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LA PROGRAMMAZIONE DI BILANCIO

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Presentazione sul tema: "LA PROGRAMMAZIONE DI BILANCIO"— Transcript della presentazione:

1 LA PROGRAMMAZIONE DI BILANCIO
ALLEGATO N. 4/1 AL D. LGS 118/2011 Dott. AURELIO BIZIOLI

2 LA PROGRAMMAZIONE DI BILANCIO
Analisi e valutazione per realizzare fini sociali e promuovere lo sviluppo economico e civile Le Amministrazioni perseguono obiettivi di finanza pubblica Le Regioni stabiliscono le forme e i modi di operare degli enti locali NEL RISPETTO DEL D. LGS. 118/2011

3 CONTENUTI DELLA PROGRAMMAZIONE
Devono essere misurabili e monitorabili per verificare il raggiungimento degli obiettivi OBIETTIVI DI BREVE PERIODO DI MEDIO PERIODO

4 CARATTERI QUALIFICANTI
Valenza pluriennale del processo Lettura non solo contabile dei documenti Coerenza ed interdipendenza degli strumenti della programmazione

5 PROGRAMMAZIONE DELLO STATO E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
Legge n. 39 del 7 aprile 2011 Previsioni di entrata e di spesa delle PA conformi al metodo della Programmazione

6 PROGRAMMAZIONE ENTI LOCALI
Documento Unico di Programmazione (DUP) e relativa nota di aggiornamento Schema di bilancio di previsione finanziario Piano esecutivo di gestione e delle performances Piano degli indicatori di bilancio Schema di delibera di assestamento del bilancio Variazioni di bilancio Schema del rendiconto sulla gestione

7 PROGRAMMAZIONE ENTI STRUMENTALI
IN CONTABILITA’ FINANZIARIA IN CONTABILITA’ CIVILISTICA

8 DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
ENTRO IL 31 LUGLIO LA GIUNTA PRESENTA AL CONSIGLIO IL DUP PERMETTE L’ATTIVITA’ DI GUIDA STRATEGICA E OPERATIVA DEGLI ENTI LOCALI CONSENTE DI FRONTEGGIARE LE DISCONTINUITA’ AMBIENTALI E ORGANIZZATIVE

9 DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
PRESUPPOSTO NECESSARIO DI TUTTI GLI ALTRI DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE SEZIONE STRATEGICA SEZIONE OPERATIVA

10 DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
SEZIONE STRATEGICA Durata pari al mandato amministrativo SEZIONE OPERATIVA Durata pari al bilancio di previsione

11 DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
ENTI IN SPERIMENTAZIONE ENTI NON SPERIMENTATORI

12 SEZIONE STRATEGICA DEL DUP
SVILUPPA E CONCRETIZZA LE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO E INDIVIDUA GLI INDIRIZZI STRATEGICI DELL’ENTE ANALISI INTERNA ANALISI ESTERNA

13 SEZIONE STRATEGICA DEL DUP
ANALISI INTERNA Analisi degli obiettivi individuati dal governo; valutazione della situazione socio-economica del territorio di riferimento e della domanda dei servizi pubblici locali; parametri economici che evidenziano l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’Ente.

14 SEZIONE STRATEGICA DEL DUP
ANALISI ESTERNA Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali; indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica.

15 SEZIONE OPERATIVA DEL DUP
CONTIENE LA PROGRAMMAZIONE OPERATIVA DELL’ENTE Arco di tempo ANNUALE Arco di tempo PLURIENNALE

16 SEZIONE OPERATIVA DEL DUP
PER IL PRIMO PERIODO REDATTA PER CASSA PER L’INTERO PERIODO REDATTA PER COMPETENZA

17 SEZIONE OPERATIVA DEL DUP
Obiettivi: definire gli obiettivi dei programmi all’interno delle singole missioni; orientare e guidare le successive deliberazioni del Consiglio e della Giunta; costituire il presupposto dell’attività di controllo strategico e dei risultati conseguiti dall’Ente.

18 SEZIONE OPERATIVA DEL DUP
PARTE I PARTE II

19 PARTE I - SEZIONE OPERATIVA DEL DUP
SONO INDIVIDUATI PER OGNI SINGOLA MISSIONE I PROGRAMMI OPERATIVI CHE L’ENTE INTENDE REALIZZARE NELL’ARCO PLURIENNALE DI RIFERIMENTO

20 PARTE II - SEZIONE OPERATIVA DEL DUP
CONTIENE LA PROGRAMMAZIONE DETTAGLIATA: DELLE OPERE PUBBLICHE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE DELLE ALIENAZIONI DELLE VALORIZZAZIONI DEL PATRIMONIO

21 PARTE II - SEZIONE OPERATIVA DEL DUP
Il programma deve indicare: le priorità e le azioni da intraprendere; la stima dei tempi e la durata degli adempimenti amministrativi di realizzazione delle opere e del collaudo; la stima dei fabbisogni espressi in termini sia di competenza che di cassa.

