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La Programmazione Pastorale ASSEMBLEA TERRITORIALE MGS – 02/04 SETTEMBRE 2016 - SOVERATO.

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1 La Programmazione Pastorale ASSEMBLEA TERRITORIALE MGS – 02/04 SETTEMBRE 2016 - SOVERATO

2 calendarizzare Programmare non vuol dire calendarizzare

3 “Chi di voi, volendo costruire una torre non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine?” Lc 14,28

4 Programmare vuol dire organizzare secondo criteri prestabiliti, pianificare, mettere in programma (etimologia) Tutto il processo che, a partire dalla formulazione dell’obiettivo generale, porta alla definizione delle attività da proporre ai destinatari è definito programmazione

5 Bisogna tener conto di: ANILISI DELLA SITUZIONE OBIETTIVO RESPONSABILI DELL’ORGANIZZAZIONE RESPONSABILI DELLA CONDUZIONE CRITERI DI AZIONE ORGANISMI COINVOLTI STRUMENTI

6 ob iactum Obiettivo deriva dal latino ob iactum: «lanciare in avanti», quindi ha il significato di fine, bersaglio, meta da raggiungere

7 L’obiettivo I. obiettivo generale: è quello all’interno del quale sono contenuti tutti gli altri ed indica la direzione verso cui orientarsi (es. obiettivo MGS Italia Meridionale) II. obiettivi intermedi: sono ottenuti dalla declinazione dell’obiettivo generale secondo criteri caratteristici dell’ambito nel quale si andrà ad operare (es. obiettivo formulato dal MGS regionale per la festa preadolescenti) III. obiettivo specifico: corrisponde a ciò che precisamente si vuole ottenere con le attività proposte (es. l’obiettivo di ognuna delle attività che saranno presentate in occasione della festa preadolescenti regionale); i risultati che ci si propone a questo livello dovrebbero essere osservabili e “misurati” in base a criteri predefiniti da analizzare in fase di verifica

8 L’obiettivo generale L’obiettivo generale resta lo stesso ai vari livelli e nelle varie attività. INSOMMA DA ESSO DIPENDE TUTTO IL CAMMINO PASTORIALE SCELTO.

9 Teniamo conto di: Temi ispiratori 1. FRANCESCO, Evangelii Gaudium ed Amoris Laetitia 3. MGS ITALIA, Proposta pastorale 2016-2017 “Maestro dove abiti ?” 6. STRENNA 2017, Siamo famiglia! Ogni casa, scuola di vita e di amore. 7. MGS, manifesto della Spiritualità Giovanile Salesiana 8. Quadro di Riferimento della Pastorale Giovanile Salesiana Destinatari Tempi di attuazione e verifica Strumenti e risorse

10 Gli obiettivi si compongono di contenuti e, quindi, di conoscenze (sapere), capacità (saper fare) e atteggiamenti (saper essere) Le conoscenze sono fondamentali, ma da sole non bastano. Colui che conosce tutto l’alfabeto e le regole della grammatica non può essere definito un buon lettore; colui che conosce le Sacre Scritture non può essere definito un buon cristiano

11 Gli obiettivi si compongono di contenuti e, quindi, di conoscenze (sapere), capacità (saper fare) e atteggiamenti (saper essere) Occorrono le capacità. Colui che conosce l’alfabeto e le regole della grammatica ed ha acquisito le capacità di lettura non può essere definito un buon lettore; colui che conosce le Sacre Scritture e sa come comportarsi per essere un buon cristiano non può essere definito tale

12 Gli obiettivi si compongono di contenuti e, quindi, di conoscenze (sapere), capacità (saper fare) e atteggiamenti (saper essere) Allo stesso modo, anche le capacità da sole non bastano, occorrono gli atteggiamenti. Colui che ha sviluppato un interesse per la lettura e la pratica con piacere può essere definito un buon lettore; colui che si comporta come tale può essere definito un buon cristiano

13 Formulazione dell’obiettivo generale 1. Individuare i contenuti, A PARTIRE dai temi ispiratori e da un’analisi della situazione: cosa si vuole raggiungere? 2. Formulazione di un’ipotesi di obiettivo 3. Di norma si preferisce, nella stesura, l’utilizzo di verbi perché meglio indicano l’atto dello «sviluppare» qualcosa, nella forma dell’infinito o del gerundio/participio 4. Inoltre è preferibile essere sintetici, sempre nella stesura, (sintetici non significa riduttivi) perché è indicato andare dritto al cuore dell’obiettivo piuttosto che perdersi in premesse e preamboli. 5. Successivamente sarà fondamentale definire le attività attraverso le quali veicolare i contenuti e procedere con la calendarizzazione delle stesse.

14  BUON LAVORO  BUON LAVORO


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