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I CONTI DI CASSA NEI DOCUMENTI DI FINANZA PUBBLICA

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Presentazione sul tema: "I CONTI DI CASSA NEI DOCUMENTI DI FINANZA PUBBLICA"— Transcript della presentazione:

1 I CONTI DI CASSA NEI DOCUMENTI DI FINANZA PUBBLICA
Daniela Mariani 1 1

2 Conti di finanza Pubblica Che cos'è un conto di cassa
I CONTI DI CASSA NEI DOCUMENTI DI FINANZA PUBBLICA Conti di finanza Pubblica Che cos'è un conto di cassa Struttura dei conti - Operatore pubblico - Saldi di finanzia pubblica La Tesoreria: perchè esiste? modalità di gestione e funzionamento – Il sistema di tesoreria unica. Rapporti tra bilancio dello Stato e Tesoreria statale. Il conto di cassa del Settore statale ed il saldo di cassa del Settore statale Casi di studio 2 2

3 Conti di cassa nei D.F.P. – Conti di finanza pubblica (1/6)
Conti di finanza pubblica differiscono per il perimetro di riferimento, per i criteri di contabilizzazione dei flussi rilevati e per l’orizzonte temporale a cui si riferiscono. Orizzonte temporale: di consuntivo (trimestrale e annuale): rappresentano il rendiconto finale di un periodo di attività, riepilogano i risultati di un dato periodo di attività. di previsione (trimestrale e annuale): indicano una stima dei futuri rendiconti. 3 3

4 Criteri di contabilizzazione
Conti di cassa nei D.F.P. – Conti di finanza pubblica (2/6) Criteri di contabilizzazione di cassa: si riferiscono alle movimentazioni di cassa (cash). di accrual (competenza economica): si riferisce alla data di svolgimento delle transazioni (può differenziarsi dalla competenza finanziaria che rileva il momento dell’assunzione dell’accertamento e dell’impegno di bilancio). 4 4

5 Perimetro di riferimento
Conti di cassa nei D.F.P. - Conti di finanza pubblica (3/6) Perimetro di riferimento Il settore delle amministrazioni pubbliche (Lista S13) è costituito dalle unità istituzionali che agiscono da produttori di beni e servizi non destinabili alla vendita la cui produzione è destinata a consumi collettivi e individuali e sono finanziate da versamenti obbligatori effettuati da unità appartenenti ad altri settori, nonché dalle unità istituzionali la cui funzione principale consiste nella redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese. Nell’architettura della Contabilità Nazionale i conti della PA costituiscono la contropartita dei conti degli altri settori istituzionali: famiglie, società finanziarie e non finanziarie, istituzioni non profit, resto del mondo. 5 5

6 Amministrazioni centrali Amministrazioni locali
Conti di cassa nei D.F.P. - Conti di finanza pubblica (4/6) Elenco delle amministrazioni pubbliche (Lista S13) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale entro il 30 settembre di ogni anno, ai sensi dall’art, 1, comma 3, della L. 30 dicembre 2009, n (Legge di contabilità e di finanza pubblica) modificato dall'art. 10, comma 16, D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla L. 15 luglio 2011, n. 111. Amministrazioni centrali Amministrazioni locali Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale 6 6

7 I Conti di finanza pubblica
Conti di cassa nei D.F.P. – Conti di finanza pubblica (5/6) I Conti di finanza pubblica di consuntivo-cassa-trimestrale-annuale sono elaborati dal MEF – RGS di consuntivo-accrual-trimestrale-annuale sono elaborati dall’ISTAT in conformità alle regole fissate dal regolamento Ue n.549/2013 (Sec 2010) e dal Manuale sul disavanzo e sul debito pubblico di previsione cassa-accrual annuale sono elaborati dal MEF – RGS 7 7

8 Conti di cassa nei D.F.P. - Conti di finanza pubblica (6/6)
Pubblicazioni Rapporto mensile sul settore statale (art. 14, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196) La relazione sul conto consolidato di cassa delle amministrazioni pubbliche (art. 14, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196) Documento di economia e finanza (art. 7 comma 2 della legge 31 dicembre 2009, n. 196) Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (art. 7 comma 2 della legge 31 dicembre 2009, n. 196) 8

9 Conti di cassa nei D.F.P. - Che cos'è un conto di cassa
è un prospetto nel quale sono riassunti tutti i flussi di cassa che sono avvenuti in un determinato periodo conseguentemente alle transazioni poste in essere da un operatore economico. informa sulle modalità di reperimento delle risorse finanziarie (incassi) e sull’utilizzo delle risorse finanziarie (pagamenti), sia per il consumo che per la costituzione di attività reali. 9 9

10 Conti di cassa nei D.F.P. - Struttura dei conti (1/7)
INCASSI PAGAMENTI Conto economico Transazioni di natura non finanziaria: produzione - distribuzione - impiego delle risorse Conto finanziario Transazioni di natura finanziaria: modifica del livello e della composizione delle attività e passività dell'operatore pubblico 10

11 Attività (partite finanziarie)
Conti di cassa nei D.F.P. - Struttura dei conti (2/7) INCASSI PAGAMENTI Parte corrente Imposte Spesa di personale Contributi Acquisto di beni e servizi Interessi attivi Conto capitale Inposte straordinarie Invesatimenti altre entrate Trasferimenti a famiglie Attività (partite finanziarie) Riduzione di depositi bancari Aumento di depositi bancari Vendita di partecipazioni Acquisto di partecipasioni Rimborsi di crediti Concessione crediti Passività Accensione prestiti Rimborso prestiti Emmissione titoli obbligazionari Rimborso titoli obbligazionari 11

12 Transazioni correnti e in conto capitale:
Conti di cassa nei D.F.P. - Struttura dei conti (3/7) Transazioni correnti e in conto capitale: i tributi, i contributi sociali, i redditi da capitale (dividenti, interessi attivi ecc….), le spese per il personale, acquisto di beni e servizi, i trasferimenti (a famiglie , imprese, organismi internazionali, ecc…), gli interessi passivi entrate di natura non ricorrente, gli investimenti. Transazioni in attività finanziarie («partite finanziarie») e in passività finanziarie acquisizione e cessione di partecipazioni al capitale di società, concessione e rimborsi di crediti, aumenti e diminuzioni di depositi bancari. emissioni e rimborsi di titoli obbligazionari e sottoscrizione e rimborsi di mutui 12 12

