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Corso di Elettrotecnica Allievi aerospaziali
Reti Elettriche – Parte I Revisione aggiornata al (
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Oggetto del corso Studio delle reti elettriche
- reti in regime stazionario - reti in regime lentamente variabile ed in particolare sinusoidale Elementi di impianti elettrici - il trasformatore - elementi di sicurezza elettrica
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Supporti didattici Giulio Fabricatore: “Elettrotecnica ed applicazioni” Liguori Editore Appunti integrativi su: - Trasformatore - Esercizi numerici Slides del corso
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Tipologia delle reti elettriche considerate
Reti di bipoli Definizione preliminare di bipolo: Oggetto elettrico facente capo a due morsetti terminali A e B, che sono attraversati dalla corrente i e a cui è applicata la tensione v. Si considera il funzionamento dei singoli bipoli “a scatola chiusa”, partendo dalle relazioni tra v ed i.
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Corrente elettrica, tensione elettrica e forza elettromotrice
Richiami preliminari Corrente elettrica, tensione elettrica e forza elettromotrice
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La corrente elettrica (di conduzione)
Δq carica netta che, nell’intervallo di tempo Δt, transita nel verso diretto dalla sez. A alla sez. B attraverso la sez. S.
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Vettore densità di corrente (di conduzione)
Il vettore densità di corrente di conduzione da A verso B attraverso la superficie S è definito da:
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Corrente elettrica in un conduttore filiforme
Definizione di Ampére. In 2 conduttori filiformi, rettilinei, paralleli e indefiniti posti in aria circola la corrente di un A, se tra di essi si esercita una forza pari a 2·10-7 N per metro di lunghezza.
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Misura della corrente (amperometro ideale)
L’amperometro ha 2 morsetti,uno + ed uno - Misura della corrente da A verso B. Misura della corrente da B verso A.
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Diversi tipi di corrente
Corrente nei conduttori metallici, costituita da un flusso di elettroni (e=-1.6·10-19 coulomb) Corrente nei conduttori elettrolitici costituiti da un flusso di ioni positivi e negativi
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La corrente nei semiconduttori
Struttura cristallina del silicio Conduzione di tipo p (positiva) costituita da un flusso di “buchi”
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La corrente di spostamento
La corrente di spostamento jS attraverso una superficie S invariata nel tempo ed immersa in un mezzo lineare di costante dielettrica ε è data da: La quantità rappresenta il vettore densità di corrente di spostamento
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Un esempio di corrente di spostamento
v
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La corrente totale La somma della corrente di conduzione i e della corrente di spostamento jS: itot=i+jS è detta corrente totale. Il corrispondente vettore densità è solenoidale: Pertanto la somma delle correnti di conduzione i e di spostamento jS uscenti dalla (o entranti nella) superficie chiusa Σ è nulla.
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La tensione elettrica Data una linea ϒ di estremi A e B si dice tensione da A a B lungo ϒ, la quantità che rappresenta il lavoro compiuto dal campo elettrico per spostare l’unità di carica positiva da A a B lungo ϒ. L’unità di misura della tensione è il volt [V]. 1 volt=1 joule/coulomb. (1 coulomb =1 ampére·secondo). Se il campo elettrico è conservativo la tensione è
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La tensione elettrica indipendente da γ. Il campo elettrico è dotato di potenziale: La d.d.p. tra A e B può essere formalmente indicata come
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Misura della tensione elettrica (voltmetro ideale)
Il voltmetro ha 2 morsetti,uno + ed uno - Misura della d.d.p. VAB Misura della d.d.p. VBA
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Forza elettromotrice Si dice forza elettromotrice (f.e.m.) agente lungo una linea chiusa orientata γ la quantità scalare algebrica: Essa è diversa da zero solo se non è conservativo sulla linea γ o almeno su di una sua parte e quindi se γ è immersa in tutto o in parte in una regione dello spazio R sede di fenomeni fisici di trasformazione d’energia.
