Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoRicardo Lazzari Modificato 6 anni fa
1
Dal Portfolio delle competenze al Dossier formativo nella nuova ECM
Giovanna Artioli Parma, 18 ottobre 2012
2
La nuova ECM Dall’accreditamento degli eventi all’accreditamento del Provider Nuova attribuzione dei crediti agli eventi Comitato Tecnico scientifico del Provider Data base informatizzato degli eventi Invio dati al COGEAPS Invio dati in Regione Osservatorio regionale della formazione Osservatorio nazionale della formazione
3
La nuova ECM Vengono ridefiniti gli strumenti della GOVERNANCE della formazione, identificati, in specifico nei seguenti: Piano Aziendale della Formazione (PAF), che si chiede venga sempre più legato a quelli che sono gli obiettivi di sviluppo e di innovazione delle strutture aziendali Dossier Formativo Rapporto Annuale della Formazione (RAF)
4
Cosa significa GOVERNANCE
Governance non è government In italiano non è governo La Governance della formazione è quindi l’utilizzo di una modalità di gestione dell’ECM basata su quattro aspetti fondamentali: la responsabilità, la trasparenza, il coinvolgimento e la partecipazione
5
Il Patto fra Professionista e Organizzazione
“Il successo di un’organizzazione dipende dal comportamento delle persone, dal modo in cui essa riesce a motivare i suoi membri a partecipare, cioè ad accettare gli scopi dell’organizzazione e a contribuire al loro raggiungimento” ( C. Argyris )
6
Cultura organizzativa Assetto organizzativo
Organizzazione Finalità Cultura organizzativa Assetto organizzativo … Professionista Valori Bisogni Competenze Lavoriamo insieme in questa area!
7
DOSSIER FORMATIVO … è lo strumento di programmazione e valutazione del percorso formativo del singolo operatore (individuale) o del gruppo di cui fa parte (equipe o network professionale). Non è, quindi, un portfolio delle competenze, ma può essere considerato come un precursore ed è comunque correlato al profilo professionale Accordo Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, Agosto 2007
8
PORTFOLIO … DELLE COMPETENZE
È un documento individuale che raccoglie nel tempo “tracce” che dimostrano l’apprendimento professionale e personale E’ un documento prospettico e retrospettivo L’ambito possibile può essere: professionale, educativo, personale
9
Le parti del portfolio Dati anagrafici
Curriculum vitae in formato europeo Competenze professionali e personali Piani di sviluppo professionale e personale Documenti di attestazione … Dati biografici Curriculum vitae Potenzialità
10
Perché il portfolio delle competenze?
RICONOSCIMENTO PERSONALE RICONOSCIMENTO PROFESSIONALE RICONOSCIMENTO ISTITUZIONALE
11
Dossier Formativo E’ lo strumento che il sistema ECM italiano, ad oggi, ha individuato per la governance della formazione
12
INQUADRAMENTO LAVORO Dossier legato alla dimensione del … COMPETENZE
PROFILO PROFESSIONALE INQUADRAMENTO LAVORO Obiettivi di sviluppo professionale e organizzativo
13
Si traduce in comportamento osservabile e Deriva dalla combinazione di
Competenza Competenza Si traduce in comportamento osservabile e Sistematicamente ripetibile Deriva dalla combinazione di … Motivazioni Conoscenze Immagine di sè Abilità/Capacità Caratteristica
14
Le macro aree delle competenze per definire la professionalità
Tecnico specialistiche Organizzative gestionali Relazionali Innovazione e ricerca
15
Obiettivi di sviluppo professionale e organizzativo
Obiettivi di programmazione regionale Obiettivi dei Piani attuativi locali Obiettivi di sviluppo Aziendali
16
= FASI DEL DOSSIER ANALISI DI FABBISOGNO PROGRAMMAZIONE REALIZZAZIONE
4 specifiche attività documentabili PROGRAMMAZIONE REALIZZAZIONE VALUTAZIONE
17
Analisi di Fabbisogno formativo
18
Per lo sviluppo professionale PROFILO COMPETENZE REALI
Esperienze richieste Capacità attese Conoscenze necessarie Comportamenti attesi Esperienze maturate Capacità agite Conoscenze espresse Comportamenti esercitati Gold standa rd GAP PROFILO COMPETENZE ATTESE PROFILO COMPETENZE REALI PIANO DI SVILUPPO FORMAZIONE
19
(equipe o network professionale)
MODELLI DEL DOSSIER INDIVIDUALE GRUPPO (equipe o network professionale)
20
Dossier di gruppo (Dipartimento) perché?