13 Il saldo del complesso delle transazioni è sempre pari a zero
Conti di cassa nei D.F.P. - Struttura dei conti (4/7) Il saldo del complesso delle transazioni è sempre pari a zero I saldi delle transazioni correnti e in conto capitale ha lo stesso valore assoluto ma segno opposto del saldo delle transazioni finanziarie. Il saldo può essere calcolato dal «lato della formazione» (sopra la linea) o dal «lato della copertura» (sotto la linea), cioè considerando l’insieme delle transazioni in entrata ed in uscita relative all’attività istituzionale dell’operatore pubblico oppure calcolando l’insieme delle transazioni in aumento o riduzione delle partite finanziarie poste in essere. 13 13

14 Partizioni delle transazioni
Conti di cassa nei D.F.P. - Struttura dei conti (5/7) Partizioni delle transazioni Partizione tra transazioni correnti e in conto capitale da quelle finanziarie: saldo definito da tale partizione viene detto indebitamento/accreditamento netto oppure avanzo/disavanzo quando è calcolato “sopra la linea”, mentre è denominato saldo finanziario quando è calcolato “sotto la linea”. Partizione tra transazioni correnti, in conto capitale e delle attività finanziarie (“partite finanziarie”) da quelle delle passività finanziarie: il saldo definito da tale partizione viene detto fabbisogno. Con riferimento al bilancio dello Stato la partizione tra transazioni correnti, in conto capitale e attività finanziarie (partite finanziare) dalle passività finanziarie: il saldo calcolato «sopra la linea» è viene detto saldo netto da finanziare. 14 14

15 Attività (partite finanziarie)
Conti di cassa nei D.F.P. - Struttura dei conti (6/7) INCASSI PAGAMENTI Parte corrente Imposte Spesa di personale Contributi Acquisto di beni e servizi Interessi attivi Conto capitale Inposte straordinarie Invesatimenti Saldo: Indebitamento/accreditamento netto altre entrate Trasferimenti a famiglie Attività (partite finanziarie) Riduzione di depositi bancari Aumento di depositi bancari Vendita di partecipazioni Acquisto di partecipasioni Rimborsi di crediti Concessione crediti Passività Accensione prestiti Rimborso prestiti Emmissione titoli obbligazionari Rimborso titoli obbligazionari 15

16 Attività (partite finanziarie)
Conti di cassa nei D.F.P. - Struttura dei conti (7/7) INCASSI PAGAMENTI Parte corrente Imposte Spesa di personale Contributi Acquisto di beni e servizi Interessi attivi Conto capitale Inposte straordinarie Invesatimenti altre entrate Trasferimenti a famiglie Attività (partite finanziarie) Riduzione di depositi bancari Aumento di depositi bancari Vendita di partecipazioni Acquisto di partecipasioni Rimborsi di crediti Concessione crediti Saldo: Fabbisogno/SNF Passività Accensione prestiti Rimborso prestiti Emmissione titoli obbligazionari Rimborso titoli obbligazionari 16

17 Conti di cassa nei D.F.P. - Operatore pubblico (1/2)
Settore statale: in Italia nel passato la finanza era di tipo derivato, lo stato centrale riscuoteva le imposte e poi le distribuiva agli enti che facevano parte delle pubbliche amministrazioni. Settore pubblico: con gli anni verso un sistema di finanza decentrata nel quale gli enti hanno visto attribuirsi capacità impositiva propria. «Il settore pubblico rappresenta, allo stato attuale, un universo quasi coincidente con il comparto della pubblica amministrazione della lista S13. I dati relativi ai diversi livelli di governo sono stati aggregati in modo da rappresentare i sottosettori delle amministrazioni centrali, delle amministrazioni locali e degli enti di previdenza» 17 17

18 Conti di cassa nei D.F.P. - Operatore pubblico (2/2)
Settore Enti di Regioni Sanità Comuni e Altri enti Enti pu. Part Dupl Statale previd. Province pu. cons non con Rettificat Pubblico INCASSI CORRENTI TRIBUTARI Imposte dirette Imposte indirette RISORSE PROPRIE UE CONTRIBUTI SOCIALI VENDITA DI BENI E SERVIZI REDDITI DA CAPITALE TRASFERIMENTI -da Settore statale -da Enti di previdenza -da Regioni -da Sanità -da Comuni e Province -da altri Enti pubbl. consolidati -da Enti pubbl. non consolidati -da Famiglie -da Imprese -da Estero ALTRI INCASSI CORRENTI 18 18

19 Comunicato Stampa N° 54 del 03/04/2017
Conti di cassa nei D.F.P. – Principali saldi di finanza pubblica (1/4) Il Trattato di Maastricht del 1992 ha individuato nell’indebitamento netto e nel debito delle Amministrazioni pubbliche gli indicatori di riferimento. Il fabbisogno del Settore statale ed il fabbisogno del Settore pubblico restano comunque aggregati di riferimento. Comunicato Stampa N° 54 del 03/04/2017 Nel mese di marzo 2017 il fabbisogno del settore statale si è attestato sui milioni, con un aumento di circa milioni rispetto al corrispondente mese dello scorso anno. Il fabbisogno del primo trimestre dell’anno in corso si attesterebbe sui milioni, con un aumento di circa milioni rispetto a quello registrato a gennaio-marzo Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è disponibile il dato definitivo del saldo del settore statale del mese di febbraio 2017. 19 19

20 Il Principio di base è quello della competenza economica (accrual)
Conti di cassa nei D.F.P. – Principali saldi di finanza pubblica (2/4) Accreditamento/Indebitamento del conto delle Amministrazioni pubbliche (PA): Saldo del conto delle PA redatto dall’ISTAT secondo il nuovo sistema europeo dei conti nazionali e regionali - Sec2010.il 26 giugno 2013. L’indebitamento netto misura l’eccedenza della spesa rispetto alle risorse a disposizione della PA da finanziare attraverso la vendita di attività o l’aumento delle passività. Il Principio di base è quello della competenza economica (accrual) 20 20