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L’esempio della pila (funzionamento a vuoto)
Sia KT la forza totale agente sull’unità di carica. dove è il campo elettrostatico creato dalla distribuzione di cariche sugli elettrodi e è il campo di natura
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L’esempio della pila (funzionamento a vuoto)
elettrochimica presente solo all’interno della soluz. elettrolitica,dove: Nell’aria si ha:
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F.e.m derivante dall’induzione elettromagnetica
Solenoidalità del vettore induzione magnetica
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F.e.m derivante dall’induzione elettromagnetica
Flusso concatenato con una linea chiusa orientata γ Per la solenoidalità del vettore induzione magnetica i due integrali di superficie estesi a S1 e S2 sono indipendenti dalla superficie purché questa sia orlata da γ. Dati il vettore induzione magnetica ed una linea chiusa orientata γ si definisce pertanto flusso di tale vettore concatenato con γ la quantità: in cui Sγ è una qualsiasi superficie orlata da γ e la normale a Sγ è orientata in maniera congruente all’orientazione di γ.
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F.e.m derivante dall’induzione elettromagnetica
Flusso concatenato con una linea chiusa orientata γ Congruenza del verso della normale alla superficie S rispetto a quello della linea γ
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F.e.m derivante dall’induzione elettromagnetica
Legge di Faraday Per effetto della variabilità nel tempo dell’induzione magnetica, nella linea chiusa orientata γ insorge una f.e.m. data da: in cui vale il segno – se il flusso concatenato con γ è calcolato con la stessa orientazione di γ con cui è definita la f.e.m e.
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Definizione di bipolo Si definisce bipolo un oggetto elettrico racchiuso da una superficie S, da cui fuoriescano due morsetti A e B; S sia scelta in maniera tale che: 1) iA=iB; 2) sia conservativo su S e nelle sue immediate vicinanze; 3) vi sia assenza di forze di natura non elettrica. Il regime di funzionam. è stazionario o lentamente variabile
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Esempi di bipoli A B Pila ideale
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Esempi di bipoli: la capacità
v B
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Convenzioni dei segni in un bipolo
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Potenza assorbita da un bipolo (convenzione dell’utilizzatore)
Il lavoro dL secondo la direzione della forza per spostare la carica dq dal punto a potenziale più alto A a B (lavoro assorbito dal bipolo) è: La potenza corrispond. è pass=vi: tale espressione è esatta in regime staz. ed approssim. in regime lentamente variab.
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Potenza erogata da un bipolo (convenzione del generatore)
Il lavoro dL contro la direzione della forza (lavoro erogato dal bipolo) è: La potenza corrispond. erogata dal bipolo è:
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Potenza erogata da un bipolo (convenzione dell’utilizzatore)
Il lavoro dL contro la direzione della forza (lavoro erogato dal bipolo) è: La potenza corrispond. erogata dal bipolo è:
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Potenza assorbita da un bipolo (convenzione del generatore)
Il lavoro dL secondo la direzione della forza (lavoro assorbito dal bipolo) è: La potenza corrispond. erogata dal bipolo è:
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Potenza assorbita o erogata da un bipolo
Convenzione dell’utilizzatore p assorbita =vì p erogata =-vi Convenzione del generatore p erogata =vì p assorbita =-vi
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Misura della potenza La misura della potenza assorbita (o erogata) da un bipolo si fa con il wattmetro, che presenta 2 coppie di morsetti: una coppia amperometrica attraversata da i ed una voltmetrica, cui è applicata v. Ciascuna coppia ha un morsetto +.
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I principio di Kirchhoff (Legge di Kirchhoff delle correnti -LKC)
Per la definizione di bipolo: In generale: m numero lati confluenti nel nodo
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II principio di Kirchhoff (Legge di Kirchhoff delle tensioni -LKT)
Per la definizione di bipolo: In generale: m è il numero di lati della maglia
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Reti in regime stazionario
Analisi delle reti
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Caratteristica statica di un bipolo
Si dice caratteristica statica di un bipolo la relazione: V=f(I)) che lega la tensione V applicata ai morsetti A e B alla corrente I che lo attraversa in regime stazionario. Due bipoli si dicono equivalenti se hanno la stessa caratteristica
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Dipendenza della caratteristica dalle convenz. dei segni di V ed I
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Dipendenza della caratteristica dalle convenz. dei segni di V ed I
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Classificazione dei bipoli: bipoli lineari e non lineari
Si dice lineare un bipolo la cui caratteristica è lineare. Si dice non lineare nel caso contrario
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Classificazione dei bipoli:bipoli inerti e bipoli non inerti
Si dice inerte un bipolo la cui caratteristica la caratteristica passa per l’origine degli assi. Si dice non inerte nel caso contrario
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Classificazione dei bipoli: bipoli passivi
Si dice passivo un bipolo per il quale la potenza assorbita è maggiore o eguale a zero. Esso funziona sempre da utilizzatore. V·I≥0
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Classificazione dei bipoli: bipoli attivi
Si dice attivo un bipolo non passivo. In alcune regioni del piano V,I esso funziona da generatore in altre da utilizzatore. V·I>0 V·I≤O V·I≥0 Convenzione utilizzatore
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Una rete elementare
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Bipoli lineari ideali
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Bipolo Resistenza G
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Potenza assorbita dal bipolo Resistenza
Convenzione utilizzatore Pass=V∙I=(R∙I)∙I=R∙I2; Pass= V2/R=G V2. Convenzione generatore Pass=-V∙I=-(-R∙I)∙I=R∙I2; Pass= V2/R=G V2.
