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Revisione Aziendale Introduzione al Sistema di controllo interno.

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Presentazione sul tema: "Revisione Aziendale Introduzione al Sistema di controllo interno."— Transcript della presentazione:

1 Revisione Aziendale Introduzione al Sistema di controllo interno

2 L’INSIEME DELLE DIRETTIVE, DELLE PROCEDURE E DELLE TECNICHE ADOTTATE DALL’AZIENDA ALLO SCOPO DI RAGGIUNGERE I SEGUENTI OBIETTIVI (Doc. 3.1 CNDC & R): è CONFORMITÀ DELL’ATTIVITÀ DEGLI ORGANI AZIENDALI ALL’OGGETTO CHE L’IMPRESA SI PROPONE DI CONSEGUIRE ED ALLE POLITICHE IMPARTITE DALLA DIREZIONE è SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO AZIENDALE è AFFIDABILITÀ DEI DATI SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

3 Il documento 400: il rischio di revisione Il documento n. 400 dei principi pone l’accento sull’importanza della comprensione del S.C.I. per la valutazione del rischio di revisione e le sue principali componenti: rischio inerente, rischio di controllo e rischio di individuazione. Rischio di revisione Rischio di errore materiale Rischio di individuazione Rischio inerente Rischio di controllo

4 Doc. 400 - La valutazione del rischio e il sistema di controllo interno I nuovi principi di revisione: Doc. 400 - La valutazione del rischio e il sistema di controllo interno Obiettivi del controllo interno:  tutte le operazioni effettuate devono essere autorizzate, a livello generale o specifico, dai dirigenti responsabili;  tutte le operazioni devono essere registrate tempestivamente e per il loro corretto ammontare, nei conti appropriati e nel periodo contabile di competenza;

5 Doc. 400 - La valutazione del rischio e il sistema di controllo interno I nuovi principi di revisione: Doc. 400 - La valutazione del rischio e il sistema di controllo interno Obiettivi del controllo interno:  l'accesso ai beni aziendali e alle relative registrazioni va limitato tramite un sistema di autorizzazioni;  deve essere verificata periodicamente l'esistenza fisica dei beni e comparata con quella contabile; eventuali differenze devono essere indagate, e appropriate azioni intraprese.

6 Guida Operativa sulla vigilanza del Sistema di controllo interno 1. Gli obiettivi del controllo interno 2. I soggetti coinvolti 3. L’attività di vigilanza

7 1. Gli obiettivi del controllo interno (Guida Operativa Vigilanza Collegio Sindacale)  presidio della economicità (efficacia ed efficienza) delle operazioni aziendali in conformità alle strategie, obiettivi e politiche aziendali, ai fini anche della salvaguardia del patrimonio aziendale  presidio della attendibilità del sistema informativo aziendale  presidio del rispetto della normativa applicabile all’attività dell’impresa

8 Presidio dell’attendibilità del sistema informativo aziendale  sia per le sue componenti finalizzate alla predisposizione del bilancio destinato alla pubblicazione  sia per quelle finalizzate alla predisposizione del reporting gestionale interno

9 2. I soggetti coinvolti  l’Alta Direzione, il Comitato per il controllo interno (dove esiste) e i responsabili delle unità operative aziendali  il Controllo di gestione  l’Internal Auditing (revisione interna)  la Società di Revisione  il Collegio Sindacale

10 3. L’attività di vigilanza  attività continua di monitoraggio sull’operatività del sistema di controllo interno, anche mediante incontri con gli altri soggetti interni ed esterni coinvolti, e valutazione dei punti di debolezza  predisposizione e aggiornamento di un documento di autovalutazione del profilo del sistema di controllo interno e del rischio aziendale

11 Il documento 315: l’ottica internazionale Il nuovo Principio di Revisione 315, definisce il SCI prendendo spunto dal CoSO Report (ovvero, il SCI di riferimento a livello internazionale) Tale SCI, si compone dei seguenti elementi: 1)Ambiente di controllo; 2)Valutazione del rischio; 3)Sistema informativo; 4)Attività di controllo; 5)Monitoraggio.