21 Il Principio di base è quello della competenza economica
Conti di cassa nei D.F.P. – Principali saldi di finanza pubblica (3/4) Debito pubblico: Rappresenta la consistenza delle passività finanziarie al valore nominale del settore delle Amministrazioni pubbliche, come definita ai fini della Procedura per i Disavanzi Eccessivi (PDE, regolamento della Commissione Europea n. 3605/1993). Le statistiche relative al debito pubblico sono curate dalla Banca d’Italia. Il Principio di base è quello della competenza economica di esercizio nell’anno di riferimento 21 21

22 Conti di cassa nei D.F.P. – Principali saldi di finanza pubblica (4/4)
22 22

23 Tesoreria: ragioni e funzioni
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (1/13) Tesoreria: ragioni e funzioni I governi hanno bisogno sia di una efficiente implementazione del bilancio sia di una buona gestione delle risorse finanziarie. Il che implica che le entrate debbano essere raccolte e depositate in modo tempestivo sia per poter soddisfare le spese, sia per minimizzare le esigenze di prestito. La Tesoreria, strumento della gestione del bilancio di cui condivide gli obiettivi, è chiamata a svolgere quindi alcune o tutte le attività di seguito indicate (Tandeberg, 2005): 23 23

24 Attività svolte dalla tesoreria:
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (2/13) Attività svolte dalla tesoreria: Programmazione finanziaria e previsione dei flussi di cassa; Distribuzione delle allocazioni di bilancio; Controllo degli impegni; Gestione di cassa e delle attività finanziarie; Gestione delle entrate; Controllo dei pagamenti; Contabilità; Gestione del debito pubblico; 24

25 Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (3/13)
Servizio di tesoreria FORMA DIRETTA: lo Stato cura direttamente tramite il personale di un proprio ufficio le operazioni di incasso e pagamento FORMA INDIRETTA: un soggetto esterno di regola un istituto di credito, dietro corresponsione di un aggio, assolve le funzioni di tesoreria. La forma più diffusa negli stati moderni è quella in cui tale funzione è assolta dalle banche centrali 25

26 Il servizio di tesoreria in Italia
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (4/13) Il servizio di tesoreria in Italia In Italia il servizio di tesoreria è stato svolto: nei primi decenni dell’Unità in forma diretta dallo Stato; dal 1894 al 1998 con un sistema misto: tesoreria centrale gestita direttamente dallo Stato e tesorerie provinciali gestite dalla Banca d’Italia; dal 1999 anche il servizio di tesoreria centrale è stato affidato a Banca d’Italia. 26 26

27 Il servizio di tesoreria in Italia
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (5/13) Il servizio di tesoreria in Italia Il servizio di tesoreria statale è affidato dalla legge (n.104/1991) alla Banca d’Italia; La Banca d’Italia opera nel rispetto del Regolamento di Contabilità generale dello Stato e delle altre norme e direttive emanate dal Ministero dell’economia e delle finanze; La Ragioneria generale dello Stato sovraintende al servizio di tesoreria; I rapporti tra Ministero dell’economia e delle finanze (R.G.S.) e Banca d’Italia sono regolati da apposita convenzione. 27 27

28 Organizzazione della tesoreria
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (6/13) Organizzazione della tesoreria Il servizio di tesoreria dello Stato è articolato su due livelli: La tesoreria centrale: amministrata da un ufficio centrale della Banca d’Italia Le sezioni di tesoreria provinciale: gestite dalle filiali della stessa Banca d’Italia (riorganizzate a seguito della soppressione di 45 sezioni con DM 13 febbraio 2008) 28 28

29 Regime di tesoreria unica
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (7/13) Regime di tesoreria unica Legge del 29 ottobre 1984 n. 720 Istituzione del sistema di tesoreria unica per enti ed organismi pubblici . Il regime di tesoreria unica: “puro” obbliga gli enti destinatari della norma a detenere tutte (Tabella A della L. 720/84) o quasi tutte (Tabella B della L. 720/84) le proprie disponibilità presso le sezioni di tesoreria; “misto” consente agli enti sottoposti a tale regime di detenere le entrate proprie presso il tesoriere bancario (D.Lgs. 279/97; L. 133/2008). 29 29

30 Conti correnti di tesoreria e contabilità speciali
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (8/13) Conti correnti di tesoreria e contabilità speciali In relazione alle “Istruzioni sul servizio di tesoreria dello Stato”, approvate con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 29 maggio 2007, i conti aperti presso la tesoreria statale possono essere così classificati: art. 142: conti correnti presso la tesoreria centrale – CC art. 144: contabilità speciali di tesoreria unica presso le tesorerie provinciali – TU art. 145: contabilità speciali di conto corrente presso le tesorerie provinciali – CS Circa la natura dei conti … In ottemperanza alle disposizioni del Trattato di Maastricht che vieta alle banche centrali di finanziare con moneta eventuali disavanzi di bilancio, la banca d’Italia non può concedere anticipazioni al Tesoro. Contabilità speciali di conto corrente (art. 145) sono aperte presso le tesorerie provinciali - conti correnti della tesoreria statale (CC)  Gruppo 1: spese per il personale, per acquisto di beni e servizi, per trasferimenti alle famiglie e per investimenti diretto dello Stato; Gruppo 2: Regioni, Enti di ricerca, INPS, Poste, ecc. - contabilità speciali di tesoreria unica (CTU)  riguarda tutti gli enti locali e loro forme associative (consorzi, unione di comuni, ecc.) assoggettati al regime di tesoreria unica. - contabilità speciali di conto corrente (CS)  aperti su autorizzazione della RGS a uffici ed enti pubblici; rappresentano gestioni fuori bilancio CC: - Gruppo 1: spese per il personale, per acquisto di beni e servizi, per trasferimenti alle famiglie e per investimenti diretti dello Stato. Gruppo 2: Regioni (inclusa spesa sanitaria); Enti locali (distinti tra comuni con meno di 5000 abitanti e altri enti locali); Enti di ricerca; INPS; INPDAP, Fondo Pensioni Ferrovie dello Stato; F.S.; Poste; Anas; Aima; Mediocredito; Artigiancasse; SACE; Cassa DD.PP. (per mutui agli enti locali); UE (per i rapporti finanziari con il bilancio comunitario); pensioni pubbliche e postali. Non so dove hai visto questa classificazione forse è vera chiedo e ti rispondo domani. Potresti anche dire: I conti correnti sono aperti presso la tesoreria centrale dello Stato a favore di enti, aziende autonome e Amministrazioni pubbliche e sono utilizzati dalle stesse previa precostuzione delle relative disponibilità per effettuare i pagamenti di competenza Le contabilità speciali sono aperte presso le sezioni di tesoreria provinciale per costituire disponibilità sia di provenienza dal bilancio che di pertinenza degli enti stessi che le amministrazioni pubbliche possono utilizzare per disporre pagamenti (tra questi ci sono quelle intestate agli enti del settore pubblico ai quali si applica il regime di tesoreria unica) 30 30