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Una diversa caratterizzazione del bipolo resistenza
Vn, Pn 10 V, 20 W 500 V, 50 kW
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Resistenza reale di un conduttore
La resistenza di un conduttore cilindrico di sezione S e lunghezza L è dato da: dove ρ è la resistività variabile con la temperatura T: ρ= ρ0(1+αT) ρ0 resistività a 0 0C
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Generatore ideale di tensione
V=E
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Generatore ideale di corrente
I=J
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Corto circuito ideale V=0
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Aperto ideale I=0
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Serie e parallelo di bipoli
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Resistenze in serie
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Resistenze in parallelo
Se n=2 Se
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Generatori ideali di tensione in serie e in parallelo
E=E1=E2 I=I1+I2
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Equivalenza di bipoli
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Equivalenza di bipoli
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Equivalenza di bipoli V=E I=J
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Bipolo di Thévenin LKT Caratteristica statica
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Bipolo di Norton LKC Caratteristica statica
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Equivalenza del bipolo di Norton al bipolo di Thévenin
Il bipolo di Norton è equivalente al bipolo di Thévenin se:
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Generatore reale di tensione
Pila reale sotto carico Circuito equivalente
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Generatore reale di tensione
P B O
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Potenza utile erogata dal generatore reale di tensione
Il massimo di Pu al variare di Ru si ha se:
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Bilancio delle potenze e rendimento
LKT
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Caduta di tensione nel generatore reale di tensione
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Parallelo di generatori reali di tensione
Ic=0 se E1=E2
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Una particolarizzazione della LKT
LKT per una generica maglia a m lati Generico lato k-esimo
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Un esempio
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Formule del partitore di tensione
Ripartizione della tensione V applicata a 2 resistenze in serie
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Formule del partitore di corrente
Ripartizione della corrente I tra due resistenze in parallelo
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Trasformazioni triangolo-stella e stella-triangolo
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Equivalenza di tripoli di resistenze
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Condizioni di equivalenza tra tripoli di resistenze
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Condizioni di equivalenza tra tripoli di resistenze
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Condizioni di equivalenza tra tripoli di resistenze
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Equazioni delle trasformazioni triangolo-stella e stella-triangolo
Eliminando J dalle equazioni precedenti si ottiene il sistema:
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Equazioni delle trasformazioni triangolo-stella e stella-triangolo
Trasformazione triangolo-stella Trasformazione stella-triangolo
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Analisi di una rete elettrica
LKT per le maglie 1, 2, 3 1) 2) 3) LKC per il nodo A (o B)
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Analisi di una rete elettrica, grafo, albero e coalbero
Data una generica rete elettrica di bipoli lineari: Il grafo è costituito da l lati e n nodi. L’albero è costituito da n-1 lati e n nodi Il coalbero è costituito da l-(n-1) lati
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Esempi di grafi, alberi e coalberi
n=2
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Esempi di grafi, alberi e coalberi
n=6
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Analisi di reti resistive con sorgenti di tensione
Data la generica rete, con l lati ed n nodi: il calcolo delle correnti si effettua risolvendo il sistema di l eq. lineari nelle n incognite Ik costituito da: l-(n-1) LKT n LKC
