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Stelle sulla terra Il Dolore in Oncoematologia
Salerno 25 Novembre 2016 Dott.ssa Rosanna Parasole Dipartimento di Oncologia AORN Santobono-Pausilipon
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CASO CLINICO 1 C.L. maschio 7 anni Anamnesi patologica familiare:
Zio materno deceduto a 16 anni per LLA Anamnesi patologica recente: Da 3 settimane dolore gamba sn con zoppia Riscontro di LDH elevato, modesta Anemia Eco articolare: modesto versamento articolare coxofemorale bilaterale
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AGOASPIRATO MIDOLLARE
INFILTRATO DA PARTE DI CELLULE IMMATURE (10%) DI TIPO ETEROPLASTICO, DI NATURA NON EMATOLOGICA AGGREGATE A FORMARE “PSEUDOROSETTE”
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Biopsia ossea cresta iliaca sn: Neuroblastoma IV stadio
Tac total body con mdc: piccola formazione di circa 1,5 cm a sede surrenalica sn AVM e AOV elevati Biopsia ossea cresta iliaca sn: Midollo sostituito da cellule neoplastiche scarsamente differenziate che formano piccoli nidi e a volte rosette di Homer-Wrigth; tali cellule all’immunoistochimica risultano positive per CD56, Cromogranina, NSE, Sinaptosina. Conclusioni: Quadro istologico compatibile con infiltrazione midollare neoplastica da tumore Neuroblastico Neuroblastoma IV stadio
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Anamnesi patologica remota:
CASO CLINICO 2 F.A.R. femmina 7 anni Anamnesi patologica remota: A luglio ’09 comparsa di coxalgia trattata presso struttura Reumatologica con FANS e Cortisone Anamnesi patologica recente: A metà settembre ’09 ricovero per dolori addominali ed al rachide lombosacrale
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Agoaspirato midollare:
Rx scheletro: ridotta ampiezza degli spazi dei corpi vertebrali D7, D8 e D9 RMN rachide in toto: i corpi vertebrali D6, D7, D8 e D9 appaiono ridotti di ampiezza per cedimento della spongiosa. Agoaspirato midollare:
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LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA-B TERAPIA: PROTOCOLLO AIEOP LLA 2006R
IMMUNOFENOTIPO : CD10+, CD19+, CD34+, CD52+, CD22, CD24 CITOGENETICA: t(12;21)+ BIOLOGIA MOLECOLARE: t(12;21)+ DNA-INDEX : 1 INFILTRAZIONE PAUCIBLASTICA: 18% TERAPIA: PROTOCOLLO AIEOP LLA 2006R
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AGOASPIRATO MIDOLLARE:NEGATIVO
DECORSO CLINICO TERMINA TERAPIA A SETTEMBRE 2011 DOPO 2 ANNI DALLO STOP-THERAPY COMPARSA DI DOLORE AL RACHIDE EMOCROMO NELLA NORMA INDICI INFIAMMATORI NORMALI LDH NORMALE RX RACHIDE: ALTERAZIONE MORFO- STRUTTURALE DI UNA VERTEBRA CHE APPARE RIDOTTA E DEFORMATA A LENTE BICONCAVA AGOASPIRATO MIDOLLARE:NEGATIVO ATTENTO FOLLOW-UP
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FOLLOW-UP ATTENTO FOLLOW-UP Dopo 1 mese
MIDOLLO: negativo in morfologia BIOLOGIA MOL: positiva per t(12;21) Dopo un altro mese MIDOLLO: negativo per blasti Incremento positività t(12;21) (1x10-3) ATTENTO FOLLOW-UP
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RECIDIVA TARDIVA DI LLA
TAC-PET Accumulo del radiotracciante a livello della testa degli omeri bilateralmente (SUV 4), a livello della IX costa emitorace dx (SUV 2.8) e della porzione posteriore delle creste iliache soprattutto a sn (SUV 6) . BIOPSIA OSSEA A LIVELLO DELLA CRESTA ILIACA POST SN: Midollo sede di una popolazione linfoide interstiziale e paratrabecolare a “crushing”,costituita da elementi di piccole dimensioni, talora indentati, risultati all’ immunoistochimica positivi per TdT, CD10, CD19, CD34. RECIDIVA TARDIVA DI LLA
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Epatosplenomegalia all’eco addome
