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La public choice Lezione 5
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Introduzione Public choice studia i meccanismi attraverso i quali una collettività compie le sue scelte Approccio teorico positivo → analisi empirica Spiega perché il governo può trovare difficile rispondere alle domande degli individui Fallimento dello stato Per saperne di più: Mueller, Public Choice III Esamineremo sistemi democratici Democrazia diretta Democrazia rappresentativa
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Maggioranza ottimale Con regole decisionali <100% → qualcuno può essere danneggiato da scelta collettiva → Maggioranza può sfruttare minoranza (Wicksell, 1896) 2 tipi di costi caratterizzano scelte collettive Costi Esterni CE: se diminuisce % di individui il cui consenso è necessario perché decisione sia presa → CE aumentano → cosi di essere esclusi da decisione Costi Decisionali CD → se % di consenso necessario aumentano → CD aumentano CD equivalenti a costi di transazione nel teorema di Coase Maggioranza ottimale K/N (figura 2.1) che minimizza somma di CE e CD (Buchanan e Tullock, 1962)
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Grafico maggioranza ottimale
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Determinanti di CE e CD Funzioni di CE e CD cambiano in funzione di argomenti di scelte collettive → non esiste una regola decisionale migliore per tutti i casi Con bp CE diminuiscono rapidamente Con BP e diritti di proprietà CD crescono rapidamente Quando le preferenze del comitato sono eterogenee → regole inclusive Quando i costi opportunità del tempo sono elevati → regole meno inclusive
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Velo di ignoranza Buchanan and Tullock (1962) → ipotesi che decisioni a proposito di regole decisionali siano presi in fase costituzionale → ind incerti su loro posizione futura → velo di ignoranza → unanimità (es. poker) Scelta della regola da adottare in ciascun tipo di decisione presa dietro velo di ignoranza Ipotesi estrema (es. Difficoltà in accordi bipartisan)
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Ottimalità di maggioranza semplice
N/2+1 non necessariamente ottimale → ma quella usata più spesso : perché? Caratteristica intrinseca di scelte collettive → se K/N<N/2+1 è adottata → possibile approvare proposta A e suo contrario N/2+1 è maggioranza minima necessaria per escludere decisioni simultanee e contraddittorie (ma non quelle contraddittorie e non simultanee!) A N/2+1 discontinuità verso il basso di funzione CD (vedi grafico)
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Efficienza di maggioranza semplice
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L’unanimità è l’eccezione?
Unanimità adottata in molti casi reali → più comune di quel che si pensa Comune in Relazioni internazionali tra stati sovrani Decisioni ripetute prese dallo stesso comitato → evitare divisioni nel comitato Se tutti sono d’accordo, si può non avere la sensazione di aver preso una decisione → specie se CD bassi
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Maggioranza e redistribuzione
Se decisioni sono prese con regole < 100% → alcuni avvantaggiati, altri svantaggiati → redistribuzione da svantaggiati verso avvantaggiati Regola della maggioranza rendono confusa la distinzione tra scelte allocative (efficienza) e redistributive (equità-qualunque cosa ciò sia)
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Dall’unanimità alla redistribuzione - 1
Figura 3.1: utilità di ricchi (UR) e di poveri (UP) sugli assi; tutti i membri dei 2 gruppi hanno stesse preferenze; AEC è frontiera delle possibilità Pareto-efficienti con soli bp; E dotazione di status quo Con PG utilità dei membri aumenta →XYZW è nuova frontiera YZ è analoga a curva dei contratti → porzione della frontiera che i 2 gruppi sceglierebbero all’ unanimità
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Incentivi alla redistribuzione
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Da unanimità a redistribuzione - 2
Con la maggioranza, YZ non è necessariamente un equilibrio Se sono la maggioranza, ricchi sceglieranno il segmento XY (es. BP finanziato mediante imposta regressiva); poveri scelgono invece punto su segmento ZW Davis (1970): maggioranza crea incentivi per ridefinire offerta di BP in modo da massimizzare utilità della maggioranza
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Minimum winning coalitions
