La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Corso di Citopatologia parte I

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Corso di Citopatologia parte I"— Transcript della presentazione:

1 Corso di Citopatologia parte I

2 Concetti di base La citologia studia la cellula sotto il profilo morfologico e funzionale. La citopatologia o citodiagnostica è una branca dell’anatomia patologica che interpreta a fini diagnostici la morfologia degli elementi cellulari in quanto tali, privati delle loro connessioni con il tessuto d’origine. Nasce come mezzo per riconoscere la presenza di cellule tumorali.

3 Storia MED. UMANA MED. VETERINARIA
George Papanicolau nel 1923 propose di usare strisci vaginali per la diagnosi di carcinoma dell’utero…solo nel 1954 si avrà la prima pubblicazione di un atlante di citologia esfoliativa. Victor Perman iniziò ad applicare le colorazione rapide (MGG, Wright) alle lesioni tessutali degli animali….nel 1966 pubblicò il primo lavoro su 1174 casi e successivamente nel 1979 il primo atlante di citologia veterinaria

4 Campi di impiego Ampia varietà di lesioni, tessuti, liquidi. In particolare nei processi che presentano incrementi di volume (masse, noduli, tumefazioni, etc..); Per individuare il tipo di processo (neoplasia Vs infiammazione), e successivamente la tipologia cellulare, la benignità o malignità della stessa ed il grado; Scarsa (se non assente) la citologia oncologica di screening veterinaria.

5 Citologia diagnostica
VANTAGGI SVANTAGGI Rapida Poco invasiva Facile esecuzione Rischi minimi Prelievi ripetibili Indolore Economica Tempi brevi di refertazione Impossibilità di valutare l’architettura e l’infiltrazione dei tessuti adiacenti Campioni non diagnostici Possibilità di falsi positivi/negativi

6 Materiale Aghi da 22 a 25 G Siringhe da 3 a 20 ml Tamponi sterili
Cytobrush Vetrini puliti, sgrassati con banda sabbiata Matita Kit di colorazione Coprivetrini, olio o montante Porta vetrini Provette vuote per liquidi (con e senza EDTA) Guanti

7 Campionamento citologico
Esfoliazione spontanea: sfrutta la naturale capacità delle cellule di rivestimento di staccarsi dal tessuto, di raccogliersi all’interno di una cavità e di mescolarsi ai liquidi in essa contenuti.  Urine Espettorato Secrezioni Versamenti (pleurico, cardiaco, ascitico, sinoviale) Liquor (liquido cerebrospinale) Esfoliazione provocata: cellule attivamente asportate dalla superficie di una lesione o mucosa. (brushing, scraping…) FNA: presuppone un bersaglio, su organi o lesioni superficiali e profondi. Può interessare una svariata gamma di situazioni patologiche, dal punto di vista metodologico si possono distinguere in tre diverse situazioni:

8 Tecniche di prelievo Agoaspirato e agoinfissione
Spazzolamento (brushing) Scarificazione/raschiato (scraping) Tamponi Impronte Lavaggio delle superfici mucose

9 Tecniche di prelievo-Agoaspirato/infissione
Per masse e lesioni proliferative, organi ghiandolari, organi interni o masse cavitarie; Più il tessuto è cedevole e più piccoli devono essere l’ago e la siringa. La dimensione della siringa deve essere proporzionale alla consistenza del tessuto; La procedura senza aspirazione usata nelle masse abbondantemente vascolarizzate.

10 Tecniche di prelievo-Brushing
Cytobrush Vari spazzolini in base al campionamento Su mucose orale, vaginale, congiuntivale…

11 Tecniche di prelievo-Scraping
In particolare per le lesioni cutanee rilevate ed asciutte; Effettuato utilizzando il dorso di una lama da bisturi o il bordo smusso di un vetrino; Da lesioni cutanee, mucose apparenti o tessuti ottenuti in sede chirurgica o necroscopica.

12 Tecniche di prelievo-Tamponi
Per le cavità difficilmente raggiungibili con altri mezzi di raccolta; Vagina, orecchio, tragitti fistolosi…. Tampone di cotone sterile, inumidito in caso di lesione secca; NON STRISCIARE, ma rotolare delicatamente sul vetrino.