31 Conti correnti di tesoreria e contabilità speciali
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (9/13) Conti correnti di tesoreria e contabilità speciali CONTI CORRENTI sono accesi presso la Tesoreria Centrale. sono movimentati da IGEPA su richiesta del titolare dei conti di Tesoreria Unica (Tabella B L. 720/84) sono infruttiferi l’ente può detenere risorse presso il tesorerie (plafond) non di Tesoreria Unica sono infruttiferi o fruttuferi Circa la natura dei conti … In ottemperanza alle disposizioni del Trattato di Maastricht che vieta alle banche centrali di finanziare con moneta eventuali disavanzi di bilancio, la banca d’Italia non può concedere anticipazioni al Tesoro. Contabilità speciali di conto corrente (art. 145) sono aperte presso le tesorerie provinciali - conti correnti della tesoreria statale (CC)  Gruppo 1: spese per il personale, per acquisto di beni e servizi, per trasferimenti alle famiglie e per investimenti diretto dello Stato; Gruppo 2: Regioni, Enti di ricerca, INPS, Poste, ecc. - contabilità speciali di tesoreria unica (CTU)  riguarda tutti gli enti locali e loro forme associative (consorzi, unione di comuni, ecc.) assoggettati al regime di tesoreria unica. - contabilità speciali di conto corrente (CS)  aperti su autorizzazione della RGS a uffici ed enti pubblici; rappresentano gestioni fuori bilancio CC: - Gruppo 1: spese per il personale, per acquisto di beni e servizi, per trasferimenti alle famiglie e per investimenti diretti dello Stato. Gruppo 2: Regioni (inclusa spesa sanitaria); Enti locali (distinti tra comuni con meno di 5000 abitanti e altri enti locali); Enti di ricerca; INPS; INPDAP, Fondo Pensioni Ferrovie dello Stato; F.S.; Poste; Anas; Aima; Mediocredito; Artigiancasse; SACE; Cassa DD.PP. (per mutui agli enti locali); UE (per i rapporti finanziari con il bilancio comunitario); pensioni pubbliche e postali. Non so dove hai visto questa classificazione forse è vera chiedo e ti rispondo domani. Potresti anche dire: I conti correnti sono aperti presso la tesoreria centrale dello Stato a favore di enti, aziende autonome e Amministrazioni pubbliche e sono utilizzati dalle stesse previa precostuzione delle relative disponibilità per effettuare i pagamenti di competenza Le contabilità speciali sono aperte presso le sezioni di tesoreria provinciale per costituire disponibilità sia di provenienza dal bilancio che di pertinenza degli enti stessi che le amministrazioni pubbliche possono utilizzare per disporre pagamenti (tra questi ci sono quelle intestate agli enti del settore pubblico ai quali si applica il regime di tesoreria unica) 31 31

32 Conti correnti di tesoreria e contabilità speciali
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (10/13) Conti correnti di tesoreria e contabilità speciali CONTABILITA’ SPECIALI di Tesoreria Unica (Tabella A L. 720/84) sono accese presso le sezioni di tesoreria provinciale hanno un sottoconto fruttifero (entrate proprie) hanno un sottoconto infruttifero (trasferimenti diretti e indiretti dal bilancio dello Stato) l’ente non può detenere risorse presso il tesoriere (salvo eccezioni previste dalla legge) non di Tesoreria Unica (legge, ordinanza, art.8 e 10 D.P.R. 367/94) sono infruttiferi vengono movimentate dal funzionario delegato le sezioni di tesoreria provinciale Circa la natura dei conti … In ottemperanza alle disposizioni del Trattato di Maastricht che vieta alle banche centrali di finanziare con moneta eventuali disavanzi di bilancio, la banca d’Italia non può concedere anticipazioni al Tesoro. Contabilità speciali di conto corrente (art. 145) sono aperte presso le tesorerie provinciali - conti correnti della tesoreria statale (CC)  Gruppo 1: spese per il personale, per acquisto di beni e servizi, per trasferimenti alle famiglie e per investimenti diretto dello Stato; Gruppo 2: Regioni, Enti di ricerca, INPS, Poste, ecc. - contabilità speciali di tesoreria unica (CTU)  riguarda tutti gli enti locali e loro forme associative (consorzi, unione di comuni, ecc.) assoggettati al regime di tesoreria unica. - contabilità speciali di conto corrente (CS)  aperti su autorizzazione della RGS a uffici ed enti pubblici; rappresentano gestioni fuori bilancio CC: - Gruppo 1: spese per il personale, per acquisto di beni e servizi, per trasferimenti alle famiglie e per investimenti diretti dello Stato. Gruppo 2: Regioni (inclusa spesa sanitaria); Enti locali (distinti tra comuni con meno di 5000 abitanti e altri enti locali); Enti di ricerca; INPS; INPDAP, Fondo Pensioni Ferrovie dello Stato; F.S.; Poste; Anas; Aima; Mediocredito; Artigiancasse; SACE; Cassa DD.PP. (per mutui agli enti locali); UE (per i rapporti finanziari con il bilancio comunitario); pensioni pubbliche e postali. Non so dove hai visto questa classificazione forse è vera chiedo e ti rispondo domani. Potresti anche dire: I conti correnti sono aperti presso la tesoreria centrale dello Stato a favore di enti, aziende autonome e Amministrazioni pubbliche e sono utilizzati dalle stesse previa precostuzione delle relative disponibilità per effettuare i pagamenti di competenza Le contabilità speciali sono aperte presso le sezioni di tesoreria provinciale per costituire disponibilità sia di provenienza dal bilancio che di pertinenza degli enti stessi che le amministrazioni pubbliche possono utilizzare per disporre pagamenti (tra questi ci sono quelle intestate agli enti del settore pubblico ai quali si applica il regime di tesoreria unica) 32 32