CASO CLINICO 3 A.P. maschio 11 anni Anamnesi patologica prossima: da 15 gg febbricola, dispnea, tosse, dolori ossei, perdita di peso. Ricovero in ospedale: Leucocitosi (GB /l), anemia (Hb 7,2), modesta piastrinopenia (Plts /l). Epatosplenomegalia all’eco addome Voluminosa massa linfonodale (12x7x10 cm) a sede paracardiaca sn alla TC torace
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Diagnosi di LLA T iperleucocitosica
Protocollo LLA 2009 HR
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Restaging di malattia negativo Scintigrafia ossea negativa
Durante il II mantenimento ad interim comparsa di coxalgia con difficoltà alla deambulazione Agoaspirato midollare negativo in morfologia, citometria e biologia molecolare Restaging di malattia negativo Scintigrafia ossea negativa RMN arti inferiori: vaste aree di disomogeneità strutturale
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RMN arti inferiori A B RMN ginocchia : A. Aree ad intensità di segnale aumentato circondate da aree a basso segnale nelle sequence T1. B. Aspetto inverso con margini iperintensi che circondano aree di iposegnale nelle sequenze STIR. L’estensione delle lesioni è di 90-95% delle epifisi distali del femore e 50% dell’epifisi prossimali della tibia, bilateralmente
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DOLORE DA DANNO IATROGENO: COMPLICANZA ALLA CHEMIOTERAPIA
OSTEONECROSI DIFFUSA DOLORE DA DANNO IATROGENO: COMPLICANZA ALLA CHEMIOTERAPIA TERAPIA SPECIFICA BIFOSFONATI VIT. D Supplementazione di Ca+ Terapia antidolorifica (Tramadolo, Tachipirina) In attesa di ARTROPROTESI
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Biologia molecolare e citogenetica negativa
CASO CLINICO 4 B.T. femmina 2 anni e 8 mesi Diagnosi di LLA Calla+ (CD10+, CD19+, CD22+, CD58+, CD33±, CD34+); DNA index: 1.19 Biologia molecolare e citogenetica negativa
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Termina protocollo LLA 2006R a Novembre 2010
Dopo 2 anni e 2 mesi dallo stop-terapia comparsa di cefalea intensa riferita in regione frontale Trattata dal medico curante per sinusite senza successo Agoaspirato midollare negativo in morfologia, citometria e biologia molecolare Restaging di malattia negativo Pratica Puntura lombare diagnostica
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RECIDIVA SNC TARDIVA DI LLA
Liquor infiltrato da nidi di cellule immature, nucleolate e in divisione mitotica, positivo all’immunofenotipo per TdT, CD10, CD19, CD34. RECIDIVA SNC TARDIVA DI LLA
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CASO CLINICO 5 V.R. maschio 13 anni Anamnesi patologica recente:
A metà aprile 16 ricovero presso altra struttura per dolore pelvico Riscontro all’eco addome di massa addominale Trasferimento in Chirurgia Oncologica
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Eco total body: visibilità in sede epigastrica al di sotto dell’ala sn del fegato di voluminosa massa espansiva solida di 9,7x10,4x11,7 cm, a margini lobulati, ad ecostruttura disomogenea con aree di ipoecogenicità TC total body: In sede epato-pancreatica si apprezza grossolana massa polimorfa a densità disomogenea e a margini irregolari che misura 13x9x15 cm
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Conclusioni: Quadro istologico compatibile con Linfoma
Biopsia della massa mediante tru-cut: Neoplasia costituita da elementi diffusi di origine linfoide atipiche di medie dimensioni, con citoplasma ricco di vacuoli e nucleo rotondo-ovale; tale popolazione risulta all’immunoistochimica positiva per CD20, PAX-5, CD79 e bcl-6 e negative per CD30 e bcl-2. Indice di proliferazione (Ki67/MIB-1) > 95%. Biologia molecolare positiva per t(8;14) Conclusioni: Quadro istologico compatibile con Linfoma non-Hodgkin maturo tipo Burkitt
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Ricapitolando…..
