La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

FATTORI DI EFFICACIA DEL GRUPPO

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "FATTORI DI EFFICACIA DEL GRUPPO"— Transcript della presentazione:

1 FATTORI DI EFFICACIA DEL GRUPPO
Aurora Teruggi Psicologa Milano

2 GRUPPO: SISTEMA PER IL CAMBIAMENTO
Non c’e stata una singola grande mente che ha creato la psicoterapia di gruppo(Ruitenbeek) psicologia sociale

3 GRUPPO: SISTEMA PER IL CAMBIAMENTO
1905:Pratt 1928: Moreno Psicanalisi: 1930 analisi in gruppo U.S.A. 1940 analisi di gruppo U.K. 1924: Mayo 1930: Lewin 1935:A.A.

4 GRUPPO: SISTEMA PER IL CAMBIAMENTO
Anni 60-80 Gruppi Incontro 1958:Synanon Terapia familiare Terapia del comportamento Gruppi psicoeducativi 1964 C.A.T.

5 GRUPPO: SISTEMA PER IL CAMBIAMENTO
Gruppi per pazienti affetti da: Schizofrenia Depressione Disturbi del comportamento alimentare Attacchi di panico Dipendenze Disturbi di personalità

6 GRUPPI AUTOMUTUOAIUTO
QUESTI GRUPPI NON CONDOTTI DA PROFESSIONISRI SONO UN MERAVIGLIOSO COMPLEMENTO DEI PROGRAMMI DI TRATTAMENTO E DEI TRATTAMENTI DI GRUPPO (Carlo C. Di Clemente)

7

8

9 GRUPPI AUTOMUTUOAIUTO
Lo scopo essenziale del gruppo di auto mutuo aiuto è di dare, a persone che vivono in situazioni simili, l’opportunità di condividere le loro esperienze e di aiutarsi a mostrare l’uno all’altro come affrontare i problemi comuni: sostegno emotivo

10 A partire dagli anni 80 il gruppo diventa trattamento di elezione per la dipendenza

11 INTERVENTO DI GRUPPO L’esperienza clinica e la letteratura sul trattamento dell’alcoldipendenza riconoscono il gruppo come metodo efficace per promuovere il cambiamento nel paziente alcolista e nella sua famiglia

12 GRUPPI NOA tempo determinato omogenei multifamiliari

13 GRUPPO A TEMPO DETERMINATO
Attenzione per gli obiettivi del gruppo Conduzione attiva Attenzione ad utilizzare proficuamente il tempo disponibile Facilita elaborazione tematiche di separazione

14 GRUPPO OMOGENEO Agevola coinvolgimento personale
Favorisce coesione/sostegno Incoraggia uniformità a modello unico Favorisce senso di appartenenza Rende più facile riconoscimento resistenze reciproche

15 GRUPPI MULTIFAMILIARI
per vincere isolamento sociale per espandere rete sociale per aumentare sostegno per rendere protagonista del trattamento intera famiglia per conoscere attraverso rispecchiamento per sperimentare prospettive molteplici per “normalizzare” comunicazione

16 Gruppo contrasta senso di unicità e di isolamento (stigmatizzazione)
promuove una “cultura di gruppo”alternativa rispetto alle bevande alcoliche (astinenza) influenza gli atteggiamenti e i comportamenti dei partecipanti promuove sviluppo senso di appartenenza ottimizzazione delle risorse

17 METODOLOGIA Percorso terapeutico a fasi
Gruppo strumento elettivo per raggiungere obiettivi di ciascuna fase

18 TEMPO DETERMINATO PERCORSO A FASI
Attenzione per gli obiettivi Conduzione attiva Attenzione ad utilizzare proficuamente il tempo disponibile Facilita elaborazione tematiche di separazione REINTRODUZIONE DELLA DIMENSIONE TEMPORALE

19 Gruppi Informativi Alcologici
Gruppo consolidamento Durata mesi Gruppo Primo Percorso Gruppo Prevenzione ricadute basato sulla Mindfulnessimo Gruppi Informativi Alcologici Trattamento Gruppo Accoglienza/e Motivazione PERCORSO NOA Valutazione

20 FATTORI TERAPEUTICI DI GRUPPO (Yalom, 1970)
Universalità Speranza Informazioni Coesione Altruismo

21 FATTORI TERAPEUTICI DI GRUPPO (Yalom, 1970)
Comportamenti imitativi Tecniche di socializzazione Apprendimento interpersonale Riepilogo correttivo Catarsi

22 UNIVERSALITA’ Percezione di essere simili agli altri, smentita della sensazione di unicità “siamo tutti sulla stessa barca”