33 Modalità di gestione delle risorse
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (11/13) Modalità di gestione delle risorse Conto unico di tesoreria: Treasury Single Account (TSA): gestione dei flussi di cassa attraverso un conto (o un sistema di conti) usato dallo Stato per la totalità degli incassi e pagamenti di tutte le amministrazioni sottoposte a tale disciplina. Alla gestione tramite TSA si contrappone la frammentazione di risorse pubbliche in conti separati e non integrati. In Italia tutti gli incassi ed i pagamenti effettuati nell’ambito della tesoreria dello Stato sono regolati dal Conto Disponibilità detenuto dal Tesoro presso la Banca d’Italia per il servizio di tesoreria. 33 33

34 Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (12/13)
Conto Disponibilità Regola tutti gli incassi e i pagamenti effettuati nell’ambito della tesoreria dello Stato e contiene dunque la liquidità presente in tesoreria. Il saldo del Conto disponibilità riflette le variazioni del complesso degli incassi e dei pagamenti effettuati dalla tesoreria. Il Conto Disponibilità è connesso ad altri sotto-conti ma senza un’organizzazione gerarchica nel senso che ogni registrazione avviene sul singolo conto e poi riportata al Conto Disponibilità. Sul conto non hanno impatto i movimenti finanziari che si realizzano all’interno della Tesoreria (tra bilancio e Tesoreria e tra conti di Tesoreria). . 483/1993  abolisce il “conto corrente di tesoreria” e lo sostituisce con il “conto disponibilità” (alimentato da emissione di debito pubblico di circa 15 mld euro). Conto disponibilità è stato istituito in base alla L: 483/93 ed ha sostituito il conto corrente per il servizio di tesoreria nella funzione di fronteggiare gli sfasamenti tra entrate e uscite del Tesoro. La dotazione iniziale di tal conto (circa 15,5 milioni di euro) è stata costituita con titoli di Stato di diversa scadenza dalla Banca d’Italia In ottemperanza alle disposizioni del Trattato di Maastricht che vieta alle banche centrali dei paesi europei di finanziare con moneta eventuali disavanzi di bilancio la Banca d’Italia non po’ concedere anticipazioni di alcun tipo al tesoro.(Se si verifica un saldo a debito la Banca d’Italia ne da immediata comunicazione al Ministro con il divieto di effettuare ulteriori pagamenti per il servizio di Tesoreria fino a quando il debito non risulti estinto) Il conto disponibilità è remunerato ad un tasso commisurato a parametri di mercato monetario fino ad un saldo massimo stabilito da convenzione con la Banca d’Italia Al di sopra di tale limite la disponibilità non è remunerata di qui l’esigenza di gestire in maniera efficiente questa liquidità attraverso una operatività infragiornaliera volta a garantire oltre al rispetto del livello del saldo predefinito anche una disponibilità di fondi sufficiente ad effettuare i pagamenti i giorni successivi. (l’art.46 della L.196/09 come modificato dall’art.22 del decreto-legge n. 90 del 2011 prevede una serie di disposizioni per consentire una gestione ottimale della liquidità giacente sul conto disponibilità del Tesoro con particolare riferimento agli obblighi informativi posti a carico delle amministrazioni statali, degli enti territoriali e degli enti pubblici. Il Conto Disponibilità è analogo al Conto unico di tesoreria. Regola tutti gli incassi e i pagamenti effettuati nell’ambito della tesoreria dello Stato e contiene dunque la liquidità presente in tesoreria. Il saldo del Conto disponibilità riflette le variazioni del complesso degli incassi e dei pagamenti effettuati dalla tesoreria. Il Conto Disponibilità è connesso ad altri sotto-conti ma senza un’organizzazione gerarchica nel senso che ogni registrazione avviene sul singolo conto e poi riportata al Conto Disponibilità. Sul conto non hanno impatto i movimenti finanziari che si realizzano all’interno della Tesoreria (tra bilancio e Tesoreria e tra conti di Tesoreria). - QUELLO CHE SEGUE LO DIREI CON MENO GRADO DI DETTAGLIO certamente ho riportato i due comunicati stampa per intero ma non per raccontarli interamente Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che oggi, 30 novembre 2011, prende l'avvio un nuovo sistema di gestione della liquidità giacente sul Conto Disponibilità detenuto dal Tesoro presso la Banca d'Italia (nell'ambito della cosiddetta operatività OPTES), ai sensi del Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze n del 25 ottobre 2011. La nuova operatività OPTES prevede lo svolgimento di un'asta mattutina di un'eventuale asta pomeridiana, gestite dalla Banca d'Italia, con le quali il Tesoro potrà impiegare o raccogliere la liquidità sul mercato monetario per ammontare anche rilevanti. Le operazioni avranno, di norma, durata overnight e, nel caso di impiego, prevedono l'attribuzione di un limite di credito a ciascuna controparte. La liquidità potrà inoltre essere movimentata attraverso negoziazioni bilaterali, svolte dalla Banca d'Italia per conto del Tesoro o direttamente da quest'ultimo. Sono ammesse a partecipare alle operazioni le istituzioni selezionate dal Tesoro ed inserite nell'apposito elenco delle controparti OPTES, ai sensi del citato Decreto. Numerose altre istituzioni bancarie stanno manifestando interesse ad aderire alla suddetta operatività. In relazione a quanto diffuso oggi nel comunicato nº192 in merito all' "AVVIO DEL NUOVO SISTEMA DI GESTIONE DELLA LIQUIDITA' GIACENTE SUL CONTO DISPONIBILITA'" si precisa che la riforma introdotta è un mero adempimento tecnico, necessario e programmato da tempo, per assolvere agli obblighi previsti dall'art. 47 della legge 196 del 2009 in materia di gestione delle liquidità del Tesoro. La normativa in pratica imponeva al Tesoro di gestire la liquidità in eccesso sul Conto Disponibilità detenuto presso la Banca d'Italia in linea con gli indirizzi della Banca Centrale Europea e come già previsto ed operante in tutti gli altri paesi dell'area Euro. Tale iniziativa non è da mettere in relazione con quanto comunicato oggi dalla Banca Centrale Europea né esprime modifiche alle strategie di gestione del debito da parte del Tesoro. Operazioni OPTES Le prime operazioni OPTES sono state avviate dal Tesoro già nell'aprile del 2007 e, dopo l'ultima fase di sperimentazione avviata nel Settembre di quest'anno, sono entrate ora a pieno regime. Le operazioni OPTES (Operazioni per conto del Tesoro) mirano a rendere più flessibile la gestione dei fondi liquidi del Tesoro. Il miglioramento della prevedibilità del saldo del conto disponibilità, insieme ad un intensificato scambio di informazioni tra il MEF e la Banca d'Italia, permetterà di affinare il controllo delle disponibilità di cassa del Ministero. Per maggiori informazioni circa la gestione della liquidità del Tesoro 34 34

