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PubblicatoMaurizio Volpe Modificato 8 anni fa
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Il Centro di ascolto della Caritas diocesana Caritas Diocesana 1
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È il luogo privilegiato (perché consegnato dalla tradizione e confermato dall’esperienza) in cui si intessono relazioni con i poveri, maestri e pulpito del parlare e dell'agire di ogni Caritas. Una definizione 2 Caritas Diocesana
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L’ascolto … prima di tutto Il Centro di ascolto fa dell'ASCOLTO il suo MODO PROPRIO di SERVIZIO. Il suo "fare" prevalente è l'ascolto, cuore della relazione di aiuto, dove chi ascolta e chi è ascoltato vengono coinvolti, con ruoli diversi, in un progetto che, ricercando le soluzioni più adeguate, punta a un processo di liberazione della persona dal bisogno. 3 Caritas Diocesana
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Il Centro di Ascolto è anche: 1. Presa in carico delle storie di sofferenza e definizione di un progetto di "liberazione“. 2. Orientamento delle persone verso una rilettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate e dei servizi più adeguati presenti sul territorio. 3. Accompagnamento di chi sperimenta la mancanza di punti di riferimento e di interlocutori che restituiscano la speranza di un cambiamento, mettendo in contatto la persona con i servizi presenti sul territorio ed attivando tutte le risorse possibili. 4. Prima risposta per i bisogni più urgenti, sempre attraverso il coinvolgimento delle comunità parrocchiali e del territorio. 4 Caritas Diocesana
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Quindi ascoltare è: sapersi relazionare con l’altro; uscire dai nostri schemi, dai nostri bisogni quotidiani e dalle nostre sicurezze; accogliere, fare spazio all’altro nella realtà che ci circonda; prendere parte, condividere, vivere attivamente e pienamente i drammi della società in un perfetto stile di vita; per … Accompagnare la persona in difficoltà a recuperare la fiducia in se e negli altri, compiendo un cammino di riabilitazione; Animare ed educare il singolo cittadino a non sottovalutare i problemi dell’altro, creare buone relazioni per costruire una rete di mobilitazione del singolo e della comunità in risposta ai bisogni ascoltatati. 5 Caritas Diocesana
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Organizzazione e attività del centro di ascolto Il servizio del Centro di ascolto diocesano è coordinato da una persona con incarico specifico da parte del Direttore della Caritas diocesana che opera in sinergia con gli altri operatori e volontari; Gli operatori possono essere coadiuvati, eventualmente, da una figura professionale (ad esempio un'assistente sociale). 6 Caritas Diocesana
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Un lavoro di squadra… Il Centro di Ascolto deve avvalersi di un’equipe, con competenze differenziate, che offrono un contributo stabile e garantiscono, nel loro insieme, le funzioni di accoglienza, ascolto, orientamento e accompagnamento. Non si dovrebbe mai partire dal presupposto che in un Centro di Ascolto, l'unico operatore è quello che fa l'ascolto: costui è solo uno degli operatori dell’equipe, con un suo particolare ruolo. L'ottica deve rimanere quella del servizio, i ruoli non devono essere gerarchizzati: nessuno deve prevalere sull’altro. 7 Caritas Diocesana
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… e di reti Il Centro di Ascolto raggiunge i propri obiettivi nella misura in cui fa sua la logica del lavoro di rete, sia nei confronti delle persone ascoltate che delle realtà presenti sul territorio, assumendo una funzione di collegamento e “mediazione” fra la persona e le risorse attivabili. 8 Caritas Diocesana
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Il Centro di ascolto diocesano non è sostitutivo di quello/i parrocchiale/i, vicariale/i, zonale/i ecc… e non assume alcun ruolo di delega da parte delle parrocchie; svolge un servizio di animazione della comunità cristiana espressa soprattutto dalle funzioni di: - sussidiarietà: rivolge il suo servizio a persone che vivono in condizione di povertà che ancora non hanno trovato accoglienza e ascolto nella comunità parrocchiale; - stimolo: svolge il suo servizio di ascolto in continuo dialogo con i Centri di ascolto parrocchiali, vicariali o zonali e delle parrocchie e sollecita la collaborazione delle istituzioni 9 Caritas Diocesana
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Il Centro di ascolto e gli altri organismi pastorali 10 Caritas Diocesana
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Il rapporto con l'Osservatorio delle povertà… Il Centro di ascolto è “un’antenna”, un punto di osservazione privilegiato, un “bacino di raccolta dati”; con l'Osservatorio delle Povertà e delle Risorse esercita questa funzione in modo più preciso e sistematico, raccogliendo i dati relativi alle persone che vi si rivolgono e valorizzando gli incontri quotidiani per la composizione di un quadro complessivo dei problemi sociali; 11 Caritas Diocesana
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…e con il laboratorio Con il Laboratorio gioca un ruolo attivo nella promozione delle Caritas parrocchiali: - occupandosi del loro coordinamento e miglioramento garantendo la formazione ai volontari delle stesse; - animando e sostenendo la maturazione di stili di testimonianza comunitaria della carità, attraverso il loro avvio, la loro crescita, progettazione e il loro accompagnamento 12 Caritas Diocesana
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Dopo che i dati del Centro di ascolto sono stati elaborati dall’Osservatorio delle povertà, il Laboratorio dispone di uno strumento (dossier, opuscolo o altri materiali) con cui può ritornare alle parrocchie offrendo spunti di riflessione e stimolando progettualità. Dai dati alla progettualità 13 Caritas Diocesana
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e con lo spirito giusto! Non dobbiamo essere noi a scegliere i poveri da aiutare, facendoli diventare il nostro prossimo: il Vangelo ci invita piuttosto a farci prossimo a coloro che incontriamo e che abitano nel nostro territorio. "I poveri li avete sempre con voi" (Mc 14,7). 14 Caritas Diocesana
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