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Il DOLORE ONCOLOGICO può essere:
La prima manifestazione di una malattia neoplastica Espressione di una recidiva/progressione di malattia Espressione di danno iatrogeno (da chemio e/o radioterapia)
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può essere sintomo di esordio nei:
Il DOLORE può essere sintomo di esordio nei: Tumori ossei 80% Tumori cerebrali 60% Nefroblastoma % Linfoma non Hodgkin 40% Sarcomi delle parti molli 20% Leucemie % Neuroblastoma 10% Linfomi di Hodgkin %
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Può essere provocato da:
Effetto massa: Metastasi ossee Infiltrazione dei plessi nervosi Ulcerazione di cute e mucose Infiltrazione di parenchimi o muscoli Compressione intestinale o urinaria Distensione di organi Sindrome paraneoplastica: Citochine prodotte dal tumore o dall’ospite Iatrogeno: Trattamenti integrati (chemio-radio, chirurgia) Terapie di supporto (fattori di crescita, etc)
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Classificazione del Dolore
In base a: Durata Origine Intensità
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Classificazione Clinica
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DOLORE ONCOLOGICO Origine Caratteristiche del dolore
Dolore provocato dalla malattia stessa: - invasione dei tessuti - compressione/infiltrazione di nervi/vasi - ostruzione di visceri - infezione - flogosi Dolore provocato dalle procedure diagnostiche: - biopsie - puntati midollari - puntura lombare - interventi chirurgici Dolore provocato da tossicità legata a terapie: - chemioterapia - radioterapia Caratteristiche del dolore Livelli di dolore fortemente collegati al trauma tessutale Sia acuto che cronico, sia nocicettivo che neuropatico Impone un trattamento “aggressivo”
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Tipo di Dolore NOCICETTIVO : si sviluppa a livello periferico a seguito di attivazione nocicettori di - cute - mucose - organi interni escluso il sistema nervoso NEUROPATICO : origina da anomalie della trasmissione degli impulsi secondarie a lesioni o disfunzioni del sistema nervoso periferico o centrale. Frequentemente tende a cronicizzare e si accompagna ad iperalgesia, allodinia e/o ad altre modificazioni della sensibilità PSICOGENO : Il dolore di origine psichica deriva dall’anomala interpretazione dei messaggi percettivi normalmente avviati e condotti.
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Classificazione Eziopatogenetica
NOCICETTIVO NEUROPATICO PSICOGENO
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DOLORE NEUROPATICO 3° neurone 2° neurone Cute Cute Origine PERIFERICA
Origine CENTRALE 3° neurone 3° neurone 2° neurone 2° neurone midollo Cute midollo Cute
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Frustrazione per la malattia Rabbia Mancanza di autonomia Disabilità
DOLORE PSICOGENO deriva da: Frustrazione per la malattia Rabbia Mancanza di autonomia Disabilità Isolamento Ospedalizzazione Ansia e Paura Disturbi del sonno Depressione Perdita dell’appetito
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DOLORE MISTO NEUROPATICO NOCICETTIVO PSICOGENO
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DOLORE Variabili che influenzano il dolore Malattie concomitanti
preesistenti Tipo di lesione Sede Tecnica anestesiologica Esperienze precedenti DOLORE Età Fattori socio-culturali Componente psico-affettiva Fattori ambientali Variabili che influenzano il dolore
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Intensità del Dolore Intenso (Grado III) Moderato (Grado II)
Classificazione dell’ OMS: Lieve (Grado I) Moderato (Grado II) Intenso (Grado III)
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Misurazione del Dolore
SCALA FLACC al di sotto dei 3 anni
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Misurazione del Dolore
SCALA WONG-BAKER > 3 anni
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Misurazione del Dolore
SCALA NUMERICA > 8 anni Nessun dolore Il peggior dolore possibile
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Regolo del Dolore
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Terapia del Dolore Dolore Lieve Dolore Moderato Dolore Intenso
Paracetamolo : 20 mg/kg per os ogni 8 ore o 15 mg/kg e.v. ogni 6 ore Dolore Moderato Tramadolo (eventualmente associato al paracetamolo) : 1 mg/kg e.v. oppure 1-2 mg/kg per os Dolore Intenso -Oppioidi forti : morfina 0,05-0,1 mg/kg e.v. oppure 0,15- 0,3 mg/kg per os da ripetere dopo 4 ore Per le somministrazioni e.v. di tramadolo e di morfina si può prevedere la somministrazione continua della somma delle dosi/die previste.
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CORAGGIO…… SIAMO A BUON PUNTO !!!
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DOLORE DA PROCEDURA
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DOLORE DA PROCEDURA E’ documentato come le procedure invasive
siano vissute dai bambini come eventi assolutamente traumatici e dolorosi Sebbene rappresenti un’esperienza di breve durata, la procedura si accompagna ad intenso grado di paura e di ansietà Broome, Rehwaldt, Gogg, e altri hanno dimostrato come le aspirazioni di midollo osseo, biopsie e punture lombari siano percepite come estremamente dolorose dai bambini A distanza di molti anni persone guarite da leucemia mantengono la memoria di un vissuto negativo per il dolore associato alle punture lombari e agli aspirati midollari.
