De Agostini, Novara 2001.  Gierowski J.A.: Historia Włoch. Zakład Narodowy im. Osslińskich, Wrocław 1985.  Poli C.: Toskania. Podróże marzeń. Ars Polona, Warszawa 1996.  Tullio-Altan C.: Antropologia. Storia e problemi. Milano Feltrinelli 1996  Ugo G.: Piccola storia d’Italia. Guerra Edizioni, Perugia 1994.  Periodici: L’Espresso. Corriere della sera.  Materiali originali registrati su videocassette.


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