22 CASI DI INAMMISSIBILITA’ E IMPROCEDIBILITA’ - DUP
Il regolamento di contabilità deve indicare i CASI DI INAMMISSIBILITA’ E IMPROCEDIBILITA’ per le deliberazioni di Consiglio e di Giunta NON CORENTI CON IL DUP

23 DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO
DUP SEMPLIFICATO ENTI LOCALI CON POPOLAZIONE ≤ DI ABITANTI

24 DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO
INDIRIZZI GENERALI: organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici ai cittadini; individuazione delle risorse, degli impegni e verifica della sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica; disponibilità e gestione delle risorse umane; coerenza e compatibilità con il Patto di Stabilità e con i vincoli di finanza pubblica.

25 DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO
OGNI ANNO SONO VERIFICATI GLI INDIRIZZI GENERALI E I CONTENUTI DELLA PROGRAMMAZIONE AL TERMINE DEL MANDATO VIENE REDATTA LA RELAZIONE DI FINE MANDATO PER VERIFICARE I RISULTATI RAGGIUNTI DALL’ENTE

26 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO
E’ IL DOCUMENTO NEL QUALE VENGONO RAPPRESENTATE CONTABILMENTE LE PREVISIONI DI NATURA FINANZIARIA RIFERITE A CIASCUN ESERCIZIO COMPRESO NELL’ARCO TEMPORALE CONSIDERATO INTERESSA ALMENO TRE ESERCIZI

27 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO
Svolge le seguenti finalità: politico-amministrative; di programmazione finanziaria; di destinazione delle risorse; informative.

28 BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI
ENTRO IL 15 NOVEMBRE DI OGNI ANNO LA GIUNTA APPROVA LO SCHEMA DELLA DELIBERA DEL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO ENTRO IL 31 DICEMBRE DI OGNI ANNO IL CONSIGLIO APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE

29 BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI
Nel bilancio di previsione sono contenuti oltre ai documenti già previsti nel bilancio di previsione delle regioni: il prospetto delle spese previste per l’utilizzo di contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali per ciascun anno; il prospetto delle spese previste per lo svolgimento delle funzioni delegate dalle regioni per ogni anno considerato; il rendiconto di gestione e il bilancio consolidato deliberati e relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il bilancio di previsione;

30 BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI
le risultanze dei rendiconti e dei bilanci consolidati delle unioni di comuni e dei soggetti considerati nel gruppo «amministrazione pubblica»; la deliberazione con la quale i comuni verificano la quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza; le deliberazioni con le quali sono determinati, per l’esercizio successivo, le tariffe, le aliquote d’imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura;

31 BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI
la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale; il prospetto della concordanza tra bilancio di previsione e obiettivo programmatico del Patto di Stabilità. TALI DOCUMENTI (COME QUELLI RELATIVI AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE) SONO PUBBLICATI NEL SITO INTERNET DELLA REGIONE

32 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO
PER IL PRIMO ANNO COMPETENZA FINANZIARIA E DI CASSA PER GLI ESERCIZI SUCCESSIVI COMPETENZA FINANZIARIA

33 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO
TITOLI ENTRATE TIPOLOGIE MISSIONI SPESE PROGRAMMI

34 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO
Per ciascuna unità di voto, il Bilancio di Previsione indica: l’ammontare presunto dei residui attivi o passivi alla chiusura dell’esercizio precedente a quello del triennio cui il bilancio si riferisce; l’importo definitivo delle previsioni di competenza e di cassa dell’anno precedente il triennio cui si riferisce il bilancio; l’ammontare delle entrate che si prevede di accertare o delle spese di cui autorizza l’impegno in ciascuno degli esercizi; L’ammontare delle entrate che si prevede di riscuotere e delle spese di cui si autorizza il pagamento nel primo esercizio del triennio.

35 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO
Ciascun programma di spesa, per ogni singolo titolo, indica: la quota dello stanziamento che corrisponde ad impegni assunti negli esercizi precedenti alla data di elaborazione del bilancio; la quota di stanziamento relativa al Fondo pluriennale vincolato.

36 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO
PREVISIONI DI COMPETENZA FINANZIARIA Entrate e spese che si prevede saranno esigibili in ciascuno degli esercizi considerati PREVISIONI DI CASSA Entrate e spese che si prevede saranno riscosse e pagate in ciascuno degli esercizi considerati

37 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO
COMPETENZA FINANZIARIA POTENZIATA IMPUTAZIONE DELLE OBBLIGAZIONI GIURIDICHE ALL’ESERCIZIO IN CUI LE STESSE SONO ESIGIBILI

38 FUNZIONE AUTORIZZATORIA DEL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO
Gli stanziamenti di spesa del bilancio di previsione finanziario che riguardano più esercizi hanno natura AUTORIZZATORIA perché costituiscono il limite degli impegni e dei pagamenti. Hanno funzione AUTORIZZATORIA anche gli stanziamenti di entrata riguardanti le accensioni dei prestiti.