Riker (1962) → le grandi coalizioni (unanimità) si riducono a MWC 2 ipotesi: Politica è gioco a somma zero Redistribuzione è decisa a maggioranza semplice In un gioco redistributivo a somma 0 massimizzazione di U impone sottrazione di U a minoranza → più ampio l’insieme dei perdenti (minoranza) → maggiore il guadagno dei vincenti (maggioranza) → in equilibrio emergeranno MWC Verifiche empiriche non sempre a supporto della teoria Grosse Koalition del 1° governo Merkel, governo della ‘non sfiducia’ Andreotti Maggioranza delle decisioni prese nei parlamenti è superiore a MWC (Stratmann, 1996: 62% nel Congresso USA)
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Maggioranze cicliche – Von Neumann e Morgenstern
Gioco redistributivo: 3 elettori e divisione di un pool di risorse=100 Accordo di tipo 33/33/33 non è stabile se si applica la regola della maggioranza V1 e V2 può raggiungere un accordo su base 60/40 V3 può quindi proporre a V2 un accordo 50/50 per non essere escluso V1 può allora proporre 45/55 a V3 e così via
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Decisioni a maggioranza – Paradosso di Condorcet
Il voto a maggioranza riduce i costi decisionali che regola dell’unanimità comporta ma ne produce di nuovi Paradosso di Condorcet Anche quando le preferenze ind sono coerenti, quelle della collettività non lo sono Il risultato finale della votazione dipende dall’ordine con cui le coppie di alternative sono sottoposte a votazione Chi decide tale ordine ha grande potere → agenda setting Se non si arresta la votazione a un punto prestabilito il processo può continuare all’infinito maggioranze cicliche Tutto questo sembra “democratico”?
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Due esempi
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Picchi singole e doppi
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Equilibrio e ciclo di Condorcet
1° caso: equilibrio. A vs B: B vince 2 a 1 B vs C: B vince 2 a 1 B vince sempre, qualunque sia l’ordine in cui vengono poste le votazioni 2° caso: ciclo A vs B: vince A 2 a 1 A vs C: vince C 2 a 1 C vs B (se si ponesse l’alternativa): vince B (che aveva perso con A) 2 a 1
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Perché il ciclo? Nel caso del ciclo c’è un elettore (Eliana) con preferenze a due picchi Picco è un punto nella vicinanza del quale tutti gli altri punti denotano un livello di U minore Preferenze a due picchi sono problema potenzialmente assai rilevante Decisioni a più di una dimensione Persone con preferenze “tutto o niente” (es. guerra in Iraq) Se esistono sostituti privati al BP
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Teorema dell’elettore mediano
Teorema dell’elettore mediano (Black) afferma che il risultato di una votazione a maggioranza semplice su 1 dimensione (ind hanno preferenze con 1 picco) coincide sempre con le preferenze dell’EM EM ha le preferenze nel mezzo della distribuzione del gruppo: metà ne desidera di più, metà di meno
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Esempio del teorema
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Votazioni con EM Proposta Esito Contrari 5 Bocciata 4 a 1 B, C, D, E
100 Bocciata 3 a 2 C, D, E 150 Approvata A, B 160 Bocciata 3 a 2 A, B, C 700 A, B, C, D Si vota su quanto spendere (= quanto produrre) di un bene Punto chiave: passaggio da 100 a 150 approvato da C, D, E Passaggio da 150 a 160 non è gradito a C, A e B EM ottiene ciò che vuole Con EM la maggioranza semplice dà un equilibrio stabile
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Grafico di votazione con EM
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Stime empiriche con il teorema dell’EM
Teorema dell’EM può essere stimato per via econometrica Se possediamo dati su G, il suo prezzo PG e il reddito dell’EM YEM per varie comunità, possiamo stimare la curva di domanda di G 2 problemi Chi è EM? Se non lo si sa, si suppone che sia ind con reddito mediano (o medio, con ipotesi di distribuzione normale) Qual è il PG? Lo si può approssimare come il costo per EM di acquistarne un’unità in più → aliquota marginale di EM
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Logrolling (scambio di voti)
Maggioranza semplice non permette di valutare l’intensità delle preferenze dei votanti Logrolling consente a ind di scambiare voti → manifestare le loro preferenze Logrolling incrementa l’efficienza del processo decisionale basato sul voto fluidificante Neutrale rispetto alle variazioni di benessere per la collettività in seguito a votazione Risultati delle decisioni “sbloccate” dal logrolling possono sia aumentare sia diminuire benessere della collettività Vedi mueller!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Logrolling welfare enhancing
