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PubblicatoMichelangelo Bosco Modificato 8 anni fa
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IL SUD AMERICA
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La storia La prima civiltà sudamericana risale circa al 6500 a.C.; si tratta però non di una sola civiltà ma di centinaia di civiltà distinte che convivevano in diversi luoghi del sud America tra le più famose quelle Azteca, Inca e Maya. Queste civiltà vissero isolate dal resto del mondo per millenni fino a quando nel 1497 Amerigo Vespucci giunse in Venezuela. Ma il paese venne trascurato dopo che si scoprì che non c'erano possibilità di arrivare più facilmente all'Asia passando per l'America. La vera colonizzazione ebbe realmente inizio quando si scoprì che nel Sud America viveva un impero ricco d'oro. Questo impero era quello degli Inca e venne raggiunto nel 1527 da Francisco Pizzaro, che lo conquistò negli anni successivi. Altri esplorarono l'America in cerca di altre ricche civiltà, ma invano.
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La storia Dal secolo XVI fino agli inizi del secolo XIX dunque la maggior parte dell'America Meridionale fu divisa in colonie governate maggiormente da Spagna e Portogallo. Ma nel 1809 con la rivoluzione de la paz in Sudamerica ebbero inizio le guerre di indipendenza. In seguito a queste guerre le colonie si tramutarono in repubbliche, con l'eccezione della Guyana Francese e delle Isole Falkland attualmente ancora non indipendenti. Nel corso del 20 secolo però in sud America si insediarono diverse dittature che verso la fine del secolo vennero ribaltate e sostituite da governi eletti. Durante la prima e la seconda guerra mondiale (1914 - 1939), il continente rimase al sicuro dall'ondata distruttiva che aveva colpito Europa, Asia e Africa, e questo comportò un'ondata migratoria di migliaia di profughi.
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La geografia L'America del Sud o Sud America o America Meridionale è la parte del continente americano posta a sud dell'America Centrale L'America Meridionale è politicamente divisa in 12 stati sovrani (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perù, Suriname, Uruguay e Venezuela) e in 3 territori non sovrani (Guyana Francese, Isole Falkland e Georgia del Sud e Isole Sandwich), dipendenti da paesi europei. America Meridionale Stati12 Superficie18 841 000 km² km² Abitanti385 742 554 [1] (2011) [1] Densità20,47 ab./k m² Linguespagnolospagnolo, portoghese, lingue native americane, inglese, italiana, olandese, francese portoghese lingue native americane inglese italiana olandese francese
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La geografia L’America Latina è costituita dai paesi del continente americano che furono colonizzati da nazioni latine, quali Spagna, Portogallo, Francia, e in cui si parlano lingue neolatine, quali lo spagnolo, il portoghese e il francese. Nella definizione dell'America Latina non ci si limita alla sola connotazione linguistica. Si tiene conto anche delle caratteristiche culturali, etniche, storiche, geografiche, religiose, politiche, sociali ed economiche. Tali considerazioni sono valide generalmente per paesi indipendenti e autonomi. Per tale ragione è oggetto di discussioni l'appartenenza del territorio francofono del Canada all'America Latina, mentre erroneamente vengono considerati latinoamericani paesi come Belize, Suriname, Grenada e altri.
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Tradizioni: il carnevale di Rio de Janeiro Conosciuto per essere il più grande spettacolo del mondo, il Carnevale di Rio è l'evento più celebrato del carnevale in Brasile. Al centro del Carnevale di Rio è la grandiosa Parata di Samba, nella quale dodici delle migliori scuole di samba entrano in lizza per il titolo di campione. Ogni scuola sceglie un tema e sulla sua base crea uno spettacolo di ottanta minuti. Tutto viene prodotto partendo da zero: la musica, le coreografie samba e gli sfolgoranti costumi (che spesso hanno dell’incredibile). Le parate si svolgono nel grande sambodromo, una struttura in cemento armato costruita appositamente per il carnevale e costituita da un viale con gradinate su entrambi i lati.