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N. Procedure per Patologie
Leucemie : Punture Lombari Aspirati Midollari TAC/RNM CVC TOT : 30 Linfomi : TOT : 10-15 Tumori Solidi :
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Motivazioni per Procedure senza Dolore
• Qualità di vita del bambino • Evitare ricordo negativo dell’esperienza • Minore stress genitori • Minore stress negli operatori
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Anestetici Locali Prilocaina/lidocaina
Applicata sotto bendaggio occlusivo per tempo minimo di 1 ora Tempo massimo di applicazione 4 ore Lidocaina e tetracaina (Ralydan) Determina analgesia con un meccanismo analogo all’EMLA, con profondità leggermente maggiore, con una vasodilatazione locale, in tempi più brevi. È, tuttavia,un po’ più costoso, non è indicato sotto i 3 anni di età, e non si possono usare più di due cerotti contemporaneamente
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Trattamento Farmacologico
Sedazione conscia con riduzione dello stato di coscienza : ••Mantenimento dei riflessi protettivi •• Respiro autonomo e normale •• Risposta adeguata alla stimolazione verbale o a stimoli tattili Sedazione profonda con abolizione o riduzione dello stato di coscienza (il paziente non è facilmente risvegliabile): - Assenza parziale o completa dei riflessi protettivi - Respiro autonomo ridotto o assente - Mancata risposta alla stimolazione verbale o a stimoli tattili Anestesia generale con abolizione dello stato di coscienza: •- Assenza dei riflessi protettivi •- Assenza del respiro autonomo •- Mancata risposta alla stimolazione esterna di qualsiasi tipo
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Trattamento Farmacologico
della SedoAnalgesia Protossido d’azoto in miscela con l’ossigeno (50-70%) via maschera in respiro spontaneo Anestesia locale con lidocaina 2% Midazolam 0,1 mg/kg e.v. Fentanyl 1 gamma/kg e.v. +/- Ketamina 0,2-0,3 mg/kg e.v. Fentanyl oppioide Midazolan benzodiazepina Ketamina anestetico dissociativo
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Interventi non Farmacologici
aggiuntivi e non sostitutivi dell’approccio farmacologico. RESPIRAZIONE Favorire la respirazione nel bambino lo aiuta ad allontanare la paura e il dolore causato. - Si incoraggia a buttare fuori la paura e il dolore con una nuvola rossa; oppure si usano le bolle di sapone.
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Interventi non Farmacologici
aggiuntivi e non sostitutivi dell’approccio farmacologico. RILASSAMENTO - Si può consigliare al bambino di tenere il corpo morbido e rilassato, partendo dalla muscolatura del collo fino alle braccia e alle gambe.
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Interventi non Farmacologici
aggiuntivi e non sostitutivi dell’approccio farmacologico. VISUALIZZAZIONE • Nella “visualizzazione” il bambino viene prima fatto rilassare, poi è guidato a immaginare una situazione e/o un luogo preferiti in cui vorrebbe trovarsi. Concentrandosi sui particolari di ciò che ha immaginato, il bambino distoglie l’attenzione dalla situazione ansiogena
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Interventi non Farmacologici
aggiuntivi e non sostitutivi dell’approccio farmacologico. DISTRAZIONE - Hanno il compito di dirottare l’attenzione del bambino (videogiochi o televisione). - Clown-therapy nella riduzione dell’ansia nei bambini durante l’induzione dell’anestesia
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Interventi non Farmacologici
aggiuntivi e non sostitutivi dell’approccio farmacologico. L’AMBIENTE - Le procedure dovrebbero essere effettuate in specifiche stanze adibite ai trattamenti e non nella stanza di degenza LA PRESENZA DEI GENITORI I genitori dovrebbero essere presenti durante la procedura per provvedere al conforto dei loro bambini
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Il Vissuto dei bambini
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Il Vissuto dei bambini
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IL DOLORE da Terminalità
COMPONENTE PSICOLOGICA
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Trattamento della Terminalità
La cura è affidata al medico delle cure palliative Il sostegno psicologico è curato dagli psicologi Il volontariato sostiene moralmente la famiglia Si favorisce l’assistenza a domicilio In alternativa si propone il ricovero nell’Hospice Esce di scena il medico oncologo
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“Raramente si muore di dolore, ma spesso si muore nel dolore e più
spesso ancore si vive nel dolore” EFIC’s Declaration, 1999
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Grazie per l’attenzione !
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BUON NATALE!!!
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