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MICROBIOLOGIA CLINICA
Considerazione di partenza per: - una idonea raccolta dei campioni biologici, - una scelta appropriata delle procedure microbiologiche, una corretta interpretazione dei risultati ottenuti, è ricordare che molti distretti del nostro organismo sono sede di flora microbica residente altri distretti invece sono abitualmente sterili
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( I )
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( II )
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Prelievo e trasporto dei materiali biologici
Premessa Una idonea raccolta e un adeguato trasporto di materiali biologici per l’esame microbiologico è una condizione fondamentale per assicurare la qualità del risultato. Sbagliare il prelievo e/o l’invio di un campione biologico ha come conseguenza un errato trattamento terapeutico con possibile danno per il paziente ed inutile aggravio dei costi.
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Considerazioni Generali
1. Trattare tutti i campioni prelevati come potenzialmente pericolosi per rischio di infezione 2. Tutti i campioni devono essere introdotti in contenitori sterili che, se possibile, a loro volta vanno introdotti nell’apposito sacchetto di plastica "trans -bag" 3. Non contaminare la superficie esterna del contenitore con il materiale biologico. I campioni che pervengono aperti e lasciano fuoriuscire il materiale biologico non saranno accettati perché potenzialmente pericolosi per il personale e potenzialmente contaminati 4. Raccogliere i campioni cercando di minimizzare la possibile contaminazione con la flora batterica normalmente residente in modo che il prelievo sia rappresentativo della sede di infezione 5. Per evitare falsi negativi, raccogliere una quantità adeguata di campione biologico 6. Il materiale aspirato con siringa è preferibile a quello raccolto con tampone. In ogni caso il tampone deve essere immesso nell’apposito terreno di trasporto. 7. Se il campione deve essere raccolto attraverso la cute sana, disinfettare accuratamente la zona 8. Quando è possibile, raccogliere il materiale prima della terapia antibiotica. Nel caso in cui questo non sia possibile, segnalarlo all'accettazione 9. Etichettare il contenitore e scrivere in modo chiaro il nome e la data 10. Consegnare subito il campione al laboratorio o seguire le indicazioni per la idonea conservazione in modo da assicurare la sopravvivenza e l’isolamento dei patogeni più labili 11. La maggior parte dei campioni se non sono inviati subito in laboratorio, necessitano di conservazione a 2-8 °. Vi sono però con eccezioni, ed in particolare : emocolture, campioni in cui si sospetta la presenza di emofili o neisserie, campioni per anaerobi, … 12. Eventuali strisci su vetrino devono essere fatti asciugare accuratamente ed introdotti in un portavetrini rigido di cartone o plastica per evitarne la rottura e/o l’accidentale ferimento del personale addetto al trasporto o manipolazione del materiale stesso Considerazioni Generali:
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Infezioni delle vie urinarie
Infezioni delle vie urinarie (UrinaryTract Infections-UTI): processi flogistici sostenuti da microrganismi a carico delle: Alte vie urinarie : – Reni – Calici – Pelvi – Ureteri Basse vie urinarie: – Vescica – Uretra L’interessamento della vescica (cistite ) è, tra le UTI, di gran lunga la manifestazione più comune • le infezioni più frequenti dopo quelle dell’apparato respiratorio. • le più frequenti infezioni nosocomiali. • le cause più comuni di ricorso a chemioterapia. • quantitativamente, il principale impegno diagnostico ed eziologico di un laboratorio di batteriologia.
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Epidemiologia delle IVU
In età neonatale il 7% dei maschi e il 3% delle femmine possono presentare IVU, in genere legate ad anomalie congenite. Successivamente, negli anni della fecondità ed in particolare con l’inizio dell’attività sessuale, prevalgono nelle femmine(10 volte più frequenti). Il 35-50% delle donne sperimenterà almeno una volta nella vita una IVU. Il 2-10% di queste andrà incontro ad IVU ricorrente Intorno ai cinquant’anni aumentano le IVU nel sesso maschile, quasi sempre complicate, per la comparsa di patologia prostatica e l’ostruzione che ne consegue. dopo i 60 anni un aumento si ha anche nel sesso femminile. Le infezioni ricorrenti del tratto urinario inferiore sono dovute a recidive (causate dallo stesso ceppo microbico) o reinfezioni (causate da microrganismi diversi) Infezioni urinarie non complicate: Infezione in un soggetto con vie urinarie strutturalmente e funzionalmente integre. Infezioni urinarie complicate: Infezione delle vie urinarie in un paziente con anomalie strutturali o funzionali delle vie urinarie.
