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Dalla STIMOLAZIONE COGNITIVA, all’ATTIVITA’ MOTORIA,

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Presentazione sul tema: "Dalla STIMOLAZIONE COGNITIVA, all’ATTIVITA’ MOTORIA,"— Transcript della presentazione:

1 Dalla STIMOLAZIONE COGNITIVA, all’ATTIVITA’ MOTORIA,
dalle TERAPIE FARMACOLOGICHE, all’ INTERVENTO AMBIENTALE GLOBALE con : SEMPRE AL CENTRO LA PERSONA Dr.ssa Monica Gandelli Geriatra Nuclei Alzheimer RSA

2 La Demenza è una malattia della collettività:
la famiglia, le figure professionali e le istituzioni si trovano a fronteggiare un problema complesso di cura, di relazioni, di adattamento psicologico e comportamentale in un momento storico di crisi. Servono politiche di intervento GLOBALI, RETI di SUPPORTO tra le PLURIME UNITA’ di OFFERTA e all’interno di esse serve FLESSIBILITA’.

3 La Stimolazione Cognitiva è un intervento finalizzato al benessere complessivo della persona, per incrementare il coinvolgimento in compiti orientati a riattivare le competenze residue e a rallentare la perdita funzionale causata dalla patologia e dai fattori che impattano sulla sfera psicocognitiva.

4 Terapia: insieme dei metodi usati per la guarigione della malattia e per alleviare i Sintomi. In psicologia la terapia è l'uso di strumenti non invasivi, non farmacologici, tesi al recupero e/o alla correzione di una condizione di alterazione psicologico o psico-sociale. Prendersi Cura: premura, osservazione, riguardo, impegno, occuparsi attivamente, assistere. Impegna sia il nostro animo sia la nostra attività.

5 NUOVO RUOLO del PAZIENTE
La PERSONA con malattia deve essere considerata un SOGGETTO ATTIVO. La PERSONA con malattia deve essere coinvolta nel PROGETTO di CURA e deve poter scegliere. La PERSONA con malattia considera la QUALITA’ di un percorso di cura in base alla QUALITA’ delle RELAZIONI instaurate.

6 NUOVO RUOLO del CARE GIVER
RUOLO ATTIVO nella RELAZIONE ed INTERAZIONE. CONSAPEVOLEZZA del PROPRIO RUOLO, MOTIVAZIONE (CAPIRE il SENSO) e APERTURA alla FORMAZIONE/SOSTEGNO RIVALUTAZIONE CRITICA degli OBIETTIVI , dei PROPRI LIMITI e delle proprie DIFFICOLTA’ con riconoscimento di necessità di SUPPORTO.

7 MODELLI di CURA METODO VALIDATION di N. Feil .
1980 Stati Uniti , Accademia Assistenti Sociali In Italia promosso dalla Federazione Alzheimer Italia. GENTLE CARE di M .Jones , 1990 Canada, Terapista Occupazionale, Istituto Golgi di Abbiategrasso, Prof. Guaita , Società M. Jones Resources Ltd CURA CENTRATA sulla PERSONA T. Ketwood, Inghilterra, professore di psicosociologia gerontologica ; in Italia Gruppo FERB. CONVERSAZIONALISMO P. Vigorelli, Italia, medico e psicoterapeuta. Gruppo Anchise

8 MODELLI di CURA Basi di psicologia comportamentale ed umanistica (ogni essere umano è prezioso indipendentemente dal suo grado di comportamento). Il comportamento è una combinazione di modificazioni cerebrali, ma anche fisiche, sociali e intrapsichiche dinamiche, in tutte le fasi di malattia. Le modalità di relazione sono alla base della STIMOLAZIONE COGNITIVA e impattano sul comportamento.

9 MODELLI di CURA Attenzione al Benessere PSICOSOCIALE
della persona malata e del care giver (informali/familiari e formali/professionali) Attenzione competente alla RELAZIONE tra care giver e malato e CONDIVISIONE tra care giver . Attenzione alla MODALITA’ di COMUNICAZIONE (verbale/parola e non verbale / gesto) ed al CONTESTO.

