La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

L’IMPATTO ECONOMICO E SOCIALE

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "L’IMPATTO ECONOMICO E SOCIALE"— Transcript della presentazione:

1 L’IMPATTO ECONOMICO E SOCIALE
DELLA COOPERAZIONE SOCIALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA Primi processi di valutazione SARA DEPEDRI Partner della ricerca Soggetti sostenitori e finanziatori

2 “Per valutazione dell’impatto sociale si intende la valutazione qualitativa e quantitativa, sul breve, medio e lungo periodo, degli effetti delle attività svolte sulla comunità di riferimento rispetto all’obiettivo individuato” Art.7 L.106/2016 “individuare criteri e modalità per l’affidamento agli enti dei servizi d’interesse generale, improntati rispetto a standard di qualità e impatto sociale del servizio […] nonché criteri e modalità per la verifica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni” Art.4 L.106/2016 “con obblighi di trasparenza e di informazione, anche verso i terzi” Art.3 L.106/2016 “quale condizione per l'accesso agli incentivi previsti dalla [presente] legge e all'accreditamento” Art.27 legge regionale 20/2006 con “valutazione –usando specifici indicatori qualitativi e quantitativi- dei risultati conseguiti e in particolare dell’impatto sul tessuto sociale di riferimento, dei principali interventi realizzati e conclusi” Atto d’indirizzo Giunta regionale n. 1992/2008

3 IL METODO Le aderenti all’indagine: 56 totali (23 A, 18 B, 15 plurime) 34,1% rappresentatività numerica dell’universo Buona eterogeneità nei territori Intercettate le grandi dimensioni (peso del 77,2% della produzione, per un 44,7% del campione di grandi dimensioni)

4 Un fenomeno maturo, per età e dimensione
IL CONTESTO – dati 2014 172 Cooperative sociali 51,2% di tipo A 31,4% di tipo B 12,8% plurime 8 consorzi Un fenomeno maturo, per età e dimensione 26,8% produzione maggiore di 1mln € (contro una media nazionale del 18,9%) Ma anche il micro-universo: 54,1% con produzione < € 64 ad Udine 43 a Trieste 35 a Pordenone 30 a Gorizia

5 DIMENSIONE ECONOMICA E FINANZIARIA impatto economico sul territorio rilevante presenza di qualche outlier che ha operatività anche su altre regioni buona redistribuzione del valore generato a favore dei lavoratori ma vi erano nel 2014 situazioni da tenere sotto controllo: il 46,5% ha registrato perdite, soprattutto tra le B; il 46% ha un patrimonio netto inferiore a €

6 RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA
RISORSE FINANZIARIE E FISICHE 2,4mln da bandi europei o di Fondazioni Esposizione al rischio: Pluri-committenza per la quasi totalità Ma 1/3 dipende per più del 50% dalle entrate del primo/principale committente RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA 52 strutture di proprietà 130 strutture concesse in gestione dalla PA € di investimenti su immobili della PA Ancora pochi i recuperi di beni pubblici abbandonati

7 Presenza anche di grandi cooperative con più di 100 soci (21,4%)
GOVERNANCE Presenza anche di grandi cooperative con più di 100 soci (21,4%) Multi-membership, ma con necessità di pensare ad un maggior coinvolgimento degli utenti Governance inclusive 69,4% la partecipazione media dei soci alle assemblee Soci totale Lavoratori 6.933 Lavoratori svantaggiati 512 Beneficiari 140 Volontari 410 Organizzazioni 8 Sovventori 119 Totale soci 8.355

8 NETWORKING E la rete con il Terzo settore? Potenziale generatore di nuovi servizi, di conoscenze e risposte di filiera Possibile strategia di crescita futura

9 GLI ESITI: servizi sociali
La risposta ai bisogni: 83,8% delle A fa servizi socio-assistenziali 48,6% servizi all’infanzia 40% socio-culturali 29,7% riabilitativi Beneficiari: utenti diretti serviti presso strutture pubbliche Presente la filiera di servizio e integrazione tra assistenza e formazione della abilità Servizi per lo più non standardizzati

10 GLI ESITI: inserimenti lavorativi
543 lavoratori svantaggiati presenti a fine 2015 nelle 33 analizzate 83,2% assunto a part-time 36,6% con problemi di salute mentale 20,2% disabilitàpsico-fisica 17% dipendenze 14,6% immigrati 10,6% disabili fisici Poco sul carcere Crescita continua, per flussi di lavoratori svantaggiati, pratica delle borse lavoro

11 ma nell’analisi della politica e alla luce dei contributi regionali,
I RISPARMI PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Monetizziamo? Elevate le specificità organizzative sia per produzione che per tipo di svantaggi prevalenti; ma nell’analisi della politica e alla luce dei contributi regionali, l’inserimento in cooperativa sociale genera risparmi netti per la PA

12 L’IMPATTO OCCUPAZIONALE
I NUMERI: 8.237 i lavoratori nelle intervistate Presenza di grandi cooperative che impiegano oltre 100 lavoratori ordinari (21,4% del campione) Nella metà delle cooperative si realizzano anche politiche occupazionali per soggetti deboli sul mercato del lavoro: 609 i progetti nel 2015 Trend crescenti (+10,2% nel quinquennio) Turn-over comunque elevato (25% in corso d’anno)

13 Il volontariato Cambiamenti sociali
DAL VALORE AGGIUNTO ALL’IMPATTO Il volontariato Presenti volontari nell’81,8% delle coop Complessivamente 590 volontari Un impegno di ore Cambiamenti sociali Sviluppo di capitale sociale Impegno nelle politiche locali Formazione e qualità dei servizi Ma va ancora sviluppata l’inclusione della collettività

14 MODELLI D’AZIONE La dimensione imprenditoriale Chi (prevalentemente A) investe maggiormente in rapporti con le PA, ma con profili di crescita e professionalizzazione elevati Chi (prevalentemente B) è aperto al mercato, dinamico, ma cresce meno causa carenze di finanziamenti che permettono l’innovazione e di professionale specializzato. Un possibile allineamento tra i due? La rete/filiera di prodotto e integrata tra organizzazioni La dimensione sociale Chi porta la socialità dell’azione nella governance multi-stakeholder, nella mission spiccatamente volta all’integrazione sociale e nell’investimento in tavoli di confronto. Chi (pochi casi tuttavia) ha maggior orientamento interno, alle dinamiche del lavoro e perde il rapporto con la comunità e gli altri attori della rete Il nodo? L’avvicinamento tra i due gruppi e i soggetti esterni

15 CONCLUDENDO Ci siamo conosciuti meglio? Ricerca e processi valutativi come potenziale per: Identificare il valore aggiunto generato per il territorio (economico, di servizio, in termini di eterogenee ricadute e cambiamenti) mappare la propria realtà per trovare modelli da replicare e sinergie da sviluppare usare i dati per valorizzare e creare gli opportuni ecosistemi che sostengano questo positivo sviluppo, non per creare competizione tra cooperative sociali imparare a rendere i soggetti esterni non solo ricettori passivi di un servizio, ma parte attiva nel suo processo di creazione assegnare agli enti erogatori e alle organizzazioni di secondo livello un ruolo di valutatori oculati, capaci di sviluppare la valutazione con indici e pesi adeguati L’ottica che anche il Ministero e le linee guida sulla valutazione dell’impatto sociale dovrebbero seguire (e forse stanno seguendo)


Scaricare ppt "L’IMPATTO ECONOMICO E SOCIALE"

Presentazioni simili


Annunci Google