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UTI: acquisizione I microrganismi possono raggiungere le vie urinarie tramite: via ascendente (la più frequente): i microrganismi del tratto intestinale, per via retrograda, dal perineo ( vestibolo vaginale, nella donna), risalgono in uretra, quindi in vescica e, raramente, fino al rene; talvolta raggiungono il circolo ematico e possono causare setticemia: - donna fattori favorenti UTI: vicinanza degli orifizi anale ed uretrale, brevità dell’uretra, deformazione dell’uretra durante il rapporto sessuale; - uomo: UTI spesso secondaria a prostatite - pazienti cateterizzati: contaminazione interna/esterna del catetere in seguito a posizionamento/manipolazione; possibile risalita in vescica. via discendente ematica: dal sangue, i microrganismi raggiungono il rene causando nefriti (M. tuberculosis) e ascessi renali (S. aureus, S. typhi); in alcuni casi, l'infezione può quindi diffondere alle basse vie urinarie via discendente linfatica( assicurata da una rete linfatica che collega il colon ascendente con il rene destro, e il colon discendente con il rene sinistro): in gravi infezioni intestinali: ascesso appendicolare, diverticolite del colon, ileite terminale
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Meccanismi di difesa delle vie urinarie
Meccanismi di natura “fisica”: - azione lavante dell'urina - sfaldamento delle cellule epiteliali peristalsi ureterale,… Meccanismi di natura “chimica”: - pH acido dell'urina urea presente nell'urina (antagonista vs batteri anaerobi) Meccanismi di natura “biologica”: - risposta infiammatoria mucosale produzione di Ig (IgG, IgA,) - fagocitosi - resistenza mucosale alla colonizzazione (mucina che maschera i recettori epiteliali per l’adesione batterica,… La più importante difesa dell’ospite alle infezioni del tratto urinario è il flusso urinario normale
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UTI: eziologia Prevalenza eziologica: batterica > fungina > virale Differente eziologia batterica tra UTI nosocomiali e comunitarie: sebbene Escherichia coli sia la specie più comune (40%, nosocomiale; 80%, comunitario) - Altre Enterobacteriaceae: Proteus mirabilis, Klebsiella, Enterobacter, Serratia, - e P. aeruginosa( soprattutto in ambito nosocomiale). Tra i microrganismi Gram-positivi: Staphylococcus saprophyticus (soprattutto in giovani donne sessualmente attive); Enterococchi( soprattutto in ambito nosocomiale); S. aureus(ascessi renali per via ematogena). - I batteri anaerobi causano UTI in soggetti con deficit immunologici - M. tuberculosis, M. avium-intracellulare, S. typhi(diffusione ematogena) Alcuni miceti e protozoi possono causare UTI: Candida spp. (causa cistiti, pielonefriti e ascessi renali) Schistosoma hematobium(infiammazione vescicale ed ematuria) I virus sono generalmente associati a cistite emorragica, sebbene presenti anche nelle urine di pazienti asintomatici: - CMV, Poliomavirus umano (JC, BK): causano infezioni latenti renali che possono riattivarsi (immunocompromissione, gravidanza, trapiantati) causando viruria asintomatica o, talvolta, cistite emorragica (BK), rigetto del trapianto renale (CMV, JC) - Alcuni sierotipi di Adenovirus(11, 21), associati a cistite emorragica
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ANTIBIOTICORESISTENZA:
nosocomiali > comunitarie
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Contaminazione: presenza di germi nelle urine
successivamente alla loro emissione all’esterno. Le urine sono sterili nella via escretrice e vengono contaminate dall’ambiente esterno.
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Livelli di batteriuria significativi all’urinocoltura per definire la presenza di un’IVU
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RICHIESTA PER: “URINOCOLTURA”
In mancanza di richiesta specifica viene effettuato l'esame colturale quantitativo per i seguenti batteri aerobi: Enterobatteri, Bacilli gram negativi non Enterobatteri (Piocianeo ecc.), Streptococchi e Stafilococchi. INFORMAZIONI PER IL MODULO DI RICHIESTA La compilazione del modulo di richiesta si configura come un momento fondamentale per l'inquadramento anamnestico del singolo caso, per l'impostazione del prosieguo tecnico dell'esame e per l'interpretazione dei risultati. Il modulo di richiesta, pertanto, dovrà essere strutturato e compilato in modo tale da rendere possibile - in modo proficuo e completo - lo scambio di informazioni tra il Personale che si occupa della cura del paziente ed il Personale addetto alla microbiologia clinica.