Per superare la frammentazione della nostra formazione, prevalentemente orientata allo sviluppo di competenze specialistiche del singolo, per andare anche in direzione di percorsi formativi maggiormente integrati e su competenze trasversali e di gruppo Per orientare maggiormente la formazione agli obiettivi di sviluppo del singolo Dipartimento Favorire la formazione dell’intera equipe multiprofessionale, sempre per facilitare il cambiamento e l’innovazione a livello di UO
21
Il dossier formativo (di gruppo) è uno strumento per:
valorizzare, orientare, sviluppare, documentare, raccogliere, raccontare, valutare le conoscenze, competenze, esperienze per accrescere la professionalità in modo coerente e condiviso con il gruppo e migliorare la qualità dell’assistenza socio-sanitaria Non è un libro delle favole ma un segnale di maturità del sistema ECM
22
PAF e DOSSIER a confronto
E’ uno strumento di programmazione dei corsi E’ uno strumento di programmazione e valutazione della formazione Raccoglie i diversi corsi dell’Azienda Origina dalle competenze e dagli obiettivi strategici aziendali e a questi ritorna con interventi di miglioramento
23
Utilità del dossier AZIENDA
Rappresenta uno ‘strumento’ che contribuisce alla governance della formazione aziendale AZIENDA Fornisce feedback sui percorsi formativi, sul patrimonio professionale dell’Azienda Coinvolge e responsabilizza i professionisti e i responsabili di risorse umane Pianifica nel tempo lo sviluppo professionale PROFESSIONISTA Documenta il percorso per il mantenimento e lo sviluppo di conoscenze e competenze Responsabilizza a diagnosticare i propri bisogni di apprendimento nell’Azienda
24
Il dossier formativo è uno strumento dell’”Azienda” per il professionista che concilia i bisogni ed obiettivi aziendali, dei gruppi professionali ed individuali per programmare, realizzare e valutare i percorsi formativi coerentemente con il sistema ECM
25
Il Dossier Formativo è uno strumento statico o dinamico?
dove si vuole andare dove si deve andare dove di può andare
26
Valenza Triennale (ad es. 2013-2015)
TEMPI DEL DOSSIER Valenza Triennale (ad es ) Fase Programmazione: annuale/biennale Fase Realizzazione: annuale/triennale Fase Valutazione: Biennale/triennale
27
Parole chiave per il Dossier
Che sia “strumento” e tale rimanga Che sia semplice, dinamico, flessibile Che sia nformatizzato Che sia utile al professionista e all’Azienda Che sia costruito con stile partecipativo e responsabile dai diversi attori Che mostri un’idea di formazione che evolve in un continuum, coerente con lo sviluppo professionale e organizzativo dell’azienda, in una visione di sistema
28
In sintesi Analisi di fabbisogno Programmazione realizzazione
valutazione Un mix tra competenza da sviluppare e obiettivi aziendali da raggiungere Alle competenze/obiettivi aziendali si legano i corsi, con obiettivi risultato con indicatori Evidenza della documentazone (N° professionisti ore e crediti) Verifica del raggiungimento degli obiettivi risultato e degli indicatori predefiniti
29
Sono graditi contributi…
E per concludere… LAVORI IN CORSO!! Sono graditi contributi…
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.