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Commento al logrolling welfare enhancing
Se i progetti fossero votati 1 alla volta → nessuno passerebbe (contano le teste, non le intensità delle preferenze) Benessere sociale sarebbe inferiore Con logrolling si formano delle alleanze Rino vota per l’ospedale di Melania e Melania per la biblioteca di Rino e così via Tutti i progetti vengono approvati
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Logrolling non welfare enhancing
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Commento a logrolling non welfare enhancing
Logrolling può anche ridurre il benessere della collettività Nel 2° caso nessun progetto è welfare enhancing Se votati uno alla volta nessuno passa Con il logrolling passano tutti Fluidificazione dipende dal fatto che esiste sempre una minoranza su cui la maggioranza può far ricadere i costi del progetto Logrolling sfrutta questo fatto → fa passare progetti favorevoli a gruppi di interesse, non alla collettività
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Teorema di Arrow - 1 Né logrolling, né maggioranza semplice hanno caratteristiche desiderabili Esistono metodi di trasferire le preferenze ind in preferenze collettive che siano desiderabili? Arrow elenca 6 caratteristiche complessivamente desiderabili; Dimostra che non tutte possono essere ottenute → alcune sono tra loro incompatibili
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Teorema di Arrow - 2 Per Arrow, una regola decisionale
Deve produrre decisioni (niente cicli) Deve dare un ordine alle preferenze Deve riflettere le preferenze degli ind → se per ind A>B, pure per società deve valere A>B Deve essere transitiva: se A>B e B>C → A>C Preferenze della società tra A e B devono dipendere solo da preferenze di ind su A e B → non serve il confronto con C (indipendenza) Niente dittatura (nessun ind/preferenze è più importante di un altro) Arrow dimostra che solo 5 e 6 possono essere soddisfatte insieme → teorema dell’impossibilità di Arrow
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Conseguenze del teorema di Arrow
Perché una democrazia funzioni è necessario un forte grado di accordo tra individui SWF non esiste Alcuni (Rosen) ritengono però che la SWF sia comunque utile perché mette in evidenza i giudizi di valore di ciascuno
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Democrazia rappresentativa
Se democrazia è diretta → governo non ha interessi propri → è neutrale Svizzera si avvicina a questa caratteristica: chi conosce il capo del governo svizzero? In democrazia rappresentativa governo ha un ruolo → interessi propri Public choice analizza democrazia rappresentativa sulla base dei vincoli e incentivi degli agenti che vi operano Individualismo metodologico Ind max U Rasoio di Occam Bene pubblico è procedurale (dipende da regola decisionale)
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Teorema dell’EM in democrazia rappresentativa
Teorema dell’EM in democrazia rappresentativa (Downs) Candidato fa ciò che chiede EM Necessario poter distribuire le preferenze degli elettori su un’unica dimensione (es. destra-sinistra) Per M votano tutti quelli alla sua dx Per S tutti quelli alla sua sx Elettori compresi tra M e S votano per il candidato a loro più prossimo Dalla figura si vede che M vince
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Grafico di EM in democrazia rappresentativa
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Commenti e problemi Sistemi bipartitici sono stabili perché entrambe cercano posizioni vicine al centro Passaggio da democrazia diretta a referendum non ha effetti 4 problemi Dimensione unica è necessaria Ideologia: politici possono non desiderare di vincere le elezioni ad ogni costo, ma di portare avanti le loro idee → policy divergence Personalità: a volte la gente vota per il leader è il leader a imporre agli elettori le proprie preferenze, piuttosto che soddisfare quelle degli elettori Paradosso del voto: è razionale non votare perché i costi di tenersi informati sono elevati e la probabilità di influenzare il risultato finale bassa il fatto che la gente vota è un indicatore dell’efficacia socializzante del sistema educativo
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Burocrazia Burocrati, non politici, applicano le leggi