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Informazioni obbligatorie
- Informazioni anagrafiche - Data e ora del prelievo - Data di nascita/Età - Modalità di raccolta o prelievo - Modalità di conservazione - Quadro clinico: Cistite - Cistite emorragica - Sindrome uretrale acuta - Pielonefrite - Condizioni concomitanti: calcolosi - tumori - gravidanza - malformazioni delle vie urinarie - trapianto renale - cateterismo vescicale - altre manovre strumentali sulle vie urinarie - Terapia antibiotica: no ( da almeno 48 ore) - sì: antibiotico/i in atto Informazioni obbligatorie
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Norme generali - raccogliere i campioni preferibilmente prima dell'inizio della terapia chemioantibiotica; in caso contrario segnalare al Laboratorio di Microbiologia Clinica la terapia antibiotica in atto; - non diversamente specificato, raccogliere sempre le urine della prima minzione del mattino o, alternativamente, almeno tre ore dopo l'ultima minzione; - istruire accuratamente i pazienti circa la corretta modalità di raccolta dei campioni emessi spontaneamente; - contrassegnare tutti i campioni riportando il cognome ed il nome del paziente, il numero di cartella clinica, la data e l’ora di esecuzione della raccolta e compilare accuratamente il modulo di richiesta, indicandovi in modo ben visibile la modalità di prelievo adottata; - ricordare che l'esame colturale quantitativo è mirato all'esecuzione di ricerche di base (protocollo minimo) finalizzate alla ricerca di Enterobacteriaceae, bacilli Gram negativi non fermentanti, Staphylococcus spp., Streptococcus spp. e bacilli Gram positivi; ricerche specifiche che richiedano l'utilizzo di terreni supplementari e/o di tecniche particolari necessarie per l'evidenziazione del microrganismo in questione potranno essere eseguite solo su richiesta del Medico curante o sulla base di protocolli preventivamente concordati; inviare il materiale al Laboratorio di Microbiologia: conservare le urine in frigorifero + 4° C (non in congelatore!) per un massimo di dodici ore. In caso di sospetta tubercolosi renale, è opportuno consigliare l’esecuzione dell’esame colturale su tre campioni, raccolti dalle prime urine del mattino (non procedere alla raccolta delle urine delle 24 ore), in tre giornate consecutive
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Raccolta mediante mitto intermedio
Sesso femminile 1) Lavarsi le mani con acqua e sapone ed asciugarsi. 2) Lavare accuratamente con acqua e sapone l'orifizio dell' uretra e la zona circostante, sciacquarsi con acqua ed asciugarsi. 3) Tenere divaricate le grandi labbra durante la minzione. 4) Emettere la prima parte delle urine senza raccoglierla. 5) Raccogliere direttamente nel recipiente sterile la seconda parte (non più di ml) 6) Richiudere accuratamente il contenitore in modo che l’urina non fuoriesca durante il trasporto. Sesso maschile 2) Retrarre il prepuzio, lavare accuratamente con acqua e sapone l'orifizio dell'uretra e la zona circostante, sciacquarsi con acqua ed asciugarsi. 3) Tenendo retratto il prepuzio emettere la prima parte delle urine senza raccoglierla. 4) Raccogliere direttamente nel recipiente sterile la seconda parte. 5) Richiudere accuratamente il contenitore in modo che l’urina non fuoriesca durante il trasporto.