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Un esempio numerico E1=30 V E2=60 V Sistema risolvente
Forma matriciale Risultato I1=0 I2=1,5 A I3=1,5 A
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Una rete con sorgenti di tensione e di corrente
E1=30 V J=2 A I1=-0,25 A I2=1,75 A
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Analisi di reti con sorgenti di tensione e di corrente
Data la generica rete, con sorgenti di tensione e di corrente, con n nodi ed l lati (l è definito non considerando i lati contenenti i generatori di corrente in cui la corrente è nota), il calcolo delle l correnti incognite Ik si effettua risolvendo il sistema di l eq. lineari, linearmente indipendenti costituito da: l-(n-1) LKT n LKC
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Sovrapposizione degli effetti
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Sovrapposizione degli effetti, un esempio numerico
E1=30 V J=2 A I1=I’1+I”1=-0,25 A I2=I’2+I”2=1,75 A I3=I’3+I”3=2 A
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Le potenze in gioco Potenza erogata da E1: Pe1=E1 I1=-7,5 W Potenza erogata da J: PeJ=VJJ=150 W Potenze assorbite dalle resistenze: PR1=R1I12=1,25 W PR2=R2I22=61,25 W PR3=R2I32=80 W Prtot=142,5 W VJ=75 V
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Sovrapposizione degli effetti, un esempio numerico
E1=30 V E2=60 V Req=R1+R2//R3=30 Ω I’1= 1 A
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Sovrapposizione degli effetti, un esempio numerico
Req=R2+R1//R3=30 Ω I1=I’1+I”1=0 I1=I’1+I”1=1,5 A I1=I’1+I”1=1,5 A Pe2=60x1,5=90 W PRtot=20x1,52+20x1,52=90 W
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Principio di conservazione delle potenze elettriche
Ipotesi: La stessa convenzione dei segni su tutti gli l lati della rete. Siano P1,.. Pi,…Pn gli n nodi della rete Tesi Somma parziale relativa al nodo Pi Generico bipolo costituente il k-esimo lato della rete
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Un corollario dei principi di Kirchhoff
Ipotesi Nel generico nodo P’ confluiscono solo bipoli passivi Tesi Tra i nodi contigui esiste almeno un nodo P” a potenziale U≥U(P’) e almeno uno a potenziale U≤U(P’). Da questo corollario scaturisce il principio di non amplificazione delle tensioni. Se I1, I2>0 si ha V1,V2≥0 e U(P”1)≤U(P’) e U(P”2)≤U(P’) Se I3, I4<0 si ha V3,V4 ≤ 0 e U(P”3) ≥ U(P’) e U(P”4) ≥ U(P’)
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Analisi di reti con sorgenti di tensione e di corrente
Data la generica rete con n nodi ed l lati il calcolo delle l correnti incognite Ik si effettua risolvendo il sistema di l eq. lineari, linearmente indipendenti costituito da: l-(n-1) LKT n LKC
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Metodo dei potenziali nodali
Sostituendo le correnti nelle n-1 LKC: si ha il sistema di n-1 eq. nelle n incognite Upk: Se poniamo eguale a zero il potenziale di uno degli n nodi, si ottiene:
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Metodo dei potenziali nodali, la formula di Millmann
La LKC fornisce dove:
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Formula di Millmann: un esempio numerico
E1=30 V E2=60 V G1=G2=G3=G=0,05 Ω-1 I1=(E1-UA)G1=0 I2=(E1-UA)G2=1,5 A I3=(-UA)G3=-1,5 A
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Teorema di Thévenin: enunciato
Se s’isola un lato AB di una rete lineare, il bipolo a monte dei morsetti A,B è equivalente ad un bipolo di Thévenin, in cui V0 è la tensione a vuoto tra A e B e Req è la resistenza equivalente dello stesso bipolo reso passivo.
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Teorema di Thévenin: dimostrazione
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Teorema di Thévenin: dimostrazione
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Teorema di Thévenin: una conseguenza
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Un esempio numerico E1=30 V E2=60 V V Req=R1//R2=10 Ω
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Teorema di Norton: enunciato
Se s’isola un lato AB di una rete lineare, il bipolo a monte dei morsetti A,B è equivalente ad un bipolo di Norton, in cui Icc è la corrente di corto circuito tra A e B e Req è la resistenza equivalente dello stesso bipolo reso passivo.
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Teorema di Norton: dimostrazione
Caratteristica comune ai bipoli di Thévenin e Norton
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Teorema di Norton: una conseguenza
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Un esempio numerico E1=30 V E2=60 V Icc=E1/R1+E2/R2=4,5 A
Req=R1//R2=10 Ω
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