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PubblicatoLeopoldo Rossini Modificato 8 anni fa
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InstitutionsInterestsIdeasIndividuals International environment The five “I” …. …. add a sixth “I” Interactions
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COMPARARE PERCHE’ COME COSA
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A che serve Le funzioni che la comparazione può svolgere sono essenzialmente di tre tipi (Finer, 1954): a) funzione conoscitiva; b) funzione esplicativa; c) funzione applicativa, o di intervento.
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Epistemological Blocks of Political Science Multi-dimensionality The Plastic Matter of Political Science Self-Referential Aspects A Systemic Perspective Linkages between levels of analysis
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“Clocks” (Orologi) “Plastic matter”“Clouds” (Nuvole) Subject Matter of Social Sciences Degree of Determination of Theories
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Obiettivi nomotetici e generalizzazioni M = Mm S M' dove: M = fenomeno da spiegare Mm = insieme delle azioni individuali S = situazione in cui si trovano gli attori M' = dati che definiscono la situazione
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Spiegazione e comprensione Rispetto a questo problema la posizione oggi più convincente pare essere quella di Runciman (1989, 20 e ss.): COMPRENSIONE PRIMARIA SECONDARIA TERZIARIA
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Coleman’s bathtub
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Verso due definizioni …. A cosa serve ? Sartori e Lijphart Come si fa? Marradi
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La comparazione Lucia è più alta di Mario Il sistema elettorale olandese è più rappresentativo di quello britannico Il rame conduce l’elettricità meglio del ferro
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Comparazione = confronto degli STATI di due OGGETTI (i casi) su una PROPRIETA’
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Che cosa comparare: le Unità di base Proprietà e variabili L’operazionalizzazione Il Dilemma di Lijphart
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Approccio qualitativo Tradizione weberiana Area della comparazione Tradizione durkemiana Numero di proprietà Approccio quantitativo Numero di casi
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fenomeno visto come: obiettivo, cogliere: Insieme di casiInsiemi di variabili rassomiglianzeidentificazione di ipotesi applicabili a più casi proposizioni teoriche relative alle varibili dei fenomeni considerati differenzespecificazione delle proprietà uniche di un certo caso specificazione dei tempi e dello spazio relativi ad un certo fenomeno (sondaggio)
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Metodo Scientifico Metodo Sperimentale Metodo non sperimentale Metodo Statistico Metodo Comparato Studio di caso METODI DI CONTROLLO – Lijphart 1971
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Metodo Scientifico Metodo Sperimentale Metodo non sperimentale Metodo Comparato Studio di caso METODI DI CONTROLLO – Pasquino 2009 Tecnica statistica Osservazione partecipante Descrizione densa Varietà di studi di casi
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Punti di forzaPunti di debolezza METODO SPERIMENTALEPoco utilizzabile METODO STATISTICOEstesa informazioneScarsa interpretazione METODO COMPARATOControllo delle ipotesiApplicazione limitata STUDIO DI CASOConoscenza approfondita Vaga comparazione Metodi dell’analisi comparativa – Fabbrini 2008
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Che cosa comparare: spazio e tempo Identificazione dello spazio Definizione del tempo
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Comparazioni sincroniche Studio di caso Comparazioni binarie Comparazioni d’area Comparazioni multicasi
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Numero di casi Elemento centrale Strategie Studio di casoUnoCasoStudio approfondito di un singolo es. significativo Comparazione qualitativa (N Piccolo) PochiCasoComparazione qualitativa tra pochi es. Analisi quantitativa (N. elevato) MoltiVariabileRicerca di cause tramite analisi statistiche delle relazioni tra variabili Analisi storica (N. limitato) Uno/PochiProcessoRicostruzione del processo Hague e Harrop 2011 STRATEGIE DI RICERCA
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Studio del Caso - studi a-teorici; - studi interpretativi; - studi generatori di ipotesi (o teorie); - studi di controllo di ipotesi (o teorie): a) studi intesi a confermare una teoria; b) studi intesi a falsificare una teoria.
