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PubblicatoGiacinta Bruni Modificato 7 anni fa
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Spazi pubblici urbani e percorsi di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Il caso torinese
Alfredo Mela – Politecnico di Torino SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE
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Presenza straniera e nuove migrazioni in Piemonte
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Spazi pubblici urbani e percorsi di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Il caso torinese Presenza straniera e nuove migrazioni in Piemonte Gli stranieri residenti nel Piemonte al 1° gennaio 2016 sono e rappresentano il 9,6% della popolazione residente. Diminuzione dello 1,42% rispetto al 2014 Stranieri a Torino: (il 15,5% della popolazione) Diminuzione dello 0,23% rispetto al 2014 Al ci sono in Piemonte richiedenti asilo (il 7% del totale italiano) di cui: in strutture temporanee prefettizie 1206 in progetti SPRAR Nei primi 5 mesi del 2016 le commissioni piemontesi hanno esaminato 1916 casi (contro i 2502 dell’intero 2015) con il 70,1% di risposte negative (leggermente più che nella media nazionale)
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Un nuovo fenomeno, non solo emergenziale
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Spazi pubblici urbani e percorsi di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Il caso torinese Un nuovo fenomeno, non solo emergenziale Nazionalità prevalenti tra i richiedenti asilo in Piemonte: 15% nigeriana, il 13% eritrea, il 9% del Gambia, il 7% della Costa d'Avorio, della Guinea o della Somalia, il 6% di Sudan, Senegal o Mali, il 4% egiziana Migranti economici / migranti forzati? Debolezza di questa classificazione binaria
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Concentrazioni di popolazione straniera residente a Torino
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Spazi pubblici urbani e percorsi di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Il caso torinese Concentrazioni di popolazione straniera residente a Torino Censimento della popolazione 2011
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Una tipologia di «nuovi» migranti
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Spazi pubblici urbani e percorsi di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Il caso torinese Gli «esiliati politici»: sono costretti a fuggire a causa di guerre e persecuzioni politiche, religiose Gli «esiliati «sociali» fuggono per conflitti familiari, faide locali, sottrazioni di terre, accuse di stregoneria Gli «espulsi/inviati»: la causa della fuga sussiste, ma è meno impellente ed esiste un accompagnamento da parte della famiglia, che si attende un successo ed un aiuto. I migranti «in ricongiungimento»: Fuggono, ma hanno anche la speranza di raggiungere parenti o amici in altri paesi europei. Cercano di lasciare l’Italia ma alcuni sono «intrappolati» nel paese. Gli «espulsi da paesi terzi» dove intendevano restare (in particolare la Libia) Gli «sfruttati» (vittime di tratta ecc.) Una tipologia di «nuovi» migranti Riferimento alla tipologia di Msna di A. Etiemble e O. Zanna (2013)
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Le carriere migratorie
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Spazi pubblici urbani e percorsi di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Il caso torinese Le carriere migratorie Il concetto di «carriere migratorie» (Martiniello, Rea, 2014) per mette di pensare ad un percorso del migrante non lineare, ma per tappe, le cui traiettorie sono influenzate da fattori interagenti di diverso livello: «macro»: caratteri strutturali del sistema globale che favoriscono la migrazione «meso»: l’ambiente specifico in cui si svolgono le diverse tappe «micro»: ragioni individuali della fuga, modello di resilienza psico-sociale, risorse cognitive, emotive, relazionali
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Il livello «meso» I diversi ambienti del contesto di accoglienza:
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Spazi pubblici urbani e percorsi di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Il caso torinese Il livello «meso» I diversi ambienti del contesto di accoglienza: Giuridico-legale Socioeconomico Territoriale: le caratteristiche socio-spaziali del territorio di cui fa esperienza il migrante, specie durante la «seconda accoglienza» Il sistema dell’accoglienza ha caratteri eterotopici ed eterocronici (Foucault): spazi obbligati, relazioni prevalenti con operatori e figure di appoggio Il contesto può avere caratteri diversi, ma la sua esplorazione è inizialmente difficile
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I luoghi urbani delle nuove migrazioni
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Spazi pubblici urbani e percorsi di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Il caso torinese Luoghi «obbligati», frequentati in quanto parte del sistema: centri di accoglienza, questura, scuola di italiano … Luoghi «strumentali», per la soluzione di problemi della vita quotidiana: studio medico, negozi di quartiere, centri telefonici, mezzi pubblici…. Luoghi «analogici», che presentano somiglianze con il paese d’origine e permettono di stabilire nuove relazioni: luoghi di preghiera, dello sport, mercati, giardini… Luoghi «interstiziali», talora informali, spazi caratterizzati dalla presenza di altri migranti, in cui si possono stabilire relazioni che potrebbero essere utili al temine del progetto: case occupate, luoghi di lavoro informale, stazioni, angoli di giardino… I luoghi urbani delle nuove migrazioni
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Luoghi urbani e tappe della carriera
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Spazi pubblici urbani e percorsi di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Il caso torinese Luoghi urbani e tappe della carriera obbligati strumentali analogici interstiziali
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