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S. C. Senologia Direttore S. Folli
AUSL Forlì Valutazione radiologica intra-operatoria dei margini nel trattamento conservativo per carcinoma duttale in situ non palpabile: correlazione anatomo-patologica e con il tasso di re-escissione. F. Buggi, M. Mingozzi, A. Curcio, C. Rossi, O. Nanni, L. Bedei, P. Sanna, G. Falco, S. Folli. Introduzione: Il trattamento conservativo del CDIS prevede come noto la radiografia del pezzo operatorio per confermare l’adeguatezza della resezione. Quale margine radiologico debba ritenersi adeguato è tuttora oggetto di discussione. Riportiamo la nostra esperienza valutando il rapporto fra la dimensione del margine radiologico e il tasso di positività dei margini alla prima resezione. Materiali e metodi: Tutti gli interventi di chirurgia conservativa indicati per una diagnosi preoperatoria di CDIS dal gennaio 2001 al dicembre 2009 sono stati inclusi nello studio. Una radiografia (senza compressione) del pezzo operatorio è stata eseguita routinariamente, considerando “adeguato” un margine radiologico di 15mm. Il corrispondente stato istologico dei margini è stato valutato con metodo tangenziale e classificato come “negativo” (distanza microscopica del tumore dal margine del pezzo ≥ 2 mm), “close” (distanza microscopica del tumore dal margine del pezzo compresa fra 1 e 2 mm) oppure “positivo” (distanza microscopica del tumore dal margine del pezzo < 1 mm). A fini statistici i margini close e positivi sono statti accorpati come «non-negativi». Il tasso di positività del margine costituisce l’outcome primario dello studio. I casi con margini non negativi dopo chirurgia conservativa che sono stati successivamente sottoposti a mastectomia di completamento sono stati esclusi dall’analisi del tasso di recidiva (outcome secondario). Risultati: 272 interventi conservativi: l’80.51% ha dato esito a margini negativi all’esame istologico definitivo (219 casi), il 3.31% a margini “close” (9 casi) e il 16.18% a margini positivi (44 casi). Fra i 53 casi con margini non-negativi, in 13 pazienti è stata eseguita una ri-resezione e in 15 è stata indicata una mastectomia di completamento. Quindi il trattamento conservativo previsto si è confermato tale in 257 casi (94.5%): 207 (81.5%) pazienti hanno ricevuto radioterapia mentre 47 (18.5%) no (in 3 casi i dati non sono disponibili). Dopo un follow-up mediano di 63 mesi (range: 7-126) sono state osservate 22 recidive locali (8.56%), in forma di CDIS in 10 casi (45%) e come carcinomi infiltranti in 12 (55%); 17 recidive hanno avuto luogo in pazienti i cui margini erano risultati negativi, mentre in 5 casi i margini erano risultati “close” (1 caso) o positivi (4 casi). Complessivamente, l’incidenza cumulativa di recidiva a 5 anni è risultata pari al 9.2% (95% CI: ); in particolare è risultata pari al 8.5% (95% CI: ) in caso di margini negativi e pari al 16.4% (95% CI: ) in caso di margini “close” o positivi. % % Conclusioni: La nostra esperienza ci permette di affermare che un margine radiologico di circa 15 mm. consente di ottenere un alto tasso di margini negativi all’esame anatomo-patologico dopo chirurgia primaria senza sacrificare il risultato cosmetico che è componente fondamentale del trattamento conservativo, grazie anche all’impego di tecniche oncoplastiche. A conferma della validità dell’iter terapeutico da noi adottato si è osservato un tasso di recidiva complessivo in linea con i dati della letteratura. Bibliografia 1. Morrow M, Harris JR and Schnitt SJ. Surgical Margins in Lumpectomy for Breast Cancer -Bigger Is Not Better. N Engl J Med 2012; 367(1):79-82. 2. Buggi F, Mingozzi M, Curcio A, Rossi C, Nanni O, Bedei L, Sanna PA, Veltri S, Folli S. Intra-operative radiological margins assessment in conservative treatment for non-palpable DCIS: correlation to pathological examination and re-excision rate. Springerplus May 24;2(1):243. Print 2013 Dec.
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