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Le tre dimensioni della comparazione : a) un ambito spaziale-orizzontale; b) un arco temporale-longitudinale. c) delle proprietà (o variabili)
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Types of research design
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Forma di comparazione n. di oggetti (casi) n. punti nel tempo n. di proprietàn. di stati S12112 D11212 S22124 D21322n S3…. D3…. Snrnp2pr Dnrnp2npr
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Strategia Intensiva Strategia Estensiva Analisi del contesto Osservazione pura Osservazione partecipata Riduzione statistica dei dati Analisi dei messaggi Macroanalisi documentale Analisi processuale qualitativa Analisi del contenuto codificato Analisi dei testi Analisi delle risposte Intervista non strutturata Inchiesta (survey) TECNICHE DI RICERCA E STRATEGIE
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Come comparare: i meccanismi essenziali Il triangolo di Ogden e Richards 1946 Concettualizzare L’albero di Porfirio Classificazione e tipologie I canoni di Mill La formalizzazione
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La bussola della comparazione Costruzione dei concetti Concetti operativi; Framework teorico; Internazionalizzazione dei concetti Scelta dei casi comparabili Segmentazione dei concetti; tipi di comparazione quali-quantitative Strutturare i risultati della comparazione Classificazioni, dicotomie, tipologie
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Cattiva concettualizzazione e mal classificare
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Le regole della concettualizzazione Abbiamo diverse definizioni: quelle dichiarative o analitiche, che sono descrizioni dell’uso di un certo termine in base a un controllo empirico; quelle stipulative, che creano un nuovo significato in qualche modo utile ai fini di una qualche teoria; quelle esplicative, in parte dichiarative e in parte stipulative (cfr. Bruschi 1999, 68).
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Nell’esperienza di ricerca la raccomandazione più importanti rimane quella di Sartori (1975, 7-8) di attenersi ad alcune regole elementari. a) Innanzi tutto, occorre mantenere un ancoraggio terminologico, b) Occorre, inoltre, mantenere un ancoraggio storico, c) Infine, la delimitazione del “campo semantico”
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Il "triangolo" di Ogden e Richards La “struttura” di un concetto Significato TermineReferente
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L’albero di Porfirio (Ladder of generality)
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Concetto Principali dimensioni Aspetti più specifici L’albero di Porfirio: Conceptual stretching e Conceptual differentiation
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(a, b, c, d, e, …) (a, b, c)
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Partito di massa No Partito di massa (A) Si Partito elettorale (B)
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Cattiva concettualizzazione e mal classificare
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ColorazioneA = verdeB = marroneC = rosso Tab. 1 – Classificazione Habitat zona paludosa zona temperata zona arida Colorazione verdeI marroneII rossoIII Tab. 2 – Tipologia INSETTI
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Numero di casi 123 … Ntutti Numero di variabili indipendenti 1?Classificazione 2 Descrizione Studio di caso ?Tipologia 3…N3…N Descrizione bivariata Metodo comparato Metodo statistico (impossibile) tutte(impossibile) STRATEGIE DI RICERCA
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I canoni di J. S. Mill (1843) Fra i meccanismi fondamentali che sono di ausilio alla comparazione vanno ricordati i canoni logici di Mill, o per lo meno due dei cinque: 1)quello delle variazioni concomitanti; 2)della concordanza; 3)della differenza; 4)quello congiunto della concordanze e della differenza; 5)quello dei residui.
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MetodoDefinizioneCasiCircostanze antecedenti Fenomeni rilevati … Risultato inferito Concordanza (dell’accordo) “Se due o più casi del fenomeno che stiamo indagando hanno in comune, la sola circostanza per la quale tutti i casi concordano è la causa (o l’effetto) del fenomeno dato” 1° 2° 3° ABCD AEFG AHIL wxyz wtuv wpqr A è la causa, o l’effetto, di w
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MetodoDefinizioneCasiCircostanze antecedenti Fenomeni rilevati … Risultato inferito Differenza “Se un caso in cui il fenomeno che stiamo indagando accade e un caso in cui non accade hanno tutte le circostanze in comune eccettuata una e quest’una si presenta soltanto nel primo caso, quella sola circostanza in cui i due casi differiscono è l’effetto, o la causa, o una parte indispensabile della causa del fenomeno” 1° 2° ABCD BCD wxyz xyz A è la causa, o l’effetto, o la concausa di w
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MetodoDefinizioneCasiCircostanze antecedenti Fenomeni rilevati … Risultato inferito Variazioni concomitanti “Qualunque fenomeno che vari in un qualche modo qualsiasi ogni volta che un altro fenomeno varia in qualche modo particolare, è una causa o un effetto di quel fenomeno, o è connesso a quel fenomeno mediante qualche fatto di causazione” 1° 2° 3° A* CD A° CD A^ CD b* c b° c b^ c A è correlato causalmente con b
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Due metodi per l’analisi comparativa storica: Skocpol (1984, 379)
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I "Limiti" della comparazione Il bongo-bonghismo Il problema di Galton La globalizzazione L’europeizzazione La questione dell’apprendimento (learning process) L’incommensurabilità La causalità congiunturale
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