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Circolo Schermistico Aretino

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Presentazione sul tema: "Circolo Schermistico Aretino"— Transcript della presentazione:

1 Circolo Schermistico Aretino
FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA ACCADEMIA NAZIONALE DI SCHERMA M° Alessandro NESPOLI M° Jacopo PERUZZI

2 ALESSANDRO NESPOLI - MAESTRO DI SCHERMA (3° livello SnAQ)
maestro del Circolo Schermistico Aretino docente di fioretto e spada ai corsi FIS per istruttori/maestri membro della commissione d’esame all’Accademia di scherma di Napoli JACOPO PERUZZI - MAESTRO DI SCHERMA (3° livello SnAQ) RICCARDO RUDILOSSO - ISTRUTTORE DI SCHERMA (2° livello SnAQ) istruttore del Circolo Schermistico Aretino

3 CIRCOLO SCHERMISTICO ARETINO A.S.D. http://www.arezzoscherma.com
centro riconosciuto SNaQ (scuola dello sport) per la formazione dei tecnici di scherma FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA ACCADEMIA NAZIONALE DI SCHERMA ente abilitato al rilascio del diploma di Maestro dal decreto regio del 21/11/1880

4 BREVETTI RICONOSCIUTI SNAQ
Monitore ginnico sportivo schermistico/Animatore schermistico Istruttore REGIONALE alle 3 armi (tecnico di 1° livello SNaQ) Istruttore NAZIONALE alle 3 armi (tecnico di 2° livello SNaQ) MAESTRO di scherma (tecnico di 3° livello SNaQ)

5 UN PO’ DI STORIA…SCHERMA ANTICA
E’ difficile stabilire un punto di inizio per l’arte della scherma. E’ ragionevole pensare che i primi rudimenti della scherma siano nati insieme all’uomo. Prime testimonianze, più spesso scene di battaglia, ci vengono dalla Mesopotamia e dall’Egitto. C'è traccia di una sorta di “torneo internazionale” fra soldati egiziani e delle diverse nazioni alleate, ai tempi di Ramsete III. Per quanto riguarda l’Italia, tra le prime testimonianze si possono contare i graffiti preistorici della Val Camonica, di datazione incerta, che rappresentano combattimenti con spade, asce e scudi. A Roma il Campo Marzio era dedicato alle manovre e agli esercizi militari, principalmente a livello collettivo. L’invasione dei Galli porta il mondo centro-italico a confrontarsi con un modo di combattere in battaglia diverso, maggiormente basato sulle doti fisiche individuali.

6 UN PO’ DI STORIA…SCHERMA MEDIOEVALE
Le illustrazioni e i testi che risalgono ai secoli a cavallo dell’anno mille ci mostrano soprattutto combattimenti in usbergo e potenti colpi di taglio, in Italia come nel resto del nostro continente. Un’evoluzione in questo senso potrebbe essere dovuta in parte al tipo di armamento, che obbliga a sferrare colpi potenti per smagliare gli usberghi, e in parte ad un ritorno in auge di metodi di combattimento tipici del Nord Europa. Nel 1410 il vecchio Maestro Fiore dei Liberi, nato a Cividale, in Friuli scrisse il suo libro, il più antico trattato italiano di scherma giunto fino a noi, il Flos Duellatorum. Ci viene fornita un’istruzione marziale completa e di ottimo livello, comprendente concetti che ancora oggi sono la base della scherma sportiva come distanza, tempo, mezzo tempo (ovvero uscite in tempo), parata e risposta.

7 UN PO’ DI STORIA…SCHERMA RINASCIMENTALE
L’arte schermistica di punta e taglio, in Italia, per varietà e approfondimento tecnico, conobbe la propria massima fioritura in seno alla scuola bolognese, la prima di cui è possibile tracciare un nitido e lineare percorso trattatistico. In tutti gli autori di tale scuola le tecniche insegnate sono notevolmente raffinate e precise, le difese e le risposte puntuali e immediate, gli attacchi prudenti e ben calcolati, tenendo sempre presente che lo scopo principale dell’azione non è ferire l’avversario ma uscirne indenni. Bisogna considerare che in questo periodo ormai l’uso bellico della spada è diventato trascurabile, e le armi da battaglia sono essenzialmente l’archibugio e la picca lunga. La spada quindi è riservata esclusivamente al duello e alla difesa personale in strada, e la scherma insegnata nelle sale d’arme si specializza solo su questo tipo di scontro, perdendo gradualmente la conoscenza di tecniche (colpi e parate di taglio), armi (i vari tipi di scudo) e situazioni (combattimento a cavallo o contro cavalieri, contro armi in asta ecc.).

