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Le leggi di Kaldor, il principio della causazione circolare e cumulativa e la concezione kaldoriana del progresso tecnico.

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Presentazione sul tema: "Le leggi di Kaldor, il principio della causazione circolare e cumulativa e la concezione kaldoriana del progresso tecnico."— Transcript della presentazione:

1 Le leggi di Kaldor, il principio della causazione circolare e cumulativa e la concezione kaldoriana del progresso tecnico

2 Alcune tipiche intuizioni kaldoriane
La Lezione inaugurale del 1966 L’intuizione che potessero esservi meccanismi endogeni nella crescita Il ruolo del settore manifatturiero quale motore dello sviluppo Il ruolo delle esportazioni quale componente endogena La crescita delle esportazioni e i vantaggi competitivi L’accelerazione indotta dalle modificazioni strutturali Dai vincoli derivanti dal lato dell’offerta a quelli esistenti dal lato della domanda

3 LE TRE “LEGGI” DI KALDOR
Prima legge: la crescita del reddito dipende dal tasso di crescita della produzione manifatturiera Seconda legge: il tasso di crescita della produttività del settore manifatturiero è endogeno e dipende dal tasso di crescita della produzione del settore manifatturiero, l’unico in cui i rendimenti di scala (statici e dinamici) sono crescenti. Il settore manifatturiero va quindi considerato il motore dello sviluppo economico. Terza legge: il tasso di crescita della produttività dipende dal trasferimento dell’occupazione degli altri settori verso il settore manifatturiero

4 IL PRINCIPIO DELLA CRESCITA CIRCOLARE E CUMULATIVA
La crescita del reddito dipende dal tasso di crescita delle esportazioni Il tasso di crescita delle esportazioni dipende dall’andamento dei prezzi Il tasso di inflazione dipende dall’andamento dei salari rispetto alla crescita della produttività La crescita della produttività è endogena in base alla legge di Verdoorn La crescita del reddito dipende dal tasso di crescita delle esportazioni e dalla loro competitività La crescita circolare e cumulativa dipende dal coefficiente di Verdoorn

5 CONCLUSIONE: In base a questa teoria, elaborata da Kaldor nel 1970 e formalizzata da Dixon e Thirlwall nel 1975, le differenze internazionali tra i tassi di crescita del reddito sarebbero imputabili: a) alle differenze nei tassi di crescita delle esportazioni; b) alla diversa dinamica dei prezzi; c) all’esistenza di differenze nei valori dei parametri delle quattro relazioni che concorrono a formare il modello Si noti che: qualora le esportazioni non fossero sensibili ai prezzi il secondo termine si annullerebbe, ed il moltiplicatore del primo termine diverrebbe uguale al super moltiplicatore di Hicks; se il coefficiente di Verdoorn fosse uguale a zero il processo cumulativo verrebbe meno.

6 LA FUNZIONE KALDORIANA DEL PROGRESSO TECNICO
La visione kaldoriana del processo produttivo enfatizza il ruolo dei fattori da domanda Per Kaldor il progresso tecnico è un fenomeno essenzialmente endogeno (per la presenza di “learning-by-doing” ) e incorporato nelle nuove macchine. L’introduzione delle innovazioni nell’attività produttiva è inscindibile dall’investimento Nella sua versione lineare e in condizioni di crescita uniforme, la funzione kaldoriana del progresso tecnico è indistinguibile dalla funzione di produzione aggregata di tipo Cobb-Douglas in forma intensiva e dinamica, con rendimenti di scala costanti e con progresso tecnico esogeno, diffuso e accrescitivo del solo lavoro.


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