23 SPERANZA Vedere altri simili a sé che stanno meglio infonde la speranza di potercela fare, aumenta la fiducia nel trattamento

24 INFORMAZIONE sulla malattia, sulle posssibilità di trattamento riduce ansia legata al non sapere; i consigli scambiati rendono palese una reciproca cura ed interesse

25 Attrattiva di un gruppo sui suoi componenti: “NOI”
COESIONE Attrattiva di un gruppo sui suoi componenti: “NOI”

26 ALTRUISMO Possibilità di sentire di essere di aiuto a qualcuno, ricoprire ruolo di helper “Il modo migliore di aiutare un uomo è quello di permettergli di aiutarvi” Warden Duffy

27 COMPORTAMENTI IMITATIVI
possibilità di assumere come modello ed imitare aspetti e comportamenti, diversi dai propri, osservati negli altri

28 APPRENDIMENTO INTERPERSONALE
i feedback ricevuti dagli altri aiutano a diventare consapevoli del proprio stile interpersonale e a modificarlo

29 TECNICHE DI SOCIALIZZAZIONE
nel gruppo vengono sperimentate e sviluppate nuove modalità di socializzazione

30 RIEPILOGO CORRETTIVO nel gruppo vengono risolte le problematiche relazionali insorte con gli altri partecipanti e che rappresentano riedizioni di quelle familiari

31 CATARSI espressione di una forte emozione è strettamente correlata ad episodi significativi per la terapia

32 PREMESSE PER PROPORRE UNA PRESA IN CARICO MULTIPROFESSIONALE INTEGRATA
L’équipe funziona come gruppo di lavoro che produce come lavoro di gruppo la presa in carico integrata dell’utente. Per creare un gruppo, integrare nuovi membri o elaborare fuoriuscite ci vuole TEMPO e persone motivate ad esserci per esercitare le competenze. I membri di un’equipe non sono facilmente e celermente sostituibili. Questa visione vede unicamente l’operatore per il suo contenuto-sapere professionale- e trascura l’aspetto relazionale, che è proprio di quell’individuo e che si manifesta in quel contesto di lavoro. La specificità del ruolo professionale va arricchita e declinata nel contesto alcologico, e necessita di una riflessione e di un confronto rispetto al ruolo dell’alcol nella nostra cultura. Pensare che tutti sappiano fare tutto presuppone erogazione di prestazioni legate al singolo professionista, dove l’aspetto relazionale non ha alcun significato. Gli utenti per evolvere hanno bisogno di relazioni terapeutiche con i membri dell’équipe curante

33 RICERCA ALCOLOGIA, N

34 BATTERIA TESTISTICA/TEMPO
ASI (punteggi compositi) SCL-90-R (Symptom Checklist-90-Revised, Derogati set al., 1976); HSRS (Health-Sickness Rating Scale - Scala di valutazione della salute mentale, L. Luborsky, 1962) AXIS II (Short-Term Psycghotherapy Assessment Forms, Leigh McCullough). Monitoraggio medico dell’astinenza Carta di rete (Fasolo, Ambrosiano,Cordioli, Sviluppi della soggettualità nelle reti Sociali, ed. Cleup); Prima serata Gruppi Informativi Scheda dell’Area di Focus (Mackenzie, 1997); Clima di gruppo (Costantini, Psicoterapia di gruppo a tempo limitato, Mc Graw Hill, 2005); Ultima serata Gruppi Informativi ACCOGLIENZA PRIMO GIA ULTIMO GIA DOPO 2 SETTIMANE DOPO 3 MESI

35 Il Campione di 132 pazienti include utenti: - maschi (64,4%) e femmine (35,6%) - bevitori rischiosi(9,9%) e alcoldipendenti (90,1%); - italiani (94,7%) o stranieri (5,3%) con buona padronanza della lingua italiana; - dai 23 ai 78 anni, con una netta prevalenza (58,3%) tra i 35 e i 54; - escluse patologie psichiatriche per le quali vi è controindicazione inserimento in gruppo (paranoia, grave depressione,deficit cognitivo) Dei 132 pazienti: - 49 (37%) hanno interrotto prima del follow up, ma 13 hanno completato in comunità, trasferiti in altra residenza, rientrati al NOA dopo breve interruzione; - 83 (63%) hanno continuato fino alla conclusione del percorso breve; all’ingresso 75% attivo consumo di alcol, al termine 7%

36 EFFICACIA INTERVENTO -coinvolgimento dei pazienti (area di focus, clima gruppo) -riduzione dell’isolamento (carta di rete)


Scaricare ppt "FATTORI DI EFFICACIA DEL GRUPPO"

Presentazioni simili


Annunci Google