13 Tecniche di prelievo-Impronte
Lesioni superficiali ulcerate o essudativa, su pezzi chirurgici o necroscopici; Incisione della zona per avere una superficie di impronta fresca, tamponare per asciugare il sangue e/o liquidi tissutali in eccesso e posizionare sul vetrino; Conservare il pezzo in formalina.

14 Tecniche di prelievo-Lavaggi
Con una soluzione salina, in particolare per il lavaggio tracheobronchiale, delle cavità nasali, vescicale, uterino ecc.). Il liquido ottenuto è poi raccolto e strisciato tal quale o centrifugato e strisciato.

15 Preparazione dei vetrini
Aspirati da tessuto solido Aspirati da campioni liquidi Strisci vetro su vetro per schiacciamento; Schiacciamento modificata; Striscio di sangue; A stella marina; Striscio lineare; Striscio di sangue; Cytospin;

16 Schiacciamento modificata
45°

17 Striscio di sangue

18 Stella marina Ideale perché non danneggia le cellule fragili. ATT accumulo eccessivo di materiale!!!

19 Preparazione dei vetrini campioni liquidi
LIQUIDO TRASPARENTE LIQUIDO OPACO Cellularità da bassa a moderata; Striscio lineare o tramite centrifugazione/cytospin; Richiede meno tempo nel colorante Cellularità elevata; Striscio diretto; Richiede più tempo nel colorante.

20 Striscio lineare Cytospin

21 Colorazioni Papanicolau e derivate: eccellenti dettagli nucleari, spt in medicina umana per i lunghi tempi di preparazione; Romanowsky: poco costose, facili da preparare e in tempi brevi: Diff-Quick Wright Gimsa (MGG) Blu di metilene e nuovo blu di metilene; Harris Shorr.

22 Protocollo May Grunwald Giemsa
REAGENTI: - Soluzione colorante May Grunwald (complesso di eosina e blu di metilene in alcool metilico); - Soluzione colorante di Giemsa (vari composti di azzurri-tionina, associati all’eosina e al blu di metilene) PROCEDIMENTO 1-Essiccare i vetrini all’aria; 2-In un cilindro graduato 6ml di acqua distillata per ogni vetrino da colorare e con una pipetta aggiungere 1 goccia di Giemsa per ogni ml di acqua, mescolare; 3-Coprire i vetrini con la soluzione May-Grunwald per 3 minuti; 4-Lavare con abbondante acqua distillata e lasciarla per 1 minuto; 5-Eliminare l’acqua distillata, versare su ciascun vetrino la soluzione di Gimsa diluita (punto 2) per 25/30 minuti; 6-Lavare in acqua corrente; 7-Asciugare e montare.

23 MGG Nuclei: rosso porpora violaceo Citoplasma linfociti: varie tonalità di blu Citoplasma monocito: blu-grigio Granulociti eosinofili (granuli acidofili): rosso mattone-arancio Granulociti basofili (granuli basofili): viola-cupo Granulociti neutrofili (granuli neutrofili): marron-rosa Eritrociti: rosa-grigio

24 TVT cane

25 Protocollo Diff-Quick
Classica colorazione di tipo Romanowsky, come la MGG. REAGENTI - Kit per la colorazione rapida: A fissativo a base di metanolo; B sol. acida a base di Eosina; C sol. basica a base di Tiazina PROCEDIMENTO 1-Essiccare il vetrino; 2-Immergere per 5 volte , un secondo di tempo ciascuna, nella soluzione A; 3-Immergere per 5 volte, un secondo di tempo ciascuna, nella soluzione B; 4-Immergere per 5 volte, un secondo di tempo ciascuna, nella soluzione C; 5-Lavare in acqua corrente; 6-Fare asciugare e montare.

26 Cheratite ulcerativa da pseudomonas, foto da Cowell et al

27 Protocollo Harris Shorr
Colora selettivamente di rosso gli elementi epiteliali completamente cheratinizzati, mentre colora in varie tonalità di blu gli elementi che ancora non sono giunti a maturazione.

28 Usata in particolar modo per la determinazione delle fasi del ciclo estrale
Anestro Proestro Estro Diestro


Scaricare ppt "Corso di Citopatologia parte I"

Presentazioni simili


Annunci Google