39 FUNZIONE AUTORIZZATORIA DEL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO
La giunta potrebbe limitare la natura autorizzatoria degli stanziamenti di tutti gli esercizi considerati se si dovessero verificare determinati eventi successivi all’approvazione del bilancio per garantire gli equilibri di bilancio.

40 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
PROSPETTO A SEZIONI DIVISE TOTALE DELLE ENTRATE TOTALE DELLE SPESE

41 TABELLA DIMOSTRATIVA DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO
E’ UN ALLEGATO AL BILANCIO DI PREVISIONE ED EVIDENZIA LE RISULTANZE PRESUNTIVE DELLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO PRECEDENTE A QUELLO A CUI SI RIFERISCE IL BILANCIO DI PREVISIONE I PARTE II PARTE III PARTE

42 TABELLA DIMOSTRATIVA DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO
Consente di determinare l’importo del risultato di amministrazione per approssimazioni successive I PARTE Composizione del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente a quello cui si riferisce il bilancio di previsione II PARTE Importo della quota vincolata del risultato presunto di amministrazione applicata al primo esercizio del bilancio di previsione finanziario III PARTE

43 PROSPETTO CONCERNENTE LA COMPOSIZIONE DEL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
Il FONDO consente di rappresentare contabilmente con trasparenza e attendibilità: la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione delle risorse ed il loro effettivo impiego; il procedimento di programmazione e realizzazione delle spese pubbliche che impiegano risorse acquisite anticipatamente dall’Ente e richiedono un tempo ultrannuale di attuazione.

44 PROSPETTO CONCERNENTE LA COMPOSIZIONE DEL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
Ciascun prospetto evidenzia per ogni esercizio: l’articolazione per Missioni e Programmi del Fondo iscritto in entrata del bilancio; la quota del Fondo destinato a dare copertura agli impegni assunti negli esercizi precedenti e imputati all’esercizio; la quota del Fondo Pluriennale che si prevede di accantonare nel corso dell’esercizio. Nei prospetti degli esercizi successivi, tale parte può non essere compilata.

45 PROSPETTO CONCERNENTE LA COMPOSIZIONE DEL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
COLONNA 1 Ripartizione tra i programmi di spesa del Fondo Pluriennale Vincolato proveniente dagli esercizi precedenti Spese impegnate negli esercizi precedenti con copertura costituita dal Fondo e imputate all’esercizio N COLONNA 2 COLONNA 3 Differenza tra colonna 1 e colonna 2

46 PROSPETTO CONCERNENTE LA COMPOSIZIONE DEL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
Impegni che, nel corso dell’esercizio cui si riferisce il prospetto, si prevede di assumere ed imputare a ciascuno degli esercizi successivi COLONNE SUCCESSIVE Il sistema informativo contabile dell’Ente deve essere in grado di individuare, per ciascun programma, gli impegni finanziati dal Fondo Pluriennale Vincolato, distinguendoli per esercizio di imputazione.

47 PROSPETTO CONCERNENTE LA COMPOSIZIONE DEL FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA’
RISULTATO DEL RAPPORTO TRA L’ACCANTONAMENTO EFFETTUATO PER CIASCUNA TIPOLOGIA E L’IMPORTO DELLA CORRISPONDENTE TIPOLOGIA STANZIATO NEL BILANCIO DI PREVISIONE DIVERSO DA QUANTO PREVISTO DAL PRINCIPIO 3.3 DELLA CONTABILITA’ FINANZIARIA!

48 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE
esamina i criteri adottati per la determinazione degli stanziamenti di entrata e di spesa di ciascun esercizio finanziario considerato; analizza l’articolazione e la relazione tra le entrate e le spese ricorrenti e quelle non ricorrenti; elenca analiticamente le quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente.

49 PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE
RAPPRESENTA LO STRUMENTO ATTRAVERSO IL QUALE SI GUIDA LA RELAZIONE TRA ORGANO ESECUTIVO E RESPONSABILI DI SERVIZIO E’ Redatto per competenza e per cassa nel primo esercizio considerato Per competenza in tutti gli altri esercizi considerati

50 PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE
ha natura previsionale e finanziaria; ha contenuto programmatico e contabile; può contenere dati di natura extracontabile; ha carattere autorizzatorio; ha un’estensione temporale pari a quella del bilancio di previsione; ha rilevanza organizzativa.

51 PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE
DEVE ESSERE APPROVATO DALLA GIUNTA CONTESTUALMENTE ALL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE E’ UNO STRUMENTO OBBLIGATORIO PER LE PROVINCIE E I COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 5000 ABITANTI

52 PIANO DEGLI INDICATORI DI BILANCIO
E’ LO STRUMENTO PER IL MONITORAGGIO DEGLI OBIETTIVI E DEI RISULTATI DI BILANCIO Alla fine di ciascun esercizio finanziario Le Regioni lo trasmettono al Consiglio entro 30 giorni dall’approvazione del rendiconto Gli Enti Locali allegano il Piano dei Risultati al Bilancio Consuntivo


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