35 La tesoreria dello Stato
Conti di cassa nei D.F.P. - Tesoreria (13/13) La tesoreria dello Stato La tesoreria dello Stato in Italia: provvede agli incassi e pagamenti del bilancio dello Stato; movimenta le risorse sui conti di tesoreria, compresi quelli dei numerosi soggetti pubblici tenuti a detenere le risorse presso di essa; consente di gestire il disallineamento tra la tempistica degli incassi e quella dei pagamenti; amministra la liquidità e i valori mobiliari dello Stato. 35 35

36 La prospettiva del bilancio Modalità di esecuzione della spesa
Conti di cassa nei D.F.P. - Rapporti tra bilancio dello stato e tesoreria (1/2) La prospettiva del bilancio Le risorse finanziarie erogate dal bilancio in due tipologie: risorse immesse direttamente nel sistema economico, ovvero aventi un impatto finanziario immediato; risorse immesse indirettamente nel sistema, ossia accreditate sui conti di tesoreria. Alla gestione di bilancio vanno imputate tutte quelle operazioni di cassa che costituiscono il terminale (incassi meno pagamenti) di fattispecie giuridiche (atti amministrativi, provvedimenti, ecc) che trovano riferimento formale nel poste di bilancio (entrate e spese). Modalità di esecuzione della spesa I pagamenti del bilancio dello Stato vengono eseguiti attraverso le seguenti modalità: Ordine di pagamento (OP): emissione di titolo di pagamento a favore del creditore; Ordine di accreditamento (OA): apertura di credito a favore di un funzionario delegato; Note di imputazione (NI): mezzo di pagamento degli interessi e rimborso di titoli del debito; Ruoli di spesa fissa (RSF): mezzo di pagamento delle spese fisse e di quelle ad importo e scadenza predeterminata. 36 36

37 Entrate finali e accensione prestiti;
Conti di cassa nei D.F.P. - Rapporti tra bilancio dello stato e tesoreria (2/2) Gestione di tesoreria Il complesso dei flussi gestiti all’interno della tesoreria viene distinto in: gestione di bilancio: Entrate finali e accensione prestiti; Spese finali e rimborso prestiti. gestione di tesoreria Introiti ed esiti afferenti a circa conti aperti in tesoreria ad amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, enti territoriali, istituti di previdenza, altri enti e amministrazioni (es. Cassa depositi e prestiti, Poste S.p.A.); Gestione debito fluttuante (BOT); 37 37

38 Conti di cassa nei D.F.P. - Conto di cassa del Settore Statale (1/11)
Le risultante contabili del Settore statale derivano dal consolidamento delle transazioni registrati nel bilancio dello Stato e nella Tesoreria statale Ai fini della costruzione dei conti del Settore Statale si procede al consolidamento tra il bilancio dello Stato e i bilanci Presidenza del Consiglio dei Ministri, Corte dei Conti, TAR, Consiglio di Stato, Agenzie fiscali. Tale consolidamento non incide sul livello complessivo delle entrate e delle spese (che rimane quello indicato nel bilancio dello Stato) ma ne modifica la composizione. 38 38

39 Conti di cassa nei D.F.P. - Conto di cassa del Settore Statale (2/11)
39 39 39

40 Conti di cassa nei D.F.P. - Conto di cassa del Settore Statale (3/11)
consolidamento tra flussi di cassa del bilancio dello Stato e del Tesoreria statale...... gli incassi e pagamenti del bilancio dello Stato non destinati direttamente al sistema economico ma che “transitano” nei conti di tesoreria statale hanno impatto sul saldo del settore statale solamente quando i flussi vengono incassati/esitati nei/dai conti di tesoreria. Il saldo migliora/peggiora anche a prescindere dagli incassi e pagamenti del bilancio dello Stato poiché movimenta le risorse che numerosi soggetti pubblici sono tenuti a detenere presso di la Tesoreria statale sui conti di tesoreria. 40 40

41 Il conto del settore statale: problematiche
Conti di cassa nei D.F.P. - Conto di cassa del Settore Statale (4/11) Il conto del settore statale: problematiche Non esiste una corrispondenza 1 a 1 tra i capitoli di bilancio ed i conti di tesoreria: come imputare nella colonna tesoreria del conto di cassa del settore statale i conti di tesoreria? Non tutti i pagamenti vengono esitati dai conti di tesoreria: sospesi e anticipazioni Le gestioni contabili che operano a valere su fondi trasferiti dal bilancio dello Stato in contabilità speciali e conti correnti di tesoreria. 41 41