Sono i burocrati a prendere spesso le decisioni che influenzano la vita degli ind Criticati ma Possiedono le conoscenze tecniche necessarie per far funzionare un governo Sono un fattore di stabilità
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Modello di Niskanen Niskanen (1972) suppone che burocrati non massimizzano profitti, ma il budget Salario dei burocrati è ritenuto fisso Bilancio è la proxy migliore per il loro potere Se il burocrate sa che il politico accetta qualunque livello di produzione di un servizio per cui UT≥CT propone Qb, dove UT=CT Qb è inefficiente (eccessivo) efficiente è Q*, dove MC=MB Ottiene comunque Qb perché Può fare offerte prendere o lasciare: o Qb o 0 politico accetta Qb perché non ha informazioni tali da vedere alternative Burocrati hanno incentivi per far credere che il progetto sia in realtà più valido fanno traslare la curva UT verso l’alto
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Grafico di Niskanen
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Grafico di Niskanen con funzioni derivate
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Critiche al modello di Niskanen
Migué e Bélanger (1974): se il burocrate ha un vantaggio informativo, massimizzerà lo slack → burocrate inefficiente Weingast e Moran (1983): i politici possono non essere soggetti a informational disadvantage → cambiamento di oversight committees produce cambiamenti di comportamento di burocrati (es. FTC, FED sotto Greenspan etc.) → modello di congressional dominance
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Gruppi di interesse Individui influenzano i politici meglio se organizzati in GDI(lobbies) piuttosto che se agiscono individualmente come elettori Avendo interessi comuni votano compatti tassi di partecipazione al voto + elevati Usano i loro redditi per distribuire info o corrompere politici GDI creati su varie basi K/L (visione marxista) oggi lavoratori hanno capitale e ricchi derivano parte del loro reddito da lavoro → K/L non + opposti come nel XIX secolo Reddito redditi alti hanno certi interessi (basse imposte), redditi bassi altri (redistribuzione) Fonte del reddito lavoratori di una certa categoria hanno interessi comuni Territorio es. abitanti di un quartiere Caratteristiche personali o demografiche gay, pensionati
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Logica dell’azione collettiva
Logica dell’azione collettiva (Olson, 1970) Per membri di un GDI interesse comune è un BP → free riding → più numerosi sono i membri di un gruppo, meno efficiente è il gruppo Per contrastare free riding gdi offrono “selective incentives” bp insieme a BP (es. sindacati offrono consulenze fiscali agli iscritti) Tanto maggiori le dimensioni del gruppo, tanto più costoso offrire selective incentives
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Triangolo di ferro Politici, burocrati e GDI avvantaggiati nelle moderne democrazie Politici emanano leggi Burocrati le applicano GDI che ne beneficiano pagano politici e burocrati Perché altri soggetti (es. elettori) assenti? Sono meno organizzati Hanno meno informazioni Tacciono in attesa di avere il loro progetto approvato Tutti sono membri di un GDI per la cosa che interessa loro di più Altri attori importanti sono giudici, giornalisti, esperti
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Rent seeking La redistribuzione può non avvenire attraverso il reddito/bilancio pubblico → forme meno evidenti Creazione, espansione e protezione di posizioni monopolistiche Leggi che modificano i diritti di proprietà Rent-seeking (RS) è redistribuzione effettuata dal governo che va dai consumatori a favore dei produttori mediante la creazione/espansione/protezione di monopoli Idea di Tullock (1967) ispirata da studi sulla perdita secca da monopolio di Harberger (1963) → calcoli statici stimavano che l’inefficienza da monopolio non fosse un grande problema (3% del GDP) → Chicago school
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L’idea di Tullock In un monopolio tradizionale L misura l’inefficienza e R la redistribuzione Monopolio spesso generato da barriere normative che limitano accesso al mercato → limitano la concorrenza R è la rendita per chi se ne è appropriato → il suo PV corrisponde a quanto le imprese sono disposte a pagare per indurre il governo a limitare la concorrenza sul mercato e in questo modo generare R Tullock afferma che le spese sostenute per assicurarsi R sono un costo in aggiunta a L
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Grafico del rent-seeking
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È un’affermazione corretta?