10 COME ORIENTARCI? ADESIONE ad un MODELLO con FORMAZIONE dell’INTERA EQUIPE di CURA ? Quali TERAPIE NON FARMACOLOGICHE (TNF)? SCELTA di ELEMENTI dei SINGOLI MODELLI come punti di forza e inizio di un percorso dell’equipe . SCELTA di TNF e PROGETTI MULTIMODALI a basso impatto di risorse

11 PERCORSI di CURA NON FARMACOLOGICA
CONVERSAZIONALISMO TRENO VIRTUALE ANIMAZIONE SOCIALE ambientale e recettiva FISIOCHINESITERAPIA cognitivo-motoria

12 LA NOSTRA STORIA INTERVENTI di STIMOLAZIONE COGNITIVA MOTORIA RELAZIONALE FISIOCHINESITERAPIA TERAPIA OCCUPAZIONALE ANIMAZIONE SOCIALE PSICOMOTRICITA’

13 LA NOSTRA STORIA INTERVENTI INFORMALI Passeggiare Cantare Parlare
Ascoltare Merenda insieme “Il Tocco” Progetto Foto Feste Lettura, disegno, preghiera ………………EQUIPE e VOLONTARI

14 LA NOSTRA STORIA INTERVENTI AMBIENTALI (tempi intermedi tra attività)
AREE per AFFACCENDAMENTO Lettura Acquario AREE TEMATICHE

15 LA NOSTRA STORIA INTERVENTI AMBIENTALI PROGRAMMI TV MUSICA SELEZIONATA
(Ambientale e con cuffie. Musiche selezionate con care giver) OGGETTI e IMMAGINI SIGNIFICATIVI

16 LA NOSTRA STORIA INTERVENTI AMBIENTALI AREE FINZIONALI: la Nursery

17 LA NOSTRA STORIA INTERVENTI AMBIENTALI ATTIVITA’ FINZIONALI
Mercato Protetto

18 LA NOSTRA STORIA INTERVENTI mirati alla COMUNICAZIONE LABORATORIO di CONVERSAZIONALISMO Tutte le figure dell’equipe (anche fisioterapisti, dietisti ..) e volontari. Raccolta di dialoghi, individuazione PAROLE e TEMI CHIAVE e TECNICHE efficaci . PROGETTI per le ATTIVITA’ di BASE : Accoglienza e Progetto Pasto

19 Piano di Assistenza Individuale (PAI)
Per gli ospiti affetti con demenza obiettivi peculiari sono : Definizione al Grado di demenza e Tipologia di Manifestazioni comportamentali , con coinvolgimento di tutte le figure dell’equipe anche nella compilazione scale di valutazione (indicatori) e con l’evidenza delle STRATEGIE AMBIENTALI, RELAZIONALI (LINGUAGGIO) adottate . ESPLICITAZIONE delle ATTIVITA’ di STIMOLAZIONE COGNITIVA (formali ed informali) e di TERAPIA non FARMACOLOGICA con condivisione obiettivi, modalità, tempi di osservazione. CARE GIVER : Valutazione dell’avvenuta metabolizzazione della malattia , delle risposte comportamentali (BPSD ) e delle strategie relazionali adottate da parte dei familiari e grado di stress ( SUPPORTO SERVIZIO di PSICOLOGIA ). Negli ospiti in fase avanzata di malattia Cure palliative , con attenzione alla valutazione del dolore ( scale adeguate es PAINAD) e condivisioni scelte (es ALIMENTAZIONE con Servizio di Dietologia) Percorso Religioso . Iter di SUPPORTO per Amministratore di Sostegno ( SERVIZIO SOCIALE) e INTERVENTI dei VOLONTARI .

20 «CURA CENTRATA sulla PERSONA» PSICOLOGIA MALIGNA:
ETTICHETTARE Definire, qualificare in modo frettoloso e superficiale DENIGRAZIONE Esprimere giudizi negativi sulle persone fragili, oppure far intendere loro,che sono capaci. INGANNO Per distrarre, o forzare la persona , fornendo alla persona informazioni distorte o parziali al fine di convincerla a fare qualcosa. DISCONFERMA Non riconoscere le sue emozioni, non viene tenuto conto della storia di vita. IMPOSIZIONE INTRUSIONE intromettersi improvvisamente e fastidiosamente nelle azioni della persona o nelle sue riflessioni. ESCLUSIONE, IGNORARE, INFANTILIZZAZIONE

21 PAROLE del CARE GIVER ..I malati di Alzheimer non sono solo un corpo … dimenticano ma non vogliono essere dimenticati..nulla può sostituire un sorriso, un abbraccio , una passeggiata con una persona che li ama....


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