42 Conti di cassa nei D.F.P. - Conto di cassa del Settore Statale (5/11)
Conti di tesoreria di formazione sono quei conti di tesoreria che registrano incassi e pagamenti classificabili di parte corrente o in conto capitale che concorrono alla formazione del fabbisogno dello Stato (in gergo conti sopra la riga) Conti di tesoreria di copertura sono 14 conti intestati ad enti esterni alla pubblica amministrazione che concorrono al finanziamento del fabbisogno del settore statale (in gergo conti sotto la linea) Si tratta prevalentemente di conti di tesoreria: intestati ad alcuni enti previdenziali pubblici; intestati ad alcune regioni; che incassano le quote di ammortamento dei mutui erogati agli Enti locali rimasti di competenza del Ministero dell’economia e delle finanze in seguito alla trasformazione della Cassa Depositi e prestiti in S.p.A. e successivamente versate al Bilancio dello Stato; che si riferiscono alla regolazione degli incassi e pagamenti tra Poste S.p.A. e Cassa depositi e prestiti; deputati al rimborso ed alle compensazioni delle imposte dirette ed indirette; nei quali affluisce la quota di cofinanziamento nazionale per gli interventi di politica comunitaria. 42 42

43 Conti di cassa nei D.F.P. - Conto di cassa del Settore Statale (6/11)
FORMAZIONE BILANCIO DELLO STATO ,34 Entrate finali (Titolo I – II – III) ,78 Spese finali (Titolo I – II) ,44 TESORERIA STATALE ,16 Variazione conti di Tesoreria di enti della Pubblica Amministrazione ,49 Operazioni da regolare ,67 di cui: Pagamenti da regolare ,55 Pagamenti per conto amministrazioni autonome da rimborsare sui rispettivi conti correnti ,89 Servizio finanziario prestiti esteri (interessi e commissioni) ,12 SALDO DI CASSA DELLE GESTIONI DEL BILANCIO DELLO STATO E DELLA TESORERIA STATALE ,18 43 43

44 Conti di cassa nei D.F.P. - Conto di cassa del Settore Statale (7/11)
COPERTURA BILANCIO DELLO STATO ,79 Accensione prestiti (Titolo IV) Rimborso prestiti (Titolo III) TESORERIA STATALE ,07 Emissioni nette BOT ,00 Variazione conti di Tesoreria di enti esterni alla Pubblica Amministrazione ,34 Operazioni da regolare ,27 Servizio finanziario prestiti esteri (rimborsi) ,00 Immissione netta di monete e Depositi di terzi ,73 VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE ,04 Operazioni nette su mercati finanziari ,00 Variazione del Conto Disponibilità del Tesoro per il servizio di tesoreria ,04 SALDO DI CASSA DELLE GESTIONI DEL BILANCIO DELLO STATO E DELLA TESORERIA STATALE ,18 44 44

45 Variazioni percentuali
Conti di cassa nei D.F.P. - Conto di cassa del Settore Statale (8/11) Valori assoluti Variazioni percentuali 2010 2011 2012 2011/2010 2012/2011 FORMAZIONE Incassi totali 95.492 97.396 2,0 2,7 di cui Incassi totali al netto interessi attivi 95.017 96.756 99.965 1,8 3,3 Pagamenti totali 85.564 91.043 88.390 6,4 -2,9 di cui Pagamenti totali al netto interessi passivi 79.512 85.575 82.894 7,6 -3,1 Saldo primario al netto delle Partite Finanziarie 15.505 11.181 17.071 - Interessi passivi netti 5.577 4.828 5.416 -13,4 12,2 Saldo al netto delle Partite Finanziarie 9.928 6.353 11.655 Partite Finanziarie 507 -737 1.459 Saldo primario 16.012 10.444 18.530 Incassi finali 96.275 98.254 2,1 4,5 Pagamenti finali 85.840 92.638 89.574 7,9 -3,3 Saldo Settore Statale 10.435 5.616 13.114 COPERTURA Titoli a breve termine Titoli a medio-lungo termine -7.629 13.278 Titoli esteri -5.127 -5.524 -2.938 Altre operazioni 15.334 1.392 28.388 Totale Copertura -5.616 45 45

46 Conti di cassa nei D.F.P. - Conto di cassa del Settore Statale (9/11)
Nella legge 196 troviamo la definizione all’articolo 44: “Il saldo di cassa del settore statale è il risultato del consolidamento tra flussi di cassa del bilancio dello Stato e della Tesoreria statale”. Esso esprime il fabbisogno da finanziare attraverso emissioni di titoli di Stato ed altri strumenti a breve e lungo termine. nella 468 articolo 30 “fabbisogno del settore statale … quale risulta … cassa del bilancio e della tesoreria” 46 46

47 Conti di cassa nei D.F.P. - Conto di cassa del Settore Statale (10/11)
Nonostante il crescente peso degli enti territoriali il settore statale rimane di fondamentale importanza per calcolare all’indebitamento delle pubbliche amministrazioni valido per Maastricht Nel 2012 con l’adozione della T.U tradizionale il settore statale in termini di saldo, esprime una proxy pressochè esauastiva del settore pubblico (AP) 47 47

48 Conti di cassa nei D.F.P. Conto di cassa del Settore Statale (11/11)
Il conto del settore statale: sintesi costituisce una rappresentazione delle risultanze del Bilancio dello Stato e delle movimentazioni dei conti di tesoreria. è redatto solo in termini di cassa rileva, generalmente, per saldo i rapporti finanziari tra Amministrazione centrale e enti pubblici a finanza derivata. L’interesse per tale conto, malgrado le sue carenze di analisi, è legato alla maggiore tempestività dell’informazione: Il saldo maggiormente rilevante di tale conto è il “fabbisogno” fabbisogno espresso dalla differenza tra entrate e spese per operazioni finali (ivi comprese quelle per partite finanziarie). Alla gestione di tesoreria vanno riferite le operazioni necessarie a fronteggiare momentanei squilibri di cassa (incassi e pagamenti): 48 48

