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PubblicatoValentino Dini Modificato 8 anni fa
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ALUNNI : ATA DANIELE KARIM LAGO LEANDRO PETRERI DANILO PITIGOI ALESSIA MARIA TIVGA RAZVAN VERDELOCCO ANDREA
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manchette testata apertura Taglio alto Civetta spalla Fondo o editoriale Taglio medio Taglio basso
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LA TIRATURA E' il numero di copie in cui viene stampato un quotidiano; in genere ogni quotidiano pubblica in un riquadro speciale la tiratura del giorno precedente. IL FORMATO I quotidiani in Italia sono quasi tutti di formato standard (normale), solo alcuni hanno un formato tabloid (aggettivo inglese che significa ridotto ) che vuole soddisfare l'esigenza moderna di leggere in modo agevole anche in autobus e nei luoghi affollati. LA TESTATA E' il nome di un quotidiano, scritto in caratteri grandi nella prima pagina in alto.
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LA PRIMA PAGINA Ha un importanza particolare: è la "vetrina" di un quotidiano, in cui si mettono in mostra le notizie più importanti con titoli evidenti, a volte a grandi caratteri, perché catturino l'attenzione del lettore. Può essere arricchita da foto. Quasi tutti i quotidiani moderni, dopo i titoli, danno solo l’ inizio degli articoli, che poi proseguono nelle pagine interne.
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LE PAGINE INTERNE Le pagine interne dei quotidiani hanno in genere un titolo, in modo che il lettore si possa orientare facilmente fra le notizie.
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La parola giornale ha origine dal termine “giorno”, “giornaliero” e vuole indicare la frequenza della sua apparizione, sebbene nella pratica si usi il termine “giornale”, anche per una pubblicazione non quotidiana.
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Il giornale fu una documentazione di eventi politici e finanziari. Poteva contenere, infatti, il prezzo del granturco, le voci di guerra, i racconti di trattati politici.
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Il giornale nasce in Europa nel 1600, inizialmente come settimanale perché i corrieri essendo lenti arrivavano più o meno ogni settimana. Per la creazione del giornale quotidiano, si deve aspettare il secolo XVIII. In Italia sembra che il primo quotidiano ad apparire fosse il “Diario Veneto” nel 1765.
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Sempre nel 1700, soprattutto in Italia, si sviluppano i giornali letterari: questo perché in quel momento sia in Italia che in Europa c’era la monarchia assoluta quindi il re controllava tutti i poteri, perciò non si poteva parlare liberamente di politica.
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E’ per questo motivo che sui giornali inizia ad apparire la letteratura sotto forma di poesie, filastrocche, proverbi, racconti e romanzi divisi in capitoli.
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E ’ l ’ organo che gestisce il giornale dal punto di vista economico, decidendo le spese e amministrando il guadagno. In tal caso i membri del consiglio di amministrazione sono anche azionisti del giornale e quindi editori.
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L ’ editore è il proprietario dell ’ azienda che pubblica il giornale: può essere un partito ma nella maggior parte dei casi è una Societ à per azioni. In Italia alcuni grandi azionisti che pubblicano quotidiani, sono anche azionisti di grandi Società che pubblicano periodici, oppure di case editrici o di canali televisivi: in questi casi nelle mani di pochi è concentrato un grande potere che può a volte, mettere in pericolo la libert à di informazione, di parola e di pensiero dei cittadini
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