12 4 CONTROLLI GENERALI INSIEME DI PROCEDURE E TECNICHE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO CHE CONCORRONO A DETERMINARE L’AFFIDABILITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE DELL’AZIENDA. TIPI DI CONTROLLI 4 CONTROLLI SPECIFICI

13 la struttura organizzativa aziendale; l’organizzazione della funzione contabile; la protezione dei beni materiali ed immateriali; l’attività di revisione interna (nel caso in cui le dimensioni e/o l’attività dell’azienda giustifichino la presenza di una revisione interna). CONTROLLI GENERALI Riguardano:

14  struttura commisurata alla dimensione, alla natura e all’oggetto sociale;  ruoli e responsabilità formalizzati e rispettati;  adeguata segregazione di funzioni;  procedure e direttive aziendali definite e documentate;  personale sufficiente e competente. CONTROLLI GENERALI STRUTTURA ORGANIZZATIVA AZIENDALE

15 CONTROLLI GENERALI ORGANIZZAZIONE DELLA FUNZIONE CONTABILE  adeguate analisi e comparazioni dei dati di contabilità;  procedure contabili e criteri di valutazione formalizzati e definiti;  personale addetto alla funzione contabile sufficiente e competente.

16 CONTROLLI GENERALI PROTEZIONE DEI BENI MATERIALI ED IMMATERIALI Adeguate misure che limitano l’accesso ai beni aziendali (misure per la protezione delle informazioni; misure per la protezione dell’edificio e dei locali destinati all’EDP; misure di controllo della reale funzionalità ed efficacia delle procedure e delle tecniche di protezione predisposte; misure di copertura economica)

17 CONTROLLI GENERALI ATTIVITA’ DI REVISIONE INTERNA Funzione di revisione interna tale da assicurare:  affidabilità e integrità delle informazioni;  conformità dell’operato delle funzioni aziendali alle direttive aziendali vigenti; aziendali alle direttive aziendali vigenti;  salvaguardia del patrimonio;  uso economico ed efficiente delle risorse aziendali. aziendali.

18 INSIEME DI PROCEDURE E TECNICHE DI CARATTERE OPERATIVO CHE CONCORRONO A RENDERE AFFIDABILE UNA SPECIFICA VOCE DI BILANCIO O UNO SPECIFICO CICLO AZIENDALE. CONTROLLI SPECIFICI

19 CICLI AZIENDALI PCICLO ATTIVO (VENDITE – CREDITI – INCASSI) PCICLO PASSIVO (ACQUISTI – DEBITI – PAGAMENTI) PCICLO MAGAZZINO - PRODUZIONE PCICLO FINANZIARIO (CASSA – BANCHE) PCICLO IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI PCICLO PERSONALE (RETRIBUZIONI)

20 CONTROLLI SPECIFICI SULLE PERSONE (SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI) Tipologia di funzioni Descrizione OperativeRiguardano i servizi e le attività necessarie alla gestione - Servizio commerciale - Servizio acquisti - Produzione - Pubblicità

21 CONTROLLI SPECIFICI SULLE PERSONE (SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI) Tipologia di funzioni Descrizione Protettive e di Conservazione Interessano tutti gli organi aziendali che gestiscono i beni e ne assumono la protezione fisica - Cassa - Magazzino - Manutenzioni - Impianti

22 CONTROLLI SPECIFICI SULLE PERSONE (SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI) Tipologia di funzioni Descrizione Informativo- contabili registrazione delle operazioni di gestione dei flussi e di inventario del patrimonio e delle risorse. - Contabilità generale - Contabilità analitica - Controllo budgetario - Statistiche

23 CONTROLLI SPECIFICI SUI DATI Possono articolarsi in: CONTROLLI SUI DATI IN ENTRATA: per fornire una ragionevole sicurezza che i dati ricevuti per essere elaborati siano preventivamente autorizzati, intelligibili e non alterati (es: match ordini-bolle-fatture) CONTROLLI SULLE ELABORAZIONI: per fornire una ragionevole sicurezza che il processo elaborativo sia corretto e conforme alle procedure approvate (es: verifica correttezza procedura di calcolo ammortamenti) CONTROLLI SUI RISULTATI: per fornire con ragionevole sicurezza che i risultati prodotti siano corretti, coerenti con quelli prodotti precedentemente (es: quadratura volume di affari IVA con fatturato da co.ge)

24 ESEMPI DI CONTROLLI SPECIFICI SUL CICLO ATTIVO ServiziAttivitàControlli Amministrazione Gestione ordini 1)Gli ordini devono essere trattati in tempi brevi 2)Un responsabile deve approvare le condizioni di vendita Fidi1)Il cliente deve essere solvibile 2)l’ordine non deve superare il fido accordato

25 ESEMPI DI CONTROLLI SPECIFICI SUL CICLO ATTIVO Servizi/attivitàControlli SpedizioneLe quantità consegnate devono essere state contabilizzate correttamente e corrispondere a quelle ordinate e fatturate Fatturazione1)Le fatture devono essere emesse correttamente ed in tempi brevi 2)I prezzi devono essere applicati correttamente e gli sconti devono essere concessi in funzione degli accordi stipulati con i clienti 3)Le fatture devono essere aritmeticamente corrette


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