49 Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (1/19)
Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” Articolo 243-ter del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, come introdotto dall’articolo 3, comma 1, del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, , convertito, con modificazioni dalla legge 10 ottobre 2012, n. 212 1. Per il risanamento finanziario degli enti locali che hanno deliberato la procedura di riequilibrio finanziario di cui all'articolo 243-bis lo Stato prevede un'anticipazione a valere sul Fondo di rotazione, denominato: "Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali". 2. Con decreto del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da emanare entro il 30 novembre 2012, sono stabiliti i criteri per la determinazione dell'importo massimo dell'anticipazione di cui al comma 1 attribuibile a ciascun ente locale, nonché le modalità per la concessione e per la restituzione della stessa in un periodo massimo di 10 anni decorrente dall'anno successivo a quello in cui viene erogata l'anticipazione di cui al comma 1. 49

50 Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (2/19)
Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” I criteri per la determinazione dell'anticipazione attribuibile a ciascun ente locale, nei limiti dell'importo massimo fissato in euro 300 per abitante per i comuni e in euro 20 per abitante per le province o per le città metropolitane, per abitante e della disponibilità annua del Fondo, devono tenere anche conto: a)dell'incremento percentuale delle entrate tributarie ed extratributarie previsto nell'ambito del piano di riequilibrio pluriennale; b) della riduzione percentuale delle spese correnti previste nell'ambito del piano di riequilibrio pluriennale. 50

51 DESCRIZIONE OPERAZIONE
Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (3/19) Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” DESCRIZIONE OPERAZIONE 1° Fase: Il capitolo (in categoria 31) nel Bilancio dello Stato paga nella c/s 5727. Nel conto di cassa del Settore Statale si registrano aumenti dei pagamenti delle partite finanziarie nella colonna Bilancio e contemporaneamente nella colonna tesoreria aumentano le giacenze nella corrispondente c/s in tesoreria impatto sul fabbisogno del Settore Statale totale pari a Zero 51

52 Conto di cassa del Settore Statale
Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (4/19) Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” DESCRIZIONE OPERAZIONE 1° Fase: Il capitolo (in categoria 31) nel Bilancio dello Stato paga nella c/s 5727. Conto di cassa del Settore Statale Bilancio Tesoreria Totale Partite finanziarie 117 -117 52

53 impatto sul fabbisogno del Settore Statale totale pari a Zero
Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (5/19) Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” 2° Fase: Girofondi tra la c/s 5727 e al c/s dei comuni che hanno fatto richiesta di utilizzazione del fondo. Nel conto di cassa del Settore Statale si registra un pagamento nella colonna tesoreria tra le partite finanziarie e nella colonna totale per l’importo del girofondo; contemporaneamente si riducono i trasferimenti ai comuni per lo stesso importo del girofondo ancora non utilizzato impatto sul fabbisogno del Settore Statale totale pari a Zero 53

54 Conto di cassa del Settore Statale
Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (6/19) Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” 2° Fase: Girofondi tra la c/s 5727 e al c/s dei comuni che hanno fatto richiesta di utilizzazione del fondo. Conto di cassa del Settore Statale Bilancio Tesoreria Totale Trasferimenti a Comuni -100 Partite finanziarie 117 100 FABBISOGNO 54

55 3° Fase: I comuni utilizzano tali somme per pagare fatture ecc…
Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (7/19) Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” 3° Fase: I comuni utilizzano tali somme per pagare fatture ecc… Nel conto di cassa del Settore Statale i pagamenti delle partite finanziarie aumentano per l’importo del girofondo (come nella 2° fase); i trasferimenti ai comuni aumenta per l’importo della spesa (rispetto alla 2° fase) ma per i comuni si tratta di spesa finanziata dal fondo impatto sul fabbisogno del Settore Statale è pari alla spesa dei comuni. 55

56 Conto di cassa del Settore Statale
Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (8/19) Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” 3° Fase: I comuni utilizzano tali somme per pagare fatture ecc… Conto di cassa del Settore Statale Bilancio Tesoreria Totale Comuni -50 Partite finanziarie 117 100 FABBISOGNO 56

57 4° Fase: I comuni restituiscono il prestito.
Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (9/19) Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” 4° Fase: I comuni restituiscono il prestito. Nel conto di cassa del Settore Statale i pagamenti delle partite finanziarie aumentano per l’importo del girofondo (come 2° fase); gli incassi delle partite finanziarie aumentano per l’importo della restituzione del prestito; i trasferimenti ai comuni aumentano per l’importo della spesa per fatture ecc… (3° fase) e per la restituzione rispetto del prestito. Il momento della restituzione è quello di effettivo peggioramento dei trasferimenti a enti locali e del fabbisogno. impatto sul fabbisogno del Settore Statale è pari alla spesa dei comuni per fatture ecc… . 57

58 Conto di cassa del Settore Statale
Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (10/19) Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” 4° Fase: I comuni restituiscono il prestito. Conto di cassa del Settore Statale Bilancio Tesoreria Totale Interessi 3 Comuni 30 Partite finanziarie 27 117 FABBISOGNO -117 58

59 Conto di cassa del Settore Statale Conto di cassa del Settore Statale
Conti di cassa nei D.F.P. - Casi di studio (11/19) Sospesi di tesoreria – Anticipazioni di tesoreria – pagamenti urgenti Anticipazioni erogate dalla tesoreria statale alle regioni per il finanziamento della sanità. 1° fase: aumento dei trasferimenti (colonna tesoreria) nel momento dell’erogazione dell’anticipazione 2° fase riduzione dei trasferimenti (colonna tesoreria) nel momento del ripiano dell’anticipazione. Conto di cassa del Settore Statale Bilancio Tesoreria Totale Trasferienti a Regione 1000 Conto di cassa del Settore Statale Bilancio Tesoreria Totale Trasferienti a Regione 59

60 grazie per l’attenzione
60 60


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