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PubblicatoGiacinta Ippolito Modificato 7 anni fa
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Valentina Iadeluca Musica – Lettura – Immagine esperienze interdisciplinari a partire da libri illustrati Appunti sul laboratorio realizzato nell’ambito del convegno MUSICA E TEATRO A SCUOLA Il laboratorio espressivo come strategia di formazione e integrazione organizzato dal CDM onlus – Centro Didattico Musicale e dal 196° Circolo Didattico “Walt Disney” Roma, giugno 2004
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V.Iadeluca Musica - Lettura - Immagine
Come è nata l’idea Il tema di ricerca è nato nel 2003 per un progetto che ha coinvolto tre attori: il CDM onlus Bambini al Centro, la Biblioteca Multimediale della scuola elementare Cardinal Massaia e la Direzione Didattica del 196° Circolo di Roma. È stato un buon modello di lavoro di rete per la promozione di iniziative qualificanti sul territorio. In questo caso si intendeva sollecitare la presenza attiva e partecipata dei bambini in biblioteca attraverso la realizzazione di tre laboratori musicali di tre incontri l’uno destinati alla scuola materna, al primo e al secondo ciclo delle elementari. Da questa esperienza è scaturito un corso di aggiornamento per i docenti del Circolo sulle possibili interazioni interdisciplinari tra musica e altre materie curriculari e sono stati avviati dei progetti di 12 unità realizzati da operatori musicali con le classi di bambini. V.Iadeluca Musica - Lettura - Immagine
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La metodologia dell’intervento: il libro illustrato come punto di partenza Il setting: un gruppo di max 25 bambini di scuola dell’infanzia o primaria, un ambiente sufficientemente grande per consentire il movimento, uno stereo, uno strumentario ritmico di base, materiali e oggetti vari, un diaproiettore o una lavagna luminosa o un videoproiettore. La lettura: Le immagini del libro sono proiettate a parete. Ciò consente l’immersione totale dei bambini dentro il libro: entrano, escono dall’immagine, la animano, la trasformano. In una prima fase dell’attività, la voce recitante “regala” il testo con una lettura il più possibile partecipata, che faciliti la comprensione. Durante la lettura i bambini sono seduti davanti all’immagine e ascoltano. L’insegnante raccoglie e rinforza le riflessioni dei bambini, ma evita qualunque commento didascalico a latere, che interromperebbe il flusso e darebbe un carattere eccessivamente “scolastico” alla lettura. V.Iadeluca Musica - Lettura - Immagine
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Le attività espressive e musicali
L’insegnante stimola i bambini con attività di volta in volta strutturate sul testo e/o le immagini del libro, attraverso le quali i bambini possano costruire, vivere, ampliare il significato della storia. Il ventaglio di attività proposte prevede: giochi di movimento e imitazione, espressione corporea, uso informale e onomatopeico della voce, danze strutturate con inserti creativi, brani musicali su elementi significativi del testo costruiti preliminarmente dall’insegnante o contestualmente dai bambini, sonorizzazioni con gli strumenti, utilizzo delle immagini come notazioni informali. V.Iadeluca Musica - Lettura - Immagine
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Perché un percorso didattico musicale a partire dal libro illustrato
Il libro contestualizza un’esperienza di apprendimento: giocare la “storia” attiva e garantisce la partecipazione dei bambini. Il libro illustrato è un medium in cui due espressioni artistiche si integrano, si rafforzano, si supportano, si fondono. A partire dalla “immagine che parla” e dalla “parola che dipinge” è possibile costruire attività che sovrappongano area linguistica, iconica, musicale e motoria. Il libro e la lettura costituiscono un punto di partenza e di arrivo. Dal libro scaturiscono una serie di esperienze che coinvolgono l’intera sensorialità del bambino - immaginifica, visuale, acustica, tattile, motoria. Attraverso queste esperienze globali il bambino costruisce il significato della storia e del libro, aderendovi con più profonda comprensione cognitiva e adesione emotiva. V.Iadeluca Musica - Lettura - Immagine
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Perché un percorso didattico musicale a partire dal libro illustrato
Spesso i libri contengono un messaggio etico, tematizzano valori, raccontano problemi che trascendono la sfera dell’apprendimento puramente musicale. Un libro opportunamente selezionato permette di strutturare una serie di attività su tematiche psicopedagogiche quali la relazione, l’integrazione, la crescita, il contatto con le proprie emozioni. Il libro è uno strumento didattico estremamente versatile e flessibile. Ci sono libri che hanno un focus e consentono una programmazione su un tema specifico ristretta a poche unità. Ci sono libri che, invece, offrono spunti di lavoro differenziati, articolabili anche per un intero anno di attività. Il libro illustrato cattura quasi magicamente l’attenzione del bambino. Per la potenza comunicativa dell’immagine, per l’identificazione con i personaggi, per il valore catartico della storia come rappresentazione del suo teatro interiore, perché, in ultima analisi, raccontare una fiaba a un bambino significa aiutarlo a comprendere il mondo. V.Iadeluca Musica - Lettura - Immagine
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Tanti libri: come scegliere?
In una prospettiva di utilizzo specificamente didattico-musicale le caratteristiche secondo le quali selezionare i libri possono essere le seguenti: una buona illustrazione, un testo scorrevole e non eccessivamente lungo, una trama e dei contenuti da cui sia possibile trarre spunti per attività di musica e movimento, una interessante organizzazione del testo (in rima, con spunti ritmici, con refrain, a rondò…), una tematica che consenta agganci interdisciplinari interessanti il messaggio di fondo. Sta alla creatività dell’insegnante intuire le potenzialità del libro e quindi inventare attività differenziate, gratificanti per i bambini e didatticamente valide. V.Iadeluca Musica - Lettura - Immagine
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Interdisciplinarità: la scuola come possibile contesto applicativo
Questo modello costituisce uno spunto di estremo valore per l’integrazione della didattica musicale nel quadro delle discipline interne alla scuola dell’infanzia e primaria. Gli insegnanti di classe ne traggono idee per lavorare in maniera coordinata su campi di esperienza anche molto differenti tra loro, sfruttando il carattere motivante del vissuto globale: parola, voce, movimento, immagine, suono, sonorizzazione, espressione. Gli operatori musicali, che intervengono settimanalmente nelle classi, hanno modo di costruire un ponte effettivamente praticabile tra la loro competenza specifica e quella degli insegnanti. Sullo sfondo c’è l’esigenza di non viaggiare a compartimenti stagni e di armonizzare l’azione degli esperti esterni con la programmazione degli insegnanti titolari. Altri ambiti di applicazione possibili, oltre alla scuola, sono: le biblioteche, le librerie, le scuole di musica. V.Iadeluca Musica - Lettura - Immagine
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