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Attualità Alluvioni in Sudamerica, El Niño costringe all'evacuazione 150mila persone in Paraguay, Argentina, Uruguay e Brasile Il Sudamerica è stato colpito da devastanti alluvioni, le peggiori in circa 50 anni, costringendo all'evacuazione oltre 150mila persone in Paraguay, Argentina, Uruguay e Brasile. Giorni di forte pioggia, dovuta al potente effetto El Niño, sono la causa degli allagamenti. Il Paraguay è il paese più colpito, stando alla BBC, dove circa 130mila persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni e il presidente Horazio Cartes ha dichiarato lo stato di emergenza nel paese. La radio pubblica nazionale ha riportato che le forniture di energia sono state severamente colpite, con 125mila abitazioni nella capitale, Asuncion, che si ritrovano senza elettricità, dato che i centri di distribuzione in tutto il paese sono fuori uso.
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Il fiume Paraguay, che attraversa la capitale, è a circa 30 cm dal superamento degli argini, secondo la BBC, che aggiunge che quattro persone sono state uccise a causa della caduta degli alberi. In Argentina sono morte due persone e circa 20mila sono state evacuate dalle proprie abitazioni a Concordia, una città di confine nei pressi del fiume Uruguay, che sta scorrendo quasi 14 metri sopra il suo solito livello. Le alluvioni hanno colpito soprattutto le regioni nord-orientali di Entre Rios, Corrientes e Chaco. Nel Brasile meridionale le autorità della Protezione Civile hanno detto ad Associated Press che almeno 7mila persone sono state evacuate nello stato del Rio Grande do Sul, che confina con Paraguay, Argentina e Uruguay. Circa 1800 persone sono rimaste senza casa in 38 città dello Stato, hanno aggiunto i funzionari. Funzionari uruguaiani hanno riferito a Voice of America che circa 9mila persone nei pressi dei fiumi esondati sono state evacuate negli ultimi giorni, ma, secondo la BBC, la maggior parte di esse sono tornate a casa.Voice of America Il fenomeno El Niño di quest'anno è il più forte degli ultimi quindici anni, ed uno dei più forti dal 1950, secondo l'Organizzazione Meteorologica mondiale delle Nazioni Unite.Organizzazione Meteorologica mondiale Secondo le previsioni, la regione fra Uruguay e Brasile dovrebbe aspettarsi un clima secco nei prossimi giorni, ma in Paraguay e Argentina le nuove piogge potrebbero causare un nuovo innalzamento dei livelli delle acque.
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Attualità Terremoto in Cile Il 17/09/2015 una devastante scossa di terremoto ha colpito nel corso della nostra notte (ore 00.54) il Sud America e in particolare il Cile. Stando ai dati giunti dai sismografi del’USGS (centro sismico statiunitense) il terremoto ha raggiunto l’eccezionale magnitudo 8.3 sulla scala Richter con ipocentro fissato a circa 25 km di profondità. Epicentro localizzato esattamente in mare a circa 46 km da Illapel e 200 km da Santiago, la capitale cilena dove gli edifici hanno tremato con violenza senza fortunatamente subire gravissimi danni. Si temono danni gravissimi e circa 15 vittime nell’area vicine all’epicentro, soprattutto sui settori costieri. Sono decine i feriti e oltre un milione gli evacuati. Tremano anche Argentina, Uruguay, Ecuador e Brasile.È stato lanciato l’allarme tsunami al momento del sisma, prontamente segnalato dalle sirene lungo tutta la costa. Stando alle ultimissime notizie si sono sollevate onde alte oltre quattro metri.
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Attualità In Bolivia la catastrofe che sconvolge il Sud America: il lago Poopó è sparito, la gente deve emigrare Una catastrofe senza precedenti sta sconvolgendo il Sud America: nei giorni scorsi si è completamente prosciugato il lago Poopò, un bacino molto grande situato in Bolivia a 3.700 metri di altitudine. Misurava 90km di lunghezza per 32km di larghezza e copriva una superficie di circa 1000 km². A causa della siccità che da anni sta interessando la zona in modo drammatico, il lago è sparito: milioni di animali sono morti, mentre gli abitanti delle zone circostanti che sopravvivevano esclusivamente grazie alle ricchezze del lago, sono stati costretti ad emigrare. Il lago si è trasformato in un vero e proprio deserto: era un ecosistema perfetto, che è stato completamente distrutto non solo dal clima ma anche dalle attività minerarie della zona e dal proliferare di allacci di agricoltori per coltivare i terreni circostanti. Adesso, però, l’acqua è finita.
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