8 LA SCHERMA E’ UNA DISCIPLINA OPEN SKILL
Per open skill si intendono quelle discipline in cui l'atleta deve reagire ai continui cambiamenti che avvengono nell'ambiente. Si distingue dalle discipline closed skill ovvero da quelle discipline in cui l'atleta non è investito dalla necessità di esplicare capacità di reazione complessa e anticipazione di situazione (nuoto, corsa, salti, lanci ecc…)

9 COMPRENDE TRE SPECIALITA’: FIORETTO, SPADA E SCIABOLA

10 FIORETTO FIORETTO BERSAGIO VALIDO tronco MODO DI COLPIRE punta
CONVENZIONE l’attacco ha ragione RESISTENZA DELLA PUNTA 500g PESO DELL’ARMA

11 SPADA SPADA BERSAGIO VALIDO tutto il corpo MODO DI COLPIRE punta
CONVENZIONE chi tocca prima prende il punto RESISTENZA DELLA PUNTA 750g PESO DELL’ARMA

12 SCIABOLA SCIABOLA BERSAGIO VALIDO dalla vita in su MODO DI COLPIRE
punta, taglio, controtaglio CONVENZIONE l’attacco ha ragione RESISTENZA DELLA PUNTA - PESO DELL’ARMA 500g

13 POSIZIONI DI PUGNO 4 principali e 2 intermedie
posizione di pugno di 1° posizione di pugno di 2° posizione di pugno di 2° in 3° posizione di pugno di 3° posizione di pugno di 3° in 4° posizione di pugno di 4°

14 PRIMA POSIZIONE La prima posizione è la posizione nella quale si trova lo schermitore prima di mettersi in guardia e dalla quale si esegue il saluto. GUARDIA La posizione di guardia è quella posizione in cui viene a trovarsi lo schermitore per esser pronto all’offesa, alla difesa, ed alla controffesa (offesa in contrapposizione all’offesa dell’avversario). AFFONDO L’affondo è la posizione nella quale viene a trovarsi lo schermitore al termine di un’azione di offesa.

15 AZIONI DI OFFESA SEMPLICI
Tutte le azioni di offesa il cui sviluppo avviene senza l’elusione di una parata dell’avversario sono denominate semplici. BOTTA DRITTA: la stoccata viene tirata nel bersaglio scoperto CAVAZIONE: la stoccata è preceduta da uno svincolo e viene tirata nel bersaglio inizialmente coperto dal legamento dell’avversario FILO: la stoccata viene tirata senza staccare la propria lama da quella dell’avversario

16 AZIONI DI DIFESA Nella scherma ci si può difendere in due modi: di misura (allontanandosi) o con il ferro (parando). La difesa con il ferro si effettua per mezzo delle parate. Nel fioretto le parate semplici sono 4: PARATA DI PRIMA (difende il bersaglio alto) PARATA DI SECONDA (difende il bersaglio basso) PARATA DI TERZA (difende il bersaglio esterno) PARATA DI QUARTA (difende il bersaglio interno) Quando da una parata (ad esempio quarta), si torna nella stessa parata effettuando un movimento circolare attorno alla lama dell’avversario, la parata si chiama di contro.

17 PARATE DI CONTRO La parata di contro si esegue partendo da un invito e tornando, con un movimento circolare attorno alla lama dell’avversario, nella stessa posizione iniziale. Le parate di contro sono 4: PARATA DI CONTRO DI PRIMA (difende il bersaglio basso) PARATA DI CONTRO SECONDA (difende il bersaglio alto) PARATA DI CONTRO TERZA (difende il bersaglio interno) PARATA DI CONTRO QUARTA (difende il bersaglio esterno) Ogni bersaglio può essere difeso da una parata semplice e dalla parata di contro opposta. Ad esempio il bersaglio interno può essere difeso dalla parata semplice di quarta e dalla parata di contro di terza.

18 PARATE DI MEZZA CONTRO (FIORETTO)
Le parate di mezza contro nel fioretto sono 2: il passaggio dalla parata di terza alla parata di prima ed il passaggio dalla parata di seconda alla parata di quarta. PARATA DI MEZZA CONTRO DI PRIMA (dalla terza alla prima) PARATA DI MEZZA CONTRO DI QUARTA (dalla seconda alla quarta) Si definiscono parate di mezza contro perché si eseguono effettuando la metà del movimento necessario ad effettuare una parata di contro.

19 IL CONO DI PROTEZIONE (SPADA)
Il cono di protezione (il proprio), nella spada, è quel cono immaginario che ha il vertice nel punto della spada avversaria in cui la lama fuoriesce dalla coccia, ed è tangente alla propria coccia. Tutti i bersagli avanzati (braccio, testa, gamba) che sono all’interno del cono di protezione, sono coperti e non possono essere toccati senza modificare la posizione del cono stesso.

20 L’ANGOLAZIONE (SPADA)
L’angolazione è un’azione che, angolando opportunamente l’avanbraccio e la lama, permette di spostare il cono di protezione e «liberare» il bersaglio su cui tirare. Esistono 4 tipi di angolazioni: Angolazione sotto Angolazione sopra Angolazione interna (o in dentro) Angolazione sotto (o in fuori)

21 L’OPPOSIZIONE (SPADA)
L’opposizione è l’azione contraria all’angolazione. Lo schermitore che subisce un’angolazione (spostamento del cono di protezione) può, con opportuno movimento del braccio, ripristinare il cono di protezione ed andare a proteggere il bersaglio che il proprio avversario ha tentato di colpire. Contestualmente all’opposizione lo schermitore può vibrare il colpo al bersaglio avanzato.

22 GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!


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