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I.P. A.DA SCHIO - Vicenza 24 Gennaio 2006 L’ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

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Presentazione sul tema: "I.P. A.DA SCHIO - Vicenza 24 Gennaio 2006 L’ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO"— Transcript della presentazione:

1 I.P. A.DA SCHIO - Vicenza 24 Gennaio 2006 L’ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
Il tutor

2 Tutor di altre agenzie: Tutor universitario Tutor della formazione a distanza Tutor dei Servizi per l’Impiego Tutor dell’apprendistato Tutor nei corsi del FSE e nella FIS

3 Non c’è un solo tutor per tutte le stagioni!
- Differenze a seconda del tipo di collegamento scuola – lavoro - Differenze di formazione personale - Differenze per influenze di contesto

4 Docente e tutor, con funzioni fra loro integrate - Tutor nei Centri territoriali permanenti per l’Educazione degli Adulti - Tutor secondo il CCNI del 99 che individua le «funzioni obiettivo»:  tutoring verso i colleghi  tutoring verso gli studenti (es.tutor di stage)

5 La riforma Moratti ha previsto:  docente tutor per gli studenti che può essere anche tutor formativo interno all’istituzione di istruzione e formazione professionale  tutor formativo esterno, designato dai soggetti che ospitano gli studenti per i percorsi di alternanza scuola lavoro

6 Docente, tutor formativo interno prima concorre alla progettazione

7 durante  coordina le attività di gruppo predisposte sulla base di un “Piano dell’alternanza”  affianca gli studenti durante incontri con esperti in preparazione dell’alternanza  tiene i collegamenti, tra studenti e scuola a tra scuola e responsabile aziendale e tutor aziendale  informa colleghi C. Classe dei dettagli dell’avanzamento del PA elaborato  suggerisce su aspetti logistici  visita l’azienda prima e durante l’alternanza  rileva informazioni mediante l’elaborazione di questionari di controllo per tutti i soggetti della rete dell’alternanza  valuta, insieme al tutor aziendale, gli apprendimenti  dà indicazioni per miglioramenti alle procedure formative non formali in azienda

8 dopo il tutor concorre a definire:  il significato dell'esperienza di alternanza  un semplice bilancio delle conoscenze-capacità-competenze possedute  una mappa di orientamento professionale interpretare, far acquisire consapevolezza e certificare

9 Competenze professionali specifiche Competenze progettuali:  saper elaborare con i colleghi un progetto di azione educativa e didattica nell’alternanza Competenze relazionali:  saper informare, comunicare. mediare

10 Il terreno comune su cui si può costruire un dialogo l'avere in comune la conoscenza di elementi oggettivi:  le tappe fondamentali di sviluppo della storia economica del territorio  i dati inerenti la presenza fisica sul territorio, addetti, contributo al PI, mercati di riferimento, tecnologie impiegate del settore economico cui appartiene l'azienda  i principali concetti - termini che descrivono economicamente l'azienda (costi, ricavi, produttività, suddivisione in aree)  il modello giuridico dell’aziende (società, impresa individuale)

11 Competenze di preparazione del progetto e del suo management: IDEA  ANALISI E GIUSTIFICAZIONE  PRELIMINARE DI PROGETTO  PIANIFICAZIONE  ESECUZIONE - MONITORAGGIO  VALUTAZIONE EX POST

12 Il tutor aziendale deve:  accogliere e inserire lo studente, spiegando le competenze delle figure di riferimento professionale;  illustrare gli obiettivi e il piano delle attività che caratterizzano il percorso in azienda;  organizzare momenti di spiegazione, affiancamento, analisi e riflessione sul funzionamento dell’azienda, delle figure professionali, dell’organigramma e del valore dei ruoli;  favorire l'integrazione tra i contenuti affrontati a scuola e le attività svolte sul luogo di lavoro;  valutare con il Tutor S. i livelli di capacità e competenza raggiunti;  partecipare insieme al TS a periodici colloqui con lo studente, per valutare insieme come sta andando il percorso di alternanza,  analizzare le difficoltà che emergono, stabilire il modo più opportuno per affrontarle, tenere alta la sua motivazione

13 Per l’azienda l’alternanza:  è soggetta all’applicazione dei tradizionali standard legati al ROI della formazione  al tutor aziendale è attribuito il controllo e la responsabilità dell'investimento fatto nel partecipare all’alternanza stessa.

14 Il tutor scolastico nell’alternanza è necessariamente un coordinatore Con gli stage vi può essere una separazione del ruolo di tutor, come accompagnatore, interprete, valutatore dell’esperienza e quello del docente

15 Nell’alternanza questa figura è docente e tutor in simbiosi diventa il perno su cui ruota tutta l’attività dell’Alternanza Un docente con responsabilità in più, che deve potere contare sul  riconoscimento formale dell’Istituzione  sostanziale dei colleghi


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