Il costo sociale del RS è una proposizione normativa → c’est la vie → un trasferimento illegale di denaro ,non un’inefficienza, ma un trasferimento → RS crea mercati Mueller: costo sociale nasce da interruzione di mercati → costi di transazione Questione aperta Se è un costo sociale → letteratura sulla perfetta dissipazione (o più o meno che perfetta) di R
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Modello standard di RS - 1
Gioco standard: n giocatori, ciascuno investe I per ottenere la rendita R, la probabilità di ottenere R è proporzionale all’investimento 3 ipotesi Neutralità rispetto al rischio Posizioni simmetriche Libero ingresso nel mercato
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Modello standard di RS - 2
Con libero ingresso n cresce finché il reddito atteso di un rent seeker è uguale a quello di un non rent seeker (costo opportunità) → dissipazione perfetta della rendita Modello in 3 equazioni
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RS e regolamentazione - 1
Nella regolamentazione gli interessi dei produttori e dei consumatori sono opposti → se p aumenta, R cresce e il CS diminuisce Regolamentazione è un processo burocratico (authorities) → produttori fanno pressione (lobbying) sulle autorità per p Stigler (1971) ha spostato l’attenzione dall’aspetto normativo di quale prezzo minimizza L a come I rent seekers fissano il prezzo per assicurarsi R Limite: Stigler considera solo I produttori
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RS e regolamentazione - 2
Peltzman (1976) include 2 attori e un regolamentatore che massimizza una funzione di voto/supporto che dipende dalla funzione di utilità dei produttori e consumatori V=v(UR, UC), con derivate positive UR=R, UC=K-R-L, funzioni lineari in R e L, K misura il CS, R e L sono funzioni di P Il regolamentatore fissa P in maniera che:
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RS e regolamentazione - 3
…che è uguale a: Il regolamentatore fissa P in modo che il guadagno marginale di supporto dai produttori dovuto ad un incremento di R è eguale alla perdita marginale di supporto da pare dei consumatori dovuto ad un incremento di R e L (e viceversa) I produttori sono di meno e sono più concentrati dei consumatori, con interessi più specifici → con una capacità di lobbying superiore → dV/dUR ha valore elevato rispetto a dV/dUC
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RS e regolamentazione - 4
Previsioni (“teoria della cattura”) P sarà fatto aumentare fino a che dR/dP diminuirà (o dV/dUC aumenterà) abbastanza da rendere eguali I due membri dell’equazione → il regolamentatore favorirà i produttori rispetto ai consumatori proprio perché i produttori sono di meno (il contrario della democrazia) Il peso attribuito agli interessi dei consumatori sarà comunque strettamente positivo, nella misura in cui dV/dUC>0 → non ci sarà mi un monopolio puro Le industrie regolamentate saranno tipicamente o monopoli naturali o industrie di perfetta concorrenza, perché in esse variazioni di R producono supporto V Gli oligopoli nei quali il mercato ha già raggiunto valori intermedi di R non saranno ulteriormente regolamentate A partire dalla teoria della cattura, la scuola di Chicago ha lanciato un ampio programma di ricerca empirico sulla regolamentazione (sui settori aeronautici, assicurativi, taxi, agricoltura, etc.)
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RS e il processo politico - 1
RS non è limitato ai conflitti di interessi tra produttori e consumatori → in altri contesti gli agenti e I loro interessi sono più difficili da identificare → una teoria generale del RS è necessaria McCormick e Tollison (1981), Denzau e Munger (1993) Bavetta e Padovano (2001), Lagona e Padovano (2007) propongono la “special interest group theory of legislation” → tutte le leggi redistribuiscono risorse (diritti di proprietà) → tutte le leggi hanno un valore Le legislature e I parlamenti sono organizzati in modo da orchestrare trasferimenti di risorse in maniera efficiente → prendono risorse da gruppi che sono meno politicamente costosi da tassare (offerta di redistribuzione) e li trasferiscono verso gruppi che sono politicamente più costosi da tassare (domanda di redistribuzione) Costi sono essenzialmente i costi di organizzarsi in gruppi di pressione (Olson, 1965)
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RS e il processo politico - 2
