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PEDAGOGIA DELLA DIFFERENZA

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Presentazione sul tema: "PEDAGOGIA DELLA DIFFERENZA"— Transcript della presentazione:

1 PEDAGOGIA DELLA DIFFERENZA
Dr.ssa Manuela Settimo

2 1. Conoscere gli alunni

3 Caro Insegnante Com’è visto mio figlio al di fuori della famiglia?
Quanto conosce mio figlio?

4 OSSERVARE I bambini in eta’ prescolare e di scuola primaria rivelano se stessi attraverso il comportamento Non sono in grado di mascherare emozioni, idee e sentimenti L’osservazione diretta permette di ottenere valutazioni accurate e dettagliate dei comportamenti oggetto di interesse e della loro variabilita’

5 CHI OSSERVA? L’INSEGNANTE I GENITORI ESTRANEO Vantaggi:
Indicazioni dettagliate, ma parzialita’ delle informazioni Vantaggi: Indicazioni dettagliate, ma parzialita’ delle informazioni per carenze che derivano sia dall’ambiente culturale sia dall’affettivita’ Vantaggi: Obiettivita’ Preparazione adeguata Scarso coinvolgimento emotivo

6 2. Osservazione sistematica

7 Soggetti da osservare Focal sampling
Per valutare le competenze di un alunno Scan sampling Per valutare la frequenza di interazione, l’attenzione e la concentrazione Behaviour sampling Per valutare un comportamento specifico

8 Pianificare tempi osservazione scelta del contesto reale o video

9 Contesto

10 NON VALUTARE UNA SINGOLA ESPERIENZA COME SE FOSSE LA REGOLA
Contesto Vicinanza fisica Salone, giardino Capacita conversazionali Seduti intorno ad un tavolo Negoziazione dei conflitti Conflitti tra pari Osservare contesti in cui ciò avviene Comportamento individuale Ricreazione Interazione con insegnante Interazione tra pari Lavori di gruppo Lavoro individuale Emozioni di un alunno Arrivo a scuola Situazioni di routine Durante i giochi con I compagni Con o senza l’amico preferito NON VALUTARE UNA SINGOLA ESPERIENZA COME SE FOSSE LA REGOLA

11 Tempi Osservazione

12 Osservazioni in momenti diversi Osservazioni di breve durata
Tempi di Osservazione Durante la giornata + Osservazioni in momenti diversi Durante la settimana + Osservazioni di breve durata

13 Tempi di Osservazione Esempio:
analizzare il comportamento impulsivo di un alunno con uno scarso controllo delle proprie emozioni, poiché tali reazioni rendono talvolta difficile la gestione della classe da parte dell’insegnante Cosa puo’ fare l’osservatore?

14 Tempi di Osservazione Osserva l’alunno con insegnanti diversi
Osserva l’alunno in 3 momenti diversi della giornata Osserva l’alunno nel corso di diverse attivita’ = Dispone di una vasta gamma di osservazioni e quindi una conoscenza più approfondita del comportamento dell’alunno nelle situazioni esperite

15 Reale o Video

16 Osservazione videoregistrata
Vantaggi Rivedere e discutere successivamente Scarsa preparazione dell’osservatore Distinguere il momento dell’osservazione da quello della valutazione Svantaggi Non possiede la stessa mobilità dell’occhio umano Agisce su un campo specifico rispetto all’occhio Classe numerose non permettono di apprezzare gli scambi verbali Scarsa spontaneita’ di chi sa di essere ripreso

17 3. STRUMENTI

18 GRIGLIE DI OSSERVAZIONE
insieme di descrizioni comportamentali Aiuta l’osservatore a focalizzare la propria attenzione su comportamenti rilevanti

19 Griglia di Osservazione
COSTRUIRE LA GRIGLIA Esplicitare i comportamenti da osservare Descrizioni narrative (raccontare ed informarsi sul fenomeno da indagare) Integrazione di un bambino Scherza con i compagni? Condivide le attivita’? Con chi trascorre il tempo della merenda?

20 Griglia di Osservazione
COSTRUIRE LA GRIGLIA Livello di ampiezza delle categorie Descrizione molecolare (comportamenti semplici e oggettivamente osservabili) Sta vicino ad un altro bambino Picchia un altro bambino Descrizione molare (comportamenti più complessi, osservatore piu’ preparato) E’ empatico E’ aggressivo

21 Griglia di Osservazione
COSTRUIRE LA GRIGLIA Livello di ampiezza delle categorie Precise Uno stesso comportamento non puo’ essere classificato in altre categorie Affidabili Due differenti osservatori posti davanti allo stesso comportamento lo codificheranno allo stesso modo

22

23 Griglia di Osservazione
LA GRIGLIA DEVE ESSERE ESAUSTIVA: deve contenere tutte le possibili espressioni con cui si manifesta un comportamento TIPOLOGIE DI GRIGLIA: Schemi di codifica Scale di valutazione Checklist

24 Schemi di codifica L’osservatore deve rilevare soltanto i comportamenti oggetto di interesse. Vaughn, analizzando l’interazione tra pari e attraverso lo scan sampling, adotta una schema di codifica in cui le interazioni sono suddivise in: POSITIVE Interazioni che includono una chiara espressione emotiva positiva e comportamenti prosociali NEGATIVE Interazioni con espressioni emotive negative, comportamenti antisociali e rifiuto dell’altro. NEUTRE Interazioni caratterizzate da conversazioni emotivamente neutre

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26 Giudizio da esprimere: mai, qualche volta, spesso, sempre
Scale di valutazione L’osservatore, dopo un adeguato periodo di osservazione, deve fornire un giudizio globale sulla frequenza di comparsa di ciascuna categoria. Scala di valutazione del comportamento e della competenza sociale (SCBE-30): Depresso/Gioioso Ansioso/Sicuro Rabbioso/Tollerante Isolato/Integrato Aggressivo/Calmo Atteggiamenti egoistici/Atteggiamenti prosociali Oppositivo/Cooperativo Dipendente/Autonomo Competenza Sociale Problematiche Internalizzanti Problematiche Esternalizzanti Adattamento Generale Es: coopera con altri bambini, si arrabbia se interrotto, è ansioso nel gruppo Giudizio da esprimere: mai, qualche volta, spesso, sempre

27 Checklist Griglia organizzata in maniera gerarchica secondo un livello di complessità crescente. L’osservatore indica soltanto la presenza/assenza del comportamento previsto nella checklist.

28 ESERCITAZIONE Video:

29 ESERCITAZIONE Dopo aver visionato il video:
decidere chi osservare (focal, scan o behaviour sampling) creare una griglia di osservazione (schema di codifica, scala di valutazione, checklist)

30 GRADO DI ACCORDO Due osservatori indipendentemente l’uno dall’altro rilevano e giudicano gli stessi comportamenti allo stesso modo? SI’ NO Si’ = accordo 100% n. accordi Grado di accordo = = x 100 n. accordi + n. disaccordi

31 Manuela Settimo manuela.settimo@aiasu.it
GRAZIE! Manuela Settimo


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