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Raccolta mediante catetere
E' utile quando non possiamo ottenere le urine del mitto intermedio o quando ci sono risultati dubbi e la diagnosi è critica. 1) A vescica piena, dopo aver indossato guanti non sterili, lavare accuratamente con acqua e sapone( non con antisettici! ) la zona circostante l'uretra, sciacquare con acqua ed asciugare 2) Dopo aver indossato guanti sterili, introdurre sterilmente il catetere e far defluire le prime urine. 3) Raccogliere la seconda parte delle urine in un recipiente sterile. Raccolta da catetere a permanenza Non prelevare le urine dal sacchetto di raccolta - non sconnettere mai il catetere per raccogliere le urine. - clampare il catetere immediatamente a valle del dispositivo di prelievo; - lavarsi accuratamente le mani, asciugarle con cura e indossare guanti non sterili; - disinfettare il dispositivo del catetere predisposto per il prelievo; - con siringa sterile monouso e ago sottile aspirare delicatamente circa 5 ml di urine; - trasferire le urine nel contenitore sterile; - eliminare ago e siringa negli appositi contenitori rigidi, - togliere la pinza clamp. Nota Bene:
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Prelievo da puntura sovrapubica
E' utile per accertare una infezione delle vie urinarie in adulti in cui il risultato è dubbio e la diagnosi è critica. E' indicato in pediatria quando non si può ottenere il mitto intermedio. E' obbligatorio per diagnosticare una eventuale infezione da anaerobi. 1) Attendere (eventualmente far bere) che la vescica sia piena. 2) Rasare e disinfettare la pelle della zona sovrapubica in corrispondenza della vescica. 3) Aspirare le urine con ago e siringa direttamente dalla vescica inserendo l'ago subito sopra la sinfisi pubica. 4) Introdurre le urine nel contenitore sterile Nota Bene: Indicare sul modulo di richiesta in modo ben visibile la tecnica del prelievo.
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Urine da sacchetto sterile adesivo - 1
premessa: Tale metodica è più frequentemente utilizzata nei bambini più piccoli o comunque quando non è possibile ottenere un campione di urine da mitto intermedio. Per la facilità di contaminazione del campione urinario con materiale fecale o perineale, il ricorso a tale metodica deve essere effettuato con cautela E' necessario, in fase preanalitica, istruire i genitori dei piccoli pazienti (eventualmente consegnando loro un 'foglietto di istruzioni' redatto utilizzando una terminologia rigorosa ma comprensibile) affinchè possano raccogliere in modo corretto il campione biologico. E' necessario raccomandare ai parenti dei piccoli pazienti di mantenere il paziente in posizione eretta e di: 1. stimolare la minzione del bambino ricorrendo ai seguenti artifizi: a- lasciare scorrere, in presenza del bambino, l'acqua nel lavandino (eventualmente riprodurre il suono onomatopeico dell’acqua corrente: “pssc pssc”); b- massaggiare la regione ipogastrica del bambino; c- porre una pezzuola tiepida sull'addome del bambino; d- strisciare con le nocche del pugno chiuso la muscolatura paravertebrale in regione lombare (ciò induce il riflesso di Perez alla minzione). 2. nel caso il piccolo paziente abbia difficoltà a urinare, rimuovere il sacchetto ogni minuti e ripetere la procedura di posizionamento fino alla raccolta del campione; 3. non travasare le urine dal sacchetto in altro contenitore, al fine di ridurre la possibilità di contaminazione.
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Urine da sacchetto sterile adesivo - 2
prelievo: 1. lavare con cura le mani con acqua e sapone (non usare antisettici!), risciacquare e asciugare; 2. lavare con cura i genitali esterni e il perineo del piccolo paziente con acqua e sapone (non usare antisettici!), quindi sciacquare e asciugare, utilizzando salviette pulite; 3. aprire il sacchetto sterile evitando di toccarne l'interno; 4. fare aderire il sacchetto alla cute perineale; 5. raccogliere le urine; 6. richiudere il sacchetto utilizzando l'apposita linguetta adesiva; 7. porre il sacchetto in posizione verticale in un contenitore a bocca larga, da chiudere con cura.
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Quantità da raccogliere e modalità di conservazione ed invio
Batteri aerobi e miceti: Quantità da raccogliere: circa ml. Se passano più di 2 e fino ad un massimo di 12 ore prima della consegna al laboratorio, tenere il recipiente in frigo + 4 °C. Micobatteri Quantità da raccogliere : non meno di 40 ml per tre giorni consecutivi. Se passano più di 2 e fino ad un massimo di 24 ore prima della consegna al laboratorio, tenere il recipiente in frigo + 4 °C. Ricorda: Non sono materiali idonei per indagini microbiologiche: la punta del catetere vescicale a permanenza, le urine raccolte dalla sacca connessa al catetere permanente. Tali campioni, se inviati al laboratorio di Microbiologia, non saranno esaminati.
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