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PEDAGOGIA SPERIMENTALE

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Presentazione sul tema: "PEDAGOGIA SPERIMENTALE"— Transcript della presentazione:

1 PEDAGOGIA SPERIMENTALE
Anno accademico I Semestre Prof. Cinzia Angelini Università Roma Tre PEDAGOGIA SPERIMENTALE Corso di laurea FSRU

2 La classificazione delle prove
STIMOLO aperto chiuso RISPOSTA aperta chiusa

3 Quattro possibili combinazioni
Stimolo aperto, risposta aperta (tema, interrogazione) Stimolo chiuso, risposta aperta (saggio breve) Stimolo aperto, risposta chiusa (pseudo-prove) Stimolo chiuso, risposta chiusa (prove addestrative, prove strutturate di conoscenza)

4 L’item analysis Indice di difficoltà Indice di discriminatività
Indice di distrattività

5 L’indice di difficoltà
è il rapporto tra il numero di risposte errate e il numero totale di risposte equivale a 1 se rispondono tutti in modo errato, a 0 se rispondono tutti in modo corretto ESEMPIO Immaginiamo di aver ottenuto 13 risposte errate su un totale di 50 rispondenti (N = 50) Df = = 0,26 13 50

6 L’indice di discriminatività
distingue i punteggi migliori dai punteggi peggiori equivale a 1 se tutti i migliori hanno risposto correttamente, tutti i peggiori in modo errato, a - 1 se è avvenuto il contrario

7 L’indice di discriminatività
ESEMPIO Isoliamo, dai 50 rispondenti totali, gli 8 migliori e gli 8 peggiori e contiamo, in entrambe le fasce il numero di risposte esatte ad un item (p. es. 7 e 2): Ds = = 0,62 7 - 2 8

8 L’indice di distrattività
ci dice quante risposte ha ottenuto un distrattore è rilevante soprattutto quando il testo è stato somministrato ad un numero elevato di rispondenti

9 La classificazione delle variabili
È importante per il tipo di operazioni che possono essere effettuate su ogni variabile Serve a stabilire quali procedure di elaborazione statistica possono essere applicate ad ogni variabile Distinzione in tre classi: v. nominali, ordinali e cardinali

10 Variabili nominali La proprietà da registrare assume stati discreti non ordinabili (stati finiti) Non sono possibili stati intermedi Non esiste gerarchia (es. nazionalità), ma solo relazione di uguaglianza/differenza Classificazione Dicotomica vs politomica

11 Variabili ordinali La proprietà da registrare assume stati discreti ordinabili (es. titolo di studio) Relazione di uguaglianza/differenza, ma anche di ordine (maggiore/minore di) Ordinamento Attribuzione di numeri con valore ordinale

12 Variabili cardinali Hanno pieno significato numerico (valore ordinale e cardinale) Relazione di uguaglianza/differenza, di ordine (maggiore/minore di), di addizione/sottrazione, moltiplicazione/divisione Misurazione: 1) la proprietà da misurare è continua; 2) esiste una unità di misura prestabilita Conteggio: 1) la proprietà da misurare è discreta; 2) esiste una unità di conto (unità elementare contenuta un numero finito di volte nella proprietà dell’oggetto)

13 La classificazione delle variabili
Tipi di variabili Stati della proprietà Procedura di operativizzazione Tipo di variabile Caratteristiche dei valori Operazioni effettuabili sui valori Non ordinati classificazione nominale nomi = ≠ Ordinati ordinamento ordinale numeri con le sole proprietà ordinali = ≠ > < Continui Discreti misurazione conteggio cardinale numeri con le proprietà cardinali + - x :

14 Le scale di misurazione
Offrono soluzioni per organizzare i diversi valori che una variabile può presentare. SCALA NOMINALE: identificare ciò che possiede una caratteristica da ciò che non la possiede (inclusione/esclusione) SCALA ORDINALE: misurare oggetti compresi nella stessa classe (maggiore/minore di) SCALA AD INTERVALLI: definire l’intervallo che separa due posizioni successive SCALA DI RAPPORTI


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