Per ottenere un trasferimento un gruppo deve ottenere il supporto della maggioranza di 2 camere in una legislatura bicamerali → 2 risultati Maggiore il numero di seggi elettorali, più costoso è assicurarsi la maggioranza Ipotizzando DMR per assicurarsi voti (costi crescenti: man mano che ci si avvicina al 51%, il voto marginale ha un potere negoziale → costo maggiore) a parità di seggi è meno costoso assicurarsi una maggioranza se la distribuzione dei partiti nelle due camere è più omogenea Usando dati sulle legislature degli stati USA McCormick and Tollison (1981) trovano che in stati dove la distribuzione dei seggi per partito è più concentrata, il livello di regolamentazione è minore Padovano e Lagona (2007) trovano che la seconda variabile spiega una parte considerevole della produzione legislativa del parlamento italiano
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Crescita del settore pubblico - 1
In termini pro capite settore pubblico SP mostra una crescita secolare più rapida del settore privato sp Public choice offre varie spiegazioni Preferenze dei cittadini: se G=f(PG, Y), G (domanda di beni e servizi offerti dal SP) cresce se Elasticità rispetto a Y >1: legge di Wagner Elasticità rispetto a PG<1: PG sale (perché il SP è meno tecnologicamente avanzato del sp: minori risparmi sui costi) domanda inelastica → si spende di più (morbo di Baumol) Responsive government SP cresciuto perché gli ind lo vogliono → nessun problema
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Crescita del settore pubblico - 2
Altri fattori dal lato dell’offerta possono spiegare il fenomeno: excessive government Eventi casuali (guerre) fanno crescere il SP, ma dopo l’evento il SP diminuisce meno che proporzionalmente perché le burocrazie hanno rigidità displacement effect di Peacock e Wiseman Redistribuzione → ind a basso Y usano il governo per ridistribuire reddito a loro favore → SP cresce Se reddito medio>reddito mediano → EM ridistribuisce Y a proprio favore (Meltzer e Richard, 1981) Processo graduale in quanto il suffragio è stato esteso gradualmente Problema è che la redistribuzione non è solo da ricchi verso i poveri come prevede il modello Molti programmi sono per le classi medie → gran parte dei voti sta lì → legge di Director
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Crescita della spesa totale (%GDP)
Fonte: Hindricks and Myles, 2004
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Crescita della spesa per composizione
Fonte: Hindricks and Myles, 2004
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Determinanti della crescita della spesa-lato della domanda
Domanda di b&s pubblici: Gt =0t+1yt+2(Pg/Px)t+3Zt+t y:reddito procapite Pg/Px:prezzo relativo beni pubblici Z: altre variabili (popolazione, forma di governo, apertura commerciale) Se cresce y, cresce G → legge di Wagner Progresso tecnologico incrementa y e connessione tra fasi della produzione → G cresce per offerta di beni e servizi pubblici (North,1981) Se aumenta Pg/Px, G aumenta → morbo di Baumol Scarsa produttività legata ai processi produttivi nel settore pubblico (Baumol,1967) Ruolo della redistribuzione: secondo Meltzer-Richard è bene pubblico y mediano>y medio → con suffragio universale spinta verso politiche redistributive (Meltzer and Richard,1981) Critica: evidenza di mobilità solo nei quintili mediani di reddito
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Determinanti della crescita della spesa-lato dell’offerta
Argomento di public choice Spesa pubblica responsive o excessive (Buchanan, 1980) Componente excessive spiegabile da rent-seeking: Comportamento dei burocrati (Niskanen, 1972) Ciclo economico-politico e manipolazioni legate al ciclo elettorale (Mankiw, 1992) Forma di governo (Persson e Tabellini, 1998)
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Rimedi alla crescita del settore pubblico
Se SP è “responsive” non si deve fare niente Se “excessive” si deve intervenire. Come? Entitlements : programmi che generano un obbligo di spesa in relazione a uno status (diritto) predeterminato (es. pensioni) Difficilmente controllabili Si possono però cambiare le regole (anche se difficile) Burocrazia: genera una crescita one-off del SP si possono immaginare meccanismi gradualizzanti Niskanen : rendere i salari dei burocrati top inversamente proporzionali ai risparmi di spesa Cambiare le regole di approvazione del bilancio pubblico (Lagona & Padovano, 2005)
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Evoluzione delle regole di bilancio, paesi UE (Lagona and Padovano, 2005)
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Dati sulla crescita del settore pubblico
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Grafico crescita settore pubblico-1
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Grafico crescita settore pubblico-2
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Commenti Crescita nel tempo
Molto accentuata dopo fine seconda guerra mondiale Generale rallentamento dagli anni ‘80 Tendenziale riduzione dopo metà anni ‘90
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